In
un campionato tecnicamente inquinato dalla mediocrità, la Fiorentina
combatte lo smog con il perlage fine e ricco del suo gioco che ricorda
tanto quelle piccole e preziose collane di perle del Krug, che salgono
numerose e persistenti come le nostre aspettative, un contrasto forte
col grigio e buio cunicolo nel quale è finito il nostro calcio
impoverito come l’uranio, diventato una roccaforte del ristagno
economico e della crisi tecnica che non è dovuta certo alla malasorte. E
in questa corte interna spoglia e piena di gente che raglia, ultimi
Conte e Cassano, la Fiorentina spicca come fosse la squadra più ricca,
controtendenza che alimenta la passione di Fiorenza, luce preziosa che
produce gioco e interesse, che ha lo stesso interasse delle grandi
squadre europee, che si differenzia per la bellezza del suo calcio, dove
spicca ricca la sua natura rigogliosa, fitta di modernità e di buone
idee. Un campionato che ha bisogno del parasole per guardarla, dentro al
quale si staglia con la stessa ferocia di Roncaglia, in mezzo a tanta
frattaglia, sontuosa e precisa, decisa mentre gli altri arrancano come
sulla Cisa. E la Fiorentina non può certo avere paura dell’Atalanta,
anzi la deve schiantare proprio per affermare la sua posizione di
squadra al vertice, è troppo superiore, e così la quinta vittoria
consecutiva sarà più appetitosa, lanciata com’è dalla sua
consapevolezza, classe, qualità, e allora possono presentarci la partita
come vogliono, ma a meno di un tracollo generale non potrà esserci
partita. Perché come Milano era stata occasione per affossare i
rossoneri e finalmente gettarsi tra le braccia delle aspettative, questa
è occasione altrettanto ghiotta per allungare mentre le altre si
scannano tra di loro, da una parte la mattanza e dall’altra noi che ci
riempiamo la panza, la squadra è ormai forte e consapevole, affidabile,
determinata a imporre il proprio gioco, una superiorità che ci lascia
tranquilli anche davanti alla solidità degli obici orobici. C’è profumo
di grande squadra, di grande partita, di grande campionato, e l’Atalanta
arriva giusta giusta, seguita da buona considerazione e rendimento, per
dare come sempre più valore alla nostra vittoria, essenziale per
lasciare una scia di forza e bellezza, e così il profumo agrumato della
passione salirà alto lassù verso la cima della classifica, liscio come
l’olio, concentrato come l’olio essenziale, insomma sono o non sono
bergamaschi, e allora prima li sbucceremo e dopo averli spremuti bene
bene profumeremo il motto delle tre “d” dei DVD,“dignità, dovere,
divertimento” con olio essenziale di bergamotto.