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giovedì 31 dicembre 2020

Nevicherà per sempre


Visto che per gli astrologi si fa dura fare previsioni sul 2021, alcuni sono andati a lavorare, uno in particolare ha iniziato a fare l’imbianchino con il cognato, la previsione la faccio io. Nevicherà per sempre così i vaccini rimarranno tutti in Belgio, l’Umanità si estinguerà e i belgi domineranno il mondo dopo aver fondato il Sacro Belga Impero. L’unico non belga a salvarsi sarà Pioli chiamato a rilanciare l’Anderlecht. Comunque chiudo l’anno con il proposito di prendere più spesso esempio dalla natura, e lo dico dopo aver letto che i polpi prendono a pugni i pesci anche senza alcuna ragione. Fermo al semaforo di via Foggini ho avvertito chiaro il disagio di essere così basso in classifica, semplicemente guardando un uomo in vestaglia fumare in balcone, dare un ultimo tiro e poi gettare il mozzicone sulle auto parcheggiate. Al piano di sopra un signore sorride e gli rovescia in testa la lettiera del gatto. Poi bisogna ricordare che quest’anno c’è anche chi, nella disperazione generale, ha trovato lavoro, amore, o è riuscito a realizzare progetti importanti. Auguriamoci che a ‘sti figli di puttana non vada bene anche il 2021. Mondo cane. Insomma, mai generalizzare, bisogna sempre valutare caso per caso umano. Dal Galanti ho preso un Franciacorta Antica Fratta, un Etna Rosso Murgo, e un bloc de foie gras, alla Lidl ho preso invece il brandy per sfumare i gamberi. E così dopo ore di accesa e partecipata discussione con la Rita abbiamo raggiunto l’accordo per il cenone. Io apparecchio. Adesso però non bisogna avere paura del futuro perché noi siamo un miracolo, venga pure avanti il 2021, sono anni che la Pfizer cerca di uccidere gli anziani con il Viagra, la cosa ci stava bene e ci ridevamo pure. Persino gli anziani. Ora la Pfizer cerca di salvargli la vita, e giù con le teorie, i complotti. Noi umani siamo una forma di vita meravigliosa. E vi ringrazio per avermi sopportato un altro anno.

mercoledì 30 dicembre 2020

Senza complicate metafore


Oggi passo dal Galanti a vedere se trovo qualcosa di sfizioso per domani sera. Non so se può interessarvi di più il fatto che da piccolo sognavo di fare uno di quegli uomini appesi dietro il camion della nettezza, mi aveva sempre dato un senso di libertà, poi hanno inventato i cassonetti, e niente, eccomi qui. Oppure se può interessarvi del socialista Andrea Bertazzoni che fuggì in URSS nel ‘32, aprì un caseificio pensando di far conoscere il gorgonzola ai sovietici. Le striature verdi del formaggio non piacquero però a un maggiore del NKVD che lo accusò di sabotaggio social-fascista e congiura trotzkista. Non comprerò formaggi dal Galanti. A chi ha spirito imprenditoriale, invece, consiglio di aprire una vaccineria. In questi tempi di pandemia la foto serve per ricordare il tempo delle mele. Da non confondersi col tempio del male nel quale è stata girata la prima stagione di Fargo. C’era anche un tempo in cui quando si facevano la coda di cavallo il significato era abbastanza chiaro, oggi ho visto farla per mangiare una fetta di pandoro al cioccolato. Oggi che parla Rocco. Nel frattempo il Bambi mette il ketchup pure sulle paranoie, mentre io continuo a farmene quando prenoto la spesa con la app e vorrei spiegare all’anziana signora che non sono un raccomandato. Piace l’Etna Rosso ma piacciono anche le parole che spiegano bene il concetto senza complicate metafore e senza lasciare alcun dubbio. Tipo ceppicone. Comunque adesso non importa più cosa vien detto di Pioli, l’importante è dirlo ben distanziati e con la mascherina. Per tutto ciò premesso dico, e poi chiudo, che gli animali sono meglio delle persone, però dipende molto anche dal soffritto. Tra carne e attaccanti argentini, per domani ho scelto i gamberi.

martedì 29 dicembre 2020

La pergamena


La compagna del Bambi si è convinta definitivamente dopo che lui ha toccato i tasti giusti, o meglio rinfacciato, a cominciare dal fatto che nel tempo lei ha creduto al linfodrenaggio, allo yogurt magro, a Bertinotti, al dentifricio sbiancante, ad un altro allenatore per la Champions, ai suoi ex, per questo adesso è costretta a credere pure al vaccino. E se si è vaccinato De Luca allora dovrebbero vaccinare anche quelli il cui blog supera i 500 commenti almeno una volta alla settimana, per il merito di aver intrattenuto gli utenti in maniera continuativa da almeno 5 anni, gratuitamente, anche e soprattutto durante i mesi più difficili della pandemia. Un blog che deve aver attraversato i tempi che vanno dal salto della quaglia al salto della specie. E poi il resoconto giornaliero sul Bambi deve essere salvaguardato, Bambi che ieri finita la seconda bottiglia di Etna Rosso (Calabretta) che gli avevo regalato per Natale è uscito fuori con la somiglianza tra i Pan Goccioli e Bruno Vespa. La neve che a Milano fiocca comunque tutto l’anno mi ha ricordato mia nonna Zaira quando per descrivere quel tipo di precipitazione atmosferica diceva che non ruba, nasconde. Non tutte le cose vanno nel verso giusto però, malgrado ‘sti tre giorni di zona arancione, la compagna del Bambi aveva pensato a lungo al regalo da fargli, voleva una cosa utile e originale allo stesso tempo, ed alla fine era fiera di quella scelta ponderata lungamente e quindi faticosa, poi il destino ci ha messo lo zampino invece dello zampone, impensabile quello che poi è successo a Torino, aveva scelto anche una magnifica e preziosa pergamena per realizzare la mappa dei muri contro cui lui poteva sbattere la testa. Regalo che non ha potuto consegnargli per colpa di quello zero a tre entusiasmante, ma che potrebbe riciclare nel caso in cui Pioli vincesse lo scudetto.

lunedì 28 dicembre 2020

Popolar scicche


La compagna del Bambi, ieri, con amarezza ma anche sano realismo, ha detto che vuole credere alle promesse di sicurezza e di vita migliore, e per questo si farà mettere in corpo qualcosa di estraneo pur sapendo che potrebbe avere reazioni non gradite. Gli ho manifestato la mia felicità per aver deciso di vaccinarsi, lei che è sempre stata No Vax, ma con mio grande rammarico non si riferiva a quello, ma a lui, che ha comprato un nuovo fallo di gomma. E tutto nasce dalla variante della sua ultima esternazione “vieni qua Coronavirus che ti inoculo”. Poi mi sono svegliato col frastuono di un furgoncino che dal megafono richiamava l'attenzione del gentil sesso: “donne è arrivato il vaccino”, mi sono affacciato ed era quello della Bofrost. Comunque nessuno mi toglie dalla mente che Burioni sia la versione sanitaria di Renzi, anche se ho visto panettoni camminare. Con Pioli in testa alla classifica poi, pensa se ne uscivamo peggiori. Che San Frediano sia un quartiere popolare l’avevo già detto, e anche se nelle guide turistiche viene raccontato come il più cool al mondo, la quotidianità mostra cervelli crivellati di colpi dall’ignoranza, per questo ieri è arrivato un furgoncino del cibo da asporto in Piazza de Nerli e il tipo è sceso con i suoi contenitori isotermici, dalle finestre delle abitazioni che si affacciano sulla piazza erano tutti festanti ad applaudire, pensavano fossero vaccini. Mentre il cane del Centi è stato scambiato per una renna.

domenica 27 dicembre 2020

Dubbi di Santo Stefano


A proposito del quesito di ieri, il Bambi ha voluto precisare che il furgoncino passava sui Lungarni e quell’uomo gridava “Vaccini”. Bambi che alla faccia del lockdown mi ha mandato gli auguri da Parigi. Per quanto riguarda i negazionisti di sua conoscenza si è inventato che se ti fai il vaccino poi il telefono prende ovunque. Il problema è stato che il furgone della Pfizer è dovuto passare tra Roncobilaccio e Barberino, poi una volta a Roma si è fermato in doppia fila con le quattro frecce, ma per fortuna la tisana “ventre piatto” è già disponibile. In San Frediano c’è un problema più grande, l’istruzione media è bassa, il quartiere si sa è popolare, e così il Bambi e i suoi amici del bar di piazza San Felice sono pieni di dubbi, uno su tutti se si scrive Pfitzer o Pfizer, per non parlare di Biontech o Bio-Tek, ma l’angoscia vera è su come si pronuncia Pfaizer, Faizer, Faiza, il Bambi ha così deciso di chiamarlo “Stefano” per via del ceppo. Un altro avrebbe voluto che il camion fosse arrivato in Piazza Pitti con la musica a palla e tutte le luci accese tipo quello della Coca Cola. Un altro è imbufalito con i maschi con lo smalto alle mani, un altro ancora non sa scegliere tra merovingi e carolingi, figuriamoci se è in grado di decidere di vaccinarsi. C’è anche chi a Santo Stefano pensa solo alla lavatrice dei rossi. Il dubbio del Centi è invece quello più sottile, quello a noi più affine, si chiede se in caso di dimissioni di Papa Francesco venga richiamato Ratzinger che è ancora sotto contratto, perché sarebbe assurdo pagare tre papi in una stagione.

sabato 26 dicembre 2020

La scelta difficile


L’incomunicabilità ai tempi del Covid si è manifestata in tutto il suo atteggiamento più emozionale quando il Bambi ha sostenuto che non ne sarebbero usciti prima di Pasqua, la compagna ha annuito aggiungendo che il virus è ancora forte, ma lui si riferiva alla colazione col pandoro. E menomale che erano solo loro due. Poi si sono ritrovati nella magia del Natale che sta nell’alcol, quel tot in più che ti mette in pace col cosmo. Che per un attimo ti fa dimenticare chi è in testa alla classifica. Mentre la terza ondata sarà di avanzi natalizi. Capisco che un’invasione aliena sarebbe stata più epica, oppure che la fine dell’Universo preveda un unico viale senza inizio e senza fine pieno di fruttivendoli bangla aperti H24, ma va bene anche uno 0-3 all’Allianz Stadium. Spero che dopo aver creduto alla Champions con un altro allenatore oggi si possa pensare alla giornata mondiale dell’ananas che brucia i grassi. Il Bambi dopo aver bevuto il “Varnelli” liscio mentre prima di ieri lo aveva utilizzato solo per correggere il caffè, mi ha telefonato per mettermi di fronte a una scelta che però non sono riuscito a prendere. In poche parole mi ha detto che camminavo sui lungarni quando un furgone mi caricava e mi portava davanti a uno di colore che stoppava il pallone anche peggio di Kouame e che mi diceva: pillola azzurra e puoi volare per 48 ore ma ogni km ti vengono addebitati 2 euro sul telefono, pillola rossa per 48 ore sei invisibile ma puzzi di pecorino da morire. Cosa scegli? Insomma, quando lo stolto indica il bicchiere il saggio sa che dentro c’è il vin santo. Adesso come ogni anno dobbiamo rimanere vicini a quelle famiglie più sfortunate che scambiano Natale per Capodanno e scoppiano i botti.

venerdì 25 dicembre 2020

Natale in casa Bambi


Il Bambi si è imbottito di ansiolitici, Natale o non Natale, adesso ha il terrore che alla mezzanotte del 31 scatti il 32. Ho cercato di rassicurarlo facendogli presente che il “bene rifugio” non è l’oro ma il lampredotto. Ma niente. Il primo Natale “con chi puoi” e non “con i tuoi” lo ha destabilizzato. Forse l’abuso nel tempo di alcol e droghe, non ha voluto nessuna rassicurazione, a niente è servita la vittoria di Torino, anzi, ha detto che se non mi arrivano gli auguri di Natale è lui. Per lui che Babbo Natale ha la barba finta sul gomito. Di religioso mi ha voluto leggere “lettera ai ciociari” per rimarcare che le ciambelline al vino sono più buone se poi vengono inzuppate nel vino. A tal proposito ho scelto un Brunello “Tenute Silvio Nardi 2014”. Comunque le esperienze maturate nell’ambiente della malavita locale le metterà a frutto per sfuggire alle forze dell’ordine quando rientrerà a casa; si vestirà di scuro. Se lo beccano dice che parlerà solo in presenza del suo mandolato. Mentre le esperienze da tossico lo portano a sostenere che se uno a 70 anni si fa vaccinare in diretta tv e si alza come se niente fosse, allora era una pera. La zona rossa non sarà un problema, la necessità di stare a casa, anche se non ai domiciliari, potrebbe evidenziare la mancanza del pigiama in mezzo alle cento lavatrici di Natale, in quel caso gli sarà assegnato d’ufficio. Dice che dopo il vaccino, per riabituarsi alla socialità, metterà su un baby gang. Che dire, l’atmosfera è strana, se penso che con la fila per andare dal macellaio lo scorso anno ci andavi a Umbria Jazz. E poi il Milan in testa alla classifica. Diciamo che in queste settimane ho scritto refusi su Ibra determinante perché ha prevalso la pigrizia e mi ha fatto fatica andare a controllare le formazioni su Google. Sarà un Natale psichiatrico. Per questo e non solo per questo vi auguro di passarlo con una persona alla quale possiate confessare cose per cui tutto il resto del mondo si scandalizza (anche se fosse di esservi sbagliati su Pioli).

giovedì 24 dicembre 2020

Riflessioni piene di acido lattico


La verità è che questo 0 -3 ai gobbi non me lo sono goduto come sarebbe stato in condizioni normali. Perché non sono condizioni normali però non lo so, il Covid come ho già detto non ha inciso in maniera negativa nella mia vita, affetti non infetti, lavoro oltre ogni più rosea speranza, allora perché? Stadi vuoti? Lockdown? Mmmmh. Forse sono vecchio, nuoto, nuoto, nuoto tutti i giorni, faccio 15 km la settimana per sentirmi giovane, ma la reazione tiepida alla vittoria con la Juve sancisce l’esatto contrario. Oppure è la tristezza per un campionato alla meno, Rocco che non ha il physique du role che mi si confà, e i suoi pacchi con provola, ‘nduja, salumi caserecci e vino sincero non riescono ad avere un posto speciale nel mio cuore. E diciamo che con le lamentele degli juventini sull’arbitraggio, più il gol di Hagi, il 2020 ha visto veramente di tutto. Non so definire questa stanchezza delle emozioni, neanche fossi romano e dovessi precisare in continuazione che nella carbonara ci va il guanciale e il pecorino e non la pancetta e il parmigiano. Ma una nota di colore c’è in questo viaggio interiore, si narra infatti che per le vie di Bolzano si sia alzato un “Juve merda” ruttato alla cipolla. Fisicamente in forma ma dentro elaboro riflessioni dolorose e piene di acido lattico che hanno l’andatura incazzata di Nevded, insomma i tre gol ok, la vittoria bellissima, ma prevale che alla fine, tra sguardi, lingerie, sorrisi maliziosi, poppe turgide e arroganti; tutto si riduce a un misero getto di sperma che di rado assolve al suo compito. Mi viene da pensare che questa vittoria è come quello schizzo, e che tutto finisce tra fazzoletti, condom, sapone e cestini. Forse se Burioni si vaccinasse in diretta da Fazio ritroverei lo smalto dei giorni migliori. O forse è Pioli che mi distrugge dentro perché io vi avevo creduto con quella storia del ceppicone e della Champions. O forse avevate avuto ragione proprio voi perché è talmente ceppicone che continua a vincere e ad essere primo malgrado Ibra abbia smesso di fornire una giustificazione a cui aggrapparvi. Del resto 10 vittorie e 4 pareggi su 14 partite non si fanno senza un centravanti che fa la differenza come invece le altre. Ma una soluzione forse c’è, toccare il ragù con un dito, altro che cielo.

mercoledì 23 dicembre 2020

Allora non siamo così scaceres


Ognuno scelga come preferirla questa vittoria, intendo con o senza canditi. Rimango sempre sorpreso dall’immensa fantasia di quelli che come me non capiscono un cazzo e pensavano di prendere un’imbarcata. La Rita dice che sono troppo vecchio per questo calcio, per me invece sono solo rughe di espressione causate dall’incredulità nel vedere la Juve che perde 6 punti in un colpo solo. A noi non può far più paura nemmeno la serie B, non solo per questi tre punti che potrebbero essere la svolta, soprattutto perché da ragazzi abbiamo giocato con il “Crystal ball”. Anzi, oggi che è tempo di varianti non sarebbe neanche più il caso di soffiare nel cannello, ma di ruttarci. Rocco docet. Se questa vittoria ci ha salvato il Natale, di contro lo ha rovinato ai gobbi, poi se qualcuno vuole infierire sarà sufficiente durante il pranzo del 25 dove sono presenti commensali juventini dire di non sentire i sapori. Se i giocatori sul viale del tramonto riescono a dare questo contributo saremo disposti anche ad accettare figli e nipoti che nascono già vecchi. Se Chiesa aveva pensato che Torino sarebbe stata l’isola felice, dopo la partita avrà pensato che sembra più un’isola ecologica, mentre Vlahovic è sembrato più buono, anche se a Natale è doveroso. Se fossi un pittore dipingerei la sconfitta juventina con l’immagine dei due ex Federico in un motel sulla tangenziale a incularsi sulla moquette per dimenticare, quadro dal titolo: “Vasellina”. Vittoria che è servita da idraulico liquido, capace di sturare i nostri incitamenti durante la partita, diventati col tempo ormai gorgoglii di scarichi otturati. Finalmente, non potevamo più continuare a recriminare, ancora un po’ e ci saremmo ritrovati a imprecare pensando al furto della macchina nel parcheggio del centro commerciale, e cosa incredibile, a giustificare il suo ritrovamento sostenendo a noi stessi che i ladri sarebbero tornati indietro e l’avrebbero abbandonata nel solito parcheggio. E un po’ lo capisco anche Nevded così furibondo, (con quei capelli sarebbe la perfetta controfigura della Clerici a “E’ sempre mezzogiorno”) non è facile digerire il fatto che il Coni ti toglie il 3 a 0 per darlo a noi. La partita ci ha detto bene un po’ in tutti gli episodi, subito gol (merito) ed espulsione, autogol e qualche altro episodio dubbio che normalmente ti fischiano, specie a Torino contro i gobbi, adesso c’è solo da augurarsi la sconfitta di Pioli, ma va bene anche la busta coi soldi.

martedì 22 dicembre 2020

Il privilegio vero


Con Netflix non ho problemi, se non ricordo dove ero rimasto riguardo la puntata di quella stagione, ma con i DPCM non è possibile, ne perdi uno e non capisci più la trama. Tra giallo, rosso e arancione rinforzato arriva la Juve che per non sbagliare è a strisce. In tutto questo scatafascio il colpevole è uno, uno solo, il paziente zero da cui tutto è partito. Il ceppicone zero al quale hanno seguito le varianti. Ma la responsabilità è la sua. E’ da lì che parte tutto, come la gente che esce e si incazza con quelli che escono, che a loro volta si incazzano con gli altri perché escono, si mettano d’accordo: trovino quello che è uscito per primo e s’incazzino con lui. Io l’ho trovato per voi: PIOLI. Mentre la variante del virus is on the table. Se oggi andrà male, e se neanche il Milan ci assegnerà il premio di consolazione, vi ricordo che c’è sempre la bellezza del capezzolo turgido. Inarrivabile. In mezzo allo scoramento Viola, sguardi impauriti dalla retrocessione e persi nel caos pandemico, atmosfere orwelliane, paranoie e parate zero perché non si tira in porta, conversazioni catatoniche, atavici sensi di colpa per non aver riconosciuto il talento di Hagi, un unico grido disperato: W LA FICA. Sennò al limite ci prendiamo un Oki. Per dare la colpa sempre a LUI, siamo d’accordo eh? Se perdiamo diremo tutti la stessa cosa, ovvero che la squadra aveva delle patologie pregresse. Se qualcuno vorrà invece addentrarsi in analisi tecniche, se fumatore, prima di sparare a zero su chicchessia, dovrà tenere conto che è notorio che il fumatore DOC tiene un accendino in ogni stanza e poi accende la sigaretta dal fornello della cucina. Per quanto mi riguarda, il privilegio vero, oltre a nuotare, è rimanere lontani dalle notizie.

lunedì 21 dicembre 2020

L'inizio della fine


“C’è poco da ridere” mi dice stizzito il Bambi, ma a me basta quel poco, perché magicamente in un periodo così buio, con la sola nota positiva di Vlahovic spietato dal dischetto, il risultato del Milan mi fa pensare a chi è lì che ha speso parole non certo di stima verso Pioli e attende con sempre più impazienza, non dico una sua sconfitta, l’angelo Ibra non lo permette, ma un pareggio per annusarne l’inizio della fine. Purtroppo per chi fa anticamera insieme ai gufi la china è quella di chi segue un consiglio perché non gli funziona una cosa e dopo non gli funzionano due cose. Forse così come il virus c’è una variante anche del ceppicone, altrimenti non si spiega. Comunque se il sintomo persiste, insultare il medico, e poi confido molto nel buon senso del ridicolo. Se si parlasse di musica sicuramente durante questa anticamera si individuerebbe qualcuno di successo descrivendo i suoi lineamenti da rock star invecchiata senza saper cantare, senza saper suonare. Così come Ilicic non era buono, e poi avevamo di meglio che Muriel. Se era buono non veniva da noi insomma. Comunque il problema non è né un ceppicone al comando ancora per poco, né che con altri tre allenatori lottiamo per la retrocessione e non per la Champions, ma il fatto che dall’Inghilterra potrebbe uscire una mina vagante, potenzialmente pericolosa per la collettività, l’ultima volta fu quando Gascoigne passò alla Lazio. Ballardini 4.0 al Genoa per dire che siamo al livello dei Preziosi e degli Zamparini. Per il 2021 auguro la sconfitta del Milan prima che certi disagi possano cronicizzarsi, mentre sullo sfondo l’aereo dell'Amaro Montenegro ci porta il vaccino.

domenica 20 dicembre 2020

Vittoria da favola prima di addormentarsi


Partita orrenda, immagino che non potendo fare il minuto di silenzio, l’abbiano giocata così in memoria di Donato Bilancia. Pallate invece delle coltellate, serial killer della panchina Viola che uccide l’ennesima partita affidando la costruzione del gioco a Dragowski. Nervosa, spigolosa, indecente al pari dell’arbitro più adatto a tale scempio, quando sarebbe bastato anche solo un altro allenatore con cui lottare per fare un gol su azione. Non è così, non può essere più così, perché è dell’ultim’ora la notizia che la squadra si è sottoposta ad una vaccinazione sperimentale contro la vittoria. Efficace al 95%. Squadra, società e allenatore immuni alla vittoria anche solo di un Boero. Il lancione lungo a cercare la spizzata del centravanti non si vedeva dai tempi in cui in San Frediano si crescevano intere generazioni con il brodo di trippa. Sono mancati i tre rutti finali dell’arbitro al posto dei fischi. Si segna solo su rigore malgrado non si costruiscono neanche azioni pericolose, dabbenaggine degli avversari, angeli ex Pioli venuti a noi per la morte del calcio, incapacità arbitrale. La nota positiva in un momento di pesante difficoltà economica è Callejon rimasto l’unico turista in città. Qualità e gioco zero significa partita di merda, i versi di Vlahovic dopo il gol mi hanno ricordato il Cottolengo, il lancione forse per mantenere la distanza. Vittoria da favola: c’era una volta. Si dirà che alcuni morirono di Covid, altri di povertà, quelli che non avevano mai cucinato tra Natale e Capodanno perché andavano sempre a mangiare da qualcuno, vennero trovati senza vita con un pugno di lenticchie crude in mano. Non si capì che erano soprattutto tifosi Viola. Ne usciranno migliori solo le nostre rassegnazioni. Ormai è meglio andare dalla suocera che guardare la Viola, mentre non sappiamo più nemmeno se è meglio che si salvi la Fiorentina oppure i nonni dal Covid per via della pensione. L’unica soddisfazione che ci rimane dopo la totale mancanza di tasso tecnico, inferiore persino al tasso zero di Poltronesofà, è andare a casa di un corriere e suonargli mentre è in bagno. Cosa ci rimane se non un decreto che premia gli stanziali, i mammoni, e i poco audaci. Ci rimane il made in Italy per davvero. Da oggi gialli ma solo per via dell'ittero.

sabato 19 dicembre 2020

Modulo 883


Non faccio battute su Donato Bilancia perché dei suoi fan sì che ho paura. Un po’ anche del Verona a dire il vero. Dico solo che da giovane frequentava una compagnia in cui c’era anche Beppe Grillo, e oggi avremmo potuto ritrovarcelo come Ministro dei Trasporti. E lo dico in un momento in cui sto vedendo il calcio più come una zona arancione. In cui molto del mio entusiasmo lo riverso sul nuoto, e prima del lockdown anche nel cercare di fare tiri da tre con il tovagliolino appallottolato dopo aver mangiato la brioche. Mettici pure Pioli... Mi basterebbe però che almeno oggi i nostri attaccanti non fossero decisivi come Mauro Repetto degli 883. Purtroppo quest’anno non ci sarà consentito nemmeno di accettare canditi e uvetta dalle altrui fette di panettone. O forse la definizione di attaccante è una grande menzogna come le autoreggenti che non si reggono. Devo confessare che non ho mai visto “una poltrona per due”, così adesso potete farvi un opinione su chi gestisce il blog e metterla sott’olio. E per chi è capace di mostrare soltanto indignazione sono tempi irripetibili questi. Specie in caso di vittoria del Verona. Intanto almeno Kevin ha dato l’ok per venire a Firenze a gennaio. Vorrei che ci fosse un allerta per segnalare quando si rompe lo spogliatoio, tipo la lavatrice che segna “error 45”, leggi le istruzioni ed è solo il filtro intasato, invece mi rimane il romanticismo dei disperati. Sono talmente preso dalla polemica dello stadio Franchi che mi sembra noiosa persino quella di Morgan contro Sanremo. E mentre il mondo della Serie A là fuori è freddo e crudele noi non ci stiamo, reagiamo e cuciniamo gli ossibuchi.

venerdì 18 dicembre 2020

Il babbo del Bambi faceva il fornaio


Le restrizioni di Conte per Natale sono niente in confronto a quelle in cui ci tiene la Fiorentina, che sono come quelle dei pescatori in Libia prima di essere liberati. Oppure liberati appena in tempo per il lockdown di Natale. Pradè non dice solo che per il mercato di gennaio bisogna aspettare, dice anche che il sangue di San Gennaro non si è sciolto e così non è possibile fare il sierologico. Feste strangolate tra Covid e squadra asintomatica, la passione ormai in terapia intensiva ci fa dire che stanno meglio le nostre donne, almeno a loro la notte muoiono solo i piedi. Quindi noi tifosi Viola per queste festività quando ci chiedono come stiamo bisogna rispondere solo “bene”, secco, così gli altri capiranno e si sentiranno liberi di levarsi dai coglioni. Quest’anno che non è consentito il ricongiungimento familiare, i suoi stanno a Scandicci, il Bambi per la prima volta non assisterà al racconto di come è stato concepito. Un must che rende fiera e unita la famiglia, e che forse quest’anno sarà fatto in videochiamata (stanno cercando di mettere a punto una guida in pochi e rapidi punti sull’utilizzo della videochiamata). La storia in sintesi è che un giorno i genitori decisero di piantare un bellissimo seme, il padre lo ha messo dentro la terra e la madre se n'è presa cura tutti i giorni facendolo crescere fino a che non si è trasformato in una pianta. A quel punto se la sono fumata tutta e di “fori” come balconi hanno trombato senza il preservativo. Questo rito è diventato necessario dopo che per un periodo il Bambi non aveva più riconosciuto la figura paterna, che faceva il fornaio dal Materassi, voci maligne gli avevano fatto credere che il vero padre era il postino. Malignità come quelle messe in giro per far credere che con un altro allenatore avremmo lottato per la Champions. Se per le feste avranno veramente il coraggio di istituire anche la zona arancione “rinforzata”, per celebrare tale surrealismo apparecchierò la tavola del 25 con le posate disegnate da Dalì nel ‘57.

giovedì 17 dicembre 2020

La B e i demeriti delle meretrici


Questo pareggio giunge come di solito quelle telefonate più importanti che iniziano mentre cerchi il telefono borbottando “adesso chi è che rompe i coglioni?”. Avevo comprato la Perrier, ero pronto per fare un rutto a Rocco e dimostrare che in San Frediano non siamo da meno. Un pareggio che forse restituisce la speranza e interrompe quella tragica discesa tra la gente stanca di essere stanca, e che non ne può più di non poterne più. Naturalmente non basta, non dobbiamo accontentarci fondamentalmente dei residui del campione che fu di Ribery, perché sarebbe come quelli che si assembrano nei negozi e hanno ancora quattro bolli da pagare. Molti dei miei amici in questo periodo di Fiorentina allo sfascio, lockdown e Pioli ancora primo in classica, mi hanno dimostrato che non c’è donna più capricciosa e lunatica di un uomo senza calcetto e vittorie Viola. Loro che avevano tutti il Tom Tom con la voce di Marco Ranzani di Cantù. Ieri fuochi d’artificio fuori dallo stadio come segno di vicinanza del tifo con la squadra, ma Firenze rimane comunque troppo snob per Rocco, a Catania per esempio lui avrebbe ruttato e fuori dello stadio eruttato. Altro che fuochi d’artificio da signorini della curva. Adesso ho solo una seria paura che i giorni di festa possano ingigantire la mancanza di punte. Malgrado Vlahovic abbia rotto il digiuno realizzando un rigore non facile nella situazione in cui siamo. Partite così, campionati così, proprietà così, lotta per la Champions così così, ti fanno pensare alla ragazza della fossa accanto. Non vedo differenze tra un ceppicone e un altro allenatore, non vedo differenze tra il Sassuolo e la Fiorentina, ne tantomeno tra il commissario Lo Gatto e Tommy Shelby. Non vedo differenze tra il miracolo di San Gennaro e un gol di Vlahovic su azione. Insomma, non vedo differenze tra il gioco del calcio e il gioco dei nomi, cose, colori delle zone. Non vorrei essere ulteriormente frainteso, ma se andiamo in B i giocatori c’hanno la mamma maiala. Questa situazione con pareggio annesso, a proposito di donne dai facili costumi ha tolto la spensieratezza pure alla ex storica del Bambi, lei che quando era serena per la classifica della Fiorentina, dopo aver mangiato una succulenta ciambella con lo zucchero faceva amicizia con tutti gli sconosciuti del bar leccando la schiuma dei loro cappuccini. Oggi che si sfonda di 'nduja.



mercoledì 16 dicembre 2020

Basta un gol di Vlahovic e divento artista concettuale


Il Governo punta alle zone rosse per farci stare tutti in casa a giocare a tombola con le cartelle cliniche. Ce la farà la Fiorentina a fare un terno di punti contro il Sassuolo, oppure si limiterà a gridare ambo dopo l’estrazione del primo numero? E poi ho sempre creduto nel volontariato, non solo adesso che mi sono proposto per la campagna vaginale. Se interessa scambio Legion d’Onore con bottiglia di Nerello Mascalese Riserva Agung di Giotto Bini. La Viola, che oggi vorrei tanto smentisse le mie cattive sensazioni, sembra gestita come il piano vaccini del nostro Governo, e in questo parallelo vedo che l'Inghilterra ha iniziato l’8 dicembre (Milan), gli Usa il 14 (Inter), Germania il 26 (Napoli), Spagna 4 gennaio (Juve), Italia trenta giorni ha novembre con april, giugno e settembre, di ventotto ce n’è uno tutti gli altri ne han trentuno. Però una buona notizia c’è, e grazie al Bambi che ha scattato quella foto in Piazza Torquato Tasso; il vaccino è arrivato anche da noi. Mentre il Pizzichi per dimenticare i risultati Viola beve così tanto che dopo Bergamo ha suonato ripetutamente il citofono di casa perché si era dimenticato le chiavi, ma non abita più lì dal 2016. E alla fine ha preso una denuncia. Così come dare il premio come miglior allenatore dell’anno a un ceppicone risaputo significa solo che con un altro allenatore avremmo lottato per la Champions, e a quell’altro allenatore sarebbe stato assegnato il Leone d’Oro, inteso non come quello di Venezia, ma quello più uso in San Frediano quando si dice “o leone”. Però se vinciamo vado a mettere la mascherina al David, perché da artista concettuale voglio poterlo chiamare il Covid di Michelangelo. Basta un gol di Vlahovic ogni 3 mesi e mezzo per diventare artista concettuale. Se invece anche stavolta l’attacco va in bianco mi butto sull'unica punta per cui vale la pena; quella di petto che ho visto all’Esselunga del Gignoro. E se tutto va a puttana, invece del centro sportivo Rocco potrà andare a ristrutturare una biblioteca in un tempio tibetano.

martedì 15 dicembre 2020

La startup


Il Bambi fa parte di quella fetta di popolazione fuori controllo che si è riversata in centro facendo incazzare Conte che ha permesso a gente come il Bambi di riversarsi in centro per un Natale pieno di cashback. Insomma, lo ha fatto per cosa poi? Alla domanda su cosa avesse preso non ha neanche saputo rispondere, se non che lo saprà dopo aver fatto il tampone. Dopo aver letto le dichiarazioni d’amore di Rocco per la Juve, dopo aver letto la classifica, dopo aver letto quali giocatori del Sassuolo non hanno ancora segnato in questa stagione, riguardo all’ansia che mi attanaglia, il dottore mi ha consigliato di aspettare la morte. Nel frattempo non ci rimane che scatenare il pandoro a colazione. Con una Fiorentina in questo stato comatoso l’unico momento di ebbrezza è stato il blocco di Google, quando le cose le sapevano solo quelli competenti. Sugli spostamenti consentiti per le giornate di Natale, Santo Stefano e Capodanno, non è la dimensione del Comune che conta, ma come lo si usa. Così come il centravanti non è necessario che faccia gol, basta dire che ha potenzialità per dare la responsabilità a chi non lo mette in condizione di dimostrarle. Con il peggior rendimento nella storia del campionato a tre punti non ci rimane che seguire l’esempio della Merkel, per non voltarci indietro quando un tempo a dire Arcuri ti veniva in mente Manuela. Forse nel pacchetto pandemia 2020 non c’è solo lo juventino che rutta guardando le stelle, quando cala la notte le lucine sui balconi sembrano pezzi della scenografia del Salomè di Carmelo Bene. La scimmia con il messaggio “qualcosa è andato storto” vale come sintesi della Commisso story. Da quando è sbarcato Rocco a Firenze, l’artigianato fiorentino ha avuto un sussulto, il comprensorio della pelle di Scandicci si è reinventato per mettere pezze su pezze. E se perdiamo anche col Sassuolo avvieremo una startup nell’ambito della sanificazione ritrovandoci a pulire il copritastiera messo per non pulire la tastiera.

lunedì 14 dicembre 2020

Il rischio serio


La differenza tra Dusan e Duvan è tutta in quella lettera lì, una sta per “sconfitta” e l’altra per “vittoria”. E poi non si è mai visto un centravanti di colore da una parte, e uno bianco sul tabellino dei marcatori dall’altra. Del resto quello bianco va in bianco da oltre due mesi, quello nero quando non risulta andare in gol significa solo che lo fa in nero. E qui se non si continuasse a sostenere che Pelé è bianco sarebbe il caso di sottolineare quando Vlahovic non veniva utilizzato e allora lo si indicava come la grande soluzione interna, frustrata solo dall’incompetenza di turno in panchina. Naturalmente quelle sicurezze oggi franate sulla miseria del suo rendimento, quello di un centravanti asintomatico, si sono frettolosamente nascoste sotto il tappeto, e dimenticate, ma non lo schema, che lo si cerca di replicare con Montiel nuova facile soluzione non dimostrabile a costo zero. Di fatto non abbiamo un centravanti maturo per ricoprire quel ruolo in Serie A, gli assenti hanno sempre ragione, e soprattutto a noi tifosi non ci rimane, dall’alto della nostra scienza, che dare di ceppiconi agli altri. Ma tanto Pelé è bianco, quindi sarà meglio analizzare ciò che è oggettivo, e non ciò che non essendo dimostrabile ci permette di giocare a Renato l’allegro allenatore mai esonerato, quindi diciamo che Prandelli in 4 partite ha racimolato un punto in casa al 348° contro la penultima. Insomma possiamo dire con una certa quantità di indizi che non sia nemmeno lui quell’altro allenatore con cui andare in Champions. Mentre ai 13 milioni di stipendio dati a Ribery e Callejon l’Atalanta risponde con il primo gol stagionale di Toloi e Malinovskyi (aspettavano noi, così come Improta per il primo in Serie A) senza Ilicic e il Papu che equivale a quando i più forti giocavano ai campini sotto casa con uno in meno. E sempre per rimanere su l'oggettivo, in questa situazione ho fatto uscire il poeta che è in me e l’ho iniziato al bricolage. Ora Sassuolo, Verona e Juve per uscire dalle sabbie mobili, con la colonna sonora dei rutti da Oltreoceano. Se poi crediamo ancora che con il prossimo allenatore lottiamo per la Champions il rischio è che se cade Conte il prossimo Premier potrebbe diventare Di Maio.

domenica 13 dicembre 2020

Se non può essere per forza la vittoria bisogna comunque centrare qualcosa


A me piacerebbe che Rocco partecipasse a “Cortesie per gli ospiti” solo per sentirgli fare un rutto in faccia a Csaba, come se venisse da Tor Marancia, una sorta di Domenico Giraldi detto Nico della Serie A (per ora). A parte questo fuori tema per stemperare la tensione, oggi per noi inizia un altro campionato, con una vittoria come quella del Verona contro la Lazio a Roma andremo a riprendere il Sassuolo, con la sconfitta come quella del Toro in casa contro l’Udinese il sassuolo ce lo mettiamo al collo e ci buttiamo giù dal Ponte alla Carraia. Se poi Pioli non perde, e anzi vince ancora, domani mattina ci sveglieremo come la potente Idra a nove teste, e tutte con l’emicrania. Ogni volta che siamo costretti a commentare il primo posto del ceppicone una fatina muore. Se poi la combinazione dei vari risultati sarà del tutto sfavorevole, e lunedì sembreremo a pezzi, il mio consiglio per non dare troppa soddisfazione a gobbi e strisciati vari, è di dire che abbiamo pianto tutta la notte perché abbiamo visto “Via col vento”. In serata il Bambi per non saper né leggere né scrivere è uscito per andare a sabotare il carro dei vincitori. Purtroppo la scelta ponderata di far uso di giocatori sul viale del tramonto ci porta a fare i conti con i più disparati metodi per valutarne l’usura, in settimana è stata calcolata la velocità media d’uscita di una scoreggia ed è risultata la stessa di Borja; 11 km/h. Attenzione cha a volte le cose belle accadono, ma non a te e neanche a noi. Il Bambi al secondo aperitivo si è ricordato di accendere l’albero di Natale, lo spirito natalizio ieri sera si chiamava “Fonterutoli”. Su Paolino Rossi dico solo che la sua scomparsa è da considerarsi una Vicenza poetica.

sabato 12 dicembre 2020

Da Boschi e da Rivera


E’ una perdita di tempo serbare rancore, lasciamo perdere i DV e guardiamo avanti. Ovvero alla Champions con un altro allenatore. Se battiamo l’Atalanta, e con il settimo monte ingaggi è possibile, potremo dimostrare oltremodo che Ilicic e Muriel sono solo un passato scolorito, mentre Vlahovic e Kouame sono il futuro pentastellato. Montiel andrà a giocare nei Rangers. Se però potessi scegliere tra i tre punti di Bergamo e il ricongiungimento familiare per Natale sceglierei il trionfo di Prandelli (che è già abbondantemente un altro allenatore), perché la maggioranza delle controversie giudiziarie sono tra parenti. Non c’è bisogno di passare il Natale in famiglia, c’è più bisogno di una boccata d’ossigeno per la classifica. Poi per un Natale in sicurezza non sarebbe ammissibile nemmeno toccare il culo alla cugina. Non possiamo neanche mettere in dubbio le capacità di Joe perché ho paura che poi venga fuori che qualcuno di questi ha ritenuto miracoloso il sale di Wanna Marchi. Se poi non vinciamo a Bergamo, per completare i sarà per un’altra volta che non sono mai stati, sorseggerò un Pampero Anniversario nel bicchiere largo. Altro che il whiskey irlandese di Peaky Blinders. E se vinciamo dobbiamo comunque rimanere umili come il panettone del discount. Certo, non abbiamo una buona classifica, le punte non vanno in gol con regolarità, lo stadio è quello che è, ma in Svezia la terapia intensiva te la devi montare da solo. Voi dite che è sparito il bel gioco? Io dico che Wanda Nara porta la Littizzetto in tribunale ed è sparito il martelletto del giudice. La formazione di domenica? Se Renzi nei sondaggi di gradimento è all’ultimo posto adesso scende in campo una concorrente diretta come Barbara D’Urso. Voi pensate che il problema sia Rocco e/o Prandelli? Io sono convinto che ogni volta che la Boschi si rifidanza Renzi perde la testa e fa cadere qualche governo.

venerdì 11 dicembre 2020

La scala dello stupore


I furbetti trovano sempre il modo per aggirare le regole, e così gli interisti sono gli unici a uscire dopo le 22:00. Conte è stato catturato al confine mentre scappava vestito da soldato tedesco ed è stato messo di fronte al fatto che se all’Inter fosse servita una sconfitta per passare il turno avrebbe vinto 10 a 0. Se poi alle coppe rispondi con Bastoni...Come fu ingeneroso trattare così Pioli (che intanto vince anche a Praga sempre grazie a Ibra conquistando il primo posto nel girone), trovo altrettanto ingeneroso dare la colpa al virus, quando invece stiamo facendo tutto da soli. Questo governo è qualcosa di surreale, orrendo, grottescamente tragico, tanto da sembrare alimentato con gli effetti della metanfetamina blu “cucinata” da Walter White e Jesse Pinkman. Mentre il Premier veste i panni dell’avvocato Saul. Metalli pesanti che si trovano anche nel vaccino insieme ai canditi. O forse la nostra retrocessione era semplicemente nel programma dei 5 Stelle e io li ho votati senza leggerlo. E con un lockdown gestito in maniera sbilanciata, troppo salotto e poca camera. Vediamo domenica a Bergamo la tattica adottata da Cesare, che non sia quella insegnata al figlio e che comportava di non chiamare mai una donna per farsi richiamare. Perché Gabriele Pin gli aveva già sussurrato nell’orecchio che funziona solo con la mamma (gliel'ha scritto anche sulla lavagnetta). Per un attimo ho ceduto allo scoramento e ho pensato che è veramente difficile considerare le nostre delle punte da doppia cifra, anche accettando la somma di tutte e tre, poi però mi sono ripreso prendendo atto che Cesare Battisti è considerato uno scrittore. Intanto un tifoso dell’Inter è arrivato a Fano. Capisco che i tifosi dell’Atalanta possono sorridere, capisco chi è pagato per farlo nelle pubblicità perché deve trasmettere un senso di serenità e positività, ma le mucche nelle insegne delle macellerie che cazzo c’hanno da ridere? Non a caso la mia scala dello stupore va da zero a quella volta in cui per la prima volta scoprii le poppe grosse della Beatrice.

giovedì 10 dicembre 2020

Sul viale del tramonto (già viale dei Mille)


Pronti per la terza ondata di non ci faremo trovare impreparati. Intanto da un recente sondaggio 6 italiani su 10 sono favorevoli al vaccino, gli altri 4 a Vlahovic. “Nello spogliatoio vanno tutti d’amore e d’accordo” ce lo dicono Joe e Daniele mentre spingono la porta con su scritto “tirare”. Joe braccio destro di fiducia mi induce a una riflessione profonda, aiutata da un po’ di Stilton e Sciacchetrà. E meditando mi sono convinto che chi è fedele nel poco lo è anche nel molto, così come chi è disonesto nel poco lo è anche nel molto. Mentre chi è un coglione, probabilmente lo è in realtà molto di più di quanto creda. Poi la storia della maggior gioia nel dare che nel ricevere è chiaramente ripresa da alcune considerazioni post rissa di qualche calciante. Purtroppo non solo ho dovuto dichiarare che il 2020 è stato un buon anno dal punto di vista personale, ma ho profondamente deluso anche mia madre. Le mie più grandi ambizioni (ancora più grandi di quelle di Rocco appena arrivato, e prima di mettere di mezzo lo stadio nuovo) sono sempre state un lavoro monotono e alienante (catena di montaggio), una vita sociale scandita dagli orari e dalla tramvia, un bilocale alle Piagge dove mangiare pizze con le patatine surgelate per il resto dei miei giorni. Sono riuscito a disattendere anche questo. Tutto ciò mentre molti quest’anno hanno ordinato il tronchetto della disperazione. Ci sarebbe da preoccuparsi ma non mi riesce, forse perché preoccupati si nasce. Dice che per l’attaccante è peggio quando pensa troppo a quel gol che non arriva, e che quando non ci pensa più arriva. Ricorda un po’ la vita sentimentale del Bambi al quale la madre diceva che il grande amore sarebbe arrivato quando meno se l’aspettava, tipo quando usciva per andare a comprare il pane dal Materassi e allora non lo trovava a casa. Magari l’avrà pure incrociato in via dei Serragli ma non l’ha riconosciuto, in compenso il pane era caldo e croccante. Insomma possiamo puntare ai giocatori sul viale del tramonto, oppure in alternativa si possono utilizzare acqua e zucchine al posto di olio e pancetta, ottenendo così tutta un’altra cosa.

mercoledì 9 dicembre 2020

Guai a voi


Sperare di sconfiggere il Covid con persone come Gallera è come sperare di andare in Champions con un altro allenatore. Intanto si sono già raffreddati gli entusiasmi verso gli ammerigani, personalmente ho i piedi così freddi che mi manca solo il cartellino all’alluce. Le parole mirabolanti di un Rocco appena arrivato e acclamato come chi ci liberò dal nemico, un po’ mi ricordano quelle di Conte quando ci disse che avremmo potuto ristrutturare casa senza tirare fuori un euro. Quello che in America sarebbe un Charlie, da noi è un Ciarlatano. Però sono disposto a rivalutare Commisso, e mi basterebbe che facesse come Marsilio (Abruzzo) autoproclamandoci salvi. Le brutte notizie non arrivano mai sole, oltre all’Atalanta, nel frattempo sono risultato positivo al lampredotto. Dopo il pareggio di Milenko ho incontrato il Bambi in Santo Spirito, stranamente leggiadro come un colibrì, troppo per un misero punto in casa contro la penultima, e infatti a precisa domanda ha risposto “No”. Era solo che aveva appena fatto la cacca. Ci siamo confrontati un attimo per capire come affrontare le prossime partite senza sentire troppo il peso della classifica, e dopo varie alternative abbiamo trovato una soluzione valida per entrambi. E’ così che berremo il limoncello dell’Eurospin dopo di che non potremo avere più paura di nessuno, nemmeno di Ilicic. Schifezza gialla che può alleggerire la situazione di classifica, ma a proposito di crisi, niente potrebbe fare per quella eventuale di Governo. E dopo la lotta per la retrocessione ci manca solo il voto anticipato. Guai a voi. A chi invece deve fare cartella, ricordo che oggi è mercoledì, non lunedì.

martedì 8 dicembre 2020

Finalmente un obiettivo serio


Nemmeno con la penultima che veniva da quattro sconfitte consecutive, ci servirà l’ottimismo dei film di fantascienza dove i privati vanno nello spazio, ma non ci sono antivax, negazionisti, Pioli primo in classifica. Il Bambi ha fatto il test rapido in farmacia; positivo. Fatto successivamente quello molecolare in ospedale; negativo. I test rapidi sono merda purissima, come il VAR che ti annulla il gol di Bonaventura dopo che hai già festeggiato, quelli molecolari sono invece come il VAR quando hai subito un gol ma lo annullano per un fuorigioco millimetrico tipo quello di Destro. Che poi si mangia il due a zero. Vorrei che nessuno dei dirigenti Viola ci spiegasse come uscire da questa situazione perché mi sembrano avere grosse difficoltà già a cercare di fare stare in piedi la scopa in cucina. Per non retrocedere, finalmente un obiettivo serio, Rocco e Joe dovrebbero affidare la regia a Ferzan Ozpetek. Da non confondere con Piatek perché noi centravanti non ne abbiamo. Oppure le nostre punte non rendono con certi allenatori perché sono come Brosio che alla fine il meglio l’ha dato con Emilio Fede. Se continua così a noi tifosi Viola presto dedicheranno una palude, e forse la via d’uscita tracciata da tecnici e dirigenti è stata cancellata dalla pioggia. Giocatori e allenatore bolliti, sostituzioni povere di sodio, il gol di Milenkovic al 247° può convincere Rocco, se ancora ce ne fosse bisogno, a considerarlo il prossimo giocatore da cedere. Purtroppo l’approsimazione non va d’accordo neanche con la raccolta differenziata, e visto il calendario sarebbe il caso di chiedere il riconteggio dei punti in classifica.

lunedì 7 dicembre 2020

Disperato Erotico Stop (Kouame)


La storia di questo blog è lì a dimostrare che sugli allenatori siamo sempre stati convincenti come quelle aziende di trading online che cercano di prenderti tutti i risparmi attraverso signorine dall’accento dell’est, con modi bruschi e scortesi. Così Pioli rimane lì grazie al solito Ibra, e non parlo dei vari bidoni che hanno dimostrato il proprio valore fuori da Firenze, perché adesso bisogna impegnarsi solo nella difficile scelta del pigiama da indossare per Capodanno. Non parlo nemmeno più di prosecco, solo aggiungere che il dattero è ingiustamente apprezzato solo dagli anziani. Così come Conte secondo il quale abbiamo evitato il lockdown grazie al lockdown, la stessa cosa varrà per Rocco con la scampata retrocessione (si spera) grazie alla lotta per la retrocessione. Comunque la classifica non può inchiodare chi non ha mai creduto in LUI, perché ci sono dei meccanismi che s’innescano in automatico tipo quello del cervello che tende a risparmiare energie perché a volte è più comodo credere ad una convinzione che non ad un fatto da verificare. E la classifica è un dato di fatto. Ve la ricordate la tessera del tifoso? Ci voleva il Covid per risolvere la violenza negli stadi. Mentre anche senza un bomber il nostro faro nella nebbia ce l’abbiamo. Sempre. Ci riprenderemo tutto quello che è nostro, quando poi ti ricordi che non hai nulla da riprenderti. Nemmeno Pedro.

domenica 6 dicembre 2020

Stalin e l'Abruzzo


Oggi che posso finalmente sorseggiare in santa pace senza rischiare il retrogusto amaro della sconfitta ho comprato un prosecco di quelli veri. Argomento questo che mi piacerebbe approfondire vista la quantità di robaccia che circola a 3-4 euro. Il retrogusto sarà dolce anche senza vittoria, e sarà quello della soupe à l’oignon. Mentre rifletterò se è vero che il sogno di Stalin era l’Abruzzo unica regione rossa, con i cosacchi che abbeverano i cavalli sulla nave di Cascella intanto che sulle fornacelle vengono arrostiti i bambini per la cena. La sensazione qui da San Frediano è che il pupazzo di neve del 2020 abbia la carota nel culo. E molte statuine del presepe, dal nulla, cadranno di faccia sul muschio. Francamente non so nemmeno se è il Nerello, il troppo cloro, il soffritto di cipolla di Tropea, ma che solo a me Locatelli sembra doppiato da Franca Valeri? Non solo, dopo la piscina sono stato fermo un quarto d’ora davanti a una porta a vetri pensando fosse automatica. E che in San Frediano siamo svegli ne avremo avuto l’ennesima riprova stamani, tutti capiranno subito che siamo passati in zona arancione, basterà che mi rinnovi il montgomery di panno casentino per andare a comprare il dolce. Che il mondo si sia ribaltato non si evince solo dal Pioli primo in classifica, piuttosto che i più fortunati sono quelli senza Speranza. Sempre per lo stesso principio del pupazzo di neve la comunicazione di servizio odierna è quella di non mettere il puntale sull’albero. Lo Stilton per distrarre il terrore dal cercare di capire come finirà la partita di domani.

sabato 5 dicembre 2020

Gli storici daranno un nome a tutto ciò


Riletto meglio il DPCM mi era sfuggito il punto più significativo che riguarda il divieto di crociera, niente invece sugli spostamenti nelle regioni lombari. Il 24 sera insomma solo con i conviventi per gentile concessione, il 25 tutti al ristorante a pranzo con gli sconosciuti. Gli storici daranno un nome a tutto ciò. E manco possiamo gioire per le terapie intensive che si svuotano perché sappiamo che è gente che va all’altro mondo. Io e il Bambi intanto abbiamo messo in atto il piano criminale per l’ultimo dell’anno in Oltrarno, e così faremo i coprifuochi d’artificio dalla mia terrazza mentre il trenino di Capodanno sarà con capienza 75%. Una volta, o forse l’ho visto solo nei film, con tali risultati gente come Conte, Speranza e compari vari, avrebbero riempito gli scatoloni con le loro carabattole. Naturalmente Conte si è ben guardato di spendere una sola parola su quei 993 morti. E altrettanto sconcertante che i giornalisti ammessi a fare domande gliene abbiano chiesto conto. Tipo “Cosa c’è che non funziona a livello di cure? Cosa non funziona a livello territoriale?” Lui illustra il DPCM e le domande dei giornalisti sono sul MES, sulla sua compagna, su Autostrade, sul rimpasto, sul Recovery Fund. il mio sogno rimasto tale, sapere qualcosa in più sul DPCM. Cambiando discorso la compagna del Bambi non è totalmente convinta della nuova composizione creata da lui sulla mensola dell’ingresso, ma ancora non è riuscita a capire perché. Lui allora si è risentito e per smaltire la rabbia ha camminato fino al frigo. La sua ignoranza l’ha comunque salvato dall’ennesima tossicodipendenza; l’infodemia, ovvero la tossicodipendenza da informazione. Comunicazione di servizio per quanto riguarda il meteo, nevicate abbondanti in tutto il nord, pioggia e merde di cane sui marciapiedi d’Oltrarno.

venerdì 4 dicembre 2020

DPCM da TSO


Senza nessuna autorevolezza, anzi, piuttosto con una certa sicumera tipica di quel ceto medio sopravvissuto alla pandemia, ho sostenuto dal lampredottaio di via Gioberti che i governi occidentali ci hanno abituato a soluzioni peggiori dei problemi. Teoria che ho esposto con enfasi a uno che col lampredotto ci beveva l’acqua. Tanto per dire che avevo del tempo da perdere. Lo avrei dovuto impegnare meglio, invece, magari facendo una campagna d’informazione per sottolineare che chi ha avuto il Covid non deve vaccinarsi. Quello che ha percorso 450 km dopo aver litigato non ricordo con chi, ha comunque avuto la fortuna di non litigare con mia mamma che l’avrebbe facilmente centrato alla testa con la ciabatta anche a quella distanza. La compagna del Bambi nel frattempo ha fatto il presepe e così è nata una discussione solo perché gli ho fatto presente che per me quel bambinello aveva già 6 mesi. Come ritorsione per averla fatta incazzare il Bambi mi ha detto che Scarlett Johansson senza trucco sembra una cassiera del McDonald’s. Cosa che mi ha fatto riflettere alquanto, fino a concludere che evidentemente ho fatto una gran cazzata a non andarci mai. Mentre a lui ho voluto precisare che capisco il nervosismo della sua compagna dopo che ho constatato sul suo cellulare il continuo arrivo di messaggi da un gruppo che si chiama “vittime della tiroide”. Non sapevo e mi dispiace. Se questo Natale ha perso un po’ della sua magica atmosfera almeno lui si rifugerà nel fascino noir del vapore che esce dai tombini. Intanto corre voce che quello del virus sia solo un depistaggio, mentre invece Prandelli sarebbe stato sorpreso durante un’orgia con 20 delle sue ultime sconfitte. Quello in foto è un classico pavimento di una casa di una nonna italiana che magari ci vive da sola, e i cui figli sono leggermente fuori comune. Il 25, il 26, e il 1° dell’anno dovrà passare le feste senza di loro, senza i nipoti. Il 24 così come il 2 invece sarà possibile visto che saremo probabilmente di nuovo zona gialla. Quando me la presi per la chiusura delle piscine mi fu detto giustamente che pensavo solo ai miei interessi, memore di ciò chiedo se anche questo ha un senso, e lo chiedo soprattutto a chi sosteneva che con un altro allenatore avremmo lottato per la Champions.

giovedì 3 dicembre 2020

Vaccini


Ieri parlavate di tasse e oggi con tempismo perfetto Amazon festeggia 10 anni in Italia senza pagarne. Se il Covid ci ha messo fuori causa Prandelli ci potremo consolare con i ristoranti che a breve riapriranno e che non ci permetteranno di cenare, di fare pranzi di gruppo, cenoni, feste di famiglia. Tutto ciò che cucineranno se lo mangeranno. Diciamo che noi Viola abbiamo bisogno di una rialfabetizzazione emozionale, siamo come certi randagi che hanno perso dimestichezza con le carezze. E quando arriva il freddo il Bambi non conosce, non gliene frega niente di sembrare un rapinatore, si mette il suo bel passamontagna, impugna la pistola e pretende che gli diano tutti i soldi della cassa. Il DPCM per Natale, a proposito del divieto di spostarsi dal proprio comune, non è altro che la versione aggiornata di “mogli e buoi dei paesi tuoi”. La patrimoniale da queste parti la conosciamo bene, non ci può turbare, ricordo quando ci chiesero “Lei questi cento milioni investiti potrebbe averli da qualche parte?” (ci guardammo gli abiti che indossavamo) “Beh, anche contando la roba da piccini, calzoni corti, cappottacci...Eh no! A cento milioni proprio non ci arriviamo!”. Di positivo, oltre a Prandelli, c’è che siamo a un passo dal vaccino, addirittura più vicino della Serie B, adesso il prossimo sforzo, oltre a cercare di salvarsi dalla retrocessione, dovrà essere quello di svilupparne uno nuovo per sconfiggere finalmente il virus della Torre di Pisa, se è vero che oggi un italiano su 18, neonati compresi, ha una causa civile pendente. Poi uno che ci renda immuni dalle cazzate di Pradè. Il Bambi intanto ha deciso di non vaccinarsi perché non sa cosa ci mettono dentro, e poi wurstel, kebab, Burger King, hashish, Coca Cola, cocaina, Oki, Viagra e tortellini dell’Eurospin. In tutto questo, per sentirmi vivo ieri sera sono rientrato a casa alle 21:59, un po’ come Clint in fuga da Alcatraz.

mercoledì 2 dicembre 2020

Voce onomatopeica


Non c’è solo la Serie B per cui dover tenere duro, presto torneremo anche a darci abbracci finti. Posso rassicurare però i vostri cari dicendo che a seguire il blog in maniera discreta c’è pure una mia cara amica, ma soprattutto brava psicologa. E quest’anno l’albero lo facciamo con tutte le palle che ci racconta Rocco. Continuo ad aver fiducia malgrado gli italoamericani e soprattutto dopo aver visto Report. Io su come andrà a finire mi sono fatto un’idea, e a scanso di equivoci mi tengo pure lo scontrino. Intanto per stare in pace con la coscienza ieri notte sono andato a distribuire coperte e pasti caldi a coloro che hanno 500.000 euro in banca. A me sembra che questa situazione ci si stia ritorcendo contro, mi spiego meglio; avevamo così tanta fretta di mandare via i marchigiani che abbiamo venduto l’anima al diavolo, e quello ce l’ha restituita nei termini previsti dalla legge. Purtroppo la nostra difesa è aperta malgrado il DPCM, figuriamoci ora che torniamo arancioni. Non so, delle volte basta anche una sola lettera e dalle braciole ti ritrovi le briciole, oppure qualcuno ci dovrebbe spiegare perché la carta da parati non è stata chiamata carta da pareti. Del resto la vita del tifoso Viola è spesso fatta a scale, dei giorni organizzi di autocommiserarti al buio ascoltando i Pink Floyd, ed altri ti ritrovi in un domani in cui non c’è più la conta dei morti giornalieri, ma un bollettino di neonati. Forse Joe agisce come il Bambi che ha comprato il cestino con il coperchio che si apre quando ti avvicini, e purtroppo non lo può tenere sotto il lavabo perché quando chiude l’anta si apre il coperchio e non si chiude più. Sarà lo slang broccolino-newyorkese, sarà l’okkey, saranno i soldi che non sono un problema, ma se pensiamo a una voce onomatopeica che imita il rumore sordo prodotto da una reiterata e bonaria pacca sulla spalla, quel “pat pat” per il tifoso Viola si trasformerà in pat-trimoniale sulla passione.

martedì 1 dicembre 2020

Fine settimana in zona rossa


Probabilmente Rocco non parla di questo quart’ultimo posto perché è intento a lavarsi le mani, l’igiene si sa è basilare in questa fase della seconda ondata sulla parte bassa e destra della classifica. Siccome io credo ai Navigator credo anche a Rocco, e se tace significa che non parla. L’unica cosa che non condivido tanto del Commissario Commisso è la scelta degli uomini, come se mettessimo il Ministro Boccia all’Istruzione. Comunque la voragine del Governo è molto affine alla nostra in classifica. E lo stadio nuovo potrebbe essere solo un diversivo, magari è venuto in Italia per prendersi il nostro recovery fund. Dice che l'idrossiclorochina spinge al suicidio, per me non è l’idrossiclorochina, sono le partite della Fiorentina. Devo dire che guardando la situazione in casa Viola, la pandemia, e Pioli primo in classifica, alla resa dei conti i piani elaborati durante la mia adolescenza sono falliti tutti. Come se non bastasse ho anche trovato uno dei miei supereroi preferiti nascosto dietro la carta igienica. A questo punto l’unica cosa da fare è imparare a farsi scivolare tutto addosso, certo rimane il rischio serio di diventare viscidi. Mentre c’è chi come il Bambi dedica il fine settimana in zona rossa esclusivamente alla cura del proprio rancore. L’eterno dilemma tra groppo e grappa in gola. Se è vero che a Natale avremo due vaccini andrà come ogni anno, ce ne arriveranno due uguali. Per sentirci un po’ più vivi noi tifosi Viola potremmo sederci su un gradino ghiacciato. Non so poi se ve l’avevo mai detto, ma c’è la possibilità con Disqus di avere uno spazio dove potete andare a svuotare il cestino delle contraddizioni. La serenità si può comunque agevolare, invece di fare pensieri Champion con altri allenatori, è più efficace, alla fine, cambiare desiderio.  

lunedì 30 novembre 2020

Cercando di divagare


Mentre pensavo che con Ibra, anche se senza Leao, Castillejo e Bannasser, per Pioli sarebbe stato tutto più facile a differenza dei suoi colleghi privi dei vari Ronaldo, Lukaku, Sanchez, Lautaro, Morata, Dybala, Dzeko, Mertens, Immobile, una voce profonda (tipo quella di Maria De Filippi) dalla provenienza di difficile localizzazione, quasi perentoria, “con il potere conferitomi dal Dio pallone TI NOMINO MIO EMISSARIO! Sei tu pronto ad eseguire il mio volere a costo della morte?”. Ok ok il CEPPICONE è il tuo prescelto. O forse Pioli si droga, me ne sono abbastanza convinto pensando che Lou Reed senza la droga sarebbe stato un Peppino di Capri. Non avremo soddisfazioni da casa Viola, ma almeno per questo Natale una vittoria a casa la portiamo lo stesso, non ci sarà la riunione delle 3 capofamiglia in casa Bambi, madre, zia e compagna. Sconfitte così le venezuelane del cartello del baccalà fritto. Questa partita mi ha consentito di andare a letto, chiudere gli occhi ed osservare meglio quanto è successo. Pioli 29 partite sempre a segno, ancora imbattuto da quando il calcio è ripartito post lockdown, primo con 5 punti di vantaggio sulla seconda. Zona rotta la nostra l’ha già detto qualcuno? Mentre sto cercando di convertire il poeta che è in me al nichilismo. Ad alcune storie andrebbe cambiato il finale anche senza il consenso dell’autore. Si, forse Vlahovic non è proprio un fenomeno, Kouame ha i piedi di ghisa, Cutrone è solo un suffesso accrescitivo, c’è però anche da dire che Maradona avrebbe scaricato “Immuni”. Sono andato a letto con stati d’animo appuntiti, pensieri intercostali. Non mi resta che fare i complimenti alla Juve del Maestro Pirlo capace di fermare un grande Benevento. Questa Fiorentina mi evoca comunque ricordi dolci come lo Sciacchetrà, mi ricorda le Bic con la punta rotta aggiustate con lo scotch. Ma anche i rutti di Marzio a cui pagavamo la Coca Cola. Non c’è solo la sconfitta col Milan, purtroppo la serata dal Bambi è finita anche peggio quando lei dopo che lui gli aveva fatto trovare un bel maritozzo con la panna gli ha risposto che la viziava e che se continuava l’avrebbe fatta diventare una cicciona, lui forse pensando ancora al vantaggio di aver giocato senza Ibra si è lasciato sfuggire che era già una cicciona. Ho cercato di divagare il più possibile ma non posso fare a meno di constatare che più che una classifica la nostra sembra un Abisso, solo quattro squadre dietro di cui tre devono ancora giocare, comunque malgrado ciò a me la squadra è piaciuta, e dirò di più, con un altro allenatore possiamo lottare per la Mitropa.


domenica 29 novembre 2020

Le regioni d'Italia si vestono di nuovi colori


Intelligentoni contro un ceppicone oggi, poi per le feste la magia del Natale contro la magia del DPCM. In questi momenti di crisi Viola e di speciali su Maradona, il Bambi ha confessato che il suo idolo è stato sempre Drogba, e  ironia della sorte, ora quella “B” di troppo potrebbe essere la nostra fine. E poi non è che il Milan di Pioli è lassù, siamo noi a testa in giù. Che colore siamo? Cosa possiamo fare? Ma soprattutto Vlahovic può andare in gol? La confusione coi colori genera solo positivi asincromatici, e se l’uomo di riferimento è quello tutto d’un pezzo la donna è meglio tutta d’un pizzo. Se Prandelli a Commisso ha chiesto una punta, per l’anno nuovo il Bambi invece ha chiesto pietà. Ieri sera pizza con origano pomodori secchi e capperi, oggi a pranzo “Cecina de Leon” come antipasto, Black Angus marinato con salsa Barbeque e Nerello Mascalese Cottanera, perché la vita è un brivido che vola via. E prima di Milan - Fiorentina. A dire il vero ci sarebbe anche quella bella bottiglia di Sciacchetrà per le occasioni importanti, chissà, forse la potrei aprire per il primo stop di Kouame in carriera. Vediamo. Se Pioli vincesse lo scudetto? Ho raggiunto l’età in cui sei consapevole che non te ne fai niente di aver ragione, così come quest’anno le luminarie accrescono il clima malinconico. E a forza di editoriali è arrivato il momento di capire non tanto le scelte del Giubba, ma quanto se anche voi avete avuto uno zio pazzo che vi portava a fare quelle cose divertenti e pericolose che i nostri genitori ci vietavano. Se fossi un pubblicitario i risultati degli ultimi anni Viola li racconterei come i prezzi Conad, bassi e fissi. Tornando all’immediato, alla stretta attualità, al conto della serva, oggi ci sarà da lottare per portare a casa la pelle. L’eterna lotta tra l’ironia e la sorte. Anzi, ci vorrebbe una vittoria, si, sarebbe come il cacio sui maccheroni, mentre per quelli della cricca del bar in piazza San Felice sarebbe come la maionese sul tonno in scatola.

sabato 28 novembre 2020

La ricetta


Per seguire il DPCM è probabile che Gesù venga fatto nascere con un cesareo programmato nel pomeriggio, mentre l’Arcangelo potrebbe fare l'annuncio su un gruppo WhatsApp. L’ultima cena invece da asporto. Penso che l’arte di prendere le cose alla leggera trova la sua perfetta antitesi in quella di prenderla nel culo contro il Milan. Una simpatica incongruenza. Sono un po’ intransigente, lo ammetto, mi aspetto che gli attaccanti Viola esistano. Il Bambi dopo essersi rilassato con un cannone d’erba ha cominciato a raccontarsi come gli succede sempre in questi casi, a filosofeggiare, a riportare a galla ricordi, e dopo una serie di tirate ravvicinate ha pure detto che è bellissimo essere svegliati con un bacio, tranne quando si è in galera. Ho faticato ad addormentarmi non tanto per le endorfine dell’allenamento, ma per capire che fine avrebbero fatto questi visoni se non si fossero ammalati. Alla fine ho convertito tutta la mia concentrazione notturna sul fatto che il Black Friday l’ha inventato Robinson Crusoe. C’è chi un po’ malignamente nella cricca di quelli del bar San Felice sosteneva che anche in Lille-Milan c’è stato l’omaggio a Maradona con il gol di Bamba. Girando per San Frediano mi sono fermato davanti ad una impalcatura, mi è subito venuto in mente che ormai ho un fascino pericolante, poi a proposito di sintomi, alcuni dei miei sono quelli di un detrito. Comunque io sono tra quelli più seri, ieri ho fatto il vaccino antinfluenzale, mentre il Bambi ne ha fatto uno a base di tamarindo, il Pizzichi salsa di soia e dentifricio, il Centi doppio malto, la procace Vania Sokolova di via dell’Ardiglione non so ma deve essere buono perché c’è sempre un viavai. L’idea che posso darvi da rifare per questo Vostro fine settimana in quarantena, mentre io vado a fare i 3000 di scarico, è la ricetta per l’acqua e zucchero.

venerdì 27 novembre 2020

La colpa morì fanciullo


Così come era stato previsto che Pioli con un’altra squadra avrebbe lottato per lo scudetto, prevedo che alla fine potrebbe essere Tonio Cartonio sceriffo del fantabosco il nuovo commissario alla sanità della Calabria. E a proposito di ceppiconi se rinasco voglio nascere me stesso per vedere se riesco a essere fava due vite di seguito. Ieri è stato sottolineato che Maradona era un cocainomane, un ubriacone, un donnaiolo, ma aveva anche dei difetti. Poi San Paolo tiene già una città in Brasile, qualche basilica, vari ospedali e migliaia di chiese, se gli tolgono lo stadio “nun se piglia collera, è cuntent pur iss”. Diego che è morto lo stesso giorno dell’Inter di Conte contro il Real Madrid. Al barista di piazza San Felice contrariato per via di tutta questa smania di idolatrare i calciatori quando i problemi sono altri, tipo la dittatura sanitaria, il Bambi guardando la vetrina dei dolci gli ha detto che cazzo di bar può essere mai quello che non ha le ciambelle fritte. Ho riflettuto molto guardando i dischi di Miles Davis, anche lui uno che ha vissuto una vita dissoluta, ma alla fine ho deciso di non buttarli via. Si drogavano anche i Rolling Stones, John Coltrane, il premio Nobel Mullis, Freud, David Foster Wallace e il Bambi, solo per dire che se tutti hanno una foto con Diego io ce l’ho col Bambi. E comunque Maradona non era pisano. Mentre se sul viale Talenti ho visto due ciclisti insultare un tizio con il monopattino significa che l’apocalisse è vicina. E per apocalisse non intendo Pioli che vince lo scudetto. Devo essere sincero, partecipo poco alle discussioni, ma quando non sono d’accordo e rispondo “fanciullo” la colpa è del correttore.