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martedì 28 agosto 2018

Troviamo un compromesso



E’ diventato tutto così complicato, ci andasse mai bene qualcosa a Firenze, se non parli del meteo con quei tre o quattro che vogliono Montiel finisce che i figli sono prima troppo piccoli e poi troppo grandi. Comunque il fegato va gestito con parsimonia perché deve durare fino alla fine del campionato. Da un punto di vista umano dovremmo tutti avere il diritto di ricevere un abbraccio, un messaggio, una chiamata, una presenza in campo all’improvviso. Anche se Montiel a differenza di Hagi ha ancora qualche speranza. Per qualcuno sono pure finite le vacanze maledetto Pioli. Parlando con Ciro Vestita mi diceva di stare attento ad interpretare correttamente l’indole degli utenti, perché molti commenti sono condizionati dalla loro pericolosa vicinanza alla dose letale di peperoni. Fuori dalla quale la gente è molto meno vogliosa di avvicendamenti societari ed esoneri degli allenatori. In più c’è che si viaggia sempre più spesso in aereo, arriviamo prima ma perdiamo tutti gli altri vantaggi di un viaggio più lento. Quando guardiamo fuori dal finestrino possiamo riflettere, rapiti da mille pensieri. La vita, la famiglia, i troppi soldi spesi per Benassi, l’amore, la morte, i pochi soldi spesi per Gerson, la pizza mangiata al tramonto di Badia a Passignano. Per non parlare di Alonso, delle dune di Capalbio, di Veretout che si è mangiato pure il tramonto, e infine del Chievo che è poca cosa se c’è da valutare positivamente qualche nostro giocatore, ma che ha fatto soffrire Ronaldo & co la settimana prima. Riaperta intanto la campagna abbonamenti, e riattivate le sveglie. Sono i Social per i tifosi più giovani e Rete4 per quelli più vecchi che portano al cortocircuito della contestazione. Questo clima d’odio all’interno della tifoseria tra chi contesta e chi contesta quelli che contestano, finisce per penalizzare fortemente quelli che odiavano tutti già prima che arrivassero i Della Valle. Troviamo un compromesso, mettiamo Cecchi Gori presidente, una sorta di ministro senza portafoglio, senza fax e senza TMC. Uno che ci ricorda Batistuta, gli ultimi trofei vinti, e la balaustra oggi tristemente privata degli slanci d’entusiasmo che si merita. C’è qualcuno più compromesso di lui?

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