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venerdì 31 dicembre 2021

Pandemia canaglia


Mi verrebbe da chiedervi cosa non fate a Capodanno, perché tanto so che saremo tutti allineati e coperti avendo ben chiaro che il 2021 ci ha detto in faccia che l’Italia è una repubblica fondata sulla paura di perdere il lavoro. Specie oggi che viene considerato genio soprattutto chi ha aperto un bar accanto a una farmacia. Grazie ad Albano che si è preso il Covid ho trovato anche l’ultimo titolo di quest’anno. A proposito di bilanci, quello di Vlahovic rimane un anno eccezionale, insieme alle gesta meno atletiche ma più tattiche di quel sindaco siciliano che si era fatto il drone con l’altoparlante per mandare a casa la gente. E’ molto semplice fare un augurio, è sufficiente dire che sia un anno migliore per tutti, anche per quelli che spingono invece di tirare e che tirano invece di spingere. A prescindere da cosa è stato e cosa sarà, ci rimangono sempre i sogni nei quali ancora non c’è traccia di mascherine. Un vantaggio innegabile è che stare 10 ore in fila per un tampone rende più consapevoli, permette cioè di ammirare le facciate di palazzi e villini ristrutturati con il bonus 110%. E non vi perdete l’ultimo discorso di Mattarella che potrebbe essere tipo Pasquale Ametrano. I complottisti adesso sospettano che le code per i tamponi siano gestite da Autostrade, mentre gli anziani hanno sostituito i cantieri e sono tutti confluiti nelle code di cui sopra. Il monito che non vuole essere tanto animalista, è che nessuno provi a fare il pipistrello per il cenone. Vi porto i saluti e gli auguri del Bambi, insieme a un rammarico; lo smart working che non vi ha detto. Per un bilancio personale voglio sottolineare, e quindi condividere, come in quest’anno abbia affinato certe capacità tanto da riconoscere un attore di una serie tv coreana visto in un altro film coreano, praticamente il Favino coreano.

giovedì 30 dicembre 2021

Uccelli di marmo


Rimane comunque inconcepibile, come del resto sminuire un capolavoro della pasticceria come il Paris-Brest, chi oggi non vuole fare la fila per i tamponi dopo aver fatto quella per entrare alla Leopolda. Ho un po’ di timore a dirlo ma l’orchestra del Titanic fa il tutto esaurito, mentre in molti  si sono fatti un tampone per andare a fare il tampone per andare a fare il vaccino. A questo punto e contro certe convinzioni, non ci resta che circondarci di persone negative, poi decidere solo se vedere il Capodanno o l’ospedale mezzo pieno. Guardare meglio le movenze di Kokorin mi ha permesso di individuare traiettorie, tagli, contro movimenti, dribbling, di riconoscerne tratti molto simili alla calligrafia di un medico piuttosto che alla più classica delle serpentine. Non solo lui, così come con Biraghi, se proprio abbiamo bisogno di un nemico da combattere, allora scegliamo l’asintomatico che vuole farsi il tampone. E’ vero che c’è qualche problema nel reperirli sti benedetti tamponi, ma in compenso c’è il bonus terme. Il mio menù di Capodanno intanto sembra l’account di un ristorante sul mare. Poi ho sognato che Firenze diventava la città del Rinascimento del sesso, uccelli di marmo piuttosto che facciate delle chiese, mentre la fila che girava l’angolo della farmacia non era più per i tamponi ma per i preservativi. E a chi interessa, il CTS ha deciso che a Capodanno le suocere devono stare in isolamento. Sembra incredibile ma ancora resiste quel delicato equilibrio tra epidemia colposa e tramezzino. A Napoli non c’è solo un genio in panchina, oggi se hai bisogno puoi farti anche un tampone sospeso.

mercoledì 29 dicembre 2021

Kit di emergenza (sottotitolo ti amo per sentito dire)


Quando si interrompe il campionato si dovrebbe in automatico sversare lo Xanax nell’acquedotto. Il Centi per dirne uno a caso è andato a tanto così, ma davvero tanto così, dall’andare al Commissariato di Piazza del Tiratoio per sporgere denuncia contro la Lego, poi ha trovato il pezzo che mancava e niente. Mentre lunga vita va augurata a chi a tavola ti versa il vino quando il bicchiere è vuoto, lunga vita agli attenti, ai generosi, a chi condivide il proprio tartufo bianco di Alba. Se lo trovo, il vino sarà Ograde di Skerk, il vino che più di tutti mi ha colpito quest’anno. Sempre dopo Pinamonti che lo ha fatto ancora più duramente. Come emozione rimane pure la zia ninfomane musa di Sorrentino, così nessuno potrà più dire di non guardare film italiani. Ho letto di Edmundo e posso dire che personalmente  lo definii quasi subito affidabile come i “5 minuti e sono pronta” della Rita. E dopo questa pandemia le ragazze non sogneranno più di sposare un calciatore (a Insigne in Canada hanno offerto 50 milioni) o un cantante, adesso sognano di sposarsi con un farmacista. Tra un po’ racconteremo di un passato distopico, dove tra una dose e l’altra avremo vissuto una quarantena. E di questo passo per colpa dei giovani che non fanno i figli andremo incontro a un futuro in cui non ci saranno più giovani da incolpare. Ci ritroveremo nel 2022 ad essere recensioni che camminano. Voltandomi un attimo indietro, per l’ultima volta, rimane il grande rammarico di aver dovuto fare i conti con la realtà di Palermo dove il mercato della Vucciria non esiste più, e questo mi ha turbato a tal punto che ho pensato a un kit di emergenza, un odore di Vucciria in 8 minuti.


martedì 28 dicembre 2021

Verso il 31 (sottotitolo siamo tutti quarantenati)


Adesso la goduria sta tutta nella ricerca del menù e del vino, per il 31: di sicuro no al pangolino cinese. Al Bambi che sarebbe dovuto andare a sciare, bloccato dalla quarantena della compagna, ho comunque consigliato di fare un viaggio nell’introspezione in modo da mandarsi una cartolina in bianco. A me di bianco, invece, forse arriva un tartufino giusto per fare due taglierini. Ognuno a casa sua. Il Centi è uscito da Natale e Santo Stefano con le mani alzate. Agli altri purtroppo non resterà che giocare a tombola con le cartelle cliniche. Intanto sono già stato coinvolto nello scavo del tunnel sotto il centrotavola della Santanchè. Il Bambi mi ha fatto leggere il messaggio di fine anno alla compagna, di solito ci sono parole di amore, di gratitudine e uno sguardo sempre positivo al futuro, quest’anno qualcosa si deve essere incrinato se è vero che la esorterà a non lasciare che le padelle brillino più di lei. Lo stare separati ci salverà da certi siparietti nei quali le persone raccontano di aver conosciuto almeno uno che si è ubriacato da ragazzino svuotando i Mon Cheri con la siringa, e a chi non ricordava nessuno veniva indicato lui stesso essere come siringatore. All’ultimo fine dell’anno Covid free rimane memorabile del Centi la sua ammissione, dopo aver controllato il saldo in banca, di non avere più dubbi tra avere o essere. E se esiste qualcosa oltre il 31, così come dopo la morte, che non sia un gol di Pinamonti. Perché c’è chi rinasce dalle sue ceneri e chi dalla sua forfora. Poi il pensiero andrà dritto alla partita con l’Udinese, e subito dopo alle calze della Befana.

lunedì 27 dicembre 2021

Pacche sulla spalla ai tempi del Covid


Gli avanzi stanno uscendo anche dalle pareti, e non mi riferisco a Kokorin. Intendo che siamo entrati nell’era del panettone a colazione, pranzo, cena, merenda, comunioni, battesimi, matrimoni. L’era del cinghiale bianco al panettone. Chi avesse un acquario potrebbe gettarci dentro molliche di panettone. Subito dopo prenotate gli esami del sangue. Niente di ciò che successe in occasione di un banchetto di Natale alla corte di Enrico III, re d’Inghilterra, dove gli ospiti si abbuffarono consumando ben 600 buoi. Immagino che i rutti che ne seguirono non furono altro che la prefazione delle pozze sulfuree infernali per aver commesso atroci peccati di gola. E per Natale quelli che ho visto alle 7 di mattina non andavano a correre, forse scappavano dai loro sensi di colpa. Menomale che quel pareggio di Castrovilli ha evitato di gettarci nello sconforto per tutte le feste, il Bambi verso il settantesimo aveva preso, nel caso peggiore, la decisione irreversibile di mollare tutto e andare ad uccidere un arciduca. Adesso ci rimane solo l’ansia per l’attesa del primo nato nel 2022. Poi dopo aver abbondato con un metodo charmat sempre il Bambi mi ha messo all’orecchio una conchiglia invitandomi ad ascoltare la lavatrice per capire se aveva finito il carico. Il discorso del Centi al pranzo di Natale ha convinto e soprattutto commosso tutti, se ne parla parecchio Diladdarno, molti che ieri lo hanno incrociato in Santo Spirito gli hanno semplicemente appoggiato la mano su una spalla in segno di affetto. Un discorso semplice ma che allo stesso tempo ha esortato a non dare retta agli altri quando ti dicono che non dovresti mangiare di notte. Il frigo è illuminato per un motivo ben preciso.

domenica 26 dicembre 2021

Babbo Officinale


Bilancio dei momenti peggiori, ovvero l’inferno di questo girone di andata mi si è presentato in tutta la sua punizione e disperazione al gol di Pinamonti, una sconfitta abitata per giorni da donne bellissime e disinibite, tutte con il mal di testa. Ho ricevuto molti bei regali, ma nessuno supererà il regalo più bello che mi ha fatto Montolivo quando andò a scadenza di contratto. Al Bambi che ha dichiarato di non sentire quest’anno l’atmosfera natalizia ho suggerito di correre subito a fare un tampone perché probabilmente era il Covid. La compagna che è molto religiosa ha preso spunto dal presepe fatto con il muschio del Bobolino per ricordargli che è peccato desiderare la donna d’altri, ma non l’uomo d’altre. Il Centi mi ha chiamato per dirmi che da lui la situazione si era fatta interessante, e che lo zio Sergio al sesto bicchiere di Montepulciano d’Abruzzo barricato 20 mesi, aveva dato come notizia certa che tutti i novax a febbraio verranno deportati in Sardegna. Intanto hanno riscontrato problemi di orientamento seri i re Magi che invece di seguire la Stella Cometa, per errore hanno seguito la croce lampeggiante di una farmacia H24. Ogni anno il Bambi fa la supercazzola del pranzo di Natale, la prepara con cura come quando faceva i sopralluoghi per i furti in appartamento, e per farla invita solo gente che non è andata oltre la terza media e rincoglioniti, lo scorso anno con lo sguardo serio disse semplicemente “nomen omen”, quest’anno dopo aver chiesto consiglio anche a me se n'è uscito dicendo che in un sistema chiuso di Natale l’entropia aumenta se per “entropia” intendiamo l’uvetta. Così, chissà cosa aveva capito, uno ha tirato fuori dal portafoglio una foto di Fidel del 43 sostenendo che è fallo di mano, e una con Berlusconi e Montanelli sostenendo che il gessato è lo stesso indossato dalla Bongiorno per l'udienza Open Arms a Palermo. Un altro, allora, ha risposto bongiorno anche a voi.



sabato 25 dicembre 2021

Digerisco ergo burp


Il nuovo decreto ci costringerà a fare il trenino di Capodanno a una distanza di tre metri, mentre per i bambini quarantenati, Netflix ha pensato ai tamponi animati. A questo punto immagino che anche il Covid passerà le vacanze in famiglia. Visto che è periodo, svolta nel Regno Unito, polpi, aragoste e granchi riconosciuti come esseri senzienti, non potranno più essere bolliti vivi, via libera invece per Kokorin. E dopo Venezia e Empoli anche “buona vigiglia” non me lo meritavo. Del resto la nostra specie, il nostro essere umani è soprattutto questo, più che invenzioni, rivoluzioni o cessioni di giocatori importanti. E’ relazioni, ricordi stratificati, è comunità (il Bambi ne ha frequentate diverse). Le festività natalizie in emergenza sanitaria non potevano che cambiare anche Babbo Natale, stamani era percepibile l’odore del suo dopobarba lasciato nel camino. L’unico che non cambia mai è il Bambi che ieri sera con tutta la famiglia di lei ha cantato le canzoni di Natale ai bambini riempiendole di parolacce. Riconosco di essere un privilegiato, la mia grande fortuna è che questi due anni ci hanno insegnato che in fondo al tunnel c’è un altro tunnel. Anzi, mi dicono adesso che il trenino di Capodanno è stato soppresso. Non ve la prendete se vi hanno regalato una cravatta che avevate regalato 11 anni fa, mettetela insieme al gol di Pinamonti. Visto che siamo agli auguri, che Pioli possa diventare amish, trasferirsi in Ohio, invece di frequentare l’alta classifica e Ibra, troppo civilizzato, vada a mungere la mucca. Quindi buon Natale a voi e ai vostri anticorpi.

venerdì 24 dicembre 2021

Il tè Matcha


Mi sono già rotto le palle della sosta, posso essere considerato soggetto fragile? Ci metto anche il fatto che mi sono tagliato con un foglio di carta. E se non sentite il sapore durante il pranzo di Natale accertatevi prima di fare un tampone che non sia tofu. Poi distratto come sono dall’acquisto di Ikoné ditemi quando parla Conte. E se in Corea del Nord per commemorare il padre di Kim Jong-un non si può ridere per undici giorni, Diladdarno per l’acquisto di Kokorin non si può piangere fino al sette gennaio. Se continua così si va verso il Capodanno in smartparty. Il vantaggio per chi come me ha previsto crostacei per il cenone di Capodanno, è che la fila si è spostata dalle pescherie alle farmacie per i tamponi. Cenone che prevede anche un'importante scelta di frutta. Chiudo con il Centi al quale mi stringo forte perché dopo la sconfitta di Empoli adesso deve affrontare un altro periodo difficile, lui che aveva sempre bevuto il tè come ce l’avevano fatto bere i nostri genitori, poi è arrivato quello Matcha, e saputo che lui non lo aveva preso in considerazione i giudici gli hanno portato via i figli. E sfruttando la mia padronanza della lingua non dico altro.

giovedì 23 dicembre 2021

Two pari is megl che one


Ho visto solo il primo tempo poi una cena con un fornitore mi ha salvato da una partita che a meno a me ha ricordato molto da vicino quella col Venezia. Non ho letto commenti e sono tornato a casa tardi. Eccomi qui a scrivere a metà, ma prima di parlare di quel primo tempo Viola, mi preme sottolineare come in molti anche tra i tifosi di Biraghi siano andati in ferie anticipate per evitare la ressa prenatalizia sui mezzi pubblici. Neanche il futuro distopico de “Il racconto dell’ancella” era arrivato a tanto, e “Le ferie della paura” potrebbe essere proprio una nuova serie tv. Per tornare invece al match la variante Omicron non fa perdere solo l’olfatto e il gusto, fa perdere il primo tempo. E il dramma per assurdo è proprio essere riusciti a non perdere alla fine, lo stesso di Draghi che non può parlare senza ricevere applausi dai giornalisti. Prossimamente, penso ormai nel girone di ritorno, faremo due dosi al giorno dopo i pasti. E della serie il primo bilancio stagionale, intanto ho ritrovato in tasca la matita dell’Ikea che avevo preso per contare i gol di Kokorin. Mi rimangono negli occhi due cose, il gol di Lasagna con Terracciano non ho capito bene a coprire cosa, e un albero di Natale fatto coi pomodorini del piennolo. Quest’ultimo primo tempo forse giocato con Excel. Sarebbe stato un reato perdere proprio l’ultima, se proprio dobbiamo commetterne uno meglio allora quello di omicidio di stella di Natale. E siccome ieri Angela ha compiuto 93 anni malgrado la partitaccia Viola (o almeno il primo tempo) bisogna vedere sempre il bicchiere mezzo Piero.



mercoledì 22 dicembre 2021

Anonimo newyorkese


Oggi una malinconia pre internet, quando cioè le occasioni di rivedere i gol della Viola erano poche, e allora me li disegnavo sul diario, ispirato dal mitico Carmelo Silva. Poi sono convinto che se chiudiamo adesso salviamo il Jova Beach Party. A proposito di malinconie questo è il periodo nel quale il Bambi ne viene travolto, adesso pensa al tempo che passa e sostiene che per lui a breve una tromboamica non potrà che essere una donna capace di riconoscere i principi di un’ischemia. E se fosse il panino con il lampredotto a renderci immuni dal Covid? La notizia del giorno però è il fatto che finalmente non gioca Biraghi, e lo dico con sollievo pensando a quei molti che oggi saranno finalmente più tranquilli, non sopportavo più che si chiedessero attoniti come potesse giocare in serie A. Tra l’altro ricordandomi il Benedetti quando si domandava come fosse stato possibile che la moglie rimanesse incinta nonostante lui fosse sterile. Sotto, invece, il nuovo supereroe della Marvel uscito al cinema, anzi dal cinema (correndo). A dicembre intanto il Bambi si ricorda sempre che il miglior amico dell’uomo è la tredicesima. Così la nuova variante a Biraghi sarà la Terzic dose. Poi le Fiamme Gialle a casa Inter mi hanno subito fatto pensare a una telefonata anonima da New York. Intanto vi saluta il Centi da Lisbona, si trova lì per puro caso, era in via Sant’Agostino quando ha salutato una donna pensando che lei lo stesse salutando, poi scoperto che salutava un altro, per uscire dall’imbarazzo ha tenuto alzata la mano e si è fermato un taxi che l’ha portato all’aeroporto. Da oggi le giornate cominciano ad allungarsi, speriamo che non lo faccia pure la squadra.



martedì 21 dicembre 2021

Il tubo del 12


Ho recuperato mentalmente la sensazione nel preciso istante in cui Serra è riuscito ad espellere Biraghi con il secondo giallo di due che mostrano evidenti sintomi di demenza senile. In quell’istante ho desiderato tanto quel Natale nel quale in classifica al primo posto non c’era l'Inter ma “Last Christmas” degli Wham, e avevo ancora fiducia nel futuro. Oggi so addirittura di gente che davanti alla richiesta di passera (con il più classico dei “me la dai?”) si sente rispondere, solo se in possesso del Green Pass. Addirittura a Palermo c’era un capannello di persone accalcate intorno a un ambulante che vendeva u pani ca meusa, con uno che gridava di aver fatto tutto quanto gli era stato detto, e adesso non accettava che gli venissero chiesti altri sacrifici, rivendicando di essere uno dei pochi a Palermo ad aver fatto tre vaccini, mentre chi gli si era rivolto si riferiva alla dieta. Senza considerare la nuova Belstaff con lo sportellino a strappo sulla manica, comoda per i richiami. Dico una cosa tecnica sperando che gli esperti non si risentano, domenica ho visto “E’ stata la mano di Dio” e ho capito perché tutti gli uomini hanno osannato l’interpretazione di Luisa Ranieri. Ma più dei tecnici del blog mi fanno paura quelli del gas, luce etc quando arrivano e non hanno niente. E vogliono la scala, e vogliono un panno da mettere sotto, e vogliono un cacciavite, e vogliono un tubo del 12. E mentre voi vi preoccupate per l’impiego di Biraghi, io perché dovrei avere un tubo del 12 in casa? Malgrado certe perplessità su Biraghi che si cerca d’insinuare per minare la serenità delle feste, affronterò questa settimana con la serenità di Peter Sellers in “Hollywood Party”. E sono sicuro che Berardi è caduto spesso non perché soffre di vertigini come dicono i soliti maligni, è stato solo un calo di zuccheri.

lunedì 20 dicembre 2021

Effetto Serra


Effetto Serra sul primo pareggio Viola, in una partita entusiasmante e sconsiderata prima dell’entrata di gas intestinali nell’atmosfera. Partita comunque bellissima malgrado sia finito il Riesling. E a chi indica come eroi coloro che si spaccano la schiena per arrivare a fine mese e sfamare la propria famiglia, dico no, il vero eroe è Dusan Vlahovic, al suo trentatreesimo gol del 2021. Mentre Nico e Maleh non mi sono piaciuti. Anche se poi quel cartellino rosso ha trasformato un film americano di gare automobilistiche, muscoli e sesso sfrenato, in un film d’autore psicologico tedesco (non Italiano) con messaggio sociale e ragazzina dai capelli unti che si droga. E’ evidente come Serra sia stato segnato dal periodo nei boy scout, vissuto in un gruppo particolare, lo leggo nella sua scheda, mentre agli altri gruppi davano una bussola, una torcia e una tenda, al suo davano una pistola con un solo colpo. Ma come atto di devozione estrema voglio credere ancora al sistema calcio così come fa il Centi quando compra i quotidiani il pomeriggio, quasi l’attesa che si sciolga il sangue del santo. Dopo questa partita che avrebbe anche un canovaccio tattico da analizzare vi lascio con tre domande lanciate lì dalla compagna del Bambi tra il primo e il secondo tempo mentre ancora imprecavamo per le super parate di Consigli, perché noi non abbiamo saputo rispondere; chi conosce gli effetti tra 10 anni dell’acido ialuronico, quello della depilazione laser, e soprattutto quello dei menù degustazione. Sono fresco di Sicilia, ma se dopo l’espulsione di Biraghi si sono sentite una valanga di “testa di minchia” (non si sa se rivolte al dittatore di gara o a Biraghi, ma visti gli applausi all’uscita dal campo del giocatore propenderei più per la prima), significa insomma che anche a Firenze ci vive una valanga di siciliani. Scusate se di tutti i 90 minuti + recupero, tra l’altro non manifestando nemmeno la delusione per il mancato ingresso di Kokorin, ho parlato unicamente dell’episodio dell’espulsione, solo perché in quel momento mi si è ghiacciato il sangue al punto che la Rita è stata costretta a mettermi un disco di Alvaro Soler.

domenica 19 dicembre 2021

La lotteria della riblogghita


Direi che è arrivato il momento per impedire l'uso di una certa terminologia che potrebbe infondere paure immotivate, come in telecronaca definire “ripresa” ciò che più cautamente può essere raccontato come “secondo tempo”, per non fare confusione con la ripresa dei contagi. Fino a ieri ero contro tutte le teorie complottiste, ma ora chissà cosa c’è dietro il crollo di Gasperini. Sento sempre con maggiore frequenza rispondere a chi ti chiede “cosa fai a Capodanno?” di fare la quarantena. Io per esempio farò una sorta di lotteria della Riblogghita e ai primi 100 commenti darò il Green Pass. Unico dubbio di formazione oggi è la conferma di Kokorin dopo la buona prova contro i Mastella’s boys. Una vittoria oggi potrebbe addirittura generare commozione, magari lì tra lo sterno e la gola indecisa se salire o scendere. Sono convinto che dopo questa esperienza del blog avrò imparato qualcosa sul calcio, poi da cosa nasce cosa, si inizia così e poi si diventa virologi. Il kaiser Vincenzo contro un altro emergente oggi si confronteranno sul prato del Franchi, come sono lontani i tempi del fammi 2000 lire di miscela al due. Visto che uno tra i banditi più ricercati d’Italia, lui di Orgosolo, se ne stava in Sardegna, mi viene da pensare che Matteo Messina Denaro possa avere aperto una pizzeria in via Veneto a Roma. Comunque c’è da stare all’érta, Berardi non mi lascia dormire sonni tranquilli, anzi, visti i tempi c’è da tenere sott’occhio anche i primogeniti e le cavallette.

sabato 18 dicembre 2021

Il ritardo (scusate)


Rientro da Palermo con tre ore e mezzo di ritardo, un ritardo importante quasi quanto il pareggio in casa Viola. Salvini e la Buongiorno imbarcati su Ita verso Roma, Beppe Convertini sempre in transito da Palermo. Ho potuto appurare che a Palermo dopo l’Etna e la siccità, là dove si potrebbe fare e non si fa e che poi diffama la Sicilia, la vera piaga è il traffico. Troppe macchine, un traffico tentacolare, vorticoso che impedisce ai palermitani di vivere e gli fa nemici famiglia contro famiglia. Poi il panettone Fiasconaro vestito da Dolce & Gabbana. Lo sfincione, i Quattro Canti, la spiaggia di Mondello. La Vucciria ormai solo sul quadro di Guttuso. Pani ca meusa. U’ purparu. Naturalmente la prima cosa che ho fatto appena rientrato a casa è stata quella di mettere tutti gli abiti indossati in lavatrice, ben conscio che la felicità sta nelle piccole cose, e che per colpa della stanchezza dovuta al ritardo me le sono scordate in tasca dei pantaloni. Così la felicità è uscita alle tre di notte e ha cominciato a sbattere contro il cestello della vita.

venerdì 17 dicembre 2021

Fino a Cefalù


Guardando Cefalù dall’alto mi sento di dire che siamo tutti di paesaggio. Guardando il montaggio della TBM ho potuto verificare che pur non essendo ancora partita risulta comunque più veloce di Kokorin. O forse più semplicemente devo smettere di scrivere l’editoriale e pubblicarlo senza rileggere. Mentre qui mi dicono che i Novax siciliani sono quelli che cuociono gli arancini in forno. Sembrerà strano, ho abbandonato casa, famiglia, amici, affetti, è stato un viaggio duro, intenso, fino a Cefalù. Ho preso una macchina a noleggio e girato, anche a Palermo, anche alla Vucciria, e quante volte sono arrivato al punto di abbandonare, bevuto anche un Bianco di Nera, ma posso dire di avercela fatta, e ieri ho finalmente trovato un panettone non artigianale. E a giudicare dal numero di prodotti con il vero pistacchio di Bronte i terreni di coltivazione si estendono per almeno metà dell’Europa. Chiudo ancora con Kokorin dicendo che il tempo è galantuomo anche se alcune volte si frega gli asciugamani negli hotel.

giovedì 16 dicembre 2021

Kokorinco


Dico beati quelli della pubblicità Bauli, e lo dico per Kokorin, che manco a Natale può fare quel gol che non può fare mai. Al pari di ogni volta che la Viola va in gol ed è gioia allo stato puro, ogni volta che danno “Il tempo delle mele” al Bambi viene in mente il tempo delle pere. Prendo spunto dal periodo natalizio nel quale i genitori erano orgogliosi dei propri figli alle recite, c’è chi ballava come Roberto Bolle, chi recitava meglio di Julia Roberts e chi cantava meglio di Pavarotti, per dire che c'erano anche i genitori di Kokorin che già sapevano cosa avrebbe fatto il figlio a Firenze e quando alla recita doveva cantare gli consigliavano di muovere la bocca senza cantare in modo da evitare figure di merda. Il gol del Benevento? L’immancabile “mi passi il parmigiano?” durante la spaghettata con le vongole. Ma forse la poesia salverà anche l’acquisto di Kokorin. Scrivo poco ma spesso, diciamo che ho la prostata dell’editoriale, ma stamani scrivo poco soprattutto perché ho un volo alle 6:35 per Palermo (vado a Cefalù), ci aggiorniamo dopo qualche cannolo riempito lì per lì. Riempito come la rete del Benevento. Per questo stamani ho fatto il caffè più lungo della gamba. E poi fa più movimenti da punta, Raisi, di Kokorin.

mercoledì 15 dicembre 2021

O presepe


Kokorin o non Kokorin, ho paura che a inserirlo il rischio sia quello del pastorello del presepe, è in piedi ma da un momento all’altro potrebbe cadere di faccia sul muschio. Esempio del presepe che faccio perché vengo da una discussione con il Bambi per il quale il presepe è un comune piano urbanistico italiano, solo con meno mucche. E per onestà anche per dare un senso a quel borotalco del dopoguerra imboscato nell’armadietto dei medicinali che ha l’unico scopo di fare giustappunto la neve del presepe. Non c’è solo il problema Kokorin, dopo aver visto i poliziotti tedeschi andare in giro tra la folla con il metro a misurare la distanza tra i passanti ho strappato tutte le foto della Porsche perché non potevo tollerare il ricordo di una macchina costruita da un popolo che arriva a tanto. E già avevo comprato un trincetto blisterato per cui serve un trincetto per aprire la confezione. Insomma, Kokorin centravanti, Berlusconi al Quirinale, la Meloni Premier, Salvini Ministro dell’Interno, e la Coppa Italia può anche chiamarsi Frecciarossa. La foto di oggi vuole essere un augurio ad andare ripetutamente in rete, giochi chi giochi. Sappiate comunque che siccome faccio tanto lo spiritoso, per non farlo completamente a gratis ho deciso di lavarmi barba e baffi con il Nelsen Piatti come punizione se ad andare in rete fosse proprio Kokorin. E se il Governo deciderà per rendere obbligatoria la mascherina all’aperto durante le feste natalizie ci risparmieremo un sacco di “auguri a te e famiglia” perché la gente non si riconosce. Non è un caso se il Governo ha prolungato lo stato di emergenza fino al 31, conscio della mancanza di un’alternativa credibile a Vlahovic. Poi a fine serata il Bambi ha elaborato un piano di emergenza nel caso rimanga intrappolato nelle sabbie mobili della Coppa Italia, la procedura indica di sdraiarsi per mettersi in orizzontale in modo da farsi l’ultima foto all’uccello e mandarla a qualcuno.

martedì 14 dicembre 2021

Bene(vento)


La domanda sorge spontanea; la guerra con Ristic è fredda oppure riscaldata? E se ieri vi ho mostrato una scultura, con il dipinto di oggi voglio evidenziare i buoni rimedi omeopatici contro il Covid. Il secondo dipinto mostra invece quando la Beatrice dalle poppe grosse volle dimostrare al mondo intero come un'opera d’arte considerata fino a quel momento oggetto statico, fosse invece sensibile alla carica del caffè e all’energia del cioccolato. E se i sorteggi delle Coppe non si possono evitare (a meno che vengano invalidati in quanto fatti con il braccio di silicone), per quanto riguarda la salvaguardia del posto di lavoro, qualcosa di molto concreto invece si può e si deve fare; come chiudere la casella di posta elettronica e disinstallare WhatsApp. Comunque con il tempo non è cambiato solo il mio approccio alla passione, non so se questa attenzione verso l’ambiente sia dovuta anche ad una certa maturità raggiunta, ma oggi sono arrivato a preferire chi sputa nel piatto dove mangia anziché per terra. C’è anche da dire che nemmeno la pandemia è servita a sfatare il mito del “apro un posticino solo cibo di qualità e vedrai che ingrana, sono tanti anni che giro per locali, so come funziona”. E sono talmente sensibile all’ambiente, o solo maturato, che ho perfino detto alla Rita che quando non ci sarò più piangerà pensando a me e a quello che si è persa non avendo scelto il fotovoltaico come gli avevo detto di fare da molti anni. Intanto è già vigilia di una partita che si giocherà di sera, e visto che il freddo è ormai arrivato, per paura di infortuni muscolari a Nico il rotto chiedo al tempo di essere solo più clemente dello stesso Mastella, al quale in quanto sindaco non più giovanissimo di Benevento potrebbe venire il colpo della strega, sia essa Zoccolara, Janara o Manolonga.



lunedì 13 dicembre 2021

Più veloci dei batteri


Non sempre è un bene avere un fisico allenato, tonico malgrado l’età, perché poi trovi qualcuno che ti dice davanti alla Rita che potresti essere scambiato per un quarantenne, e lei che subito accetta. Così come in molti oggi scambierebbero la nostra classifica. Comunque tra i più tonici quelli di marmo rimangono imbattibili. Anche se i più tosti sono quelli che di marmo hanno la volontà, quelli che incitano ad essere sempre se stessi non valutando però troppo attentamente la percentuale di rischio che ciò comporta, ovvero quello di creare una generazione di stronzi. Pioli nonostante i gol di Ibra (7) perde finalmente la testa della classifica, povero ceppicone, mica come per il nostro quinto posto che c’è da ringraziare Italiano tutta la vita malgrado abbia usufruito dei gol del capocannoniere (15). Un po’ come le nuove sensibilità nei confronti degli animali ci raccontano che il geco in casa porta fortuna, se trovi un orso marsicano nel parcheggio cospargiti di miele per farlo sentire desiderato, e lo squalo nel lavello è solo una trota curvy. Insomma, per fare un discorso di pari spessore mi sentirei di dire che per essere considerati allenatori veramente forti bisogna aver perso con l’Empoli di Andreazzoli. Anche perché Sarri con i gol di Immobile (13) ha 14 punti in meno del Milan del ceppicone che ha potuto beneficiare sempre dei soliti gol di Ibra (7). Diciamo piuttosto che quando si vuole screditare un allenatore poco stimato utilizzando l’argomento centravanti in modo strumentale, visto che non esistono squadre di alta classifica senza attaccanti forti, e volendo in qualche modo salvare questo tipo di considerazioni che non stanno in piedi, vale che se un discorso non sta in piedi significa che allora cade a terra, ma se siamo veloci e scattanti, e qui ci viene in aiuto il fisico allenato e tonico di cui sopra, dicevo se casca a terra ma riusciamo a raccoglierlo prima di cinque secondi i batteri non ci sono ancora saliti.

domenica 12 dicembre 2021

La prevenzione dopo la goleada


Sarà l’euforia della terza vittoria consecutiva (quinta in casa), la doppietta di Dusan, il secondo gol consecutivo di Maleh, i trenta punti, l’ingresso efficace di Sottil, il gol da fuori area, sarà quel clima cameratesco che si instaura quando noi tifosi maschi ci riuniamo e diamo sfogo alla passione lontano da loro, che ho voluto esagerare affermando che se è vero che le donne vivono di media 10 anni più di noi uomini, poi però li spendono tutti per parcheggiare in retromarcia. E mentre la Viola ribadisce la sua forza con i deboli (finalmente! Troppe volte siamo stati noi l’amico fragile), il Vescovo di Noto ha voluto aggiungere per meglio precisare il concetto espresso nell’omelia, e cioè che l’unico Babbo Natale è l’8x1000. Il Vescovo di Noto, se proprio colto da questa necessità incontinente di verità, oltre a Babbo Natale avrebbe dovuto dire che anche Kokorin non esiste più come giocatore. Il suo acquisto del resto è la conferma che le idee del cazzo hanno i riflessi pronti. Ieri infatti se si fosse fatto male Vlahovic davvero avremmo dovuto inserire proprio Babbo Natale, e solo perché è dicembre, ma già mi immagino quando entrerà in campo l'uovo di Pasqua se non provvederemo a gennaio. Ed è in serate come quella di ieri che riusciamo ad andare in culo alla lobby dei produttori di brodini caldi. Anche il Bambi ha cavalcato l’euforia del bel momento Viola per trovare il coraggio di dichiarare finalmente a chi vuole più bene tra babbo e mamma. Così dopo il gol di Maleh ha deciso per il corriere del Pomodoro Rosso che gli ha portato a casa il Campari giusto in tempo per festeggiare il quarto gol. E come diceva Garcia Marquez alcuni fumano, altri bevono, altri si drogano, e altri ancora si innamorano della Viola. Ognuno si uccide a modo suo insomma. Sarebbe stato troppo stupido non vincere, non solo per la classifica e l’entusiasmo, il rischio più grosso quando uno fa qualcosa di stupido è quello di essere invitati in trasmissione da Giletti. Per un discorso di prevenzione, e va fatto proprio oggi che tutto va bene, uso l’esempio del Giappone per lanciare un’iniziativa, quando in terra nipponica si rompe un vaso, per valorizzarne le cicatrici viene riparato con l’oro, tramutando così la fragilità in forza e bellezza. Volendo applicare la stessa filosofia legandola però al nostro territorio, per conservare e valorizzare allo stesso tempo Nico il rotto dovremmo spalmarlo tutto con la salsa verde.

sabato 11 dicembre 2021

Il me diciottenne oggi va allo stadio mentre io mangio le verdure, e alla fine sarà bitume


Tanto per essere un po’ più filosofico di quanto non lo sia solitamente, oggi in concomitanza con la partita dei Viola voglio confessare al me diciottenne (non proprio il diciottenne Paul Newman) che non è cambiato solo l’approccio alla passione, più posato, maturo, rilassato, ma anche e soprattutto la passione per la senape, specie quella di Digione anche nella versione antica con grani. Lo confesso pur sapendo che potrebbe ripudiarmi, e per questo ometto che oggi apprezzo anche certe verdure come la verza, le rape e il cavolfiore. Pur ammettendo di aver scoperto che mangiando gli spinaci non si diventa forti come Braccio di Ferro, che peraltro non esiste neanche lui. E non contengono nemmeno tutto il ferro che si dice. Se lo sapesse penso che oggi se ne potrebbe uscire sostenendo che le mie sono braccia tolte alla vaccinazione. Del resto il mio me diciottenne si deve arrendere pure al fatto che un tempo gli anziani andavano a giocare a carte alla casa del popolo mentre Cacciari e la Freccero oggi organizzano convegni sul grande complotto planetario. Probabilmente sarebbe invece d'accordo sul fatto che dico le porcate ad Alexa. Con lui Kokorin correrebbe soprattutto sul viale dei Mille. Mentre dalla curva oggi mi aspetto applausi alla squadra e un coro su tutti: tre-di-cesima. Quel me diciottenne oltre ai tre punti da portare a casa con le buone o con le cattive avrebbe un altro punto importante, siccome si ricorda perfettamente che nel 1999 dal settore dei salernitani entrati forzando i blocchi della Polizia lanciarono una bomba carta costringendo l’arbitro a sospendere la partita e la Fiorentina (che scelse di giocare a Salerno per devolvere l’incasso a favore delle vittime dell’alluvione) fu squalificata dalle coppe europee per responsabilità oggettiva nonostante fu preso il responsabile, oggi per lui l’imperativo è asfaltare quelle merde.

venerdì 10 dicembre 2021

Le bolle d'aria


La paura ora è che quest’anno Babbo Natale non si veda, e niente c’entra la pandemia e/o il Green Pass. In certi gruppi di mamme gira la voce che abbia preferito il reddito di cittadinanza. Anche se il Vescovo di Noto durante l’omelia ha brutalmente affermato che non esiste. E poi quando Figliuolo dice che sono in arrivo due milioni di dosi, mi chiedo se intende a testa. Adesso se vinciamo contro la Salernitana non m’importa più nemmeno di sapere se hai spedito le tue labbra a un indirizzo nuovo, mentre la neve è così candida che non mente mai. Comunque vada ci daremo la carica con tu scendi dalle stelle. Ieri ero al Brennero quando quel mezzo metro di neve mi ha riportato alla mente la sconfitta di Empoli, l’equivalente cioè di passeggiare a San Pietroburgo nel bel mezzo di una bufera di neve.  Ricordatevi per Natale di regalare il Parmigiano che non ha bolle d’aria, l’Emmental si. La Svizzera è piena di soldi proprio perché guadagna con la truffa delle bolle d’aria. L’Emmental è un complotto dei caseifici svizzeri per venderci le bolle d’aria.

giovedì 9 dicembre 2021

A Cetara hanno festeggiato l'immacolatura di alici


L’avvocato ha invocato le attenuanti sostenendo che il suo assistito abbia toccato il culo della Beccaglia con il braccio di silicone. Poi quando sento parlare di booster il ricordo torna a quando eravamo ragazzi. E l’arresto di Ferrero comincia a puzzare, temo che abbia cominciato la scalata alla Presidenza della Repubblica. Avverto che tra la tifoseria Viola c’è molto bisogno di credere in qualcuno, primo tra tutti Italiano, perché abbiamo bisogno di aggrapparci a qualcosa, che spesso è il tram per non dire di certe parti anatomiche intime maschili. Attenzione poi, i sanfredianini non sono da confondere con i sanfreudianini che indagano sull’infanzia e sulla famiglia di Kokorin, perché non è detto che abbia avuto per forza famiglia e infanzia di merda. Con il Bambi abbiamo avviato il cronometro come tutti gli anni per sapere con esattezza quanto durerà l’albero di Natale nella Galleria Umberto I a Napoli prima del tradizionale furto. E a proposito di tradizioni ieri anche il Bambi e la compagna hanno fatto il loro, cioè lei ha fatto da albero e lui l’ha addobbata. A casa mia l’Immacolata viene vissuta in perfetta antitesi, io passo dal divano alla musica, serie tv, cibo, vino, dormire fino alla fine della giornata, la Rita passa dall’albero al presepe, dagli gnomi agli addobbi, luci, ghirlanda sulla porta, spostiamo il mobile che l’albero si vede meglio, quella parete va imbiancata, ristrutturiamo casa. Poi sono venuti a trovarci il Centi e sua moglie che oltre a raccontarci cosa faranno per l’ultimo dell’anno ci hanno raccontato quando si sono innamorati, almeno penso perché ero ancora intontito dal sonno e dall’Etna Rosso di Murgo, in effetti non ho capito bene se quando si guardarono capirono che quello era stato il momento dell’inizio di qualcosa, oppure se erano state le cozze. Oggi chiedo a Rita.

mercoledì 8 dicembre 2021

Vaia vaia vaia


Tris Moderna e mi sono portato il pallone a casa, mentre per evitare il reato di stalking prima del prossimo Sanremo si dovrebbero ripresentare come Jaliskin. Comunque il Super Green Pass mi sembra un po’ come quando sui tuoi soliti biscotti scrivono “nuova ricetta, ancora più buoni”. Come aneddoto oggi vorrei parlare del Tromsoe, squadra di serie A norvegese, che ha lanciato la prima maglia da gioco con QR code. Inquadrando il codice, però, i tifosi non troveranno lo sponsor, ma un documentario sulla strage degli operai nella costruzione degli stadi per Qatar 2022. Ieri intanto è venuta a galla la vera storia di Ambrogio poi diventato quel patrono che aiuta Pioli a vincere le partite solo in campionato, insomma, fin da bambino veniva emarginato, nessuno lo voleva, poi crescendo nessuno voleva dargli uno straccio di lavoro, così scappò via, trovò un impiego come autista di una ricca signora annoiata in tailleur giallo, e fondò la città di Milano, che con l’avvento di Pioli sulla panchina rossonera si ritrovò in testa alla classifica, ma fuori dalla Champions. Mi sembra tardiva la sostituzione Ferrero dentro e Patrick Zaki fuori, un avvicendamento che con i 5 cambi andava fatto prima. In questo mercoledì festivo mi limito a ricordare che la felicità è urgente. Avrete sicuramente notato che faccio dei giri immensi di parole (vabbè immensi) e poi dico sempre le stesse cose. E che Diladdarno abbia perso molto del suo humus popolare, che essere diventato cool lo ha spersonalizzato fino a renderlo ridicolo nel suo sentirsi qualcos’altro. Un tempo certe radici cresciute nel brodo di trippa alimentavano espressioni colorite tipo “Che l’abbozzi?, oppure ”Accidenti a i’becco di topà” e la maiala di tomà”, e si salutava quando andava bene con “Bona Ugo!” anche quando non ci si riferiva al povero Poggi. Ieri invece per offendere ho sentito roba come “Sei un deumidificatore umano per passere”. Mentre alcuni degli ultimi argomenti trattati mi portano a chiedervi Candreva o cadrega?

martedì 7 dicembre 2021

Amrabat come i Jalisse


Se dopo Empoli in questa settimana avremmo visto due lunedì, grazie alla vittoria nel derby dell’Appennino vediamo due venerdì. Intanto Amrabat sempre fuori dalla formazione titolare fa il paio con i Jalisse di nuovo fuori dal Festival di Sanremo. Ieri primo giorno di Super Green Pass sulla tramvia è stato reso noto che il certificato difenderà anche dai borseggiatori e dalla mano morta. Ed è sempre più chiaro, così come il fatto che sabato occorrono al 100% i tre punti, che per prendere il caffè ci sono molteplici fattori che qui riassumo per vostra informazione. Se stai in piedi o seduto, se stai al chiuso o all’aperto, dal colore della regione nella quale si vuole consumare, dalle correnti gravitazionali, dallo spazio e la luce per non farti invecchiare. Poi la compagna del Bambi ha comprato da un antiquario/ricettatore di via dei Fossi un olio su tela dal titolo “dobbiamo parlare” e l’ha posizionato in sala dopo che aveva sentito il Bambi al Bar Bianchi senza che lui si fosse accorto di lei, era lì che faceva il ganzo filosofeggiando sul viscido bianco dell’uovo che a suo dire ci insegna che ogni cosa diventa bellissima se adeguatamente sbattuta e montata. Mentre un altro rispondeva che tra i criteri sulla validità della formazione Viola c’è la presenza di Torreira, una garanzia come se c’è Denzel Washington non può essere che un buon film. Non so se avete fatto mai mente locale, ma se provate a baciare il vostro riflesso allo specchio potrete farlo solo sulle labbra. L’argomentazione del terzo al Bar Bianchi in una discussione surreale. Il Bambi condizionato dall’olio su tela che lo fissa minaccioso proprio quando si siede sulla sua Lounge Chair di Vitra (rubata), ha covato dell’astio fino a quando non ha cominciato a sostenere che la compagna è stata creata a immagine e somiglianza di Dio tranne però il culo basso, quello ripreso invece dalla nonna materna. E a proposito di immagine, chi l’avrebbe detto che Ferrero potesse essere arrestato per bancarotta fraudolenta, sembrava uno così a posto, tranquillo. 

lunedì 6 dicembre 2021

La costruzione dal basso di una domenica tipo


L’analisi di questa vittoria in un concentrato di sintesi: meritata. Una partita che mi ha visto cinico grazie alla superiorità e poi ai gol del Bologna diventare Mario Merola. Nico superdecisivo, assist, fallo della punizione di Biraghi, rigore. Vittoria con due gol da palla inattiva e primo gol in Serie A di Maleh. Adesso mi aspetto che con la terza dose mi venga concesso uno sconto del 30% sulla fornitura luce e gas per tutto il 2022. E dopo questa giornata di campionato mi immagino i tifosi di Napoli, Roma e Bologna costretti a farsi clisteri di candeggina col braccio in silicone. Mentre Mourinho protesta con l’arbitro perché la Terra è troppo piatta. Poi ancora euforico per quel gran buon Syrah, chiudendo il pranzo della domenica con i torcetti ho gridato di aver scavalcato la Roma. Io al braccio di silicone rispondo andando al quinto posto con il naso, gli occhiali e i baffi finti. Avete presente? E se Mourinho torna ad essere inarrestabile con l’Inter, Sinisa mi è sembrato rosicare parecchio. E di questo godo, perché la Fiorentina è sopra un tappeto di foglie volante. La classifica alimenterebbe la fantasia che a quel punto si aspetterebbe un mercato di gennaio consono a coltivare queste ambizioni ritrovate, ma se Rocco non fosse d’accordo, bilancio, FPF o quant’altro, allora la mia proposta è di tassare tutti quelli che comprano le caldarroste e con i proventi fare mercato. Se posso fare un raffronto tecnico, non me ne vogliano coloro che vivisezionano la partita in numeri, questo modo di far girare la palla per spostare gli avversari da una parte all’altra, questo costruire dal basso, questo passare la palla al giocatore più vicino, è un modo di fare calcio che ricorda molto il nostro modo di gestire le domeniche passando dalla presa vicino al divano a quella vicino al letto.

domenica 5 dicembre 2021

Guardando il Syrah


Quando andrà in gol Kokorin, al Mandela si presenterà un uomo di silicone col braccio vero. E se anche oggi la sconfitta confermerà la legge dell’alternanza cercherò, solo e a testa bassa, risposte dentro il cellulare. Intanto ci sono bambini in Indonesia che grazie al primo posto di Pioli sognano di giocare a San Siro. Così come in Santo Spirito ieri si chiedevano se Chiesa è realmente infortunato oppure sotto sequestro al deposito giudiziario. Se l'alternanza oggi mi terrorizza, ce n’è pure un’altra che mi travolge emotivamente con “c’è da montare l'albero di Natale” seguito da “c’è da smontare l’albero di Natale”. Il Bambi ha sfruttato il vino da meditazione per considerare attentamente il problema di quei suoi amici che vanno in montagna, problema perché una volta lì possono solo andare su o giù. Se restano fermi un giorno spendono soldi in alcol e cibo grasso. Possono solo muoversi. Alternanza che non esiste, invece, quando quello davanti a te al bancomat ci mette sempre come Kokorin per ambientarsi. Guardando il Syrah mi convinco che gli astemi non esistono, e che sia solo una leggenda. Perché il vino ci aiuta non solo a festeggiare una vittoria o a dimenticare una sconfitta, ci aiuta a fare pensieri in purezza, per il bene di tutti, di quei pensieri che poi si trasformeranno nelle azioni che poi si leggeranno sui libri di storia. Mi riferisco all’unico modo per combattere il riscaldamento globale, investire cioè sull’ingegneria genetica, massicciamente; creare uomini con grandi uccelli (ricordate il grande pennello e il pennello grande?) in modo che acquistino macchine più piccole che quindi inquinino meno.

sabato 4 dicembre 2021

Quella voce a bilancio

Al Centi non vanno giù tutti quegli anni di catechismo quando per avere delle conversioni bastava un film con Tinto Brass. Per fortuna la giornata finalmente bella ha consentito lo scambio di opinioni sulla solita panchina delle Scuderie circa la polmonite del presidente, sugli ultimi 4 ko in trasferta, e naturalmente sul balzo in Toscana dei casi di Covid. Insomma, prima del braccio di silicone eravamo poeti, santi e navigatori, poi dev'essere successo qualcosa. Chissà se nel cervello esiste una cartella chiamata “bozze” in cui sono salvati i sogni che abbiamo iniziato a fare tutte le volte che ci eravamo addormentati davanti a un film e qualcuno ci ha svegliato. Ho solo un'immagine di Saturno i cui cerchi alla fine risultavano forfora. E visto il mio quotidiano nuotare mi sento di fare una considerazione che non deve essere scambiata per gli aneddoti che ogni tanto pubblico, ovvero, Poseidone è il Re delle sirene e dei tritoni, Dio del mare, ma regna anche sulla gente con le pinne che fa snorkeling, mentre non ha nessun potere su chi nuota con i braccioli, e allora gli manda addosso le meduse tanto per ribadire chi comanda. Mentre l’alternanza tra vittoria e sconfitta andava gestita per farsi meno male possibile, così tra psicofarmaci e vino ho pensato ad una ginnastica dell’umore che mi permettesse, quando perdiamo, di non essere più triste, ma felice con il massimo autocontrollo. Poi una volta risolta la cessione Vlahovic qualcuno di voi che ci vede più lungo mi spiegherà se i fiori quando vengono innaffiati capiscono che siamo proprio noi e non sta piovendo. Per quanto riguarda la Juve e le plusvalenze la cosa più facile da spiegare per loro sarà quella voce a bilancio “10 milioni di euro in risonanze magnetiche per Ramsey”.

PS: stamani non carica le foto

venerdì 3 dicembre 2021

Con uno sguardo


Prima ancora del mercato di gennaio si paventa all’orizzonte il problema dei regali di Natale ai Novax, che da indiscrezioni si rifiuteranno di accettarli senza sapere prima cosa c’è dentro. E se Serena Grandi diventerà a breve suora laica magari Kokorin, anche se non la Madonna come Brosio, potrebbe rivedere la porta. Lei ritrova Dio e lui il gol. Voi fate spesso il paragone tra giocatori di epoche diverse, io invece penso a quanto siano cambiati i testi delle canzoni, un tempo Celentano faceva riferimento a là dove c’era l’erba, il cantautore del prossimo futuro farà riferimento a là dove c’era la campagna vaccinale. Il Bambi dopo l’intervista di Radio24 a Rocco, tra la necessità di avere regole definitive per le plusvalenze e procuratori, è arrivato alla conclusione che Ebraismo, Islamismo e Cristianesimo convergono tutti nel Vecchio Testamento, e quindi la necessità prima delle regole di cui sopra, di quale Dio scegliere. Alla fine ha optato per quello, unico, che gli permettesse di bere vino e mangiare porchetta. Evitando però qualsiasi clistere spirituale profondo per la pulizia dell’anima. Questa nuova consapevolezza ha finalmente sciolto anche gli ultimi dubbi sul decanter che gli aveva regalato il Centi qualche Natale fa, anche se con i suoi tempi ha capito come usarlo, lo porta vicino al letto e la notte ci piscia dentro. Adesso rimane il problema che continua ad abbassare la radio quando deve parcheggiare, come se così vedesse meglio. Alla fine scrivo sempre di altro e mai di calcio, nessuna analisi tecnica della partita, questo solo perché la partita non parla. La partita del resto è un pò come era la Beatrice dalle poppe grosse, lei mi capiva al volo, bastava uno sguardo. Ovviamente dopo lo sguardo dovevo spiegargli tutto quello che stavo pensando. Non penserete mica che mi capiva con uno sguardo. E’ un modo dire. Come io, non penserete mica che capisca la partita con uno sguardo? Perché l'apparenza inganna e lei non spiega, voi se guardate la foto cosa capite?

giovedì 2 dicembre 2021

Il giardino del Centi


Nico Gonzales non è infortunato, è avanti, altro che allusioni maligne, da una recente statistica risulta infatti che tra le ecografie più richieste del 2021 ci sarebbe quella al polpaccio anche se a causa del padel, e poi quella al braccio/deltoide post vaccino. Passando all’aneddoto di oggi che così mi esonera dal penoso compito di dover analizzare il turno infrasettimanale, posso dire che per l’uccisione di Caligola ad opera del tribuno Cherea, tra le cause che lo spinsero a tale gesto ci sarebbe il bullismo omofobico dell’imperatore: lo chiamava frocio per la sua voce stridula, gli faceva gestacci e lo obbligava a utilizzare oscenità come parole d’ordine. Al Var intanto è finalmente terminato il silent check e per il fallo di mano sul culo della giornalista è stato decretato rigore morale e cartellino rosso. Mi diceva il Bambi che la nonna gli ha insegnato a fare finta ogni tanto che giustappunto sia un bel culo in modo da passarsi una mano sulla coscienza. In quei pochi minuti nei quali si è rivisto Kokorin in campo ho avuto la sensazione netta che avesse simpatizzato con il nemico, che insomma si fosse finalmente guardato dentro. Rimane un rammarico grande, e questa volta non sono le sconfitte di Venezia ed Empoli, ma il fatto che malgrado Dusan abbia segnato 32 gol nelle ultime 42 partite di Serie A, la Gazzetta non sia riuscita a trovare nemmeno una sua foto. Direi quindi “li mortacci vostra” così rendiamo merito anche a Mou e alla bella prova dei giallorossi. Tra complottisti, terrapiattisti e Novax intanto sono stati aggiornati i 4 elementi della Terra, che sono diventati: aria, acqua, fuoco e parcheggio. E a questo punto, dopo aver preso atto che a causa dell’alternanza, a Bologna sarà sconfitta, al Bambi non rimane che scoprire dove cacano gli gnomi del giardino del Centi.

mercoledì 1 dicembre 2021

Il prezzemolo


Il Bambi prima del dominio di ieri sulla Samp del Viperetta aveva passato giorni terribili, quella sconfitta di Empoli lo aveva sconvolto fino a portarlo ad accusare la compagna di essere lei a mettere i fazzoletti di carta nei suoi pantaloni prima di metterli in lavatrice. Ieri dopo il terzo gol le ha chiesto scusa. La felicità ritrovata lo ha spinto a raccontarle di quando ai tempi di Batistuta la Fiorentina lo ispirava, prima del carnevale di Edmundo trovò la soluzione più geniale per tenere il peso sotto controllo senza rinunciare ai panini col lampredotto. Quella volta comprò una calcolatrice di dimensioni importanti, di quelle coi tasti grandi, poi se la mise tra i piedi e fece una foto dall’alto dopo aver digitato sul display il numero 65. Come se fossero i chili. Io invece per gustarmi questa bella e convincente vittoria sono uscito a incrociare qualche libero pensatore. Quindi anche se mi ostino a non parlare nello specifico della partita non significa che non sia accaduto che abbiamo vinto. Me la godo così. Così come dopo Empoli mi sarei aspettato che Cristo mi avesse regalato almeno una parola di consolazione. Gestito bene il vantaggio dopo aver assorbito altrettanto bene lo svantaggio, adesso ci sono da gestire i singoli natalizi tipo quello di Elton John con Ed Sheeran. Questa vittoria ha portato il perdono anche in casa del Centi dopo che aveva comprato una PS5 facendola passare per un purificatore dell’acqua, con la moglie che l’aveva scoperto e l’aveva costretto a venderla. Anche se con la terza dose, pur di vincerne altre tre consecutivamente potrei accettare che per le feste natalizie venga chiuso tutto, imposto il digiuno e la preghiera. Altra nota positiva di modernità oltre al gioco Viola, riguarda proprio il Pallone d’Oro di cui qui si è discusso molto, positiva perché al passo coi tempi e per questo è stato consegnato con Amazon. Il problema del Daspo al molestatore mette in evidenza un rovescio della medaglia terribile, ovvero che è una punizione che colpisce soprattutto la compagna che se lo dovrà sorbire anche quando c’è la partita. Forse le sconfitte di Venezia e Empoli ci saranno almeno servite per imparare a precipitare. Speriamo adesso di togliermi anche un altro dubbio, quello che Kokorin non prenda nemmeno la porta USB. La vita ieri sera ci è tornata a sorridere, anche se Venezia ed Empoli ce la mostrano con un pezzetto di prezzemolo tra i denti.

martedì 30 novembre 2021

Castro si è fermato a Empoli


Ieri mentre mi facevano la terza dose ho pensato se il Covid e il green pass non fossero soltanto armi per distrarre il popolo Viola dal gol di Pinamonti. C’è la Samp oggi con il rischio, così come succede quando si ferma la lavatrice, che non sia realmente finito il ciclo di lavaggio e parta un altro giro di centrifuga. Per evitarlo basterà non squagliarellarsi nel finale un’altra volta. Mi diceva il Bambi che ci vuole anche culo per toccare il sedere a qualcuno senza il suo permesso, mi faceva presente che la prima persona uccisa da Raffaele Cutolo è stato un tizio che aveva palpeggiato la sorella. Ma la cosa più rilevante non è stata la sconfitta Viola e neanche la pacca sulle mele della Beccaglia, da quanto pioveva l’ambulante che vendeva gli ombrelli fuori dallo stadio ha comprato l’Empoli. Rimane pacifico che la prima domanda che mi pongo appena sveglio, visto che alla fine è stato acclarato che non è stato lui a toccare il culo a Greta, riguarda l’utilità di Kokorin. O forse la Fiorentina ha fatto come me che predico bene e razzolo male, e mi riferisco a quando avrei voluto fare grandi cose ma poi mi si addormentò una gamba. E pensare che Beatrice nel 1200 riuscì a passare tra inferno, purgatorio e paradiso senza incontrare molestatori, il 2021 può essere considerato quindi un nuovo Rinascimento. La verità è che non sono ancora riuscito a calmare il Bambi, gli ho detto che bestemmiare non risolve il problema, ma lui dice che è comunque un modo per organizzare le competenze. Vincerne una e poi perderne un’altra corrisponde a togliersi la fame di successi con le noci. Se continua così ci toccherà mangiare l’albero. Poi siccome le disgrazie non vengono mai sole, non bastava la gita in campagna rovinata dal rovescio improvviso, è arrivato pure il lampredotto in barattolo.

lunedì 29 novembre 2021

Del doman alle 18:30 non v'è certezza


C’è più allarmismo sulla variante Omicron che sul fatto che il Bologna ci abbia raggiunto. E questo mi allarma. In verità i clown non sono le persone più tristi del mondo, siamo noi dopo Empoli. La botta della sconfitta ci ha intrappolati nello sconforto come la tuta della domenica. Ho riposto troppa fiducia in Italiano e nei giocatori neanche fossero quelli che mi spinano il pesce al ristorante, o come loro e sono morto strozzato. E se per dimenticare i mercatini di Natale ci offrono solo il vin brulé allora meglio perdere anche con la Samp. Con questa inopinata batosta è come se a dicembre ci avessero messo a dieta. Senza pensare che c’è anche la rogna Vlahovic, la mia idea sarebbe quella di richiamare Batistuta e mettergli i filtri della Santanchè. Del dopo partita di Empoli mi fa specie quelli che toccano i culi per strada, se si continua così ci toccherà inventare anche la ruota. Forse sono io che sono troppo vecchio visto che quando sento parlare degli anni 80 penso che siano passati 20 anni e invece ne sono passati 40. Al Bambi la sconfitta contro i carciofai ha ricordato Roma-Fiorentina 1-0 del primo anno del gobbo in panchina, cento occasioni buttate via, supponenza ai massimi livelli, poi Totti nel finale e borda nelle mele. Quindi sempre secondo lui a Gennaio si rompe Dusan, Kokorin scappa al carnevale, e si arriva terzi. Comunque dobbiamo tenere duro fino a gennaio quando arriveranno Berardi, Farias, Ikone, Mayoral, Larsson, Alvarez, Cabral, LeBron James, Djokovic e Max Verstappen. Tra le più ispirate interpretazioni del Bambi c’è sicuramente quella che riguarda Greta Beccaglia che sarebbe stata proprio lei a molestare venendo a contatto con la parte intima di chi le passa accanto. Sempre secondo lui sarebbe stata lei con il sedere a toccare un coglione. Secondo invece il mio modesto parere le curve degli stadi non sono più quel luogo di pensatori e filosofi che erano una volta. 

domenica 28 novembre 2021

Da Pollock a pollick


Mi rifiuto di fare uno straccio di analisi dopo aver buttato via così la vittoria e subito addirittura la sconfitta, l’analisi tecnica implicherebbe troppe parolacce. Mi verrebbe quindi da dire che Rocco porta male se non fosse che l’amarezza, invece, mi costringe a sostenere che Gonzales e Castro hanno portato zero alla causa. Mentre ci si sarebbe aspettati di chiuderla. Due gol in due minuti dall’Empoli, e non possiamo nemmeno recriminare sull’assenza di Kokorin. Segni particolari: sconfortato. Anche perché alla fine con il black friday abbiamo preso solo la pioggia. Annientata così anche la gioia per la visita della Guardia di Finanza alla sede della Juve. La sconfitta bianconera e la vittoria del Gasp si erano già annientate a vicenda. Certo niente che una raffica di mitra ad abbattere chi ha commesso quei due errori, che non possa risolvere. No, non siamo neanche polli, siamo le sovracosce. E stando alle mie ricerche è stata proprio una partita di merda. Dopo questa sconfitta imbarazzante, pensando alle nostre compagne, mi sono venute in mente le parole di Vargas Llosa che sembra ammonire proprio chi sta vicino ai tifosi Viola, intendo quando dice che non devono dire di amarci se non hanno mai visto la nostra rabbia, le nostre cattive abitudini (più di qualcuno ieri ha bestemmiato), le nostre credenze assurde (scaramanzie varie tipo Rocco che porta male), le nostre contraddizioni (quando diamo di ceppiconi agli altri). Insomma, che tutti possono amare un tramonto, ma solo alcune sono capaci di amare il caos (psicologico del post sconfitta) e la decadenza (dei nostri tratti somatici dopo aver imbarcato la rimonta). Forse sarei una persona migliore se avessi un tornio per l’argilla, avrei potuto modellare quella parte anatomica tipicamente maschile che meglio di tutte rappresenta il prenderlo nel culo. E senza tornio ho dovuto far ricorso alla fantasia raccontando la partita vista dalle nostre compagne attraverso i nostri occhi; noi che volevamo fare dei giochi sessuali, la panna sui capezzoli, i cubetti di ghiaccio, il sushi intorno all'ombelico, ma appena abbiamo finito di mangiare le cose dal corpo e loro si aspettavano di fare sesso, noi volevamo un amaro o un caffè amaro.

sabato 27 novembre 2021

Sono vietate le fionde


Volevo fare l’ennesima battuta su Kokorin ma visto il Black Friday ancora caldo ve la risparmio. Che poi chiamerei piuttosto stalking. Black Friday grazie al quale il Bambi ha preso un paio di anfibi Dr. Martens al 50% e gliene è arrivato uno solo. La cosa che non mi torna però è questo divieto ai novax di cinema e teatro perché potrebbe essere come vietare la carne ai vegani. Il Centi invece per non chiedere a quelli del Bar Bianchi se conoscono Ikoné, ha chiesto se conoscono un paese islamico dove ogni tre giorni ammazzano una donna come in Italia. Poi ha ammesso candidamente di preferire le fitte intercostali a Callejon. Adesso andiamo a vincere dai cugini di campagna per passare una buona domenica ed evitare alla compagna del Bambi quel disagio che poi le ricorda la scomodità delle tutine per il pilates quando deve fare pipì. Già deve tenere a bada l’umore di lui compromesso dalla dipendenza alle droghe, che peggiora significativamente quando piove, ore e ore con l’ombrello lo fanno sentire un Magritte. Lei che invece farebbe salti mortali per essere più Magritte. E poi la pioggia lo riporta ad un amico conosciuto in comunità che era riuscito a smettere di farsi ma che un po’ come Brosio con la Madonna aveva visto Gesù al di là del Ponte alla Carraia. Da quel giorno smise di cercare riparo dalla pioggia sostenendo che il suo riparo fosse la fede riposta nel Signore. Così morì di una brutta polmonite. Tre punti e poi terza dose, anche se la moglie del Centi dopo averla fatta è diventata ghiotta di tisana al finocchio. Guardo il David(e) convinto che da qualche parte nasconda un cuore pulsante Viola, ma oggi siamo Golia e sono vietate le fionde.