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venerdì 31 agosto 2018

Legati da una passione


Quando conobbi l’ultima compagna del Bambi cominciai a parlargli di Fiorentina perché lui mi aveva raccontato che si erano trovati proprio per le passioni in comune che li legavano, quando mi fece capire che non ne sapeva una sega di calcio, realizzai subito che il Bambi si riferiva al bondage. A lui, sempre stato anticognigniano, l’alleanza strategica di Salvini con Orban ha ricordato quella del Milan con i cinesi. E quindi alla fine ha dovuto convenire che funziona meglio quella di Mario con i Della Valle. La situazione, tra tifoseria che contesta e proprietà, si potrebbe aggravare in mancanza di risultati, anche se a tutti i ragazzi giovani ripete che l’emergenza è un’altra. Il suo appello è di fare molta attenzione perché ci sono delle ragazze in San Frediano che accettano l’invito a cena pur avendo il ciclo. Poi s’è incazzato perché non solo non è un adone, non solo tifa per una squadra che non vince quasi mai, non solo domenica la Fiorentina è su Dazn, ma perché esistono gli uomini fortunati, che nascono belli come Borriello, poi esistono gli uomini molto fortunati, belli come Borriello e che sanno pure giocare a calcio. E poi i mega fortunati, belli come Borriello, che sanno giocare a calcio, e che vengono pagati per giocare a Ibiza. E il pensiero è andato subito al povero Hagi. Alla fine, dopo avergli ricordato che il Milan stasera con la Roma rischia la seconda sconfitta consecutiva, la Roma rischia la seconda mancata vittoria consecutiva, e che contro l’Udinese potrebbero non rientrare in tempo gli angeli dalle ferie perché imbottigliati nel traffico, comunque vada, l’ho rassicurato con la metafora della via della felicità che è lastricata di otto ore di sonno al giorno. Poi le ultimissime; Atalanta fuori dall’Europa, andremo allo stadio in scooter, sorteggi Champion, la notizia della morte di Costa-Gavras era fortemente esagerata, il progetto del ponte di Renzo Piano non convince il Bambi (ne parlava ieri mattina con il suo barbiere). In tutto questo basta lavarmi le mani, i denti e le ascelle, per sentirmi una persona migliore. I vantaggi di essere una persona leggera.

giovedì 30 agosto 2018

Voglio Malgioglio


Se è vero che la causa della contestazione ci porta a storie di Daspo, provo la stessa tristezza di quando apro il frigo e vedo la scatola dei gelati confezionati. A queste persone vessate vorrei che la vita restituisse qualcosa, un minimo, mi piacerebbe tanto che dopo la notifica del Daspo il tifoso colpito venisse abbracciato da Malgioglio che lo confortasse con parole tipo “desoro ma che te frega di quel cattivone di Cognigni, guardati sei sdubenda”. Il Bambi fresco di campeggio sulla Giannella mi ha detto che tutto il male che Cognigni sta facendo alla Fiorentina gli ritornerà indietro come un bungalow. Secondo voci non verificate la prossima contestazione verrà fatta alla fermata della tramviia di piazza Stazione, questo per evitare i fischi degli altri tifosi, e poi per approfittare della gente che sale e che scende all’ora di punta per sembrare di più nelle foto. Probabilmente sarà deciso anche un altro gesto epico, oltre a invitare Andrea ad andarsene, per dare il buon esempio loro andranno a fare la spesa al Penny Market. Non è mai estate per chi contesta se è vero che l’estate è quando sei sereno. Questa contestazione ne mostra tutti i traumi, li riconosco dietro certi cori, dietro certi striscioni, dietro certi angoli retti, c’è tutta la sofferenza di chi è rimasto scottato. Li riconosco, perché i segni della Beatrice dalle poppe grosse li ho ancora negli occhi. Anche se lei non si scottava. Il Bambi s’incazza quando faccio lo spiritoso contro chi contesta, ieri mi ha voluto ferire dicendomi che se mettessi le virgole al posto giusto sarei più leggibile. Tutto preciso, senza sbavature. E ha ragione, ma io ho come la sensazione che a volte questo tutto preciso, senza sbavature è come se fosse chiuso in gabbia. E’ come mettere un doppio petto “Principe di Galles” a chi vuole solo arrampicarsi su un pretesto per contestare. E poi anche la Beatrice dalle poppe grosse non si metteva mai il tutù di tulle per arrampicarsi sul ciliegio.

mercoledì 29 agosto 2018

Quando i pini marittimi lasciano qualche spazio alle recriminazazioni


Siamo così a Firenze, luogo nel quale se citi un lavoro di Neil Simon il giorno della sua morte qualcuno ti risponderà che era un antidellavalliano della prima ora. Meglio a piedi nudi nel parco che con le Tod’s. Come chiamare allora questa epoca strana in cui stiamo vivendo? Non è più l’epoca contemporanea. No. Forse Microevo, dove tutto diventa più piccolo. Lottare con l’Atalanta, prestiti secchi, il mondo senza più distanze, i cellulari, e soprattutto noi, sempre più piccoli e immaturi. Come Montiel. Forse ci ritroviamo uniti solo a guardare gli highlights del processo Pacciani su YouTube. Lo stadio diviso, la città divisa dall’Arno, in farmacia divisi tra chi prende il gel Durex e quelli come me che puntano tutto sul Voltaren. In questa fase della vita, visto anche il rancore che ristagna quando non tira la tramontana, faccio il tifo per la Fiorentina cercando di non alzare mai i toni. Praticamente una missione di pace. Secondo me i figli della contestazione, se ancora bambini, si può tentare con lo psichiatra. Della Valle indica l’obiettivo stagionale? Indagato dal PM di via dell’Ariento per sequestro di sogni, arresto illegale delle aspettative, abuso di fairplay finanziario. Se Berlusconi difende Salvini sarebbe bello che anche Cecchi Gori difendesse Della Valle. Firenze è una città divisa, piena di separati insomma, l’altra metà è fatta di coppie nelle quali è lei che vuole dividere. Prendiamo un panino col lampredotto: facciamo a metà? Prendiamo un vino bianco: facciamo a metà? Prendiamo un gelato: facciamo a metà? NO, le voglio intere le cose, tu prenditi la tua metà e l’altra metà la butti. La passione non si divide, al massimo si condivide. Come il posto per le ferie, a entrambi ci piace andare a Capalbio, ma solo a me dispiace che non ci siano le palme.

martedì 28 agosto 2018

Troviamo un compromesso



E’ diventato tutto così complicato, ci andasse mai bene qualcosa a Firenze, se non parli del meteo con quei tre o quattro che vogliono Montiel finisce che i figli sono prima troppo piccoli e poi troppo grandi. Comunque il fegato va gestito con parsimonia perché deve durare fino alla fine del campionato. Da un punto di vista umano dovremmo tutti avere il diritto di ricevere un abbraccio, un messaggio, una chiamata, una presenza in campo all’improvviso. Anche se Montiel a differenza di Hagi ha ancora qualche speranza. Per qualcuno sono pure finite le vacanze maledetto Pioli. Parlando con Ciro Vestita mi diceva di stare attento ad interpretare correttamente l’indole degli utenti, perché molti commenti sono condizionati dalla loro pericolosa vicinanza alla dose letale di peperoni. Fuori dalla quale la gente è molto meno vogliosa di avvicendamenti societari ed esoneri degli allenatori. In più c’è che si viaggia sempre più spesso in aereo, arriviamo prima ma perdiamo tutti gli altri vantaggi di un viaggio più lento. Quando guardiamo fuori dal finestrino possiamo riflettere, rapiti da mille pensieri. La vita, la famiglia, i troppi soldi spesi per Benassi, l’amore, la morte, i pochi soldi spesi per Gerson, la pizza mangiata al tramonto di Badia a Passignano. Per non parlare di Alonso, delle dune di Capalbio, di Veretout che si è mangiato pure il tramonto, e infine del Chievo che è poca cosa se c’è da valutare positivamente qualche nostro giocatore, ma che ha fatto soffrire Ronaldo & co la settimana prima. Riaperta intanto la campagna abbonamenti, e riattivate le sveglie. Sono i Social per i tifosi più giovani e Rete4 per quelli più vecchi che portano al cortocircuito della contestazione. Questo clima d’odio all’interno della tifoseria tra chi contesta e chi contesta quelli che contestano, finisce per penalizzare fortemente quelli che odiavano tutti già prima che arrivassero i Della Valle. Troviamo un compromesso, mettiamo Cecchi Gori presidente, una sorta di ministro senza portafoglio, senza fax e senza TMC. Uno che ci ricorda Batistuta, gli ultimi trofei vinti, e la balaustra oggi tristemente privata degli slanci d’entusiasmo che si merita. C’è qualcuno più compromesso di lui?

lunedì 27 agosto 2018

Vittoria thriller


Ieri è andato in scena l’altro campionato se è vero che sabato la Juve ha tenuto in panca quel Douglas Costa che in tutte le altre squadre farebbe anche il presidente. E l’Inter batte in testa (pelata). Ho cenato tardi così quando mi sono accorto che alcune vongole non volevano aprirsi le ho ammonite di non fare lo stesso errore di Pioli che non si apre ai giovani presentando una squadra più che altro giovanile. Merenda invece con la “Rustichella” per dare il mio contributo alla ricostruzione del Ponte Morandi. La Fiorentina vince il primo set malgrado il suo allenatore continui a non capire che un cioccolatino è più buono di una tavoletta intera. Montiel ancora da scartare. Sei gol Viola con 5 giocatori che hanno meno di 23 anni è frutto di gerontofilia tattica. Benassi e Gerson (grande esordio) i miei migliori, poi Fernandes in cabina di regia e Simeone affamato fino all’ultimo respiro. Strano modo di schierarsi della difesa sulle punizioni abbassando la sua linea all’altezza dell’area piccola. Il Bambi era soddisfatto però non come mi sarei aspettato dopo una goleada, il 6 a 1 non da adito alle recriminazioni di cui un tifoso mai contento come lui si nutre. Mi ha detto che le vittorie larghe sono belle, ma sono nulla in confronto alla soddisfazione di un applauso singolo, non per la Viola, ma per schiacciare una zanzara che ti ronza intorno. E per la serie le vittorie a Firenze sono sempre un thriller, ecco i cori contro la proprietà e il controcanto dei fischi di dissenso dei più. Per tutti i thriller che ho visto mi sento in grado di dare un consiglio a chi vive la vittoria troppa larga con quelle tensioni tipiche, mai e poi mai mettere sul lavandino del bagno un armadietto con lo specchio. Ogni volta che si richiude è statisticamente provato che c’è uno dietro. Spesso l’assassino della passione.

domenica 26 agosto 2018

Un paese pieno di CT


Il Napoli di rimonta dopo la Lazio fa fuori anche il Milan, e così come previsto se ne va a braccetto con la Juve (più forte). Nessuna sorpresa quindi, l’unica svolta viene da Agrigento dove i PM indagano Salvini per i fatti dei migranti bloccati sulla nave Diciotti. La differenza appunto vede la Juve con almeno diciotti titolari, mentre il Napoli ne ha molti di meno. Sequestro di persona, arresto illegale e abuso d’ufficio sono le accuse. In tribuna a Torino c’erano Mancini, Conte e Ventura, cinque soli invece gli italiani in campo, è proprio vero che l’Italia è un paese pieno di CT. Quindi penso che se stasera non gioca Montiel è solo perché Pioli è un ceppicone. Ospina due tiri due gol mi sembra un’ulteriore garanzia per la Juve che a differenza del nostro Ministro degli Interni rischia di essere indagata per omicidio del campionato. Ancora nessun indagato per il crollo del ponte Morandi. Quadro della situazione e allo stesso tempo augurio d’incorniciare la domenica. Per merito della Fiorentina, sempre la squadra più figa.

sabato 25 agosto 2018

Malinconia e passione



Grazie al Bambi che mi ha richiamato a una più attenta lettura del calendario, per non incappare in un vizio di forma (lo stesso che potrebbe compromettere l’esordio di Pjaca) e per non farmi fregare dal percepito, non parlerò di settembre quando siamo ancora a fine agosto, lo farò invece a livello stagionale perché mi garantisce più margini di manovra metaforica. Così per l’autunno auguro al tifoso Viola di mettersi l’animo in pace. Tra terzini destri riadattati, giovani talenti dalle ali tarpate, e settimi posti in divenire. Una volta a Capalbio mi sono ripromesso di rappresentare al meglio questo stato d’animo, anche se nel mio caso non è scaturito dal ricordo dell’allenatore che è in me, sarò comunque malinconico. Guarderò il mare e penserò agli spaghetti vongole, prezzemolo e pomodorino fresco. Il Bambi, intanto, più si avvicina l’esordio Viola e più si agita, panta nero o meno, ieri ha sognato Pioli vestito da capostazione che impediva al treno dei desideri che nei suoi pensieri all’incontrario va, di entrare in Santa Maria Novella. Si, con l’autunno sarà tutto un crescendo di giacche, vino rosso, copertine da divano, stivali, e sostituzioni sbagliate. Ma a Firenze alla fine vincerà comunque sempre lei. La passione. Tra un insulto ai DV e i lavori per la tramvia. La voglia di veder crescere giovani pieni di talento è paragonabile all’impazienza di un amante.

venerdì 24 agosto 2018

Effettivamente è ancora agosto


Mi sembra di capire che la Fiorentina infonda fiducia quanto i Btp. Su Bwin l’esonero di Pioli è pagato meno dell’esordio di Hagi con la Roma. Ieri sarei stato più volentieri qui a leggere gli attestati di stima verso il Mister piuttosto che andare a fare la solita camminata. Pensate a come sono messo. Un ottimo metro per misurare le persone è proprio la conoscenza degli allenatori preferiti, mi diceva sempre il sarto di via Romana. Sinceramente pensavo che con l’arrivo di settembre ci fosse più voglia di ricominciare tutto da zero. Poi il Bambi mi ha fatto giustamente notare che era ancora agosto. Purtroppo le accise sulla benzina verranno tolte solo dopo l’utilizzo di Montiel in prima squadra. Chi tratta con scetticismo l’allenatore della propria squadra tratta con parecchi pesticidi le proprie piante, mi diceva sempre il contadino di Marignolle. Comunque contestare così subito, prima ancora di cominciare intendo, mi ricorda un po’ quando a scuola scioperavamo già il 20 settembre. Questa sfiducia a prescindere mi ha tolto un po’ di serenità, ieri ero a Montemignaio e un tempo mi sarei seduto accanto al signore con la faccia gioviale, sulla panchina sotto il tiglio vicino alla casa di Dino e la Carla, per fare due chiacchiere. Ho invece evitato per paura che mi dicesse cose tipo “mai una gioia”. Come se non bastasse mi ha telefonato la mia amica guida per dirmi che anche le suore non sono più le stesse, e che ne dovremmo parlare qui perché noi siamo abbastanza critici. Alla fine fette di salame del Grigio del Casentino per dimenticare.

giovedì 23 agosto 2018

Non è cambiato proprio niente



Ieri mi ha chiamato la Beatrice dalle poppe grosse, era un po’ dispiaciuta per come era venuta fuori dal racconto sulla spiaggia di Cecina. Ha voluto che vi facessi sapere che tutte le sue storie sono sempre state forzate, o almeno anticipate nel loro più naturale sviluppo temporale. Non è una donna di facili costumi, insomma, è stata piuttosto ossessionata dagli insegnamenti della madre, primo tra tutti quello di darsi da fare il più possibile prima che gli calassero le poppe. Che poi dopo la prima delusione ha avuto tutte conferme. Non andrà meglio vent’anni dopo a chi non ha avuto una famiglia così vicina, e con il crac Parmalat avrà seguito gli insegnamenti di Callisto Tanzi. Capisco lo sfogo di McGuire50 ma i recenti fatti di cronaca ci hanno obbligati a introdurre nuovi neologismi nelle nostre discussioni tipo “manutenzione di Pirro” e “pilastri di pesto”. Attento però McGuire, anche la Beatrice dalle poppe grosse sarebbe voluta scappare, poi è rimasta per paura che nessuno andasse a cercarla. E poi quando stai per andartene ti passa davanti tutta la vita del blog. In più è tornata a giocare la Fiorentina contro l’Arezzo, e come avevo facilmente previsto era meglio quando non parlavamo di calcio. Perché niente è cambiato, siamo ripartiti da dove ci eravamo lasciati, Pioli ceppicone e Montiel in campo unica ragione. Non è cambiato proprio niente, magari vedi uno in canottiera e gli chiedi pure consigli di muratura.

mercoledì 22 agosto 2018

La forza delle immagini


Oggi solo una breve storia triste per lasciare spazio alla forza dell’immagine che inchioda Mazzarri alle sue responsabilità. E’ inutile che poi ti lamenti se fai una formazione che istiga l’arbitro a non fischiarti il rigore. Non solo, così facendo aizzi pure Dzeko. Ho sempre parlato singolarmente del Bambi e della Beatrice dalle poppe grosse, c’è stata però l’estate dell’80 che in qualche modo li vide avvicinarsi molto. L’unica volta. Anche se non proprio come lui avrebbe desiderato. Eravamo a Cecina e lei aveva portato tutte le imbottiture dei reggiseni dei suoi costumi, a lei non servivano, ma lui le usava per metterle sulle spalle sotto i lacci delle pesanti borse di lei per non farsi male. A lui bastava essere gentile. Quell’estate era innamorato della Beatrice dalle poppe grosse, e una sera dopo cena in spiaggia le disse di trovare molto triste quella cosa che quando si diventa adulti non è più possibile farsi cullare. Lei rispose che si faceva cullare ancora, succedeva quando insieme al Pizzichi gli davano di “zifonella”. Ma non necessariamente solo con lui. Tema questo ripreso dal Pieraccioni nel “Ciclone”.

martedì 21 agosto 2018

Angoli di visuale


Quando le ferie sono agli sgoccioli e i lunedì stanno per recuperare la propria indole, l’ultima domenica in spiaggia si fa sempre più triste col passare delle ore. Sulla Feniglia lato Ansedonia quando il sole è cominciato a calare si sono notati babbi piangere, anche se al momento di rispondere ai figli sui motivi, si è parlato di bambini che erano passati con la pistola ad acqua. Ma non c’erano bambini armati a quell’ora. Quei lunedì tornano puntuali come l’espulsione di Mazzarri per protesta dopo un presunto rigore a favore non concesso. Il Bambi non va in vacanza ufficialmente per evitare le code del rientro. Ma in realtà è rimasto terrorizzato da quell’avventura a Follonica nel ‘78, era in acqua per cercare di abbordare la tipa dal gran culo adocchiata in spiaggia, si erano scambiati solo qualche sguardo, cercò così di rompere il ghiaccio dicendole che era bellissima mentre nuotava, lei rimase immobile e lui lo interpretò come un invito ad avvicinarsi, le si fece incontro quando lei lo pregò di starle lontano perché stava pisciando. Rimanere in ferie vuol dire anche continuare ad apprezzarne i colori, i sapori, anche gli amori, è sempre bello guardare gli innamorati sulla spiaggia al tramonto. Seri, silenziosi, sorrisi appena accennati, lei con poppe ipnotiche probabilmente dure come il marmo. Ci mettono tempo le cose a diventare familiari, quindi è bene rimanere ancora per non aver fatto del lavoro inutilmente. In vacanza gli angoli di visuale perfetti sono tre; quando dalla finestra vedi il mare, quando dal mare vedi bene lo zaino con dentro il telefono e il portafoglio, quando da sotto le lenti scure degli occhiali da sole puoi guardare liberamente culi e poppe senza essere visto. Anche cosce. E quando non sei distratto dalle dune, puoi condannare Salvini per i selfie, ma ti ricordi anche quelli di Renzi alla Leopolda per i funerali del PD.

lunedì 20 agosto 2018

Buona la prima


Il tempo passa per tutti, ma mentre Enrico si rivede nell’uno contro uno e nel tiro secco di Federico, letale padre letale figlio, quando meno te lo aspetti arriva l’ultimo giorno di ferie. Io invece ci rimarrò ancora malgrado il palo dell’ombrellone non abbia ancora la presa per ricaricare il telefono. Buono l’impatto col campionato italiano anche per il figlio di Kluivert. I vantaggi di WhatsApp ma anche gli svantaggi quando si commenta la partita tra amici e grazie a Dazn per il Bambi che ha Fastweb il gol di Insigne è al 58°, per il Pizzichi con la Fibra Tim al 59°, per il Fude cliente Wind al 61°, con Vodafon per Furio al 67°. Chi è tifoso napoletano e prima vedeva il Napoli con Sky sostiene di aver fatto un salto indietro così grande che a un certo punto ha sperato che Ancelotti mandasse in campo Maradona. Chiellini che esulta con Sorrentino a terra privo di sensi uguale solo a chi applaude ai funerali. Le apparenze ingannano a volte, e non solo perché Hagi a noi ci è sembrato un fenomeno ma non ci ha creduto nessuno, sono sempre stato convinto che il Bambi e la sua compagna praticassero erotismo basato sull’imposizione di sofferenze fisiche o mentali sull’altro, o meglio ho cominciato a pensarlo da quando vidi attraverso una porta socchiusa lei con i polsi legati al letto. Poi ieri sera c’è stata la possibilità di chiederglielo all’interno di un discorso più ampio, e mi ha svelato che quella volta fu lei a chiederglielo per impedirgli di usare le mani e rovinare lo smalto fresco. Io nel frattempo sono però andato in giro a dire che praticavano sadomaso, così come qualcuno aveva avanzato che Hagi fosse andato alla Roma. Che ci siano gobbi anche in San Frediano lo sapevo di già, ma ora ci ha sbattuto il naso anche la Nicoletta alla quale piaceva molto un bell’uomo conosciuto in tramvia mentre andava a Careggi a trovare la zia operata alla colecisti, poi lui si è entusiasmato per il cartonato a grandezza naturale di CR7. Intanto non è buona la prima solo per l’Inter, ma non penso che sia un interista che ha bevuto per dimenticare, quello che ieri sera ha buttato un numero di bottiglie indefinito di vetro dopo mezzanotte. Forse ha solo la mamma in fuorigioco, e col VAR non si scappa.

domenica 19 agosto 2018

Ognuno ha la propria sensibilità



Una Ichnusa non filtrata ghiacciata appena sveglio, “Stairway to Heaven” a tutto volume in una via de’ Serragli praticamente deserta e disposta a farsi percorrere fino in fondo all’anima, così il Bambi ha cercato di combattere l’inizio del campionato che non vedrà giocare la Fiorentina. Poi un boato ha ghiacciato il sangue di quei pochi rimasti che hanno subito pensato a un tragedia. Fortunatamente era solo lui che ruttava. La compagna che conosce bene il disagio di vedere tutte le altre e non la sua Fiorentina, ha cercato di rincuorarlo incoraggiandolo, pur rimanendo stravaccato sul divano, poteva sempre contemplargli il culo mentre finiva di sistemare casa. Del resto ognuno ha la propria sensibilità e percepisce come tragedia la mancanza della propria squadra di calcio, o come me, schifato per il mancato utilizzo di Montiel nell’ultima amichevole, tira una linea e punta tutto sulle nuove generazioni. Per questo cerco di insegnare a Tommaso che non si applaude quando si atterra, tantomeno a un funerale, nella carbonara si utilizza il guanciale e non la pancetta, non c’è altro panino all’infuori di quello col lampredotto. Il Bambi sostiene che Dio ha creato la tristezza per farci ubriacare prima. E poi ha sempre contestato il genio di Leonardo perché le proporzioni ideali dell’essere umano non vanno iscritte nel cerchio (cielo) o nel quadrato (terra), ma nel rettangolo che rappresenta un campo di calcio. Sempre lei si è fatta portare alla Consuma per frescheggiare, e per rincuorarlo ulteriormente, seduta su un muretto all’ombra di un castagno, pur non avendo eccessivo caldo, ha cominciato lo stesso a usare la gonna come ventaglio per mostrargli le cosce. Intanto dal basso di un campionato iniziato in mezzo alla navata centrale di un lutto nazionale Juve e Napoli vincevano. Io che sono anima semplice, quando si è appannato il vetro della doccia, ho reagito scrivendo w la fica.

sabato 18 agosto 2018

La tragedia ai tempi dei Social



A proposito di processi sommari e conseguenze per cui dopo ci si pente, l’altra sera ho sentito la vicina che trombava, urla, gemiti, colpi alla parete, il giorno dopo ho scoperto che non era lei ma la madre anziana che era caduta rompendosi il femore e sbatteva sul muro per chiedere aiuto. Eppure io mi ero eccitato. Rimango convinto, come lo ero però anche mentre sentivo i gemiti, che qualsiasi giornale e giornalista scriva, oggi, le ragioni per le quali è venuto giù il ponte, non può saperlo davvero, e soprattutto non è serio. E tra tutte le aberranti discussioni negli “speciali” in televisione, quello sul campionato che deve proseguire è già un passo avanti. Io predico bene ma razzolo male naturalmente, sono di San Frediano ricordiamocelo sempre, vi racconto una barzelletta riadattata alla bisogna. L’altro giorno mi sono avvicinato velocemente alla macchina perché il vigile aveva già cominciato a scrivere, era posteggiata male ma ho cercato di minimizzare facendo il gesto di levarla subito. Ma lui non mi ha neanche considerato continuando a scrivere, e la cosa mi ha fatto imbufalire non poco. Allora ho cominciato a prendere in giro la figura di chi siccome ha una divisa assume proprio quell’atteggiamento arrogante. Non ha fatto discorsi si è messo a girare intorno alla macchina e ha fatto la multa anche per le gomme usurate. A quel punto non ci ho visto più e sbagliando mi sono lasciato scappare qualche parola di troppo, con il risultato di farlo incattivire ulteriormente e di sommare multe alle multe. Allora, questa volta sorridendo, ho preso la bici legata al palo lì a fianco e me ne sono andato pensando che erano tutti cazzi di quello con l’adesivo NO TAV sul lunotto posteriore.

venerdì 17 agosto 2018

Chiacchiere da bar



Se non possiamo aspettare i tempi della giustizia perché aspettare quelli della sanità, esami di coscienza subito! “Non possiamo aspettare i tempi della giustizia” è una frase sciagurata, terribile. Un po’ ricorda chi non aspetta quelli del calendario e dà la buona Pasqua quando gli pare. Un Paese del G8 con 60 milioni di abitanti andrebbe gestito con un’emotività inferiore a quella di Dertycia. A me sembrano chiacchiere da bar. Lo dico perché mi ci rivedo, non faccio di meglio con il Bambi quando parliamo di clausole rescissorie. Tra un bombolone e l’altro la sua proposta è quella di applaudire dopo aver attraversato indenni un ponte. Gasperini poi con quelle dichiarazioni ha fatto andare giù del 20% il titolo Atalantia. Comunque se il Governo ha bisogno, io e il Bambi, a differenza della giustizia ordinaria, siamo in grado di emettere sentenze in pochi minuti, qualche ora se sono necessari accertamenti tecnici, e si può ulteriormente accelerare questa tempistica con l’aiuto del vino. Sospettiamo che il contratto di concessione sia stato secretato per nascondere la ricetta del Camogli. Vino buono dunque, e buone frequentazioni, il nostro bar vede immunologi, esperti di politiche migratorie, e ultimamente c’è stata un’impennata di ingegneri strutturali. In realtà gli stralli si potrebbero essere strappati a causa del trattato di Maastricht e della successiva privatizzazione. Prima che il bar chiudesse abbiamo fatto in tempo a concordare che sarebbe stato meglio il rinvio dell’intera giornata di campionato.

giovedì 16 agosto 2018

Quando si forma l'acido lattico


La Fiorentina è la squadra con l’età media più bassa di tutta la Serie A: 23 anni. Un inferno per Pioli, anche se per non fare come Sousa si lamenta per bocca di Gasperini. Solidarietà o principio dei vasi comunicanti? O forse Gasperini ha semplicemente pisciato fuori dal vaso comunicante? Parlando invece di inferni veri, qualcuno comincia a fare riflessioni amare, il giorno dopo quando si forma l’acido lattico, su come il tempo vola, se è vero che il 14 agosto sembra più un 11 settembre. Il Bambi dice che anche la polvere pesa, sostiene che a forza di nasconderla sotto il tappeto alla fine il solaio ne risente. Così nelle giornate più tristi faccio man bassa di ricordi, di solito penso a quando ero giovane e la Fiorentina vinceva, quando il cemento era fatto da poco e ancora teneva, ai tempi della Beatrice dalle poppe grosse che era pure multiorgasmica. Fa bene il Marasma a tirare su muri e non ponti. Sono giorni dove ha ragione soprattutto il gatto del Bambi che è sparito nell’armadio senza nessuna intenzione di uscire. Quando l’orchestra accorda gli strumenti prima del concerto, la bellissima attesa della musica, mi è passata anche quella voglia lì.

mercoledì 15 agosto 2018

Ferragosto ansia mia non ti conosco


La foto di oggi serve per stimolare quella degli altri, la mia ansia di campionato non ha bisogno di ulteriori inneschi, per quelli delle amichevoli, quindi, ecco l’immagine che fa scattare un’ansia ben più ponderata. Spero di non infastidire nessuno se sono anche abbastanza ottimista visto che ha piovuto e non ho dovuto annaffiare. Ci sono momenti che sono più eccitato di altri, tra questi scelgo l’inizio del campionato, ma capisco anche la sana tensione all’apertura della bustina dello zucchero a velo. Per fortuna chi vuole può compensare il calo del desiderio con il sequenziale al volante. Del resto la Fiorentina è l’unica malattia per cui non mi vaccinerei. E pensoso allora scruto il blog in attesa di qualche evento con risonanza sociale che mi veda protagonista, eroe positivo di una tifoseria anestetizzata nel piattume di questa vigilia. Visto il clima forse basterà anche solo indossare la sciarpa Viola e poi sintonizzarmi su Sky, non viceversa. Alla fine devo confessare che pur non credendo agli angeli che aiutavano Pioli, pur non essendo insomma così religioso come i suoi oppositori, a volte mi sembra che il panino col lampredotto abbia un’anima. Non mi resta che augurarvi un amichevole Ferragosto.

martedì 14 agosto 2018

Partite ufficiali declassate


Ho preso spunto da certe riflessioni sulle quaranta amichevoli che ci aspettano per considerarmi un irresponsabile fortunato. Forse il brodo di trippa, mettici la mancanza di cultura e ambizione, un quartiere popolare, o piuttosto una semplicità che ha ormai toccato il fondo, per me anche le amichevoli sono felicità pura, figuriamoci le partite di campionato declassate a tali per noia da quartieri alti. Per competenza tecnica da quartieri modello tipo Coverciano. Per il logorio della vita moderna. Posso andare anche oltre, raschiare il barile dell'inconsapevolezza e consigliarvi di fare come quelli che ritengono le amichevoli un piatto da chef stellato, diventato molto appetibile se è vero che già oltre quindicimila hanno fatto l’abbonamento per gustarselo. La mia passione è fortunatamente ignara di tutto quanto ci accade intorno, non viene condizionata da niente, non da chi allena, né dalla proprietà, dagli obiettivi, dai prestiti, dagli infortunati da riabilitare, dal pantaloncino nero invece che bianco. Da niente, quando scende in campo la Viola è sempre adrenalina pura. Festa vera. Proprio come quando ero bambino. Fortunatamente non sono cresciuto, e i castelli che devo ancora costruire non sono vuoti perché infestati dai fantasmi della frustrazione. La mia passione è rimasta intatta, ma solo perché non capisco cosa sta succedendo, ed è sempre stato un problema di famiglia ora che le vostre amare riflessioni mi ci fanno pensare. Anche lo zio Gigi non capiva l’importanza della globalizzazione e non credeva affatto nell’integrazione come risorsa visto che mi diceva sempre “moglie e buoi dei paesi tuoi”. Saggezza una sega! Arretratezza, ignoranza che non avrebbe potuto accettare il primo allenamento in Viola di Edimilson Fernandes. Per di più in prestito. Non ricordo un anno che gli andasse bene un allenatore. Lati positivi delle amichevoli ce ne sono comunque, se può aiutarvi vi ricordo che Pioli ha spesso utilizzato Montiel. Per il Bambi questa condizione che declassa le partite ufficiali è paragonabile solo alla maestosa tristezza delle vacanze in autofinanziamento. Io però non faccio testo, tranquilli, ho ancora voglia di pane e pomodoro mentre lui affonda il cucchiaio nel Barattolino Sammontana. E’ solo un po’ più forte il rimpianto di non aver fatto il tassista per ascoltare storie di amichevoli che durano da un anno a un altro. Storie dove spesso appaiono persino gli angeli. Ma sono io quello sbagliato, quello che va contromano in autostrada, lo vedo dagli occhi della Rita quando cambio una lampadina come se partissi per l’Iraq.

lunedì 13 agosto 2018

A fine mattinata


Ho paura che questa idea di Salvini del servizio di leva abbreviato possa portarci via Montiel da un minuto all’altro. Non ci rimarrà che addossare le colpe a Pioli se questa lotta agli abusivi denominata “spiagge sicure” ci priverà anche di quelli del “coccobello”. Tutti avremmo diritto di essere svegliati da uno speaker che ci legge una formazione con un numero 10 vero. Per me è arrivato il momento nella vita in cui ho smesso di lamentarmi e ho iniziato a fare qualcosa di diverso per combattere il centrocampo muscolare, quel passo in più, e ho cominciato a piangere forte. Malgrado fossi in ferie. Se Sarri e Jorginho sono come friarielli e salsiccia, al contrario Pioli e il fantasista sono come il vino da abbinare ai carciofi. Il medico di famiglia vista la mia ansia per l’inizio del campionato mi ha prescritto dieci gocce del generico di “il centrocampo crea occasioni” al mattino e dieci al pomeriggio. La sera della vigilia mi ha suggerito venti. Io non critico gli allenatori sulle loro scelte solo perché dopo l’episodio chiave del Bambi ho capito che può esserci un motivo che non conosco, e così mi astengo. Una volta il Bambi fu lasciato dalla sua ragazza quando scoprì che aveva in tasca un rossetto, così lui le confessò che la tradiva. Lo fece solo perché non ebbe il coraggio di dirle che era rappresentante Avon. Fine mattinata della domenica a bere un bicchiere di vino a casa del Bambi quando lei è tornata e appena entrata gli ha chiesto “Hanno esonerato Pioli mentre ero a messa?”

domenica 12 agosto 2018

Grunf! Gruner!


Avevo auspicato sconfitta, quella scossa che regala subito voglia di esonero e di polemiche a increspare la calma piatta di un mercato convincente. Un antidoto contro gli zero a zero al quale ha cercato di resistere stoicamente il solo Simeone che rinuncia al tap-in facile a porta vuota. A questo punto non so se mi ha dato più fastidio l’assenza di Montiel o il cornicione bruciato della pizza di ieri sera. La dimostrazione del cambiamento climatico sta tutto lì in quei venti minuti che scaldano così tanto gli animi. Quasi quasi ci vorrebbe un funerale riparatore. Il Bambi che è per l’esonero di Pioli prima dell’inizio del campionato perché dopo sono “boni” tutti, alla fine non si è potuto nemmeno godere il momento perché in quei venti minuti finali era in piscina, troppo pochi e troppi culi da guardare prima che arrivasse la compagna. Travolti dallo Shalke 04 o travolti dalla chiusura della pizzeria da asporto preferita nel desolato mese di agosto? Voglio lasciarvi con un messaggio di speranza e un bicchiere di Gruner Veltliner, ricordandovi che in questo momento alcuni si amano, Canova ci ha lasciato addirittura esempi indelebili. E qui comando io mi ha risposto la mancanza di equilibrio.

sabato 11 agosto 2018

La base ritmica


Combatto l’autofinanziamento col lampredotto, mi mangio un panino e sono felice. Sono una persona semplice, mi basta un morso per dimenticare che l’Eintracht di Francoforte ha blindato Rebic e così addio tesoretto. Che la Fiorentina è la squadra più giovane della serie A ma a Pioli non piacciono i giovani. Combatto con il cibo di strada i fast food delle opinioni dove il tifoso soddisfa la fame di polemica. Il Bambi mi ha ascoltato in silenzio e poi ha replicato che fortunatamente a lui il lampredotto non fa quell’effetto perché se gli passasse la rabbia non saprebbe più che cazzo fare. Capisce benissimo che la passione può essere presa con filosofia, con spirito, direttamente nel culo, o con la salsa verde. E così come a lui danno noia i mercati fatti di prestiti a me da noia la sua tovaglia plastificata sul tavolo della cucina. Spero che adesso i DV tornino ad essere più vaghi nelle risposte, troppa chiarezza ammazza il desiderio, in modo da lasciare quel gioco di vedo-non vedo che tanto fa eccitare noi tifosi. Se conosco i miei polli mi auguro che molto presto si cominci a pensare seriamente di fare dei corsi gratuiti per diventare vecchi. Mi viene da pensare che prima dei Social i grandi contestatori si distinguevano attraverso l’arte di incenerire con lo sguardo. Ma questi sono solo discorsi fatti davanti a un trippaio che fa la base ritmica con il coltello sul vassoio di acciaio, manca veramente poco e torneremo a gioire per un gol, quel momento magico dove nascono improvvisi gli abbracci. I più belli? Quelli nei minuti di recupero e quelli con la faccia in mezzo alle poppe. Poi la notte di San Lorenzo, una terrazza che aiuta, così il desiderio che il prossimo obiettivo non sia più il settimo ma il “semelle”.

venerdì 10 agosto 2018

Difficoltà nell'esercitare il controllo volontario sulla contestazione


Lo storpio che ricomincia a camminare e il cieco che ritorna a vedere del vangelo come miracolati, non sono niente in confronto a Pantaleo Corvino che malgrado i Della Valle colpevoli quando un loro dipendente commette errori, ma ignobilmente assenti quando fa bene, riesce comunque a mettere in piedi una squadra interessante. Quale sarà oggi lo stato d’animo di chi soffre di contestatio precox? Una disfunzione aggravata dalle parole di ADV a Moena. E come fare quando le cose cambiano dopo che i ponti sono già stati rivestiti e ormai non si può più tornare indietro? O si decide prudentemente di non emettere giudizi (se non si soffre della disfunzione di cui sopra), forse però una tattica troppo difensivistica per chi coltiva rancore a km zero e certe situazioni ingolosiscono troppo, oppure si fa come quella grande catena di supermercati in Corea, che vende confezioni di banane con differenti gradi di maturazione, in modo di averne una perfettamente matura ogni giorno. Io sono più per condividere i silenzi. Perché io me li vedo quelli dei giudizi perentori che stanno dritti con la schiena e mantengono un’espressione molto impegnata, per continuare a lavorare con una gamba sulla scrivania senza perdere in professionalità. Ma forse il problema è mio che soffro di attacchi di calma e non sono prevenuto nei confronti dell’arte informale. Se vediamo una persona sorridere di prima mattina non è detto che sia un’opera astratta.

giovedì 9 agosto 2018

L'eterna lotta


Diciamo che questo malcontento che ci caratterizza e ci divide è paragonabile all’eterna lotta di dove mettere l’altro braccio quando vogliamo dormire abbracciati alla nostra passione. Il Bambi che non si fa mancare mai niente ci aggiunge anche il fatto di non avere una zia ricca e senza figli che gli lascia l’appartamento di via Maggio. Io viste anche le mie specifiche competenze professionali sono tra quelli a sostenere che le palle che ci hanno fatto nel chiedere chiarezza alla Proprietà sono da annoverare tra le grandi opere. Siamo talmente bastian contrari che la Nicoletta vorrebbe fare un figlio malgrado il compagno sia momentaneamente disoccupato, solo per riempirlo di vaccini. Se avessimo Lucianone Gaucci forse saremo più uniti. E poi siamo tutti allenatori convinti. Soprattutto convinti. Io per primo, convinto che le turiste fingono di fotografare i monumenti per fotografare me. Agosto intanto ha preso il sopravvento, calmi intenti sul blog. Non basta una bomba d’acqua a lavare via il disordine di ore messe alla rinfusa. Ci sarebbe bisogno di una scossa, forse di una sconfitta con lo Shalke 04. Confondere il concetto di perdere qualcosa come i quarti posti per dargli un nuovo valore, con un’amichevole andata male. Che l’obiettivo del settimo posto annunciato da ADV ci sia lieve.

mercoledì 8 agosto 2018

Episodio saliente



Devo ammettere che quando Voltaire scriveva tutte quelle belle cose sulla tolleranza, l’auofinanziamento in Fiorentina ancora non esisteva. Adesso ci vorrebbe un altro po’ di illuminismo per capire chi ha ragione tra chi chiede ai DV di andarsene e chi lo definisce un mercato perfetto in caso di un altro colpo a centrocampo. Perché c’è anche chi soffre per il prestito secco e chi invece trova deliziosa l’attesa per la prima di campionato. Non essere scontenti è anarchia? O siamo forse i protagonisti a mia insaputa di una barzelletta? Il Bambi non ha preso bene nemmeno l’arrivo così dismesso di Pjaca, sempre per quel suo malcontento di fondo, adesso alimentato dai Della Valle ma che nasce da lontano. A tale proposito devo raccontarvi un episodio saliente, prima insomma che il Salento diventasse di gran moda. Il suo conflitto interiore irrisolto ha origine familiare documentato da uno di quei primi filmini che hanno fatto la fortuna di Paperissima. Quando cioè il padre raccontava agli amici della sua giovinezza insieme alla madre, mentre lei riprendeva, di viaggi organizzati in cinque minuti, delle avventure con la vecchia BMW in bianco e nero fino a Capo Nord, per finire con “e poi a maggio sei nato tu”. Solo che il suo compleanno è il 20 luglio. Uno sbandamento che lo ha spinto a portare in trionfo Delio Rossi come salvatore della patria appena sbarcato a Firenze, ma molto tempo prima a prendersi tre giorni di cella di rigore appena arrivato in caserma a Milano per aver ringraziato il maresciallo di aver avuto l’accortezza di fargli trovare il pallino rosso con scritto “Tu sei qui” alla fermata della M1 Rossa “QT8”. Da lì si è intristito e ha cominciato a pensare come se fosse molto più vecchio. Pensava che le mamme dei suoi amici fossero delle gran belle signore sulla cinquantina, e ne avevano tutte meno di quaranta. Fino a credere che Hagi fosse la riserva di Pastore alla Roma.

martedì 7 agosto 2018

Un intenso lavoro su se stesso



Dopo Pjaca, al bar mentre facevamo colazione, ho chiesto al Bambi se aveva presente quando vai a letto, pensi a quello di positivo che ti è capitato durante la giornata, e ti addormenti con il sorriso. Mi ha risposto di no. A parte le polemiche per le parole di ADV a Moena, ha tenuto a precisare che questa estate sarà ricordata soprattutto per aver scoperto lati di sé che prima non sudavano. Altro che Pjaca. Per quanto riguarda invece quella piccola regola di pragmatica del linguaggio non scritta, mentre addentava il budino di riso, gli ho ricordato che le discussioni su Hagi prima o poi si esauriscono, cioè non possono essere condotte oltre con reciproca soddisfazione. A quel punto vanno interrotte, senza farsi scrupolo di lasciare l’ultima parola a chi non sopporta che sia andato alla Roma. Nel calcio ci sono troppe frasi fatte, troppa confusione di ruoli e schemi, quando gli ho detto se alla prima di campionato in casa fosse favorevole a uno sciopero del tifo con la curva vuota per i primi venti minuti contro il prestito secco di Gerson, mi ha risposto che per lui era come sfondare l’acqua calda. E di lui apprezzo la disinvoltura con cui si butta giù il morale da solo. Quella naturalezza pare spontanea, invece richiede un intenso lavoro su se stesso. Interno. Quello del Fronte Gobbo.

lunedì 6 agosto 2018

L'infiltrato


Il trasferimento di Hagi alla Roma intanto è stato declassato tra i misteri dei cerchi nel grano. Mentre anche la vacanza del Bambi viene scandita da difficoltà e asprezze. Essere Viola te lo porti sempre dietro. Da qui il dilemma tra il cornetto con la crema o quello con la marmellata. Lo spritz o il mojito. Pistacchio o stracciatella. Per fortuna ho il mezzo carico e ho potuto continuare la mia personale guerra, anche se non contro i DV, ho avviato una lavastoviglie vuota perché ci ho visto entrare una zanzara. Come possiamo accettare che dentro a uno stadio sia permessa qualsiasi offesa, così come sui Social. No, è inaccettabile, ma non so se anche voi vi rivestite per andare al bar sulla spiaggia, sennò che ve lo dico a fare! Che volete farci se la Viola mi s’insinua nei pensieri come il soffritto nei vestiti, in certe giornate dove anche se apri un libro trovi frasi tipo “Tu non vivi, ti lasci distrarre dalla Viola”. Mentre su uno striscione leggo chi si lamenta di cose di cui io sorriderei. Io mi fido dei DV, semmai non mi fido di chi non gira nudo per casa. Il Bambi è così scontento di tutti questi prestiti perché ha una percezione decadente del suo vissuto, ritiene che il suo clou sia stato quella volta che sbucciò perfettamente una renetta formando con la buccia un ricciolo perfetto. Ma chi ci capisce noi fiorentini, quelli di fuori pensano che la città sia piena di cimiteri, mentre per noi il cipresso è casa. Ci lamentiamo che la squadra non tira in porta e ci assegnano una coppa perché abbiamo tirato in porta più degli altri. Siamo poco credibili quando ci lamentiamo di una squadra che è più forte dello scorso anno, come una troia che fa colazione con l’Orzo bimbo.

domenica 5 agosto 2018

Il vino sa di tappo



Se l’aria condizionata rende più sopportabile l’estate, e il riscaldamento l’inverno, la partita della Fiorentina ne annienta tutti i benefici. E Pioli, e non si tira in porta, e la telecronaca di ViolaChannel. E il vino sa di tappo che è sempre un grande classico. Menomale che comunque le vere erezioni se ne fregano del caldo e del freddo. La salvezza sarebbe andare via, staccare un po’ dalla Fiorentina, dove insomma lo smartphone non prende dal salotto di casa. Giù le serrande, e poi basta dire di essere stati a Capalbio. Tanto la la partita dei Viola è come una vacanza di merda, maltempo, vento, e l’hotel che non è quattro stelle ma fa cacare. Per fare veramente paura sui pacchetti delle sigarette dovrebbero stamparci il contratto del prestito secco di Gerson. Purtroppo siamo fatti così, a me succede soprattutto quando vado a fare la spesa, poi ci torna la Rita e le dicono che sono più esigente delle massaie. Significa che non ci accontentiamo mai. Il problema del tifoso Viola disilluso dai Della Valle è che certi sogni ritrovati nel cassetto non sa se buttarli nell’umido o nell’indifferenziata. Conosco bene i fiorentini che mentre si puliscono la bocca gli scappa accidentalmente un vaffanculo. E il mare che abbiamo dentro è un mare di polemiche. Bisognerebbe ricordarsi sempre che non esiste la squadra giusta ma quella di cui ci si innamora. Poi alla fine ho detto al Bambi che un giorno capirà cosa vuol dire essersi goduto di meno la Viola per chiedere chiarezza, e giustamente mi ha esortato a dirglielo subito. Mi immagino i fisionomisti, quelli che Veretout è grasso quanto avranno sofferto per non aver mai visto Steven Seagal spettinato. Il tifoso Viola ha bisogno di innamorarsi di un giocatore che scopre solo lui, con Hagi è andata male come quando ci si veste con l’outfit preferito, si esce, ma non si incontra nessuna d’interessante. Poi Hagi alla fine è andato alla Roma? Ora c’è Montiel che ha le gambine di quel bambino di cui mi parlava lo zio Franco quando mi faceva guidare la macchina le prime volte “occhio che dietro a un pallone che rotola c’è sempre un ragazzino che gli corre dietro”. Il tifoso Viola non dimentica, né il mancato arrivo di Mammana, e né le parole dello zio Franco. Il tifoso Viola non dimentica, sedimenta.

sabato 4 agosto 2018

La forchetta non è un gap


Quelli degli striscioni pensano solo ai Della Valle, mai un pensiero affettuoso per gli anziani in difficoltà ai quali Studio Aperto consiglia di non uscire nelle ore più calde. Se non fossimo così fissati con la proprietà bisognerebbe evidenziare questa problematica srotolando un bello striscione dal Campanile di Giotto (mi raccomando la scrittura in verticale) dove a caratteri cubitali far presente; “Ma a mezzanotte che cazzo comprano?”. Intanto non so se ci avete mai fatto caso ma a Firenze più sudi e più sai di lampredotto. Per fortuna non tutti sono incattiviti per via del prestito secco di Gerson, ieri dal trippaio di Sant’Ambrogio mi si è avvicinato uno che vedendomi rovistare nel cestino si è offerto di comprarmi un panino, anche se io stavo solo cercando di recuperare le chiavi che mi erano cadute dentro. Il Bambi è dalla parte di quelli degli striscioni perché si riconosce in loro, stessa attitudine ad essere preciso, attento ai particolari. La sua indole lo porta a osservare con spirito critico e a partecipare attivamente alle discussioni apportando il proprio contributo anche attraverso polemiche. Un rompicoglioni insomma. Io invece mi chiedo se per Modric all’Inter lo scoglio è chiaro che non sia il Real, per Pjaca forse non c’è più nessun scoglio. Comunque per Pjaca non dobbiamo avere fretta, non a caso Caterina che qui è nata, ha esportato le mode culinarie tra cui la forchetta. A cosa serviva la forchetta quando le mani sono ideali per strappare la carne dall’osso? Un rallentamento che ci insegna a gestire l’appetito. Adesso però ci servirebbe di più un temporale stanotte che un nuovo striscione domani (anche se di benvenuto a Pjaca).

venerdì 3 agosto 2018

Caccia ai randagi dell'insulto



Ho talmente recepito la linea dura della Società sugli insulti tramite Social, che ho deciso di non premere ESC nelle ore più calde. E non pubblicherò nemmeno una foto di Capalbio perché so che può essere interpretata come atteggiamento troppo radical chic. Saranno così attenti e spietati da essere già stati definiti “sentinelle a pelo raso”. Trovo giusto il richiamo alla moderazione, non è possibile che sui Social ci si comporti in maniera completamente diversa da come si fa nella vita reale. Un comportamento da randagi del web che mi ricorda da vicino quando si fa colazione in casa con uno yogurtino e due mirtilli, mentre quando si fa in albergo si aggiunge il dolce, il salato, il crudo di pesce, i formaggi, le uova e la frutta fresca. In più mettici l’estate e quindi il calciomercato, dove si fa colazione alle tre di notte con il cappuccino e il cornetto, e poi si rifà uguale alle 10:30. Sì, va decisamente regolamentato il linguaggio sui Social, e penso che faccia bene anche agli stessi che esagerano, perché noi morigerati ci si lamenta a fare sesso con questo caldo, immaginiamo quei poveracci che fanno le orge di polemiche. Qualcuno ha chiesto chiarezza ai Della Valle anche sulla strage di Bologna. Chiedo a chi di solito trascende di guardarsi intorno perché in questo periodo è possibile trovare valide alternative anche last minute, mi viene in mente chi si mette a fare da spalla agli animatori nei villaggi. Se ce la fa il Bambi a moderarsi ce la potete fare anche voi, e infatti non ce la fa.


giovedì 2 agosto 2018

Un botta e risposta che va per le lunghe



Ai tifosi che lo contestano, De Laurentis risponde che non si sono accorti di quanto il calcio sia cambiato. E il clima allora dico io? La tropicalizzazione di cui qualcuno ancora non tiene conto, tra un po’ porterà qualche rompi cazzo a protestare per la presenza di troppe palme sui lungomari italiani. Ma purtroppo anche i detenuti stanno ormai al tiepido e bisogna prenderne atto. Io per combattere il surriscaldamento del pianeta ed isolarmi dai contestatori col punteruolo rosso, uso la mia vasca come porto sicuro, al mare ci sono troppi tifosi scontenti con la Gazzetta in mano. Perché se poi gli chiedi come mai, malgrado la Fiorentina abbia le pezze al culo e Pioli sia un ceppicone, Pjaca ha deciso di venire proprio da noi, non ti rispondono. Non vorrei che gli succedesse come al Bambi al quale le risposte migliori vengono sempre due ore dopo che gli poni la domanda, e allora dovresti stare in spiaggia troppo tempo per mettere in piedi una discussione con botta e risposta. La colpa è sicuramente mia che vado sempre troppo di corsa, mentre molti tifosi prima fanno l’abbonamento e poi considerano le risposte da dare, del resto anche il mare riflette i raggi del sole, e certi volti riflettono grande serenità. Fermiamoci un attimo e ponderiamo anche noi. A me aiuta parecchio il vino a riflettere. Dopo i primi bicchieri ho infatti pensato subito al povero Pioli che contro l’Heracles aveva messo in campo una formazione tutta sbilanciata in avanti perché voleva perdere e quindi mostrare le carenze della squadra. Purtroppo ha vinto e Corvino non gli comprerà più niente. Anche Pioli quindi è lì che beve per riflettere meglio se solo avesse messo in campo una formazione tutta difensiva. E forse anche Pjaca sta bevendo per dimenticare di aver scelto la Fiorentina senza ascoltare i tifosi Viola che lo mettevano in guardia, ma Pioli ha sbagliato formazione e ora col cazzo che Corvino lo porta a Firenze.

mercoledì 1 agosto 2018

Il domani non esiste


Con Pjaca ci vanno ormai con i piedi di piombo anche i feticisti. Intanto il Bambi gira con una agenda dove prendere appunti, lo sguardo si è fatto più attento, sono un paio di giorni che scruta i potenziali fenomeni nelle amichevoli estive. Poi sarà solo asta selvaggia al Fantacalcio. Sguardo fiero perché anche l’occhio vuole la sua parte di contestazione. Vorrei contestare anch’io ma sono intrappolato nel corpo di una persona che si chiede come mai il 38% d'incremento degli abbonamenti in prelazione. Probabilmente ha ragione chi sostiene che il domani non esiste. E’ solo una mia visione troppo ottimistica del calendario. Anche se quando mi scivola il cucchiaio dentro la pentola del sugo l’ottimismo va a farsi fottere. Insomma, poi arriva il momento nel quale ti rendi conto che parlando della Fiorentina dei Pontello con un ragazzo di quelli che oggi affigge striscioni, lui ha la stessa espressione annoiata che avevo io quando mio padre mi parlava della Fiorentina di Ugolini. Alla fine di una giornata torrida sfangata solo grazie all’aria condizionata, ho convenuto con me stesso, il Bambi che ne è privo era al Centro Coop di Gavinana senza comprare niente, ho convenuto che è una fortuna quando arrivano catastrofi come quella del fallimento cecchigoriano a insegnarti la vita. E penso a quanto sarebbe insopportabile starsene un attimo tranquilli tra il quarto e l’ottavo posto. Io che sono più furbo del Bambi però non vado al Centro Coop a rinfrescarmi senza spendere niente, riempio carrelli online e li abbandono lì.