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mercoledì 8 aprile 2020

Un'estate senza più problemi logistici


Questa quarantena ad oggi ci ha messo fuori fase uno, e forse per giocare d’anticipo dovremo mettere il Capodanno al 30 giugno e finirla lì. Invece andrà a finire che il 2020 passerà alla storia come l’anno che non finì. Non è lontano il tempo in cui anche le autocertificazioni dovranno indossare la mascherina, fino a quando la mascherina stessa non dovrà indossare la mascherina. E chissà se arriverà mai il momento in cui le mascherine potranno uscire anche senza le persone. L’uovo di Pasqua fondente 70% mentre a breve l’Iva anche se non proprio al latte ma almeno al 25%. Il Bambi è tornato dal supermercato e ha disinfettato la bresaola, subito dopo ha proposto alla compagna di andare in ferie nell’unico posto sicuro; Wuhan. Ogni finestra è diventata la finestra sul cortile e tra le priorità il binocolo se la gioca con il Nerello Mascalese. Il pensiero di molti uomini soli va a quando si sbattevano le loro donne mentre oggi sono ridotti a sbattere il termometro per abbassare quella cazzo di colonnina. Non aspettiamo altro che tutto questo finisca e magari alla fine ci mancherà non avere più appuntamenti da rimandare. Vista l’aria che tira penso che il comitato tecnico-scientifico stia per dichiarare che la pandemia finirà quando sarà finita. Malgrado ciò, e aggiungo anche l’incresciosa fatalità di non poter godere delle giocate di Hagi, voglio chiudere lo stesso con ottimismo, e così immagino un’estate senza più problemi logistici, con il virus ancora in Liguria in cerca di parcheggio.

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