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mercoledì 31 ottobre 2018

Pensiero conforme


Il posticipo di lunedì ci ha raccontato che a Roma si chiudono le scuole e si aprono gli stadi. Sarebbe bastato avere un atteggiamento altrettanto positivo per pensare di fare la giornata delle interrogazioni all’Olimpico. Del resto è autunno e cadono gli alberi. A Firenze dopo le 20:00 invece di chiudere la solita uscita a caso della Fi Pi Li, è stato imposto il divieto di usare aquiloni. Al Bambi ormai non riesco più a dare uno straccio di speranza, sta attraversando un periodaccio nel quale vede tutto nero, squadra di merda, allenatore di merda, risultati di merda, proprietà di merda, pesta la merda (con suole Vibrarm), e a niente è valsa l’esortazione di allontanare i pensieri negativi. Lui sostiene che ormai non costano più un cazzo, e che anche i suoi pensieri hanno il navigatore di serie. E’ talmente negativo che è arrivato a sostenere, dopo la strage di yacht a Rapallo, che adesso le compagnie assicurative rimborseranno i danni, i proprietari ricompreranno le imbarcazioni, e a lui aumenterà il premio assicurativo della macchina. Vede tutto nero insomma, ma quando si sbloccherà Simeone, il cielo tornerà ad essere di nuovo sereno e le mutandine a strisce. E se l’aspettativa di vita aumenterà di 4 anni nei prossimi 20, sappiamo che dobbiamo sbrigarci a diventare juventini. Scusate questo mio obiettivo così ambizioso, ma vorrei proprio vedere di trovare almeno un punto d’incontro, uno stesso parere, un pensiero intonato, una visione per una volta unanime, conforme, armonica, sincrona. Quindi tolti argomenti con Biraghi, Pioli, Corvino, i Della Valle, Cognigni, le squadre avversarie che quando giocano con noi sono nel loro momento peggiore, Lafont impostore, Veretout grasso e troppo basso anche come ruolo, Hancko, Montiel, Vlahovic vittime di mobbing, possiamo concordare che il 31 ottobre del ‘62 alcune persone nacquero ed alcune morirono? E chi è ancora in vita oggi ha 56 anni, mentre gli altri morirono 56 anni fa? Fatemi sapere.

martedì 30 ottobre 2018

Il Bambi si è trasferito per dare più enfasi



Chissà se Einstein ha mai pensato che non tutto è relativo, specie se incontri l’avversario nel suo momento peggiore. E’ relativo insomma il blasone dell’avversario se quando incontra noi ha problemi di spread. E poi ci sono così tanti allenatori bravi, lì, soli, ad aspettare di poter dimostrare il coraggio e la fierezza di cercare il confronto con squadre nel loro momento migliore. Questi allenatori dimenticati, non come gli sfruttatori di debolezze altrui, mi ricordano tanto il tubetto di pasta d’acciughe Balena, comprata, e poi rimasta nella sua confezione di cartone. Per dare spazio a salse di tendenza tipo ketchup. I tifosi inviperiti per il gioco di questi allenatori, me li immagino davanti a una finestra con una tisana al finocchio mentre ascoltano Rita Ora. Forse il giovedì festivo, o forse a maggior ragione il ponte, potrebbe traghettarli sani e salvi a rodersi il fegato nel post Fiorentina-Roma. Roma nel suo momento migliore. L’odio per certi allenatori che millantano calcio, si manifesta in Rete, ma non nasce in Rete. Quindi attenzione là fuori. Intanto a Firenze, all’interno dello sciopero generale, spicca quello dei colori, e le partite Viola diventano di un grigiore assoluto. Oggi che gestisco un blog, non lo dico più tra me e me “come si fa a scrivere queste cazzate”, come invece facevo quando leggevo certe cose nei cessi dell’Autogrill. A quei tempi non sapevo che la qualità della conversazione si alzava in modo direttamente proporzionale al gomito. Con Pioli purtroppo anche l’allerta arancione si è trasformata in cartellino rosso. Con Sousa ricordo che il tempo era sempre bello. Il Bambi, per dare più enfasi alle insufficienze che affibbia al mediocre, si è trasferito alle Cinque Terre, ma sarebbe stato più incisivo se fossero state Quattro. Alla fine mi auguro che il tifoso Viola possa sbagliare persona, perché anche dare la colpa sempre allo stesso, toglie un po’ di quel "friccico" presente solo nelle storie nuove. Mandare affanculo Maran avrebbe tutto un altro gusto. Per non parlare di De Zerbi. Anche se il tifoso Viola non fa niente di sbagliato, (ricordate i fischi a Ilicic?) è tra le cose più normali che ci siano individuare un unico responsabile, le persone normali, infatti, sono quelle che se non hanno problemi se li creano. Non buttate vie i vostri rancori, possono tornare sempre utili anche per il prossimo allenatore. Si sa, torneranno di moda anche i neuroni.

lunedì 29 ottobre 2018

Sul muro del rimpianto si aggiungono Ilicic, Saponara e Quagliarella


Vivere in una città di mare ti permette di pensare anche alla manutenzione delle parti in legno della casa, quelle più attaccate dalla salsedine, invece di pensare sempre alla conduzione tecnica. Le diatribe sarebbero tra la triglia di scoglio o quella di rena (fango). C’è anche il rovescio della medaglia, perché quelli che vivono in una città di mare, quando se ne vanno a stare in una città senza, perdono le squame, la pinna caudale somiglia sempre di più a un piede, anzi due. Della seconda pinna dorsale, invece, di solito restano solo brutte cicatrici. Qui in città è tutta una manica di faziosi, ovunque ci si giri. E ovunque ci si giri c’è sempre un Maran, un De Zerbi, un Giampaolo, un Semplici che è meglio. Un Ilicic, un Badelj, un Saponara e un Quagliarella lo si rimpiange sempre. Qui nessuno vuole prendere atto in quale campionato si gioca, ci sono quelli per l’ora solare, quelli per l’ora legale, e nessuno a rendersi conto che tanto sarà sempre e solo la vescica a decidere. E’ sbagliato cambiare l’ora, va accettata così com’è, con i suoi pregi e con i suoi difetti. A Firenze siamo tutti molto presuntuosi e ambiziosi, perché è caratteristica peculiare del tifoso Viola, quella di rientrare a casa, la luce delle scale si spegne, e al solo tocco della serratura riuscire a inserire la chiave al primo colpo. Questo ci frega, e questo non riesce a chi abita nelle città di mare, là dove il fritto di paranza mina il colesterolo. Non abbiamo il mare, ma secondo il Bambi, potremmo distogliere lo stesso i nostri pensieri dalla conduzione tecnica, basterebbe un atteggiamento più umile, lui infatti ha cominciato a divagare da quando il direttore della sua banca gli ha telefonato parlando in greco. Un predestinato visto che già alle elementari aveva cominciato a divagare durante la foto di classe. Mi si accusa di adorare Pioli, nego, sono altre le persone che hanno fatto cose eccezionali in questi millenni. Tipo il panino con il lampredotto. Quello che però mi sento di consigliare per la prossima contro la Roma, per non pensare sempre lì, e così alleggerire finalmente la tensione, fate in modo, il giorno della partita, di svegliarvi con un meraviglioso odore di ragù.

domenica 28 ottobre 2018

Il percepito


Se decidiamo che una persona non ci piace, non ci piace anche se ci piace lo stesso. E non mi riferisco solo a Benassi. Per fortuna potremo dormire un’ora in più su questo pareggio, alla fine amarognolo per l’occasione sbagliata nel finale. Vista l’intervista post partita di Mazzarri devo ammettere che è veramente piacevole e simpatico. Capisco perché piaccia così tanto. Quando si sistema i capelli così nervosamente è davvero irresistibile. Partita agonistica, nella quale il Toro fa di più, ma la Fiorentina ha le occasioni migliori. Non funziona la cura rivitalizzante per l’attacco con le iniezioni di Eysseric e Mirallas. E non funzionano i cambi. I miei migliori sono Lafont, Benassi, Pezzella e Chiesa. A mio avviso il problema è in panchina, perché quando si sbagliano certi gol è evidente che il marcio si annidi negli schemi. Benassi bidone e capocannoniere dopo 10 partite, è il manifesto di questa carenza di manico. Se almeno le avesse giocate tutte, intendo. Poi magari secondo certe teorie, Simeone sbaglia il gol per colpa di Biraghi che non fa bene la parte difensiva, e sempre per colpa del terzino siamo riusciti a dormire solo 48 minuti in più. O forse un’ora indietro va interpretata come recessione, ridimensionamento, di questo passo a fine mese possiamo andare indietro di due ore. Maran e De Zerbi non toccano gli orologi perché loro sono sempre avanti. E anche se Moody’s crolla in borsa la colpa è della preparazione. Il problema dei nostri punti di vista così distanti è che erano perfetti prima che s’incontrassero. Il vantaggio netto, quello che ti pone davanti anche a chi ha un giocatore che la butta dentro, è cominciare a bere vino alle 10 di mattina. Per noi emotivi svegliarsi con questi gol sbagliati per colpa di chi come Biraghi abbiamo pagato troppo poco, e allo stesso tempo per colpa di Benassi, che invece abbiamo pagato troppo, non è una cosa piccola da sostenere. Certo, non abbiamo prove documentate che sfruttando le occasioni è più facile vincere, ma il forte sospetto lasciatecelo. Ma il percepito si sa che è sempre molto diverso dalla realtà, per Mazzarri era rigore di Biraghi su Bellotti, e la Fiorentina non ha avuto nessuna occasione per vincere la partita. Per il Bambi è addirittura colpa di Pioli e di Biraghi questo pareggio, talmente giochiamo male, che ieri era convinto fosse domenica.

sabato 27 ottobre 2018

A meno che



Sono sempre stato molto discreto, ma quando leggo di come date lezioni di tattica anche ad allenatori di serie A come Pioli, mi verrebbe voglia di raccontarvi del mio fascino e del mio forte appeal sulle donne, tipo come quella notte di sesso che trascorsi con la bionda della Peroni, ma vi direi una cazzata. Speriamo almeno che stasera i nostri là davanti possano finalmente festeggiare la giornata del recupero della prolificità, senza che per abolire gli sprechi sia necessario vietare a Fedez di festeggiare il compleanno. Poi se segnerà qualcuno su cross di Biraghi sarò costretto a mettere a dieta le mie grasse risate. Stamani esco presto per andare a presumere che se non è stato convocato Montiel, è perché Pioli è un ceppicone. Prima di trovare la fila. Stabilità emotiva del tifoso Viola durante l’arco della partita? Quella di Sinead O’Connor. Serve chi fa gol ma la colpa è sempre del terzino sinistro. Come quando piove e la sera ci sono più venditori di rose che di ombrelli. Oppure ancora come Di Maio che spiega lo spread a Draghi. Il Bambi punta tutto sul mercato di gennaio, è sicuro che arriverà Di Battista. E comunque male che vada potremo sempre innamorarci pure di Mazzarri. Esco a fare la spesa ma soprattutto a incrociare esistenze tormentate. E’ più facile che Simeone torni al gol, che tornino i tempi del furgoncino VW e dell’adesivo dei Doors. Ma tutto non si può avere, a meno che non ci compri uno sceicco.

venerdì 26 ottobre 2018

Poliziesco porno


Chi sceglie di guardare la Champions al posto di Rocco Schiavone dimostra di non apprezzare tanto la passera. Il nome “Rocco” è facile capire a chi si ispira, facile anche per chi non apprezza i cross di Biraghi, il cognome “Schiavone” è altrettanto facile per semplice sottrazione d’iniziale. Si sta parlando di “Poliziesco Porno”, la prima Porno Fiction della Televisione Italiana. Sesso, droga leggera e rock progressivo. Altrimenti non resta che accettare supinamente che Miguel Bosè alleni il PSG. C’è anche uno studio dell’Università dell’Aquila nel quale viene dimostrato che molti di quelli che oggi guardano la Champions invece di Rocco Schiavone, sono quelli che quando gli veniva insegnato a diventare persone di polso, hanno imparato a masturbarsi. Ma una soluzione che potrebbe mettere tutti d’accordo c’è, e ve la butto lì come se niente fosse. Se solo si utilizzasse la metà del tempo speso a vedere la Champions (compresi i tutti i post-partita), nel cercare un parcheggio e non lasciare la macchina in doppia fila, sarebbe un mondo migliore, malgrado Pioli. Quindi anche lui risulterebbe meno ceppicone. Poi ci sono quelli che non guardano la Champions e nemmeno Rocco Schiavone, quelli che fanno la “Settimana Enigmistica”. Gli unici ad imparare qualcosa, e a provare emozioni vere. Europa League allora? No, X Factor! X come Fiorentina - Cagliari 1 a 1.

giovedì 25 ottobre 2018

Al di là della vetrata (della Champions non me ne importa una sega)


Quando si ricorda Cecchi Gori, Malesani, Di Chiara, non è che erano meglio le cose di una volta, è che una volta eravamo più giovani. Giocatori, presidenti e allenatori non c’entrano. Essere giovani è meglio che essere vecchi. Del resto l’uomo dopo i 50 si appassiona un po’ a tutto, alla bicicletta, alla palestra, alla montagna, alla tattica, e tutto questo per una conseguenza dell’invecchiare. La mancanza di passera. E’ anche vero che esistono cinquantenni calvi, impiegati, che però non hanno la passione per il latino americano. Per questo reagisco difendendo Biraghi, reagisco a questo processo d’invecchiamento mangiando papaia. E poi sono sempre disponibile e propositivo nei confronti di quelle persone anziane che mi chiedono “scusi me lo può prendere che non ci arrivo?”. E intanto la giovinezza è come quelle cose che finiscono sotto il divano, più cerchi di afferrarle, e più le spingi lontano. Dopo la bocciatura, chi chiameranno a correggere la manovra; De Zerbi o Giampaolo? E’ guerra con Bruxelles? Intanto raddoppiamogli sdraio e ombrellone fino a Capalbio. E poi che il mondo è fatto a scale ce l’hanno ricordato i poveri tifosi del Cska. A tutto ciò premesso possiamo sempre sopperire con della buona carta da parati, o direttamente affrescando gli ambienti in cui viviamo. Così guarderemo le partite della Fiorentina con l’occhio di chi è al di là della vetrata. Quando lei si sistema le grosse poppe nel reggiseno di fronte al grande specchio dell’atrio prima della riunione. Specchio che è una vetrata, che affaccia sugli uffici. Pieni di tifosi Viola non più giovanissimi.

mercoledì 24 ottobre 2018

Tale padre tale figlio


Il clima è impazzito, tanto che anche i piedi delle donne non ci stanno capendo più niente. Non mi posso certo meravigliare, poi, se dopo aver messo su uno straccio di blog dove si discute di calcio, ci sono utenti che danno la colpa a Biraghi anche se ad essere beffato da Pavoletti è stato Pezzella. Così come se non ci fosse Instagram la gente viaggerebbe molto meno. Io mi sono beccato il pareggio di Pavoletti e l’influenza, peggio però è andata al povero Brosio, che dopo aver perso il derby nei minuti di recupero, gli hanno pure detto che a Medjugorje non c’è mai stata nessuna apparizione, che è tutto un imbroglio. E forse anche la colpa delle mancate apparizioni è da ricondurre alla presenza di Biraghi alla sinistra del padre. Solo dopo il servizio di Report sulla Juve, si è capito che grazie all’accordo raggiunto dalle famiglie calabresi in curva, si è deciso di chiamare “Allianz” quello stadio. Si è chiuso finalmente anche un vecchio contenzioso giudiziario tra Steve Porcaro impegnato nella produzione di Toto IV, era l’82. Porcaro, malgrado il nome, è stato sempre molto garbato, ma fermo, nel respingere le accuse degli altri componenti del gruppo, i quali sostenevano che avesse sbagliato ad inserire uno spinotto nel synt. Sicuro di non aver sbagliato, oggi viene confermata la sua tesi, fu il padre di Biraghi, reo confesso dopo che il figlio ha fatto sbagliare Hugo, che ha fatto sbagliare Pezzella, che non è arrivato Mammana, padre di Biraghi in visita agli studi di registrazione. Tale padre tale figlio.

martedì 23 ottobre 2018

Inverno improvviso


Tira vento, Pioli incapace. Ma finché resiste il segno dell’abbronzatura, c’è speranza. Insomma, il gol di Pavoletti ci ha messo di fronte a un inverno così improvviso che sembrava quasi un romanzo di Tolstoj. E se la Fiorentina non ci soddisfa, c’è sempre “Che tempo che fa”. Questa energia con la quale ci si scaglia contro Pioli, mi ricorda quella della Leopolda (quel gran pezzo della Leopolda) quando ci si scaglia contro il Governo in carica. Comunque a Bolzano vince la Lega. A distanza di sette mesi gli elettori del Trentino-Alto Adige hanno mostrato di apprezzare il nuovo corso del PD. Intanto ci siamo venduti pure la Magneti Marelli, adesso tocca a Milenkovic. In serata Samp-Sassuolo tanto per rimarcare quali sono gli allenatori validi. Anche se la classifica è la stessa. Troppe ombre sulla Fiorentina. Sappiate comunque che fino a quando discuto ci tengo. Dunque non ho visto Samp-Sassuolo per non recriminare sull’allenatore, così ho guardato “Report”, e adesso non so se la curva juventina è più infiltrata dalla ‘Ndrangheta, o io dall’influenza.

lunedì 22 ottobre 2018

Sesso sfrenato


Fischiare il Cholito è da persone tristi, dare del "pippa" a Biraghi vuol dire avere un figlio o un fratello che non ce l’ha fatta, e adesso gioca in “Promozione”. Attaccare Pioli è da impiegato del catasto. E’ la seconda volta quest’anno che Pezzella viene mangiato dal centravanti (unico errore in verità). Sulla stessa palla, nel primo tempo, Simeone non è arrivato neanche a impattare. Ci è andata bene nel finale col riflesso di Lafont, ma quei due assist del "pippa" a Chiesa potevano valere il risultato pieno. La sosta, le avevo paventate certe difficoltà, con le quali hanno dovuto fare i conti anche Juve e Roma, in più mettici il vento. Adesso ci siamo innamorati di Maran, durerà qualche notte di sesso sfrenato. Io non ho mai preteso che Tommaso facesse il terzino sinistro, e nemmeno che prendesse tutti 10 a scuola, pretendo però che diventi milionario con YouTube. Non me ne vogliate. Davanti andiamo a un cilindro, un cilindro solo contro tutti, e i ricambi non sortiscono nessun effetto. Era talmente bello quando Simeone ne segnava tre a partita, che a volte mi ritrovo a pensare che non sia mai esistito. La fortuna dopo queste partite è avere con sé la corazza, anche ieri avevo con me l’ironia. Rara l’immagine di uno dei famosi angeli ripreso dopo il gol di Pavoletti. Tra i rimpianti di una partita dove il Cagliari non ha demeritato, quello di non aver potuto dare del brodo a Benassi. Il Bambi, imbufalito per il pareggio, è uscito indossando i panni della Brigata Negazionista, e dopo aver negato entrambi i cross di Biraghi ha voluto esagerare. E comunque chi ti ama davvero arriva sempre in quell’attimo lì. Quello del pareggio avversario. Era così, ed è ancora così che fa la Rita. E io che spero ancora che cambi canale e invece alza solo il volume.


domenica 21 ottobre 2018

Un uomo onesto



Finalmente possiamo tornare ad avere conferme su chi è pippa e chi ceppicone. E vorrei dire che la compagna di Biraghi è una persona giusta, che lo ama anche se è sbagliato. Che gli da la possibilità di esserlo, e non lo scrive mai sulla Riblogghita. Ieri si è celebrato il compleanno di Pioli e Ranieri, ma ci siamo dimenticati di Rimbaud, o forse era Rambaudi? Mah! Giochiamo contro il Cagliari, ma Paola Egonu non è come Sau, lei non è sarda malgrado il colore della pelle. Neanche Borghese purtroppo potrà ribaltare il risultato. Un grazie comunque alle ragazze della pallavolo. Adesso dimentichiamoci di loro per altri due anni e ricominciamo a pensare a Roma e Juve che dimostrano quanto non sia  scontato vincere le partite che si devono vincere, specie dopo la sosta, e al Napoli che si conferma a Udine. Che sia un monito anche per noi. Salvini dice di non essere scemo, Di Maio di non essere bugiardo, Biraghi di non essere Roberto Carlos. L’ultima affermazione è quella di un uomo onesto che ha voluto rimarcare il fatto che non ci voleva Moody’s a dirgli che non ha classe. E per dimostrare di non essere un provincialotto legato solo al suo territorio, ieri ho portato la Rita a pranzo fuori, non il solito panino con il lampredotto però, questa volta mi sono frugato e l’ho portata da un pizzicagnolo stellato. Questa ripresa del campionato mi sa comunque tanto di fregatura, ho sognato che la domenica veniva da me e si scusava per aver mostrato gli aculei, la fuliggine, e un retrogusto di mandorle amare. Anche se mi sono subito precipitato a precisare di non essere un tifoso giallorosso o juventino. Speriamo.

sabato 20 ottobre 2018

Pranzo veloce


Non ci si deve sentire presi di mira, la Riblogghita di quello lì, nasce il giorno in cui mi sono guardato nello specchio e mi son sembrato dentro a un dipinto di Pollock, era la prima volta che usavo lo spazzolino elettrico. Quindi la mia credibilità è quella che è, e la vostra è salva. A conferma di questo, a me mandano mail con scritto “Enlarge your penis”, mentre a Palazzo Chigi “...your spread”. E se mai vi venisse in mente di cambiare opinione su Biraghi, potrete sempre dire che è stata una manina ad aver scritto di disistima e mancanza d’apprezzamento. Mi sono fissato sull’argomento perché ho fatto l’errore madornale di cercare su Amazon la maglia di Biraghi, e adesso lo trovo su qualsiasi sito, persino sulla Riblogghita, in televisione, per radio. Ieri qualcuno, nel sonno, mi ha sussurrato che era una pippa. La voce sembrava quella di Hancko. Con questo caldo, intanto, ho frullato dei marron glacé per farne ghiaccioli. E sempre a proposito di Biraghi, a lui non manca la fase difensiva, diciamo piuttosto che è un terzino destrutturato, come quando si definisce così la parmigiana, anche un po’ crudista, e nel piatto ci ritroviamo un pomodoro intonso. Biraghi è un terzino intonso. E poi noi siamo tutti qui, tutti i giorni, tutto l’anno, senza tenere conto che il bisogno di appartenenza, alla fine fa più danni della solitudine. Secondo me il fatto che è stato pagato solo 2 milioni ci condiziona parecchio, diciamo come quando ti invitano per un pranzo veloce, dove si precisa di cucinare poco, tu non ci credi e speri invece che ci sia varietà e qualità, e invece è proprio come avevano detto. E così poi le attività chiudono.

venerdì 19 ottobre 2018

Il pensiero della (fascia) Sinistra


Potrebbe anche essere che la terza miglior difesa del campionato sia composta da un terzino destro adattato, una pippa di terzino sinistro, un portiere che sembra un giocatore prestato al ruolo quando il portiere viene espulso e sono finiti i cambi. Senza contare l’assenza cronica di Mammana, e lo spread che sale troppo rischiando così di lasciare troppo campo libero agli attaccanti avversari. Anche se a me questa versione ricorda molto Lapo Elkann quando finse di essere stato rapito perché aveva finito i soldi. Ci sono poi errori irrimediabili, errori che rovinano tutto, che sporcano non solo la reputazione e la carriera, errori che ti fanno rimpiangere di non aver messo il coperchio sul sugo che intanto ha imbrattato tutta la cucina. Errori di chi sbaglia le diagonali difensive. E se la manina che modifica i decreti fosse quella di Hugo che solo il VAR ha visto? E se il Conte Premier dopo aver dichiarato che la manovra è molta bella, avesse subito aggiunto che non si riferiva a quella delle squadre di Pioli? Mentre una qualche manina ha fatto avere alla stampa le analisi di Biraghi, nelle quali si evidenzia la mancanza di sangue blu. Dopo gli Home Visit di X Factor ho visto il tutorial per fare la riserva di una pippa, alla fine la riserva se ne va, e lo dovrebbe comprare la Roma. All’apertura della Leopolda, oggi, verrà distribuita una t-shirt che vuole rappresentare il pensiero della Sinistra. Ci sarà scritto “Non esiste allenatore o terzino perfetti, esistono solo quelli che ci piacciono”. E se alla fine Biraghi fosse il maggiordomo di tanti assassinii? Dentro Hancko? Siamo a un bivio, come mostra il cartello.

giovedì 18 ottobre 2018

Siamo cattivi


Adesso che arriva l’inverno il mio consiglio è quello di spremere le arance come se fossero tanti piccoli cervelli di terzini sinistri. Per godere ancora di più dei benefici degli agrumi. A proposito di frutta, in Norvegia quando sugli alberi ci sono invece troppe mele, i proprietari le regalano ai passanti, per non sprecarle. A Firenze diremmo a quel pazzo che mai decidesse di mettere fuori il sacchetto di mele, che ce le mette perché “un son bone”. Quello che poi è successo ad Alonso quando arrivò a parametro zero. Siamo gente sostanzialmente cattiva, travestita da buona, io per primo (una delle poche volte che posso essere collocato così in alto in classifica), che mi sono salvato dalla galera solo perché perdevo troppi capelli per commettere un crimine (bentornato Rocco Schiavone). Non perché sono onesto, altrimenti avrei dovuto confessare che Pioli è un ceppicone. Hancko, Montiel e Hagi dei perseguitati. L’Udinese il nostro modello. Oddo un incompreso. Biraghi una pippa. Mammana un rimpianto. Però capisco bene che in un blog dove si parla di calcio sia naturale emettere dei giudizi, fare delle valutazioni tecniche, dare patenti, naturale come quando il Bambi si mette la vecchia tuta della Lee, e subito gli viene spontaneo di aprire il cofano della macchina e di cominciare a smontare la testata. Tuta uguale meccanico, blog di calcio uguale commissario tecnico. Visto che per DNA rimarremo sempre divisi, e che con le discussioni non riuscirò mai ad ammorbidire il vostro giudizio su chicchessia, quando il giudizio negativo è stato emesso, procederò diversamente. Scriverò “Ti amo” su muri a caso, cercando di coprire a macchia di leopardo la città, così sono sicuro di insinuare in voi il piacevole dubbio generatore di sorrisi interni che calmeranno la vostra anima più critica. In questa città di mugugni, parole sferzanti, e lampredottai.

mercoledì 17 ottobre 2018

Scaricato nel bosco vicino agli Scopeti


E’ bene chiarire che i tifosi Viola non hanno nessun pregiudizio nei confronti dei terzini sinistri. Semplicemente non sono in grado di valutarli allo stesso modo (buoni o non buoni). Quelli che apprezzano Biraghi e quelli che lo considerano mediocre, dovrebbero scambiarsi un sogno di pace; Marcelo. E spero che adesso tolgano pure il numero chiuso all’Università del Calcio di Firenze, per vedere se finalmente imparo qualcosa su quel ruolo di fascia che tanto detestiamo. La calligrafia di merda già ce l’ho, anche se l’Università del Calcio non è Medicina. Intanto mi sono precipitato per arrivare in tempo, così sono stato ammesso come parte civile nel processo contro la fase difensiva di Biraghi. Forse il nostro Cristiano ha una storia triste come ci racconta la cronaca, anche lui sembrerebbe essere stato scaricato nel bosco vicino agli Scopeti da un furgone guidato dal magazziniere della sua squadra precedente. Non solo gendarmi francesi senza scrupoli ai confini della realtà. Le scritte della società sportiva di appartenenza erano state occultate con quelle di “Famiglia Cristiana”. Magari domenica indovina pure un assist vincente e non vorrei che litigaste davanti a piccoli segni di cedimento di certe convinzioni. Mentre il Bambi sostiene che in lui piuttosto che gli occhi vede la lingua della tigre, vorrei che noi riuscissimo a trovargli un punto debole nuovo, per evitare che lavorando su quelli conosciuti possa anche essere convocato in Nazionale, segnare, e alla fine valere 15 milioni. Se cominciassimo a dire che zoppica...e poi nella prossima vita cambio argomento.

martedì 16 ottobre 2018

Ci rimane sempre il lunedì


Dopo aver imparato a capire quali sono i terzini sinistri passabili, non ci rimane di capire che sulle scale mobili bisogna stare a destra. Anche se da quella parte Milenkovic è solo un adattato. E che comunque anche se un terzino sinistro si rivela ai nostri occhi superiore a quanto lo avevamo valutato, ci rimane sempre il lunedì per fare un dramma. Forse se fossimo parenti di un terzino sinistro sarebbe tutto molto più facile da capire. Che cosa vuol dire infatti essere il fratello del Commissario Montalbano, quando Nicola dice “Basta con l’egocrazia. Non è il tempo dell’abiura ma della riflessione e del cambiamento, per un nuovo paradigma”, è chiaro che è solo grazie all’autorità di Salvo in Sicilia, che è riuscito a farsi scrivere il discorso da Battiato. E poi non è corretto chiamarsi Zingaretti, meglio piccoli Rom. Noi popolo Viola, al di fuori del corredo cromosomico del ruolo specifico, brancoliamo nel buio della familiarità dei movimenti di un terzino vero, noi popolo Viola incamminato lungo il percorso limaccioso chiamato “fascia sinistra”. Purtroppo certi commenti su Alonso non hanno avuto lo stesso fascino di quando scrivevamo per lettera le nostre impressioni sbagliate. O come quando Madonna chiedeva l’autografo ad Elvis. Parlavamo di Di Chiara con un certo imbarazzo, considerazioni tipo “non è un terzino”, sono ancora nelle scatole dei ricordi insieme alle fotografie, e lo scrivevamo rigorosamente a mano. Considerazioni tra tifosi a distanza che aspettavamo per giorni. Che venivano conservate, e che non cancellavi più. Oggi che non ci sono più nemmeno gli archivi di Max.

lunedì 15 ottobre 2018

La luce bella di una giornata di metà ottobre malgrado il tempo si sia sciupato nei minuti di recupero



Se è vero che Bolsonaro in caso di vittoria ci rimanda Cesare Battisti, poi non resta che la Roma riporti Hagi in Italia. Mal di testa, sete, letargia, nausea, eccessiva sensibilità a rumori e luce, domande tipo se una pizzeria napoletana, oppure anche una pizzeria non napoletana, ma con il pizzaiolo egiziano, può essere considerato un negozio etnico, sono postumi della sbronza da Muffato della Sala? La domanda l’ho tradotta io però, perché il Bambi mandava vocali di dieci minuti senza riuscire comunque a farsi capire, come Maurizio Costanzo insomma. Nel pomeriggio di ieri c’era una luce così bella che sembravamo tutti felici al mare, come se nessuno avesse il presentimento che l’Italia potesse vincere grazie al gol di un bidone. Un pomeriggio che non sembrava di metà ottobre, e una serata che però si è sciupata nei minuti di recupero. Firenze sbronza di sole, anche se ci toccherà vincere contro il Cagliari quando inizierà a piovere. Hancko permettendo voglio chiudere però parlando di Ulisse e di Alberto Angela, che come me è nato nel ‘62, che scrive di essere nato nel periodo più pacifico della storia d’Europa, quindi di non sapere, come me, cosa significhi vivere sulla propria pelle le privazioni di una guerra. Vivere in un paese dove da un giorno all’altro viene varata una legge razziale. Questo biglietto lasciato alle famiglie ebraiche di Roma il 16 ottobre del ‘43 purtroppo lo spiega in maniera terribile. Lo voglio ricordare. Una puntata che ho registrato per rivederla ogni volta che mi verrà voglia anche solo di una battuta razzista.

domenica 14 ottobre 2018

Amarezza



Il Bambi ieri si è rifugiato nel “Muffato della Sala” per combattere il vuoto sentimentale della sosta. Paura del vuoto anche riferito al frigo, non solo alla Fiorentina. Poi per rilassarsi ha dovuto vedere un film di Tarantino. E sempre a proposito di paure, Cassano ha smesso un’altra volta temendo di dover correre più di Simeone, anche se meno di Piatek. Rimane chi invece va a fare certi aperitivi volteggiando attorno a buffet fatti da pasta scotta e prosecco svanito, anche quando gioca la Fiorentina. Personalmente sto andando al mare per colmare il vuoto, per riempire le domeniche senza Fiorentina è come fare uno spaghetto aglio, olio e peperoncino, semplice ma difficilissimo. Sono scelte, mentre accarezzerò la coda alla lunga estate calda, il Bambi rimarrà in città a piazzare tre pareri negativi su Pioli, Della Valle e Corvino. Rimanere in città con la voglia di andare fino in fondo, e mi riferisco soprattutto alle bottiglie. Quindi mentre oggi porterò i miei dubbi a mangiare il fritto di paranza, lui offrirà amarezza a tutti. Come quando parla del salvadanaio di Corvino pieno di soldi buttati via. L’amarezza di chi per colpa della Nazionale non riesce a stordirsi di calcio sette giorni su sette. Amarezza per chi allarga le gambe solo per occupare la panchina mentre le amiche sono in ritardo. Amarezza per Montiel che in panchina nemmeno ci va. Ma finché ci sono i Della Valle da contestare, alla fine, amarezza è mezza bellezza.

sabato 13 ottobre 2018

Anagrammo la realtà



Se avessi studiato medicina mi sarei ritrovato a Careggi a fare sesso nelle salette come in Grey’s Anatomy, e invece mi ritrovo qui a parlare di Malesani. Unica correlazione, quella trasformazione in cognome di una carenza generica della prestazione presente negli ospedali. Definita appunto “Malasanità”, per gli amici Alberto. Qui al massimo è “Melanzana in corpore sana”, vista la virata vegana, vegetariana, salutista del blog. Al pakistano delle rose rispondo sempre “no grazie, non trombo, ho un blog”. Il Bambi si è autoconvinto che siccome la terra ha un diametro di 40.000 km, malgrado la seconda linea della Tramvia, non è possibile pensare di trovare l’anima gemella a 5 fermate di distanza. E’ così che il blog si alimenta di utenti che leggono senza intervenire e senza trombare. Ho un amico psicanalista, anche lui segue il blog in maniera defilata, leggendo gli editoriali e gli altri miei interventi, sostiene che l’ottimismo che trapela sempre dalle mie parole, una volta sotto forma di sconfitta comunque apprezzabile, un'altra di squadra che in futuro non può che migliorare, e un'altra ancora di cieli dove anche la luna è sempre mezza piena, sia dovuto al fatto che la vita è meravigliosa per chi non capisce una sega. Secondo lui tendo ad anagrammare la realtà, e a sognare per assonanza. Gli ho raccontato di quello dell’altra sera; ero entrato da “Katz’s”, a New York, a mangiare un panino con il pastrami. Gli ho chiesto il significato secondo Freud, lui però me lo ha dato per assonanza. Anche nella fase REM, insomma, non capisco un Katz’s.

venerdì 12 ottobre 2018

La moka da 6



Con tutte le ipotesi che sono state avanzate (difesa a tre, Montiel, Semplici), si corre il rischio di ritrovarceli il giorno dopo a tavola. Il “coming out day” è stata l’occasione giusta per il Bambi di accettare finalmente se stesso, di liberarsi del fardello, non solo confessare di aver votato 5 stelle essendo di sinistra, ma anche di aver creduto che Simeone corresse più dello spread. Lui che ha creduto a Babbo Natale e al PD, ma non all’epilessia di Cucchi. Rimane il problema che il suo stipendio percepito si è rivelato inferiore a quello reale. Spero che chi ieri mi ha regalato la bottiglia di Salice Salentino Doc Riserva 2013 (Cantele) definendola attualmente la migliore bottiglia italiana per qualità/prezzo, non mi abbia illuso come è successo per Hagi. La Nazionale che ferma il campionato, Montiel che non trova spazio, Simeone falso maratoneta, e Vertout falso magro, Pioli più ceppicone di Toninelli, il periodo non è certo dei migliori per il Bambi, e ho escluso volutamente il pantaloncino Viola a Roma, al posto di quello nero, e il fatto che ha paura di prendere l’aereo, con tutto quello che ne consegue, alla fine non gli rimane che la caffettiera da 6, quella che si apre male, quella che vuole essere abbracciata stretta per essere aperta, e lui allora la usa anche se è da solo a prendere il caffè. Anzi, in questi momenti, soprattutto quando si sente solo.

giovedì 11 ottobre 2018

Filosofie in Capsula Viola



Se una cosa la senti tua come la Viola poco importa che non lo sia, per questo non ho niente contro i Della Valle. Ieri sera a Bressanone ho bevuto il Sylvaner Praepositus di Novacella, con dello speck locale. Bene come la nuova maglia con i pantaloncini neri. Bene come una bella donna con il vestito a pois. Abbiamo festeggiato la fine dei lavori insieme a tutti quegli imprenditori che già stanno usando il tunnel del Brennero. Io non me la prendo con chi ce l’ha con i Della Valle perché non sente sua la Viola, o chi non sente già finito il tunnel del Brennero, perché noi ottimisti che sosteniamo che il fondo non esiste, investivamo la paghetta in occhiali che ci permettevano di vedere sotto i vestiti a pois delle belle donne. Il Bambi invece trova più oneste le giornate che iniziano di merda da subito. Quando insomma si alza per primo e deve dare il buongiorno allo stendino, che in questo periodo è diventato a tutti gli effetti un membro della famiglia. Prima ancora di ricordarsi che per colpa della Nazionale domenica non c’è nemmeno la Fiorentina dei Della Valle. Lui che ancora rimpiange Batistuta, e quando faceva lo squat contro la parete con il pallone dietro la schiena. Per dire come invece siamo diversi, io ricordo ancora con tenerezza quando capii che da grande volevo ridere. E non serve Praepositus, e non c’è acqua Evian che tenga, che possa aiutare un altro a capire perché ami la Fiorentina nel modo in cui lo fai, tranne te. Quando ancora andava di moda il “Santa Cristina Capsula Viola”, dopo una bottiglia bevuta da sola, la Beatrice dalle poppe grosse chiese ad Eraclito di portarla a ballare. Insomma, devi solo immaginare il centravanti con il perfetto mix tra corsa e capacità realizzativa, poi spegnere le luci e metterti subito a letto.

mercoledì 10 ottobre 2018

Non è colpa del lampredotto



Di questa Fiorentina in trasferta era meglio il libro. E intanto che lo spread sale sopra i 300 i funghi spuntano lo stesso. Il cargo cipriota che si scontra col traghetto tunisino, per fortuna toglie il primato come peggior manovra a Pioli, che sostituisce Gerson con Eysseric. Se la squadra continuerà con questo rendimento in trasferta, il Bambi ha già deciso di buttarsi sui documentari di Renzi su Firenze. E una volta scoperto che Simeone corre meno di Piatek, che però segna molto di più, e corre uguale a un campione consacrato come Higuain, già me la sento scivolare, che se non segna nemmeno contro il Cagliari allora la colpa sarà che non è più lucido sotto porta da quando ha cominciato a mangiare il lampredotto. Attenzione a dare etichette a certi alimenti, meglio Chiesa cascatore allora, perché dal trippaio in piazza dell’Isolotto c’è n’è invece parecchia di gente che segna, tanto per pagare e per morire c’è sempre tempo. E se continua questo clima mite ci ritroveremo a mangiare le castagne al mare, così dopo andremo al cinema all’aperto a vedere l’ultimo film di Toninelli “il tunnel oltre la siepe”. Dopo la scoperta sconvolgente di chi fa più gol di Simeone correndo più di Simeone, potremo dare abbastanza tranquillamente la colpa a San Francesco se certi calciatori giocano da cani. Per quanto riguarda invece la velocità media, senza contare il consumo, perché Piatek è dotato di start e stop, per dirimere anche la tipologia di corsa tra chi va a trotto come Higuain, e chi a galoppo, direi di continuare a dar retta alla saggezza popolare che ci insegna che a caval Donati non si guarda in bocca. Sia esso Giulio oppure Massimo. Così come tra una lemonsoda e una melasoda.

martedì 9 ottobre 2018

L'altra opzione


Ho deciso che i commenti del blog si autodistruggeranno come l’opera di Banksy, così nessuno potrà più accusarvi di aver scritto delle cazzate. Il pericolo di distruggere i commenti me lo accollo tutto io, e sarà quello di essere candidato a segretario del PD. Se ogni volta che  perdiamo la colpa deve essere di Pioli, vi faccio notare che le persone intelligenti non insistono. Se poi ci metti che il Bambi, con la storia di Montiel salvatore della patria, ha fatto ridere pure il cavallo del fiaccheraio di via della Chiesa, eviterei di alimentare della facile ilarità in tempi dove Simeone corre corre e poi non ci vede più dalla fame. E non vede soprattutto la porta. Se tutto è così facile, tipo abbiamo perso perché ha messo quello, ma non sarebbe successo se avesse messo quell’altro, non ci sarebbe più nemmeno l’amore che non conosce ostacoli, basterebbe che qualcuno di quelli del poi, quelli che usano il dopo sole anche prima, li presentasse; “piacere amore”, “piacere ostacoli”. L’altra opzione è “oggi sono proprio felice”. A me invece va bene anche se nella polenta c’è qualche grumo. Per non fare paragoni, per non vivere di rimpianti, per non pensare alle parole di Andrea a Moena sul settimo posto, ci vorrebbe una giornata senza ricordi. Una giornata dove bere un nocino senza rancore e finire finalmente quella bottiglia cominciata ai tempi di Malesani e sopravvissuta a due traslochi. Prendere atto che abbassare il monte ingaggi è significato rientrare in quelle che non potranno essere considerate spese immorali. Come potevamo continuare a dare tutti quei soldi a Babacar? E poi Matteo Renzi quando parla di fannulloni pagati per restare a casa non si riferirà mica a Théréau? Secondo una ricerca di non ricordo quale università, l’uccello degli italiani sta diventando sempre più piccolo, ma in futuro anche le dimensioni conteranno sempre meno. Come le vittorie.

lunedì 8 ottobre 2018

Resistete, arriviamo!!


Anche nella sconfitta è una squadra che si fa voler bene. Lo spirito piace, l’atteggiamento è quello giusto, anche se in questo momento manchiamo in alcuni singoli. Bene invece Chiesa, Veretout, e la difesa in blocco. Deludenti Pjaca e Simeone (solo un gol nelle ultime sette di campionato), che comunque cresceranno. Simeone ha dimostrato lo scorso anno di valere almeno 15 gol. Insomma, Inzaghi ringrazia Immobile, al suo quinto gol, noi invece sbagliamo troppo. Ripresa migliore del primo tempo, nel finale la squadra crea occasioni, con cross e mischie, nessuno però trova la giocata vincente. La Lazio vince ma con grande sofferenza. Come con l’Inter primo tempo in equilibrio ma sotto di un gol, e secondo tempo di superiorità sterile. Il centrocampo che viene ritenuto a ragione privo di fantasia, ha sempre permesso alla Fiorentina di rimanere in partita, con qualsiasi avversario. Quindi a chi vorrebbe buttare via tutto suggerisco la campagna irlandese, perfetta per mischiare le lacrime alla pioggia infame. E sono convinto che viene sminuito il gioco, la prestazione, attaccato l’allenatore, invocato chi non gioca, reso più povero il presente, insomma, solo per ottenere il reddito di cittadinanza. Alla fine capisco bene che quando non c’è una buona predisposizione iniziale, c’è bisogno ciclicamente di tornare a essere né carne né pesce. Altro giro altra frittata. Forse ci sveglieremo anche con un principio di mal di gola e il naso che pizzica. Forse troppe pubblicità di materassi e poco tempo per dormire. Poi, improvvisa, ecco l’illuminazione; alcuni di voi sono stati rapiti, i vostri rapitori vi permettono di continuare a scrivere sul blog per far credere che sia tutto normale. Che cosa scrivereste per metterci in allarme senza farvi accorgere dai rapitori che state chiedendo aiuto? Si, scrivereste che ci voleva Montiel. Resistete, arriviamo!!

domenica 7 ottobre 2018

Tecniche infallibili


C’è una tecnica infallibile per sopportare meglio l’ottava vittoria consecutiva in campionato della Juve; bisogna puntare Allegri al posto di Pioli, e Alex Sandro al posto di Biraghi, poi bisogna pensare che non colmeranno comunque i nostri vuoti, perché c’è anche il problema di Gerson in prestito secco, Pjaca che non è ancora lui, e Simeone che ha smarrito la via del gol. A questo punto non resta che andare dal vinaio a bere due cose (una per noi e una per i nostri vuoti). L’importante è non vincere oggi a Roma per non mortificare quel sogno di contestazione, e non costringere la tifoseria più rumorosa ad andare in cerca di una riunione di condominio dove aizzare tutti contro l’amministratore. E come a mettere l’accento sull’ennesima vittoria della Juve, pioviggina. Ma se oggi non si vince, questo campionato ci triturerà i coglioni in striscioline come è successo all’opera di Bansky. Lo sostiene il Bambi. Il tifoso Viola che morirà in questo tempo di Ronaldo juventino si spaventerà della sua immagine di fantasma riflessa sui vetri, e penserà a quanto è spaventoso spaventare se stessi, dopo essersi spaventato della fase difensiva di Biraghi. Sempre per il Bambi se non battiamo la Lazio l’interesse per il campionato arriverà ai minimi termini, io invece rimango a seguire la Viola comunque, e a proposito di tecniche infallibili, ne ho sviluppata una per non rompersi le palle subito di qualsiasi cosa. Dovrete asciugarvi interamente le mani dentro all’asciugamano ad aria, senza stufarvi dopo 10 secondi e asciugarvele sui pantaloni. Il Bambi a forza di dire “l’è maiala” si sta trasformando.

sabato 6 ottobre 2018

Errore di montaggio



Sulla falsa riga della vittoria immeritata contro l’Atalanta, non vorrei che cogliere l’occasione d’incontrare una squadra reduce dalla partita di coppa, venisse interpretato come un approfittarsi della situazione. Eticamente scorretto. Ora che è stata abolita la povertà, anche i marchi Della Valle si rivolgeranno a quel target che prima era costretto ad andare da Bata. E con tutti questi paletti che Di Maio sta mettendo al reddito di cittadinanza per cercare di arginare le critiche, alla fine, ad averne diritto sarà solo il povero Biraghi. Immorale intanto è considerato anche il prolungamento del contratto di Pioli. Si ma non c’è solo lo svilimento della rosa per i giocatori buoni che non rimangono più fino a nove anni in maglia Viola, c’è che per rivalsa ci dovremo ricomprare le aziende, e i ristoranti cinesi con i soldi in contanti. Nel frattempo che scrivevo ne abbiamo venduta un’altra di quelle famose, della serie tiriamo a Campari. La foto mostra lo sciopero della fame a staffetta del Marasma per impedire la cessione di Chiesa prima del 2025. Vorrei informarvi che così come fanno i giocatori quando si coprono la bocca per non farsi leggere il labiale, dovreste fare altrettanto quando scrivete i post, perché in merito a quelli che non pubblicate per vergogna, io riesco a leggere le dita che digitano sulla tastiera. In merito all’argomento della malattia, e al mio ruolo quando non sono impegnato a difendere Pioli, Biraghi, e i Della Valle, posso dire che non ce ne sono tante di parole che curano. Il mio babbo è morto quando avevo 4 anni, e mi sono convinto che fosse stato montato al contrario.

venerdì 5 ottobre 2018

Come gnocchi



Non mi viene mai di parlare male di qualcuno della Fiorentina solo perché passati i 40 mi vengono più espressioni tipo “fa freschino”. Ma finché ci s’incazza c’è speranza. Abolita la povertà, se vinciamo contro la Lazio, anche noi possiamo lottare per la Champion. Il Governo del cambiamento per combattere il ridimensionamento, Corvino, Pioli, Biraghi, Milenkovic spostato sulla destra, Simeone immolato al pressing, i Della Valle. Mi sembra un’occasione da non perdere quella di andare all’Olimpico a giocarcela contro la Lazio nel suo momento peggiore. Un’occasione come quella volta che vidi la nuova barista e la testai subito prendendo un Boero, la rincoglionita cominciò a darmi il premio dal contenitore di quelli vincenti, e alla fine uscii con un sacchetto pieno al costo di uno. Due mesi sembrerebbero tanti per fare commissario straordinario il sindaco di Genova, che era già lì, ma a Pioli non son bastati per lanciare Montiel. In due mesi mi sarei aspettato uno tra i commissari: Montalbano, Basettoni, Maigret, Colombo, Kojak, Callaghan, e Rocco Schiavone. Con la loro personalità riconosciuta dal pubblico avrebbero sicuramente imposto almeno Hancko. Per sorprendere Inzaghi tatticamente, invece degli occhi di tigre mostrerei i denti. E contro il logorio della vita moderna, invece del Cynar, delle belle palpate di culo. Malgrado tutte le più nefaste previsioni, le contestazioni di serie, Chiesa simulatore, potremo farcela. Si. Come gnocchi che riaffiorano dal fondo della pentola.

giovedì 4 ottobre 2018

Intervallo


Ve lo ricordate quando ancora chiedevamo informazioni stradali? Era quando un giocatore buono rimaneva alla Fiorentina anche 9 anni. Poi Internet, gli smartphone, i diritti TV, i navigatori, e l’evoluzione della specie. Combatterò il vostro scetticismo fatto di pregiudizi, con le punizioni di Biraghi. Poi capisco che l’inferno è il vostro e dentro ci bruciate chi vi pare. Anche Chiesa. Da voi che siete per l’etica della vittoria meritata, mi piacerebbe sapere cosa ritenete più etico tra il Kinder Pinguì e la Girella. Capisco che in questo periodo dove si danno ripetizioni di comportamento e lezioni di sportività, e dove il tifoso poco virtuoso non recepisce, sopraggiunga una sorta di frustrazione che degenera in scoramento. Ed ecco la fame nervosa, di quelle dove il problema non è solo che mangi di tutto, è che ti risponde pure male. La vita riserva un sacco di sorprese, infatti apprezzo tanto le punizioni di Biraghi, ma voi preferite mangiare la cioccolata, con quella fame nervosa che vi ritrovate. E poi è autunno, non cade solo Chiesa, cadono anche le foglie. Su Federico propongo l’intervallo. Torniamo pure su Pioli o/e i Della Valle. Perché felicemente sposati non esiste, felicemente single neppure, figuriamoci felicemente. La tristezza dovrebbe essere riconosciuta come malattia professionale.

mercoledì 3 ottobre 2018

Anche lo scarso ha bisogno di affetto



Sarà che ho chiuso un altro paio di contratti di quelli importanti, che mi piacciono pure Biraghi e Pioli. I mediocri che in qualche maniera ce la fanno, insomma. Contratti da più di trecento punti di spread per intendersi. Al prossimo dirò che mi piace pure Hagi. Il Bambi, dopo cucine, sogna “Terzini da incubo” in cui un esperto del blog va da Pioli, lo costringe a far giocare Hancko, e così risolve i casini che combina lo scarso tiratore di punizioni. A lui che non è riuscito a godere della vittoria contro l’Atalanta per la furbata di Chiesa, ho chiesto cosa lo rendesse felice in questi tempi di simulazioni, mi ha risposto “quando butto giù un carico e quell’altro non ha briscola". Sono stato impegnato in questi giorni, comunque dopo il rigore di Chiesa, mentre ve la suonavate e ve la cantavate, mi sono fatto un balletto. Non so se c’è da fidarsi dei vostri giudizi su Pioli e Biraghi, anche se mi giuraste di non fare i cruciverba con la matita, e il tempo è poco per spiegare cosa intendo, quindi cosa meglio di un’immagine per raccontare la vostra anaffettività verso quelli che considerate scarsi.

martedì 2 ottobre 2018

A Mules fa già freddo



Come la rigiri c’è sempre il modo per non godere. Così come non importa da che parte apri la scatola delle medicine, trovi sempre il bugiardino. E sicuramente qualcuno è pure ferrarista. Il Bambi che non mette mai tempo in mezzo ieri ha richiamato l’attenzione di un fiaccheraio che passava in Piazza Signoria, e poi gli ha comandato di inseguire quel carro dei vincitori. Chiesa è un ragazzo pulito, il calcio no, quindi se scaviamo una buca e la riempiamo di acqua limpida, tireremo fuori comunque del fango. Anche Biancaneve è ormai sporca dentro da quando c'è Dazn. Mentre i 7 nani, si sa, sono delle carogne di sicuro già da prima del VAR. Magari per capire se Chiesa è un simulatore davvero dovremmo sentire cosa ne pensa Moscovici. Pericolose le parole di Gasperini, e infatti è salito lo spread. Forse questo clima d’insoddisfazione diffusa si accentua in negativo quando il post partita casca di lunedì, giorno già critico di suo, e avevo pensato in questi casi, di non far più editoriali legati alla partita della Fiorentina, ma fare come Rete4 e riproporre i miei editoriali che hanno avuto più successo, facendoli presentare dalla Folliero, come “i Bellissimi”. Per stemperare. Il Bambi naturalmente non è d’accordo, no ai miei editoriali a prescindere, il calcio è questo, lui è per il quadro che vuole rimanere torto. Dubbi su Chiesa non ne ho, da difendere dagli etichettatori di sistema, dubbi su Pioli non ne ho, anche lui da difendere dagli etichettatori di sistema, non ne ho nemmeno su Biraghi, per la verità non ne ho neanche su Gasperini, che però non posso difendere da me stesso per un chiaro conflitto d’interessi. Qualche dubbio invece mi rimane su un ragazzino, avrà 13 anni, che trovo spesso alla fermata “Federiga” della tramvia quando vado in ufficio. Mi da sempre il buongiorno, secondo me mi scambia per il bidello.

lunedì 1 ottobre 2018

Fiorentina di carattere



Il rigore non c’è ed è un evidente errore dell’arbitro, stavolta a nostro favore. Comunque Valeri non ha impedito all’Atalanta di segnare, mentre il suo allenatore che non nomino perché ho ancora il sapore del burro di arachidi (poco) spalmato su una galletta di grano saraceno, e non voglio sciuparmi la bocca, parli del torto che ha subito, ma non dia lezioni di sportività visto che le sue squadre sono sempre state le più fallose della serie A. Chiesa viene sempre riempito di botte. Se l’Atalanta ha 6 punti sono Percassi vostri. Delle 5 partite in 15 giorni questa è stata la peggiore (meno brillanti), molto bene Veretout, la difesa e Chiesa, molto meno il centrocampo, Pjaca e Simeone, anche se l’Atalanta (che ne ha giocate 4 in 15 giorni) ha dimostrato di essere un cliente scomodo. La Fiorentina però ha lottato con grande carattere, ha retto dietro, e alla fine si è portata a casa una partita difficilissima. Questo è il suo grande merito. Questo è il premio dopo la beffa di Milano. Quelli che oggi sostengono che senza quel rigore l’Atalanta avrebbe molto probabilmente segnato, forse sanno anche che Biraghi probabilmente non avrebbe fatto gol. E la sua punizione non meno bella di quella di Kolarov, non vale. Pioli è limitato, l’Atalanta avrebbe segnato, prima dei Della Valle i giocatori buoni rimanevano 10 anni, la spuma al cedro costava 50 lire, con queste premesse non guardo la classifica che recita 13 punti in 7 partite, a 2 dal Napoli che è l’anti juve, mi voglio invece immedesimare in queste storie tristi. Malgrado il rischio sia quello di vedere il film che vi siete fatti, in cui i protagonisti si flagellano per tutto il tempo. Se pure Trump e Kim Jong Un si sono innamorati, forse ci riusciremo anche a noi, non dico ad avere slanci così importanti, ma almeno a non denigrare uno a scelta tra Pioli e Biraghi. Personalmente escluderei il terzino che ha dei limiti oltre la media, se è vero che fa degli assist, e quando capita anche qualche gol che non avrebbe fatto, ma poi quando ci sono delle belle giornate come ieri, torna a casa e lascia i finestrini un po’ aperti. C’è un audio tipo quello di Casalino, sulla pacata reazione di Gasperini, che a fine gara è andato da Pioli a dirgli “La mia giustizia calerà con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando calerà la mia vendetta sopra di te”. Troppo duro il genio della panchina, certo lottare per la retrocessione dopo essere uscito dall’ Europa non lascia l’animo sereno, e allora per compensare l’ira funesta di chi ceppicone non è mai stato considerato da queste parti, ho risposto a questa cattiva disposizione d’animo, con pane, amore e Malvasia.