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domenica 20 dicembre 2020

Vittoria da favola prima di addormentarsi


Partita orrenda, immagino che non potendo fare il minuto di silenzio, l’abbiano giocata così in memoria di Donato Bilancia. Pallate invece delle coltellate, serial killer della panchina Viola che uccide l’ennesima partita affidando la costruzione del gioco a Dragowski. Nervosa, spigolosa, indecente al pari dell’arbitro più adatto a tale scempio, quando sarebbe bastato anche solo un altro allenatore con cui lottare per fare un gol su azione. Non è così, non può essere più così, perché è dell’ultim’ora la notizia che la squadra si è sottoposta ad una vaccinazione sperimentale contro la vittoria. Efficace al 95%. Squadra, società e allenatore immuni alla vittoria anche solo di un Boero. Il lancione lungo a cercare la spizzata del centravanti non si vedeva dai tempi in cui in San Frediano si crescevano intere generazioni con il brodo di trippa. Sono mancati i tre rutti finali dell’arbitro al posto dei fischi. Si segna solo su rigore malgrado non si costruiscono neanche azioni pericolose, dabbenaggine degli avversari, angeli ex Pioli venuti a noi per la morte del calcio, incapacità arbitrale. La nota positiva in un momento di pesante difficoltà economica è Callejon rimasto l’unico turista in città. Qualità e gioco zero significa partita di merda, i versi di Vlahovic dopo il gol mi hanno ricordato il Cottolengo, il lancione forse per mantenere la distanza. Vittoria da favola: c’era una volta. Si dirà che alcuni morirono di Covid, altri di povertà, quelli che non avevano mai cucinato tra Natale e Capodanno perché andavano sempre a mangiare da qualcuno, vennero trovati senza vita con un pugno di lenticchie crude in mano. Non si capì che erano soprattutto tifosi Viola. Ne usciranno migliori solo le nostre rassegnazioni. Ormai è meglio andare dalla suocera che guardare la Viola, mentre non sappiamo più nemmeno se è meglio che si salvi la Fiorentina oppure i nonni dal Covid per via della pensione. L’unica soddisfazione che ci rimane dopo la totale mancanza di tasso tecnico, inferiore persino al tasso zero di Poltronesofà, è andare a casa di un corriere e suonargli mentre è in bagno. Cosa ci rimane se non un decreto che premia gli stanziali, i mammoni, e i poco audaci. Ci rimane il made in Italy per davvero. Da oggi gialli ma solo per via dell'ittero.

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