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giovedì 30 aprile 2020

La versione cattolica di Lotito


Profetico Venditti quando scrive “Le tue cosce tese chiuse come le chiese”. Non dico di aprirci tutte le porte, le cosce magari si, ci basta la porta di casa perché abbiamo bisogno di uscire e sentire qualcuno che gridi il nostro nome come faceva Rocky con Adriana. I vescovi che vogliono aprire le chiese sono la versione cattolica di Lotito che vuole finire il campionato. Intanto a Napoli dopo pizza e caffè adesso c’è anche il congiunto sospeso. Io comunque mi abbraccerò e mi farò i complimenti per aver resistito, mi dispiacerà solo quando tornerete a fare gli allenatori invece dei virologi. Forse è l’asteroide il vaccino che stiamo aspettando, mentre il patrono quest’anno sarà San Giwuhan. Mentre scrivo per distrarmi sarebbe invece il momento giusto per un gelato. Ormai anche quando ti mettono in attesa la voce registrata è quella di Burioni, e chiusi in casa il Bambi è la dimostrazione che fantasmi e ossessioni passano attraverso i muri. A questo punto ci servono ricordi nuovi, non riesco più a sopportare l’idea che ci sia qualcuno in casa che fa sparire i cucchiaini quando servono. Per la definizione di “congiunti” valgono le regole del Teorema di Marco Ferradini, di questo lockdown per me rimarrà forte la sensazione di autorevolezza degli anziani in bretelle e mascherina, e poi che i papaveri siano venuti a noi.

mercoledì 29 aprile 2020

Il suono delle carrucole

Dopo mesi senza barbiere, mettici pure la mascherina, non è così scontato che i nostri congiunti ci aprono la porta. Non solo bar e ristoranti, prima o poi qualcuno dovrà pensare anche alle persone sorde che per via della mascherina non possono più comunicare con il labiale. A Conte ora non rimane che raccomandarci di correre piano come faceva mia nonna. In San Frediano movimenti strani, e non mi riferisco al fatto che sono uscito prima dalla quarantina che dalla quarantena, ma tipo un cane con 16 padroni diversi, speriamo che non lo abbandonino se in estate ci sarà il rompete le righe, perché a turno lo potrebbero gestire tranquillamente. Mentre Gino come cosa importante da fare aveva quella di andare al cimitero a trovare il figlio, settimane queste che lo hanno intristito parecchio, lui guarda le conferenze di Conte solo per capire quando potrà andare. I fiori intanto sono secchi e ha paura che il figlio possa pensare di essere stato abbandonato. Va a meglio a chi invece vuole andare dall’amante perché adesso potrà dire alla moglie che sta andando a trovare la zia. Diventeranno affetti stabili anche quelli che fanno la fila alla Coop davanti e dietro di noi. Io che tra gli affetti stabili posso autocertificare anche il suono delle carrucole delle vele mosse dal maestrale. Per la compagna del Bambi l’importante è avere libertà di spostamento almeno per la notte di San Lorenzo perché si è rotta le palle di sentirci parlare sempre della Beatrice dalle poppe grosse. Mentre a me sarà sufficiente arrivare al dunque e tornare indietro. Mi sembra ci fosse anche un film “il parente inglese”. Il Bambi ha già creato una App regionale per creare fidanzamenti alla pari tra chi abita al mare e chi a Firenze, ovvero un fine settimana di gita turistica in città e uno al mare vitto e alloggio compreso. Attenzione a cosa vi inventate però, per essere un vero affetto stabile incroceranno le informazioni e poi vi chiederanno a bruciapelo se le avete tenuto almeno una volta la testa mentre vomitava. Io oltre al Nerello Mascalese continuo a prendere anche il magnesio.

martedì 28 aprile 2020

La fase 1,5


Per gli amanti del puzzle questa quarantena è stata una manna dal cielo anche se rimane inalterato il problema logistico del loro ingombro durante la realizzazione, una sorta di presidio fisso solitamente in mezzo al soggiorno, orrendi poi quando vengono appesi alle pareti. Della fase due la cosa che infastidisce di più è il fatto che Conte sia contrario al tracannare Nerello Mascalese con i congiunti, anche se l’ha chiamato party. Fase due che ci consente di piangere all’interno della regione. Poi c’è la fortuna di chi ha parenti parrucchieri, mentre a proposito di questo famoso ricongiungimento il Bambi è invidioso di quelli che tromberanno la cugina di primo grado. Funerali si chiese aperte no, il prete di Serumido che ha una vecchia Guzzi V7 Special farà la consegna dell’ostia a domicilio. Mi sfugge un dettaglio, ricongiungersi con i parenti ok, ma per chi vuole congiungersi carnalmente con la propria lei saltuaria cosa dice il dpcm? Mi sa che spunteranno tanti zio Carmelo e zia Concetta. Soprattutto nonne Superman sopravvissute alla virulenza del contagio, sole, e da consolare. Io ho capito che la differenza tra fase uno e due è che posso andare al McDrive. Chissà come si regolano Erika e Pietro Maso, mentre Chef Rubio ha già cominciato a girare la nuova serie “Congiunti e bisunti”. Sospiro di sollievo anche dei maniaci che potranno finalmente ritornare nei parchi. Incredibile che per fare assembramento si debba andare a un funerale, ma la cosa più inquietante nel bel mezzo del cammin di nostra pandemia sono le frasette motivazionali di Conte. La paura di una nuova impennata di contagi dovuta all'abbassamento della percezione del pericolo è forte, giugno sarà il mese più critico, quando l'apertura di bar e ristoranti porterà alla vera e propria impennata, quella dei traumi da impatto con il plexiglass. Per adesso la fase due sono soprattutto io che stappo una bottiglia di Nerello Mascalese e sa di tappo.

lunedì 27 aprile 2020

Kim Jong Fu



L'Etna Rosso e quello Bianco sono solo i due nuovi arrivi di ieri, non una fissazione. Scrivo editoriali sperando che qualcuno li legga, e il Nerello Mascalese alternato al Carricante servono a generare tale ottimismo. Vino che invece non serve a compensare la mancanza di musica alta mentre guido verso il mare. E visto che quest’anno ci sarà solo turismo interno potremo visitare i lockdown più belli del mondo. Intanto il 4 maggio non potremo finalmente riabbracciare le persone che ci sono mancate. Lockdown che ieri non mi ha privato di fare 4000 km in bicicletta con i’ Joava perché ha sempre pedalato lui. Non mi voglio paragonare al Papa e nemmeno a Mattarella davanti a Piazza San Pietro e Altare della Patria vuoti, ma anche io alla fine del pranzo mi sono ritrovato davanti alla bottiglia di Nerello Mascalese vuota. Fatta una donazione a Tannico subito dopo mi sono aggrappato forte alla spazzatura. Se è vero che la fase due consentirà a chi sta a 200 metri da uno specchio d’acqua di fare il bagno, da noi chi è finito sotto i ponti potrà tuffarsi in Arno. Non solo fiorentini rovinati, la stranezza di questa pandemia ha portato il comparto del petrolio alla canna del gas. E sempre a proposito di stranezze la compagna del Bambi dopo aver fatto fumare la sua stata preferita, e dopo la conferenza di Conte, ieri  ha cominciato a sballare il proprio angelo custode con mascherina di fortuna, in modo da prepararlo per il 4 maggio quando potrà andare a trovare la madre. La notte non dormo più bene come prima, mi sveglio e penso a dove potrei nascondermi se fossi il telecomando.

domenica 26 aprile 2020

Considerazioni l'una a un metro e ottanta dall'altra


Ogni 25 Aprile penso a quanto sarebbe opportuno nel mondo del calcio ripristinare il ruolo del libero, poi però ripenso a quando “Chi è l’ultimo?” lo chiedevamo solo dal dottore, e allora mi faccio piacere anche la difesa a cinque quando subiamo e quella a tre quando offendiamo. Sempre sperando che la fase due non sia come il sequel di certi film. Fase due che permetterà a Maometto di andare alla montagna. Il Bambi non se l’è sentita di festeggiare la liberazione senza la grigliatona, non gli piacciono le pubblicità di questo periodo, e vorrebbe che almeno venisse tolta l’IVA  dalle mascherine. Mentre io mi sono reso conto di non aver bevuto nemmeno un bicchiere di Nerello Mascalese ieri per dare spazio ad un Matera Greco Dop, e sarà stato sicuramente per questo se a un certo punto la mascherina sul mento mi ha ricordato il casco slacciato. Mi capita di ammucchiare tazze, piattini, bicchieri sul tavolo dove lavoro come nei migliori documentari sull’abbrutimento della classe media. Problemi che non riguardano solo me se è vero che per combattere la quarantena depositata sui fianchi la compagna del Bambi si è detta pronta a comprare il pezzo di sopra del bikini due taglie più piccole così nessuno noterà la pancia. Ultimamente è stata sorpresa alla cinque del mattino mentre sentiva in cuffia Tom Waits alla finestra e parlava con il suo lampione preferito mangiando uno yogurt scaduto. Poi è uscita e ha fatto fare un tiro alla sua statua preferita. Capperi e origano sulla pizza di ieri mi sono sembrati un assembramento legittimo. In questi 45 giorni ho pensato a come diventare una persona migliore, poi mi sono rincuorato perché è il pensiero che conta.

sabato 25 aprile 2020

Il tutorial delle 19


Per la fase due ci sono regioni più fortunate come il Veneto che da ieri hanno già reso possibile l’ingresso nei cimiteri. E poi sarà scaglionata, come del resto tutti noi. La vendemmia non si sa, i raccolti in genere mostrano delle criticità, buona invece sembra essere l’annata per l’elemosina. E a proposito di ripartenza, fa paura specie se guida la compagna del Bambi. Naturalmente a Firenze ci siamo divisi facendo il tifo per un virologo o l’altro anche se io sarei più interessato a dispute fra botanici, proctologi e pescatori di telline. Chissà se torneranno mai i tempi in cui c’indignavamo perché Trenitalia regalava una caramella al limone per la Festa della donna. Intanto ho scaricato App alternative a Immuni, ieri quella per trovare rapidamente il tempo di cottura sul pacco della pasta. Giunto alla conclusione che non c’è il lampredotto, all’essere umano resta solo da decidere cosa mangiare nel tempo libero. Già m’immagino richieste ai tempi del Covid con lei che chiede a lui di dirgli qualcosa che non ha mai detto a nessuna, e lui rispondere “Amuchina endovena”. Ieri sono entrato in una libreria e ho chiesto un caffè in vetro, e ogni sera alle 19 faccio un tutorial su come riempire e svuotare un bicchiere di Nerello Mascalese in tre minuti. Per renderlo estremamente chiaro lo ripeto più volte. Non sarei comunque andato alla Fiera dell’Artigianato, e non riesco a trovare nemmeno la ricetta del mare fatto in casa. La natura si riprende i suoi spazi, o forse ospizi, visto cosa succede nelle RSA.

venerdì 24 aprile 2020

Il capanno degli attrezzi


La videochiamata con mamma mi ha permesso di verificare che il soffitto sta bene, spero anche lei. Il Bambi in questo periodo ha solitamente l’allergia, mettici pure la pandemia e si capisce perché all’antistaminico debba associare anche un antistaminchia. Per non sapere ne leggere ne scrivere ho spostato Alexa sopra l’armadio in modo da rispettare la distanza di sicurezza. Intanto la Rita per moderare una certa eccitazione ha dovuto ricordarmi che si tratta di fase due e non di Capodanno. Con la fase due anche 600 euro per i petrolieri. Niente sarà più come prima, per esempio i nostri nipoti potrebbero dire che una rondine non fa quarantena. E come diceva Troisi in “Ricomincio da tre”, noi e la Grecia mettiamo 15 euro, la Germania 1000 miliardi. E che niente sarà più come prima lo dimostra anche il fatto che le scoregge sono state sdoganate e sono tollerate quando servono a coprire i colpi di tosse. Dice il Bambi che mentre lui era costretto in casa il suo futuro invece poteva uscire, ma non è stato tanto questo a destabilizzarlo di più, piuttosto il fatto che se n’è andato nel capanno degli attrezzi. Poi la sua compagna ha soffritto le mascherine per cena.

giovedì 23 aprile 2020

Dietro la lavagna


Intanto la Protezione Civile tra i tanti dati comunica che il numero degli esperti ha superato quello dei contagiati. Il Bambi teme di perdere tutto quello che ha e a quel punto di fare i conti solo con quello che è. Per non pensarci sta lavorando alacremente allo sviluppo di una contro App che individui quelli preoccupati per la propria privacy, la chiamerà “Staisereno”. L'errore del governo è quello di far partire la fase due senza prima aprire i parrucchieri, le donne così non usciranno mai e continueranno a bersi tutto il nostro whiskey. Il Bambi a proposito di sesso non vuole sentire più parlare di preliminari, vuole passare direttamente alla fase tre perché ha già cominciato ad essere attaccato dalla ruggine. La sensazione è quella di essere tutti dietro la lavagna. Non mi basta più palpare solo la tensione, anche se per fortuna si è almeno salvato il mio mondo immaginario. Vedo ipotesi di soluzioni in plexiglass per i ristoranti, quando allora ho detto al Bambi che saremo separati da questo tipo di schermo trasparente ha reagito positivamente perché è da tanto che sogna di andare a cena con l’impiegata delle Poste. Ieri a trainare la risalita dei contagi sono state soprattutto la Lombardia e Piemonte, normale se si ritiene il nord la locomotiva del paese. La natura si è ripresa i suoi spazi, è per questo che pecore, cervi, tassi, porci hanno lasciato le campagne per venire in città a fare i virologi. Parlo sempre del Bambi e mi dimentico colpevolmente della sua compagna che ormai non sa più dove finisce la ricrescita e dove inizia lei. Peraltro costretta a rimettere il piumone.

mercoledì 22 aprile 2020

Normalità



Non sono virologo ma se è vero che a Napoli nelle ultime 24 ore non sono stati rilevati nuovi contagi e ci sono stati zero decessi dovuti al Coronavirus, forse l’antidoto sta nella pizza. E anche un Rolex che si era ripreso i suoi spazi girava libero in Piazza Plebiscito. A proposito della App “Immuni” è difficile poi parlare di privacy con il Bambi che è uso risolvere il problema con lo scotch sulle telecamere frontali del PC e dello smartphone. Su “Immuni” potremo invece fare buoni incontri e così essere contagiati dalla disponibilità di qualche ragazza facile. E intanto siamo proprio arrivati a raschiare il fondo del barile se è vero che costa meno un barile di petrolio di un barile. Un governo che chiama tecnici per decidere sulla pandemia, tecnici per decidere sulla fase due, tecnici per decidere sull’economia, regala grandi speranze persino a Delio Rossi. La quarantena ci regala invece un sacco di tempo per avere paura ma preferisco non sprecarlo, mentre struggersi di desiderio è diventato così vintage, inutile. Pensieri che rivisitano il concetto di normalità, quella di stare pigiati tutti in un posto, alla stessa ora, negli stessi giorni, giornate scandite uguali per tutti, certo non da noi. Normalità che lo smog nasconde l’orizzonte, i rumori dei clacson invece degli orgasmi di quella della casa di fronte. La quarantena per quanto mi riguarda è almeno servita ad accettarmi, nel senso che adesso riesco a tollerare la mia voce registrata. E menomale che il mare non ha fretta.

martedì 21 aprile 2020

Forse solo voci


Un aspetto poco considerato legato alla quarantena che colpisce i mariti soggiogati psicologicamente dalle mogli, è l’impennata delle Sindromi di Stoccolma. Il Bambi dopo aver sentito rumors insistenti sulla nuova figura del distanziatore sociale che dovrebbe essere istituita a breve, si è subito candidato in modo da poter indossare la divisa e andare in giro a spintonare la gente. Forse solo voci che oltretutto girano senza autocertificazione. E anche oggi la condizione umana non è migliorata, mentre la didattica a distanza è solo un sostituto inadeguato per continuare a fingere che le cose vadano bene. Intanto che faccio rima con magari ho avuto modo di ascoltare la conversazione del mio vicino Sauro, lui muratore che parlava alla finestra con l’architetto, gli faceva presente che essendo un uomo d’azione soffriva la mancanza di stanchezza e polvere, e che era in astinenza anche da quell’imbecille dell’elettricista. Parole testuali. Dalle quali ho percepito una certa smania come quella del leone in gabbia, più la malinconia dei poeti. Ed è sempre più difficile pensare di ritornare a sussurrarci parole d’amore nei parchi. Lo so bene che dopo più di un mese di quarantena avete tutti i capelli come Burioni, virologo che ogni tanto potrebbe evitare di invitare Fazio in trasmissione. Altrimenti mi confonde il Bambi che non sa se ha più voglia di bere, mangiare e fumare, o di uscire a bere, mangiare e fumare. E che ancora si ricorda quando i baci sapevano di Big Babol.

lunedì 20 aprile 2020

Il gommista sa qualcosa che io non so


Non so se sapeva qualcosa che io non so, ma quando ho telefonato al mio gommista per chiedergli se potevo montare le gomme estive mi ha risposto che non ne valeva la pena perché tanto a novembre avrei dovuto rimontare quelle invernali. I sabati e le domeniche con la mascherina non li riconosci e ti sembrano giorni qualunque. Le scuole non ripartono le industrie si, i bambini si devono accontentare della didattica a distanza, e così a chi li lasciamo, ai nonni no perché sono i più fragili e va preservata la loro salute, allora ha ragione non ricordo chi quando dice che era meglio essere cani che bambini nel 2020. E se il 2020 avesse un volto. Dopo quarantacinque giorni la vicina racchia è un po’ meno racchia, si spera quindi in una riapertura anche delle natiche, oggi che non ci è rimasto che stringere la moka. Il Bambi dice che ne usciremo come quelle tartine di frolla tutte spezzate tenute su dalla marmellata. Intanto sta pensando di prendere in mano il proprio destino e gettarlo nell’umido. Magari tra un po’ Fontana potrà prendere il posto di Formigoni, dove si trova ora intendo. E mentre tutti si aspettano che il 2 maggio Conte ci dica della fase due, ci dirà invece chi di noi accede alla fase finale di MasterChef.

domenica 19 aprile 2020

Una conchiglia all'orecchio



Da oggi dichiaro guerra alle metafore militari, e mi sento vicino a chi ha perso il diritto di rimanere in casa per scelta. A proposito di stati d’animo mi sento pure un emarginato, uno cioè dei pochi rimasti fuori dalle varie task force, oltre ad essere tra quelli che ancora non hanno capito quante saranno le fasi. Mettici la fame nervosa, l’ansia e l’insonnia a fare un pericoloso assembramento. Di erotico in questo periodo sono rimaste le intenzioni e certe calze scure che asciugano all’aria. Senza Nerello Mascalese ho dormito agitato, ho sognato un mondo senza più nessuno, ma con gli autobus che continuavano a girare vuoti. Hanno riaperto le librerie ma non ci possiamo più leccare le dita per voltare pagina, non solo, prima potevamo soffermarci sul viso delle ragazze mentre oggi per colpa delle mascherine siamo costretti a guardargli il culo e le poppe. Prima del Covid le trombate con partner occasionali avvenivano senza mai averle viste nude, dopo il covid senza neanche averle viste in faccia. Non lo direi neanche sotto tortura dove nascondo il Nerello Mascalese, al limite mollo la bottiglia di Grillo messa in freddo per il pranzo di oggi. Bevo vini siciliani perché mi è rimasto un dubbio al di fuori dei confini del Sangiovese, pensate se due mesi fa avessero detto ai siciliani di restare il più possibile a casa per colpa di un virus e loro invece tutti ammucchiati tra aperitivi e sciate sull’Etna. Immaginatevi se per colpa loro adesso stessimo tutti chiusi in casa per mesi a bere della Bonarda frizzante. Ho appoggiato una conchiglia all’orecchio e ho sentito il rumore di quando si stappa il sughero.

sabato 18 aprile 2020

L'accessorio di punta ai tempi del Covid



Le lunghe code davanti ai supermercati potrebbero anche non essere causate interamente dall’accesso contingentato, ma  generate anche dalla chiusura dei parrucchieri. Comunque il Bambi ci compra le brioches del giorno prima a metà prezzo e poi ne butta via la metà. E’ provato che per superare l’angoscia che lo divora ha bisogno di ricominciare a consumare rapporti con le sconosciute nei bagni dei bar più malfamati. E non le brioches. Intanto il rischio di tornare in ambiente professionale questa volta per i virologi, intendo come potrebbe essere un laboratorio, è quello di prendere una denuncia per assenteismo dalle tv. Fase due o meno, come da immagine il consiglio rimane quello di rimanere dentro (del resto pure il consiglio rimane). Chissà se i genitori di figli adolescenti all’epoca del Covid li metteranno in guardia di non accettare 600 € dagli sconosciuti. Tra i tecnici consultati da Fontana che hanno proposto di mandare i pazienti Covid nelle case di riposo c’è anche un omonimo di Josef Mengele. Quindi la App “Immuni” dovrebbe servire soprattutto per seguire gli spostamenti di Fontana. Per la prossima collezione di Pitti Uomo l’accessorio di punta sarà il nodo alla gola, tra le tendenze anche quella che vede il mondo reale trasformato in virtuale. Un vantaggio questa pandemia ce lo lascerà in dote, almeno uno, basterà ricordarsi quando saremo davanti ai bivi più importanti della nostra vita che siamo geolocalizzati. Nei momenti di massima aggressività del virus, più minacciosa ricordo solo mia mamma con la ciabatta.

venerdì 17 aprile 2020

Posizioni scomode


Tra le priorità del PD per ricostruire il paese leggo che c’è la necessità di sconfiggere il virus, un reddito universale contro la povertà, strumenti straordinari per le imprese e il lavoro, aggiungerei che il nuoto è uno sport completo, la verdura un tempo aveva un altro sapore, da Decathlon trovi di tutto. Ma se un partito vuole davvero il mio voto deve proporre di calmierare il prezzo del Nerello Mascalese. Il Bambi intanto teme che la benzina scada. Difficile affrontare la crisi economica se non possiamo uscire di casa, da “restate a casa” a “estate a casa” è un attimo, quando invece c’è bisogno di più Pil per tutti. E se non bastasse oggi è anche venerdì 17. Il Bambi sostiene che tutto questo è niente in confronto al viaggio che Jovanotti ci racconterà in tv. E poi basta con tutto questo cucinare, perché a forza di fare pane e dolci poi per pulire il forno costringiamo le donne ad assumere posizioni scomode, più ancora che quelle di esserci compagne. Tutti i contagiati illustri sono guariti mentre lo scrittore muore proprio come un racconto di Sepulveda. Tra i famosi guariti c’è anche Rugani che quindi ora saprà difendere.

giovedì 16 aprile 2020

Quando i dubbi avanzano


Le previsioni del tempo dicono che non passa mai, le ho ascoltate mentre ero assorto in pensieri malinconici, quando parlare di misure di contenimento significava pensare ai reggiseno. I seni reclusi in case senza uno straccio di balcone sono così bianchi che il sole prima di toccarli chiederà di accettare le condizioni generali del contratto. Non so perché però mi conforta pensare che ci siano seni dentro vestiti a fiori. Il Bambi con i 600 euro è andato a festeggiare all’Eurospin senza però abbandonare neanche per un attimo la convinzione che debba essere formata anche una task force per combattere l’usanza del mignolo con l’unghia lunga. Oppure una task forse. O forse la paghetta. Bambi che considera la cannabis come bene di prima necessità specie in quarantena. Mentre la fase due in Lombardia sembra essere proprio quella degli avvisi di garanzia. In questi momenti di riflessione mi vengono in mente le cose più strane, ieri si è riaffacciata una mia vecchia fissazione, quella dei nomi ingannevoli come il contagocce, quando invece le gocce te le devi contare te. Poi una psicologa ha spiegato che la quarantena trascorsa in una villa con vista mare e giardino è meno stressante di quella passata in un monolocale con la doccia otturata. Infine gira un audio della chiamata di Salvini a Mattarella il quale avrebbe risposto che a casa ha già la fibra. E allora nel dubbio stappo.

mercoledì 15 aprile 2020

Raccolta punti Coop


Vedere la Guardia di Finanza al Pio Albergo Trivulzio fa un po’ vintage. Chissà se questa estate potranno andare al mare solo quelli che ce l’hanno a 200 metri da casa. Intanto la mascherina FFP3 entra nella raccolta Coop e può essere indossata tra le corsie contingentate con 500 punti + 5 euro, oppure 750 punti senza cacciare un euro. La Gina dice che la fase due è come la fase uno ma con tutti i vibratori in manutenzione, fase due nella quale vorranno uscire anche gli scheletri dagli armadi.  Sarà anche vero che alla fine saremo migliori, ma ad oggi sembriamo tutti stanchi, preoccupati e virologi. Non bastavano le ansie che questa pandemia ci ha reso croniche, adesso sono preoccupato anche per cosa farà Burioni una volta che tutto questo sarà finito. Non solo, oggi ci tocca invidiare anche gli estremi che si toccano. E se ci metteranno le separazioni di plexiglass ai tavoli dei ristoranti vorrà dire che ordineremo una bottiglia di Nerello Mascalese a testa. Forse è colpa della cipolla, ma anche del vino che sa di tappo, e ormai c’è gente che pur di uscire è disposta a comprare un libro. Visto che ci consigliano di non prenotare le ferie i più fortunati sono diventati quelli che il mare ce l’hanno dentro. A proposito di questo un amico sardo mi dice che la Sardegna ha 1639 km di coste con 1.639.000 abitanti, e che quindi ognuno ha a disposizione un metro rispettando i requisiti del social distancing.

martedì 14 aprile 2020

Social Distancing


La conferma dei dati in calo, per un ritorno verso la normalità non è stato necessario aspettare il bollettino delle diciotto, è bastato che si rannuvolasse. Comunque sia dopo l’Europeo e le Olimpiadi è stato rinviato anche il temporale di Pasquetta. E non si sa quanti Super Santos si siano salvati ieri. Adesso mi aspetto che nella fase due possano riaprire i liutai e gli spazzacamini. I reggiseni stanno pensando che le donne sono scappate, e forse alla fine della quarantena ci saranno eiaculazioni precoci. Ancora un altro rinvio alla fase due e ci toccherà fare la grigliata di cittadinanza, nel frattempo sono diventato l’anziano che guarda fuori dalla finestra. Il Bambi non si spiega il tasso di mortalità, sospetta che nei numeri siano inclusi anche i decessi dell’ultima stagione della Signora in Giallo. La mia paura è che una volta finita la pandemia non sapremo di cosa parlare. Tutti i giorni si parla di nuovi vaccini, in America, Australia, Corea, una corsa contro il tempo che alla fine porterà all’apertura della boutique del vaccino, così ognuno potrà andare a scegliere quello a lui più affine. Oggi a ricordarci il concetto di Social Distancing è sceso in pista Bolt.

lunedì 13 aprile 2020

Elegantissima


Scorrendo i codici Ateco ho potuto verificare che la resurrezione è tra le attività essenziali. Mentre al sud sembra non esserci nemmeno il raffreddore, quanto al Bambi per lui la Pasqua quest’anno è solo una fake news. Addà passà a Pasquetta adesso. Intanto sembra che Conte voglia indire un’altra conferenza nella quale fare nomi e cognomi anche di quelli che sono andati nelle seconde case. Magari usciremo da questa quarantena che saremo compatibili con la Nespresso, anche se non vuol dire nulla. Il Bambi mi ha confessato che gli mancano soprattutto quelle persone che lo fanno sentire meglio senza grandi cose, ma con semplici gesti come quelle che gli dicevano “senti come è buona quest’erba”. Una Pasqua elegante se la dovessi valutare dallo Chablis. Una farfalla in terrazza ha tentato di suicidarsi nel mio bicchiere di vino e non mi sono sentito di biasimarla. Elegantissima. Autocertificazione intanto anche per la sorpresa altrimenti non sarebbe potuta uscire dall’uovo. Dopo settimane ho riascoltato dal terrazzo le risate di un bambino e delle persone che sembravano felici, ho pensato di chiamare la Polizia. Tutti a cucinare neanche fossimo Cannavacciuolo, anzi si ma come peso. Il bello è che Tommaso ha pure voluto cenare, e oggi la nostra gita sarà fuori portafinestra. Unico dato in rialzo la crescita del mercato delle seconde case anti contagio.

domenica 12 aprile 2020

Prigionieri dentro un intervallo di tempo


Buona Pasqua, quella in cui ci possiamo vedere un bel film per distrarci dalla pandemia, quella in cui ogni spot pubblicitario serve a ricordarci che siamo messi male, ma che risorgeremo, e che ci dobbiamo comprare il parmigiano. Oggi ci domanderemo soprattutto se Cristo è morto sulla croce o per la croce. E senza bisogno di fare tamponi. Andremo a cercare le librerie fronte mare e daremo la buona Pasqua anche ai silvicoltori e famiglia. Non avevo consumato così poco nell’ultimo mese dai tempi della Vespa 50. Colgo l’occasione della Santa Pasqua per ringraziare scienziati e virologi che con il loro grande impegno ci fanno capire che stando isolati in casa il virus non si diffonde. Sono d’accordo sui controlli per evitare spostamenti verso le seconde case e per disincentivare le passeggiate in spiaggia, ma vedere un elicottero che ne scova uno mi sembra uno spreco di soldi inaccettabile in tempi di pezze al culo. E poi mettere la conchiglia all’orecchio e sentire l’elicottero invece del mare vuol dire forse già essere alla fase due? Ricorderemo questa quarantena per le donne costrette a trascorrerla da sole, costrette ad assumere certe posizioni solo per pulire il piatto doccia. Il MES da qualcuno sarà stato votato anche se adesso se ne dissociano tutti, ricorda un po’ quando fischiavamo Ilicic. Sono il paziente zero del Nerello Mascalese, ma non sparo i bengala perché è presto e non voglio svegliare nessuno, vi chiedo però che giorno è da voi. Di sicuro siamo rimasti incastrati nel frattempo.

PS: non conosco il motivo della sparizione dei post, suppongo che sia un qualche infernale automatismo di Disqus. Suppongo e quindi non so.

sabato 11 aprile 2020

Come la bi-zona di Canà


Penso a quando la sabbia scotta ma non me ne preoccupo più di tanto perché sto correndo verso il mare. Penso che quest’anno col cavolo. In compenso ormai sudo sapone per le mani. Il Bambi dopo aver ascoltato un epidemiologo severo dire che il virus non dorme mai ha deciso di tenere la mascherina anche quando va a letto. Quando ancora si poteva dire che l’importante era il viaggio e non la meta, adesso non ci resta che partire verso il cassonetto, meta comunque migliore di certe mete deludenti. Basta che la fase due non sia come la bi-zona di Canà. Parlando invece di crolli, quello che è stato costruito in maniera esemplare, indistruttibile, è il debito pubblico. Così come quando ho tradito la fiducia della Beatrice dalle poppe grosse alla quale promisi di non toccargliele per una settimana come fioretto per favorire la salvezza della Fiorentina, ma poi gliele toccai quasi subito con la scusa di aggrapparmici perché stavo cadendo, così oggi tradisco il Nerello Mascalese con uno Chablis. L’attesa della conferenza di Conte è essa stessa una quarantena. Penso che quando uscirò avrò un sorriso più fragile, spalle più curve e tasso alcolemico doppio rispetto a quello massimo consentito. Le conferenze di Conte sono come il corriere che aspetti tutto il giorno e poi ti citofona quando sei in bagno. E sui miei pensieri appannati ci scrivo w la fica.

venerdì 10 aprile 2020

Alla fine mi beccano


Per onorare adeguatamente la Santa Pasqua in Finlandia si ripropone ciò che successe in Galilea 2000 anni fa. E come farà Cannavacciuolo senza più dare pacche sulle spalle? Basta che non cominci a risottare i pipistrelli. Personalmente mi sentirei di giurare alla fase due che sono cambiato. Fase due o bue chiedeva il Bambi dopo l’ennesima pizza della settimana, mentre la compagna un tempo sognava le Maldive e oggi si accontenterebbe anche della Mazzanta. Fase due che i cani non vogliono. Un 2020 che se continua così dopo l’orto potrebbe essere la volta del pollaio, senza contare quelli a cui le fidanzate hanno chiesto una pausa di riflessione il 10 marzo. Le file ai supermercati si allungano, del fenomeno non si sanno più le reali dimensioni, molti di noi nel proprio soggiorno sono già in fila ma non lo sanno. Il rischio di bere tutto ‘sto Nerello Mascalese è che alla fine mi beccano e mi sospendono la patente d’immunità. E poi sono diventato anche il mio barman di fiducia, con qualche pensiero di troppo perché mentre io seguo i dati con attenzione c’è gente che se ne sbatte ed è già a lavare la macchina per il weekend di Pasqua. Infine quella vogliosa della Gina, nave scuola Diladdarno oggi ancorata in Borgo Tegolaio, dopo aver letto del Centi e dei suoi alunni, sola con la sua quarantena, mi ha voluto provocare parlandomi della sua dildattica a distanza.

giovedì 9 aprile 2020

Confermatemelo


Dopo Pasqua e dopo fase uno e due, potremo sempre dire che l’epidemia tutte le feste si porta via. E per tagliare la testa al toro potremo introdurre un tampone per decidere chi può fare il tampone. Alla fine della fase tre, invece, propongo l'umanità patrimonio dell’umanità. Malgrado non ci ricordiamo più come si allacciano le scarpe, il Bambi per spezzare la monotonia della quarantena tende a farsi la doccia. I No Vax hanno invece finalmente il mondo che volevano. Il Centi che fa l’insegnante e che a proposito della didattica a distanza ha voluto ricreare il più fedelmente possibile l’ambiente scolastico, ha tolto la carta igienica nel bagno facendo incazzare la moglie che se n’è accorta troppo tardi. Nel frattempo abbiamo potuto accertare l’eccellenza della sanità lombarda, quando non ci sono i malati. E siccome un po’ mi manca la mia vita normale mi stappo un Nerello Mascalese in purezza. Alla fine della bottiglia quella che vedo è un anfora vero? Confermatemelo, non vorrei essere un astemio asintomatico. Visto che per vedere il bicchiere mezzo pieno ho dovuto riempirlo fino all’orlo. Lo strano è che quando ci riferiamo ai vecchi tempi si parla di 45 giorni fa, e non dipende dal vino. Ed è probabile che il nuovo ponte crollato avesse delle malattie pregresse. Il bello è che torneremo a fare tutto non appena ci toglieranno di nuovo il tempo. Confesso però di aver perso il conto delle fasi.

mercoledì 8 aprile 2020

Un'estate senza più problemi logistici


Questa quarantena ad oggi ci ha messo fuori fase uno, e forse per giocare d’anticipo dovremo mettere il Capodanno al 30 giugno e finirla lì. Invece andrà a finire che il 2020 passerà alla storia come l’anno che non finì. Non è lontano il tempo in cui anche le autocertificazioni dovranno indossare la mascherina, fino a quando la mascherina stessa non dovrà indossare la mascherina. E chissà se arriverà mai il momento in cui le mascherine potranno uscire anche senza le persone. L’uovo di Pasqua fondente 70% mentre a breve l’Iva anche se non proprio al latte ma almeno al 25%. Il Bambi è tornato dal supermercato e ha disinfettato la bresaola, subito dopo ha proposto alla compagna di andare in ferie nell’unico posto sicuro; Wuhan. Ogni finestra è diventata la finestra sul cortile e tra le priorità il binocolo se la gioca con il Nerello Mascalese. Il pensiero di molti uomini soli va a quando si sbattevano le loro donne mentre oggi sono ridotti a sbattere il termometro per abbassare quella cazzo di colonnina. Non aspettiamo altro che tutto questo finisca e magari alla fine ci mancherà non avere più appuntamenti da rimandare. Vista l’aria che tira penso che il comitato tecnico-scientifico stia per dichiarare che la pandemia finirà quando sarà finita. Malgrado ciò, e aggiungo anche l’incresciosa fatalità di non poter godere delle giocate di Hagi, voglio chiudere lo stesso con ottimismo, e così immagino un’estate senza più problemi logistici, con il virus ancora in Liguria in cerca di parcheggio.

martedì 7 aprile 2020

Non dire fase due


Il Bambi si sta confrontando con il Commissariato Firenze Oltrarno per capire se può scalare questi mesi di quarantena come anticipo sulle future reclusioni domiciliari. Per lui il picco delle calorie non è stato ancora raggiunto, in settimana prevede una amatriciana, almeno tre frittatone, le crocchette di patate e i coccoli. La compagna invece sfrutta il fatto che in questo periodo anche le piccole cose sembrano gigantesche per guardarsi le poppe con grandi aspettative. Nella fase due ci sarà da capire se è da considerarsi facile la ragazza che si fa togliere la mascherina alla prima uscita. Nel frattempo si è spenta la fiamma olimpica e insieme la speranza di accendere la brace per Pasquetta. Oggi rimpiangere le domeniche all’Ikea è fin troppo facile, di pregresso al massimo però ci possiamo permettere solo le patologie, così fuori dalle botteghe leggo cartelli tipo “vita aspettami torno presto”. I tedeschi ce l’hanno con noi perché in fondo lo sanno che sono tutti figli dei bagnini di Rimini. Sospetto che la fase due possa essere la fase uno con la mascherina obbligatoria senza però avere la mascherina, periodo di merda se è vero che dopo l’olio ci hanno tolto anche la Domenica delle Palme. Sono veramente tempi duri per gli estroversi. I periodi di transizione sono sempre difficili, sarà questo passaggio dalla fase uno alla due che mi ha visto completamente inespressivo anche davanti al messaggio della regina Elisabetta. Il Trap direbbe non dire fase due se non l’hai nel Sacco di Milano.

lunedì 6 aprile 2020

Sfincione e tramezzini


Nella fase due subentreranno anche certi principi, valori, scelte, e non tutti potranno o vorranno conviverci. Per molti insomma il virus o si sposa o niente. Pranzo della domenica fuori lui si anche se solo dagli schemi, per cercare varianti, e così sfincione palermitano, tramezzini modello “Amblé” e Catarratto. Chissà se ritornerà mai il tempo in cui se ti cadeva una caramella in terra bastava soffiarci sopra, oppure se tra poco dovremo chiamarla ottantena. Forse durerà il tempo giusto per farci uscire a cenare col tavolo sul marciapiede, una bottiglia di bianco col ghiaccio che si scioglie, la gonna senza le calze di lei, e noi con la camicia senza il maglione. A chi è solo e non ha carenze affettive manca comunque il fatturato mentre chissà se avremo ancora il coraggio di essere felici. Al Bambi non è andata giù l’alternativa foulard alla mascherina indicata dalla regione Lombardia, che è come se al posto del fumo ti spacciassero il dado Star. Leggo di molti studi in tutto il mondo, di sperimentazioni, fondamentalmente di scienza, ma sono convinto che ci vuole anche tantissimo culo. Ormai è assodato che quest’anno non santifichiamo ma sanifichiamo le feste. Io per equilibrare l’odore di detersivi dopo che è passata a pulire la Rita metto sempre su il soffritto. E poi per la prevenzione da quarantena per donne sole rimane alta l’attenzione e quindi basilare la misurazione della temperatura.

domenica 5 aprile 2020

Non ricordo


Così come la tartaruga azzannatrice che va in letargo nel fango e quando si sveglia può capitare che vada in giro con zolle sul carapace dando vita alla leggenda indiana della tartaruga gigante che regge il mondo sulla schiena, dopo la quarantena toccherà a noi, anche se usciremo con il divano. Per chi non lo sapesse oggi è domenica, e pensare che avevo comprato la borraccia in acciaio per non inquinare la Terra. Per Pasqua ho invece comprato il coniglietto della Lindt ma già penso che per Natale ci potrebbe essere il pupazzetto di cioccolata non più con con le sembianze di Babbo Natale ma con quelle di Borrelli o Bertolaso. E intanto che sconfiggevamo la coda tra Barberino e Calenzano mi sono accorto di non aver mai guardato con tanto desiderio il fuori dal didentro. Se è vero che nella fase 2 saremo costretti a portare la mascherina crollerà il mercato delle caramelle per l’alito. Dopo medici, infermieri e tutti coloro che continuano a svolgere i servizi essenziali, un ringraziamento va anche a GialloZafferano. Diminuiscono i ricoverati in terapia intensiva e si inaugurano nuove terapie intensive. Magari è stato messo anche il numero chiuso a medicina. Per la fase due il Bambi ha pensato al 16 maggio e così si sta organizzando con droga e psicofarmaci, poi onestamente non ricordo se qualcuno ha detto patrimoniale o 6 politico.

sabato 4 aprile 2020

Solo



Quando si parla di rientro per gradi m’immagino di partire con i 5-6 della birra per poi aumentare con i 13 del Nerello Mascalese fino ad arrivare ai 90 del Centerbe. 90 come anche i gradi della pecorina. E anche grado di apprendimento in forte ascesa, fino a ieri insospettabile come la capacità ormai acquisita di riuscire ad aprire il sacchetto di nylon del reparto frutta con entrambe le mani infilate nei guanti di nylon. Il Bambi si chiede se tornerà mai a passarsi le canne, e non solo, dice che è pure arrivato il momento dei te l’avevo detto. Pasquetta non del tutto perduta se da gita fuori porta ci accontentassimo di gita fuori dalla porta. Per chi vuole sognare malgrado la quarantena suggerisco il favoloso mondo della pizza riscaldata della sera prima. Intanto le previsioni meteo sono come i manifesti di Intimissimi, bellissime da guardare a bocca aperta, tanto non ci uscirai. Borrelli ha già ventilato che staremo a casa anche il Primo Maggio, e Renzi ha subito precisato che è solo grazie al Jobs Act, così come in Europa si muove soltanto il contagio. Insomma, si naufraga a vista. Ansia, insonnia e autocertificazioni è diventato il nuovo sesso, droga e rock’roll. Intanto tra le categorie fragili c’è anche il Ponte Vecchio, solo, lontano dagli affetti dei suoi cari.

venerdì 3 aprile 2020

Passato il picco


A quanto sembra dalla fase due dovremo convivere con un criminale che ha ucciso decine di migliaia di persone, che ci fa uscire una volta al giorno con il viso coperto, tiene lontano i ragazzi dalle scuole, conviveremo come con Bin Laden senza però bisogno di convertirsi. Al Bambi è passato un altro giorno e con ieri sono così ormai 15 anni che non va in palestra. Lui che se si mette male ha già imparato ad abbaiare e a camminare a quattro zampe. Oggi mostro l’andamento dei contagi per dimostrare che ne usciremo persone migliori, mentre il Governo avrebbe pensato anche a 600 euro in penne lisce. Decreto che prolunga il mio amaro far niente. Hanno fatto bene a chiudere i giardini perché daini, fagiani e cinghiali ci attaccherebbero, e poi quest’anno a Pasquetta non piove di sicuro. Anche le prostitute senza più clienti si ritrovano in coda alla Caritas, devono tenere duro almeno fino a quando non riaprono le chiese. La scelta delle Filippine di sparare a chi non rispetta le regole è una scelta logistica ineccepibile perché agevola molto il popolo in merito alle autocertificazioni. E già mi immagino a Capalbio con il segno della mascherina, il saturimetro invece misura 95% la saturazione dei miei coglioni. Passato il picco poi potrò ricominciare a pubblicare culi.

giovedì 2 aprile 2020

"E se quest'anno poi passasse in un istante"


Adesso si parlerà giustamente di strategie per ripartire in maniera graduale, ma da nessuna parte si fa accenno ad aria e acque pulite come non si vedeva da decine di anni, e che questa sarebbe una cosa da preservare in qualche modo. Forse non impareremo niente da questa vicenda. No. Al Bambi mancano invece gli inviti a cena da rifiutare con balle incredibili. Ad altri mancano le giocate di Hagi. E stando a casa si evitano anche tutte le inaugurazioni dei nuovi ospedali. Noi siamo preoccupati di prendere il virus, mi chiedo se anche il virus è preoccupato dei nostri anticorpi. Si parla di Renzi, delle sue parole su come ripartire nel breve, delle arie che si da perché equivalgono a 10 respiratori. Mentre chi sostiene che il vino non è un genere di prima necessità è gobbo. Io rido sempre quando sono in casa perché poi quando esco per la spesa devo mettermi la mascherina e non si vede. Se interessa, nell’uovo di Pasqua la Kinder inserisce come sorpresa un tampone. Dopo il prolungamento delle restrizioni fino al 13 aprile, profetiche le parole di Dalla, in attesa di capire se la speranza è una pubblicità ingannevole. Vado controtendenza e dico che ne uscirò peggiore. Un amico acker del Bambi sostiene con forza che quando hanno tentato di bloccare il sito dell’INPS non ce l’hanno fatta perché era già bloccato di suo. Per dormire visti i crescenti problemi di sonno dovuti allo stress della quarantena, sono ormai costretto a contare le persone su cui posso contare.

mercoledì 1 aprile 2020

Guardando Borrelli


Nel frattempo è sparito un Van Gogh del valore di 6 milioni, subito dopo il Bambi ritagliava lettere da un vecchio “Gente” per comporre una frase tipo “se rivolete il Van Gogh date il via libera ai Coronabond”. I numeri del contagio sono in calo ma abbiamo seriamente rischiato di rimanere uno soltanto senza sapere più con chi fare le videochiamate. E così anche la quarantena rientra in quel susseguirsi di momenti in cui non hai più l’età per fare qualcosa. Non vedo l’ora che ci siano zero contagi così potremo ricominciare a morire per le stesse cause di prima. Ormai sono fissato con il bollettino delle 18 che sembro Alessandro Borghese ossessionato con la cappa della cucina. Stando in quarantena c’è chi ha imparato ad odiare se stesso, c’è però da ricordargli che non è solo, ce ne saranno tanti altri là fuori che lo odiano. Mi hanno molto aiutato le parole della mia psicologa quando mi ha detto che se il virus non lo prendo adesso tanto lo prendo in ottobre o novembre e quindi di stare tranquillo. E anche quando morirà l’economia si dirà che soffriva di malattie pregresse. Sono dieci giorni che guardando Borrelli mi chiedevo a chi somigliasse la donna che traduce con il linguaggio dei segni, poi una videochiamata del Bambi dove alle sue spalle la compagna gesticolava mentre parlava con la mamma. Sarà una mia fissazione ma quando sento parlare di Orban e quindi di Ungheria mi viene in mente subito il salame. In merito alla nuova normalità che ci aspetta potrebbe essere come imparare a camminare all’indietro con una gamba sola.