.

.

giovedì 31 maggio 2018

Mentre tutto sta andando a puttane


Pensate a noi poeti mentre tutto sta andando a puttane. Sempre più difficile parlare d’amore per la Viola ascoltando “Napule è” nella versione di Cava dei Tirreni con Eric Clapton. Almeno voi siete già abituati al pessimismo cosmico e niente potrà travolgervi emotivamente. Neanche il mancato riscatto di Pezzella che avevate ipotizzato da subito. Mentre al sostituito di Badelj sarà offerto il reddito di cittadinanza. E in tutto questo spaventa il silenzio di Berlusconi, come quando sparirono i Della Valle. Intanto Corvino è a Milano per il mercato, quanti incontri informali? Beati voi che sapete tutto e avete coscienza che la delusione arriva sempre, lei non ti delude mai. Anche se nuovamente sotto forma di governo politico, Conte richiamato da Zamparini, e con Paolo Savona che tanto per cominciare fa fuori il Milan dall’Europa. Mentre a me basta un pallone, le poppe grosse e la possibilità di fotocopiarmi il culo. Sono convinto che oltre a una lista di allenatori migliori di Pioli avete anche una lista dei ministri in tasca. E che non capisco niente è ormai acclarato, infatti mi hanno chiamato dal Quirinale per fare uno di quelli della lista che avete in tasca. Purtroppo non ci posso fare nulla perché a primavera l’amore esplode. Mentre voi in casi di grandi difficoltà come questo siete avvantaggiati come le donne che hanno l’apparato genitale che non palesa il grado di eccitazione. A noi poeti basta invece un tramonti per sognare subito un governo tecnico. Forse possiamo trovare un punto d’incontro solo sulle pizzette, perché già sullo spread ci sarà qualcuno che vorrà farselo con l’Aperol.

mercoledì 30 maggio 2018

Oddo al PD


Dietro al piano B non c’era Paolo Savona ma la Juve che si è sempre dimostrata la più determinata a uscire dall’Europa. Mentre il PD sceglie Oddo per essere ancora più sicuro di perdere due elezioni nello stesso anno. Nel frattempo il Bambi si è ricordato che adesso dovrà chiedere una nuova tessera elettorale perché sicuro che per un bel po’ non gli sarebbe servita l’ha usata per farci i filtri. Mentre il Centi sostiene che era già tutto scritto, su pietra oltretutto, una delle sette profezie, e per questo lo chiama Di Maya. Badelj non rinnova e qualcuno lo accuserà di mancato attaccamento, Mattarella viene messo in stato di accusa, si parla tanto di correttezza ma ci si preoccupa che ad esserlo siano soprattutto gli altri, e io non ci sto, perché nel mio piccolo sono il primo a non essere corretto. Non solo adoro chi ci tiene a pane e acqua solo perché così tengo sotto controllo il colesterolo, non solo sminuisco il potere degli angeli esaltando Pioli, una sorta di Di Maio manipolato tatticamente dai Salvini dell’area tecnica avversaria, ma soprattutto non agisco entro i limiti delle prerogative costituzionali quando aspetto che si distragga il posteggiatore abusivo per scendere dalla macchina. Abuso dei miei poteri opponendomi al nome scelto per fare una bevuta prima di cena. E preferisco fare l’aperimpeachment.

martedì 29 maggio 2018

Dal giovane Malusci al giovane Mattarella


Il primo acquisto sarà Vlahovic, come se fosse una “C” aspirata, perfetto anche in San Frediano. Per l’impeachment invece abbiamo qualche problemino in più, comunque se c’è da fare la guerra civile, se c’è da andare sui boschi della Consuma fatecelo sapere prima che almeno io e il Bambi passiamo da Decathlon. Conte intanto se n’è andato senza lasciare traccia, un po’ come Gil Dias. Probabilmente quelli che piangevano già sapevano, è bastato un anno senza Borja Valero e guardate come si è ridotto il paese. Mattarella processato come Pioli. Avevano raccontato di un programma che avrebbe cambiato l’Italia e l’hanno fatto saltare per un nome, esattamente come Sousa quando non gli presero Mammana. E come sempre il fatto che io non capisca una sega di calcio e nemmeno di politica implica che sia sostanzialmente soddisfatto delle cose. A me non importano i discorsi tipo chi guida questa Europa non può essere messo in discussione perché è sempre pronto lo spauracchio della Grecia. Il mio riferimento è Gubbio. Altro che Savona. Da Falcinelli a Cottarelli poi è stato un attimo. E infine Balotelli. Io l’impeachment l’avrei chiesto per Sousa. E non pensate che la politica mi abbia distolto dal guardare tutte le poppe grosse che passano. Di Maio e Salvini che frignano perché non li lasciano governare, che nemmeno quel piagnone di Mazzarri. Preferisco che rimborsino il taxi a Conte piuttosto che fare i preliminari di Europa League, sono poeta non a caso, e per questo mi sono innamorato di Biraghi quando l’ho visto correre dietro al suo avversario e si capiva che non l’avrebbe ripreso mai. Mi sono sempre piaciuti i sognatori.

lunedì 28 maggio 2018

Sono scivolato sulle tapas


A proposito di ceppiconi Klopp perde la sua ottava finale su undici. Per non parlare di quelli che hanno cominciato a portarsi dietro i giubbini leggeri “perché non si sa mai” e che rimarranno sul sedile posteriore della macchina fino alla fine di settembre. Ho letto del calo di spettatori, le gare dei Viola sono passate da quasi 32 milioni complessivi della stagione precedente, a poco meno di 22 milioni dell’ultima. A me però colpisce di più l’insoddisfazione, più della quantità diciamo la qualità, il modo di tifare un po’ grigio che è come quelle pentole per cucinare sano e senza grassi. Parlo degli utenti del blog, perché invece leggo sondaggi dove il 70% dei tifosi ritiene la stagione positiva, come me. Tra le figure professionali che il tempo rivaluterà ci sono sicuramente alcuni portieri ingiustamente criticati, basterà qualche anno e Karius verrà sicuramente proclamato Santo per via delle stimmate, mentre Saponeto diventerà il Patrono di Marsiglia. Drago e Sportiello nel mirino del Vitorul. Intanto che passate le giornate a vivisezionare i falli di Ramos e a inveire contro il Real, per analizzare in maniera seria l’argomento, e non per sentito dire,  sono stato a mangiare tapas a “La cova” nello Sdrucciolo de’ Pitti, e devo dire che il Real ha meritato. Parlo d’altro per distrarmi ma intanto il Governo non si fa. E in tutto questo già vi vedo ascoltare l’inno di Narciso Parigi con le mani in tasca.

domenica 27 maggio 2018

Gelati confezionati, wurstel, pasta fredda, marmellata di lamponi e spritz



Il Bambi mi è testimone che già non mangiavo il gelato confezionato da molto prima che con il cornetto Algida si potesse vincere il biglietto per un concerto di J-Ax e Fedez. Mi rimane più difficile cedere al cibo industriale che piegare da solo il lenzuolo con gli angoli elasticizzati quando la Rita è al mare. Il cibo è importante anche in politica, si dice che sia la Merkel a non volere il ministro dell’Economia scelto da Conte, bene, smettiamo di comprare i wurstel e facciamoli fallire. Che poi i wurstel danno fastidio specie se sono grigliati nella terrazza accanto. Diciamo che se mi arriva ancora del fumo gli faccio trovare le teste dei suoi gerani nel letto. Quanto è meno dannosa la pasta fredda, anche se il Bambi la prima volta che l’ha fatta ha dovuto chiamare l’imbianchino perché aveva tagliato i pomodorini con le forbici. E come sono belle le donne con la marmellata di lamponi al posto del rossetto. Lo spread e lo spritz. Poi ho visto il video inedito del nuovo pezzo di Pino Daniele ripescato da chi lo custodiva da nove anni; “Resta quel che resta”, girato a Napoli tra la gente, e dietro al barista, attaccata al muro c’è la sciarpa con i colori azzurri del “Paris San Gennar”. Quando si dice il genio. Sta per partire la terza repubblica anche a Napoli, con Ancelotti. E io che ci ho fatto il CAR a Savona. Un editoriale pieno di balle e una finale piena di Bale.

sabato 26 maggio 2018

Una stagione tremenda


Ricordatevi che se volete continuare a infamare Pioli anche la prossima stagione dovete mandare l’informativa sulla Privacy. Ve lo dico perché sono già nel mirino visto che secondo il Garante siamo andati troppo oltre, altro che pubblicità comparativa visto che qui parliamo male solo della nostra roba. Conosco bene l’argomento perché dopo un anno che vado avanti e indietro da Firenze a Mules, per via della stanchezza ho girato una campagna pubblicitaria del Polase dove con la faccia stanca di ritorno dal Brennero dico di prendere il Supradin. Quest’anno siete stati spesso i nipoti che ogni cintura del nonno vorrebbe avere. Intanto torna Prandelli in Serie A, ma ora dopo Oddo sono un po’ preoccupato anche per Angelino Alfano. La stagione è stata tremenda non solo per la scomparsa del capitano, il Bambi mi ha ricordato che sono 5 mesi che è morto il suo mentore Gualtiero Marchesi, ieri sera mi ha invitato a cena per rendergli omaggio con una specialità della casa; spaghetti al dente su un letto di tonno in scatola. Ho letto tutta l’informativa sulla Privacy, alla fine lui non rinnova.

venerdì 25 maggio 2018

Un'insalatina leggera


Come sempre vi trovo scettici, rigidi al limite del circospetto; sul mercato, sul futuro, su Pioli, sui vini bianchi. Primo giorno di Governo onesto ma se foste voi al mio posto avreste scritto che ieri a Mules ha piovuto. E’ tanto bello avere fiducia. Così perdete la serenità e anche il gusto dello spiedino di vittorie consecutive. Così non prenderete mai un trenino a mezzanotte, ve ne fregherete di cantare “Brigitte Bardot, Bardot”, dei fiumi di Champagne, perché sarete attenti solo a quello dietro che non ve lo appoggi. E sempre per mancanza di fiducia vi immagino entrare in quei ristorantini con le tovaglie bianche e rosse, il fiasco impagliato del vino sul tavolo, la moglie alla cassa, l’amaro della casa, il marito che dice “Permettete che faccio io?” E voi che rispondete “No”. Poi magari vi fidate di chi vi fa un’ìnsalatina di riso perché bisogna stare leggeri e poi ci mette: wurstel, salamino, olive, giardiniera, tonno, uova sode, cipolla, emmental, pomodori secchi, mais e un tubetto di maionese del Penny Market. Se continuate così alla fine anche i dubbi non sapranno più cosa farsene di tutti quei benefici. Il Bambi non si fida nemmeno di chi ha le scarpe bianche immacolate. Quindi mi sembra di capire che anche il prossimo anno sarete all’opposizione. Sono convinto che se si risolvessero le cose che vi tormentano, via i Della Valle? Via Pioli? Via Corvino? Tutti? Uno dei quattro? Due dei tre? Tutte le combinazioni possibili? Vi svegliereste finalmente senza agitazione e allora vi agitereste perché vi sembrerebbe strano. Quando insomma ci sembra di non credere più a niente, dovrebbe almeno rimanerci la bellezza. Non dico di un quadro perché “quello lo so fare anch’io” e allora naturalmente non può essere bello, non dico di una poesia perché per carità i poeti, non dico di un tramonto sul mare per via dell’Arno, e non posso nemmeno pensare alla nota prolungata di un violino, perché se proprio lo devo tirare in ballo si ritorna da capo e devo dire che come sempre vi trovo tesi come una corda di violino. A me le vostre giornate sul blog sembrano scritte e dirette da Picasso. O forse estremizzo ed è solo il colore che non vi convince?

giovedì 24 maggio 2018

Si vedono sempre meno ragazze con le guance rosse



Non  mi trovo d’accordo con Pioli quando si augura di avere la squadra fatta almeno al 70% per il ritiro di Moena. Preferisco che la squadra venga svelata solo all’ultimo minuto. Lo dico perché ho sempre pensato che cento anni fa i vestiti non permettevano di vedere il culo della donna che saresti andato a sposare, e m’immagino l’emozione di quando le toglievi le mutande per la prima volta e scoprivi un culo bellissimo. Naturalmente c’è il pro e il contro come in tutte le cose, a me che piacciono tanto le poppe grosse oggi c’è il problema di chi fa jogging e con le poppe grosse non sa come fare. Ai tempi di quando non si riuscivano a intravedere i culi, al massimo ci si imbucava ai matrimoni, oggi che le poppe grosse non agevolano certe sane abitudini sportive, ci si imbuca nelle università. Tutto questo mi provoca quel bipolarismo che poi si traduce nell’alternanza tra la voglia di un panino col lampredotto e la voglia di mineralità tipica del Riesling Renano. Chi viaggia spesso in autostrada come me sa anche di un altro dei problemi di oggi, di quelle creature che vivono solo nel loro habitat e al di fuori di quello non esisterebbero, tipo tutte le cose che si trovano dentro l’Autogrill. E si vedono sempre meno ragazze con le guance rosse che tanto mi ricordano i papaveri. Si vedono invece certi visi dentro a macchine che vorrebbero immettersi, visi tipici di allenatori da tastiera che però non posso far passare. Perché proprio quei visi tradiscono un’andatura a 10 km orari fino al semaforo giallo. E sempre lentamente passeranno col giallo ed io mi ritroverò fermo con il rosso. Verde invece per Donadoni in Viola.

mercoledì 23 maggio 2018

Ipocoristico



C’è chi reputa positiva la stagione Viola e chi no, ognuno può legittimamente pensare che è l’altro a non capire una sega. Del resto la ragazza che non sa ballare dice che l’orchestra non sa suonare. Io però che ho competenza specifica sui fronti di scavo e non, al Fronte Gobbo Interno sconsiglierei manifestazioni no-Tavor. Mettiamoci pure che è l’anno dei mondiali senza Nazionale, troppo per eliminare anche gli psicofarmaci. Meglio fuori dall’Euro che dentro la Neuro. Riconosco che scrivere l’editoriale è però un vantaggio oggettivo, lo stesso vantaggio di chi fa le feste a casa propria e può mangiare le patatine prima che arrivino gli ospiti. Se qualcuno poi vuole controllare il mio curriculum per screditarmi posso sempre dimostrare di essere stato in classe con Oscar Giannino, da qui il mio ipocoristico. Finito il campionato è tempo di bilanci, a chi considera negativamente la stagione perché sesta rosa, ma non trova spiegazione logica che sia così sfacciatamente sesta malgrado un Direttore Sportivo inadeguato e una Società impegnata a rientrare economicamente e ad abbattere il monte ingaggi, anche in questo caso suggerirei di tirare in ballo gli angeli. La cosa positiva  è che piove come se fossimo in vacanza ma non lo siamo. A me può anche star bene l’acquazzone per via della tropicalizzazione del clima, ma allora voglio le palme insieme ai cipressi. Poi voglio dire che prima di prendersela con me perché difendo Pioli vorrei ricordarvi che qui c’è gente che ha difeso Neto e Montolivo. E poi anche Hagi può scrivere sul curriculum di essere stato alla Fiorentina. Nel mio non ho ancora avuto il coraggio di scrivere vista mare.

martedì 22 maggio 2018

La rotonda


Lentamente muore chi è costretto a parlare di rosa da sesto posto per valutare negativamente chi arriva ottavo. Peccato perché questo surrealismo del vaglio tecnico lo metto tra le cose che mi strappano un sorriso. Come un quadro di Magritte, artista asciutto altro che Veretout. Ho pensato a quanto fossero stati bravi Corvino e i Della Valle a costruire una rosa da sesto posto facendo plusvalenze a destra e a manca e abbattendo il monte ingaggi, alla faccia del Milan, mi è tornato in mente ieri sera proprio mentre stavo entrando in una rotonda, e per godermi quel pensiero senza più pensare alla strada ho fatto venti giri, e poi altri due pensando che se la realtà dell’ottavo posto è invece così brutta chissà allora come saranno gli incubi. Poi una panda quattro per quattro mi ha suonato, quattro per quattro che fa sedici, ma aveva una rosa da almeno dieci euro sul cruscotto. Penso che con l’età in realtà si continua a non capire una sega di calcio, ma ci si da un tono. Naturalmente io porto pazienza come il rospo sbaciucchiato da tutte le principesse. Le rose del resto sono interpretabili, penso alla pagina della stagione da voltare, settecento percepite da qualcuno. Mentre giravo pensavo anche a come potreste amare Pioli se solo fosse un altro. E in merito al mio silenzio vi assicuro che so stare zitto anche meglio di così. Se poteste vedermi sapreste anche che quando vi leggo scuoto la testa e me ne vado senza parlare. Come un difensore che si rifugia in corner. Anzi in Kerner.

lunedì 21 maggio 2018

Stagione positiva


Sconfitta che promuove definitivamente il Cholito, boccia definitivamente Sportiello e Saponara. In mancanza delle giuste motivazioni, degli imprescindibili Badelj e Veretout, poi degli infortunati Pezzella e Hugo, si cercano quelli che volevano Drago. Portiere invocato a gran voce e che se prende gol sul suo palo è perché gli tirano da troppo vicino, se prende gol da lontano sotto il corpaccione è colpa di chi fa tirare, quindi alla fine l’importante è che la squadra avversaria non tiri mai in porta e almeno il problema del portiere lo avremo risolto. Il vuoto interiore che ti lascia la prova disastrosa di un giocatore caldeggiato come la salsa verde nel lampredotto è inimmaginabile. Cristoforo invece come i fiori di bach, non fa assolutamente un cazzo. Peccato chiudere con una sconfitta così pesante, ma visto cosa è successo quest’anno, oltre alle spese per rifare il tetto del comparto sportivo, e al dover assemblare una squadra tutta nuova e giovane, è stata una stagione positiva. Adesso tocca alla società migliorare la rosa se è vero che sono cresciute le ambizioni. Alla Fiorentina squadra darei il premio della critica insomma. E comunque qualsiasi cosa faccia la società per resistere o meno alle cessioni di Biraghi e Laurini nessuno potrà toglierci che l’Italia è una repubblica fondata sul vassoio di pasticcini di Giorgio la domenica mattina che poi siamo a pranzo dalla suocera.

domenica 20 maggio 2018

Vedove allegre


Mi sono divertito di più a vedere il matrimonio di Harry e Meghan che Nadal contro Djokovic, gli antipastini gluten free del ricevimento? L’equivalente di Juventus-Verona. Certo, loro hanno i cavalli, le carrozze, i duchi, i conti, i castelli, i sudditi in festa per strada, la banda, la regina, le principesse, i principini, e noi il Fronte Gobbo Interno che mentre io guardo gli stranieri mangiare pasta alle 18:00 sforzandomi di capire se sono spagnoli che pranzano tardi o tedeschi che cenano presto, spera solo che i piccioni gli cachino in testa. In serata ho scoperto che erano tedeschi tifosi del Francoforte venuti a Firenze a rendere omaggio a Sousa per aver bocciato Salcedo e Rebic. E all’ultima partita di Buffon in bianconero ho preferito vedere la Ferrari Portofino a Easy Driver. Mi darete del gobbo, ma da oggi un uomo non giocherà più a calcio e andrà sostenuto; forza Harry! La Beckham non si è smentita mostrandosi allegra come uno del Fronte Gobbo Interno dopo la sesta vittoria consecutiva. E a proposito di cecppiconi c’è stata gara serrata a chi lo fosse di più tra Cilic e Sverev che hanno lottato più di venti minuti per aggiudicarsi il tie-break del primo set. Mentre il Bambi pensava che tutta quella folla festante fosse lì felice di avercela fatta a uscire dalla UE. In attesa dell’ultima a Milano confesso che molta della mia ignoranza è dovuta alla mancanza del libro sul comodino, non ne ho mai avuto uno perché ho sempre preferito leggere i segni del lenzuolo sulle poppe. Se vinciamo contro il Milan non vi dovrete preoccupare perché se festeggiate opportunamente verso l’una di notte e nessuno vi vede, avrete davvero festeggiato? La partita più importante è comunque Lazio-Inter, vedove allegre di Pioli.

sabato 19 maggio 2018

La scelta delle ferie


La salute del tifoso è minata da troppi fattori esterni, al netto della propria indole e dal calcio stesso, la causa principale di certe patologie tipiche è senza dubbio quella legata al risultato, che però a sua volta da controindicazioni diverse a seconda dell’appartenenza o meno a certi fronti gobbi interni. Vince la Fiorentina e sono felice, per alcuni quella stessa vittoria provoca invece irritazione, e viceversa. E si sa che le case farmaceutiche non investono quando a dire che Pioli è ceppicone sono in tre. Per spiegarlo ancora meglio, anche l’approccio nel gestire emotivamente un risultato in un modo piuttosto che in un altro può essere influenzato da accadimenti personali che niente hanno a che fare con il calcio, e su questo ci ritornerò alla fine. Poi tra le cause ci sono naturalmente anche e soprattutto gli allenatori mediocri, la proprietà taccagna, i direttori sportivi che non capiscono una sega, i giocatori grassi, quelli grassi e scarsi, quelli italiani, quelli troppo bravi che quindi se ne vanno, le plusvalenze e i rinnovi di contratto agli allenatori indesiderati. I daspo, i cori razzisti, il fair play finanziario e quello senza portafoglio che ha generato il terzo tempo invece del terzo scudetto. La mancanza di Lisandro Lopez. Ma la cosa peggiore, quella da paragonare come minimo a una retrocessione pur non essendo legata affatto al mondo del calcio è che dimagrire nuoce gravemente alle poppe. Per me questo è un pensiero fisso che poi mi ritrovo dietro ogni angolo e che mi fa dire frasi a prezzi stracciati tipo “come è piccolo il mondo”. Una volta disperse certe taglie di reggiseno poi chi si aggrappa più agli angeli. Quello che voglio dire è che se una ha delle gran belle poppe ha delle gran belle poppe, e se una deve piangere sotto le coperte per la sconfitta contro il Cagliari deve piangere sotto le coperte. Che cazzo c’entra pensare a una dieta. Amo troppo la geografia e tremo al pensiero che venga stravolta la cartina che uso per decidere dove andare in ferie.

venerdì 18 maggio 2018

Il baccello di vaniglia


Io mi chiedo se dopo Mussolini pure di Pioli possiamo dire che ha fatto anche cose buone. Tra gli amici esperti, non me ne vorrete, preferisco quelli che dopo la terza birra, non vittoria, sostengono che l’Italia potrebbe benissimo vivere di solo turismo. Intanto sono state ricostruite due pagine inedite del diario di Anna Frank, sono quelle in cui parla di cosa ha dovuto subire il povero Hagi a Firenze. Da quando il rumeno è stato bruciato il Bambi ha trovato la scusa giusta con la sua compagna che non vuole che mangi affettati, e così tutti i giorni si fa un panino con la spalla su cui piangere. E poi beve per dimenticare. Io in questo scenario dove i talenti scappano, ma dove scappano anche Biraghi e Laurini, guidando molto ho la possibilità di vedere paesaggi diversi, e così apprezzare la bellezza dei papaveri. Per questo penso che vi farebbe bene cambiare aria, andare in qualche isola lontana per non pensare sempre al calcio. Lo dico perché non vorrei che a forza di dire che “l’è tutto sbagliato l’è tutto da rifare”, tradotto per chi non segue il ciclismo, che è tutto una merda, alla fine anche il baccello di vaniglia del Madacascar sappia di sterco. Di non pensare quindi ai bei tempi quando era solo colpa della società e non dell’allenatore, perché sarebbe un peccato con quello che costa un baccello di vaniglia del Madagascar.

giovedì 17 maggio 2018

E' una buona mattinata per darsela a gambe



“Un Giorno in Pretura” festeggia il suo trentennale con due imperdibili appuntamenti, eccezionalmente di domenica in prima serata su Rai Tre. Due processi, due grandi casi di cronaca che hanno lasciato il segno nel nostro immaginario collettivo. Due processi che vedono Pioli alla sbarra per aver bruciato Hagi, anche se non in piazza Signoria, e lo stesso allenatore che dovrà rispondere non tanto perché non vede Saponara o quel tipo di giocatore, ma per il fatto che guida la squadra  anche se sulla patente non è indicato l’obbligo di lenti da vista. Una volta incriminato arriverà la felicità anche se non è detto che trovi parcheggio dalle vostre parti che è sempre così difficle. E mentre voi rimpiangete Sousa io rimpiango la Boschi. Il prossimo allenatore una volta appurato che non porta lenti e non appicca roghi valutiamo per puro scrupolo anche se è stato uno di quelli che stava in piedi sul Tagadà, non si sa mai venisse fuori dopo una sconfitta. Le sentenze non si commentano, però sostengo che la vita è troppo breve per rimanerci male se una cosa non va come doveva andare. Anche se con Hagi saremmo andati in Europa.  Forse è una buona mattinata per darsela a gambe. Prima che esca la corte e deliberi che Dabo sarà il sostituto di Veretout a Milano.

mercoledì 16 maggio 2018

Baluardo e balordo


Niente è più triste che leggere le mie vecchie battute a difesa di Pioli, mi ricorda quanto inutilmente mi sono impegnato. Comunque conosco uomini che per amore hanno accettato persino i nani da giardino, l’uomo ha grandi capacità, quindi anche quella di sopportare il Fronte Gobbo Interno. Certo, c’è anche da dire che il tifoso Viola ha molta sfiga, il Bambi ha letto che a Tokio hanno fatto un villaggio a misura di gatto e teme di rinascere topo in San Donnino. Le vittorie consecutive sono fatti imponderabili fino a quando non succedono, forse per questo si è pensato ad esseri spirituali che assistono e sevono Dio. E intanto in mancanza di un premier abbiamo almeno trovato l’allenatore della Nazionale. Che rabbia, se vi foste chiamati Alice invece di questi nickname poco sfruttabili, avrei potuto mandarvi più tranquillamente a quel paese. Perché andare d’accordo non regala tante emozioni quanto starsi sulle palle. Ma io rimango qui a difendere la Viola, baluardo e allo stesso tempo balordo capace di adattarmi al cambiamento più repentino, e mi riferisco agli angeli che prima ci aiutano e poi non ci aiutano, per tornare ad aiutarci di nuovo fino ad andarsene ancora via contro il Cagliari. Più volubili della Beatrice dalle poppe grosse. Il Bambi a proposito del mio atteggiamento forte a difesa del fortino mi ha chiesto “sei resiliente?” Si, in San Frediano. Comunque vi devo ringraziare perché mentre capivo che intanto il sogno era diventato Lopez, mi è ritornato in mente il mio che mi ero dimenticato per seguire l’appassionante rincorsa all’EL, poi fallita per lo sciopero a singhiozzo degli assistenti di volo. Il mio è girare un poliziesco con attore mio compagno Morgan Freeman, che usciamo in pattuglia sul San Gaggio direzione Galluzzo, dove una volta arrivati, nel corso di una sparatoria dopo una rapina alla nuova Esselunga scendo e gli dico “coprimi”, allora lui arriva e mi avvolge con un bandierone Viola.

martedì 15 maggio 2018

Ansia da prestazione


Lopez premier? Dubito che lasci il Cagliari per andare a guidare il governo, e come se non bastasse abbiamo davanti mesi di calciomercato, il mondiale senza l’Italia e l’afa. Mentre purtroppo scopro di essere ancora più provinciale di quello che già sospettavo, ne ho avuto riprova quando mi sono trovato a soffrire più per il gol di Pavoletti che per il fatto che ormai i tifosi juventini non festeggiano neanche più lo scudetto, come invece mi fanno presente quelli che hanno a cuore il calcio. Anche il Bambi non ha passato una domenica sera tranquilla, e la sconfitta della Samp questa volta non c’entra niente. Con animo finalmente sollevato aveva cominciato a rifare la storia del suo percorso di riabilitazione prima con gli anni di analisi e introspezioni. Poi lacrime, psicofarmaci e ripristino dell’autostima. 4.550 € di parcella e la prospettiva di una vita migliore. Ma alla fine proprio mentre parlava serenamente male di Pioli gli ho ricordato di quando andò a festeggiare l’arrivo di Delio Rossi. Una volta distrutto il lavoro di anni abbiamo parlato della mia decisione di non partecipare più alle discussioni perché da quando ho prestato questo spazio per dire male soprattutto della Fiorentina mi è venuta l’ansia da prestazione. Gli errori di un allenatore? Ieri ha rinfrescato e non ho messo la maglia della salute, questo è tutto quello che so sulle scelte sbagliate. Del resto io sono una neanche più giovane promessa mai mantenuta, e quindi non in condizione di dare un contributo serio alle discussioni, anzi, così come correttamente mi viene fatto presente, sono talmente incoerente da scrivere editoriali sul sesso degli angeli per attaccare chi con gli angeli ci ha scritto invece la storia dell’intera stagione.

lunedì 14 maggio 2018

Immaturi da tastiera


Il Cagliari vince meritatamente, o gli angeli scioperano a singhiozzo oppure certa tifoseria che li tira in ballo a targhe alterne è più immatura della squadra. Partita mediocre con Veretout in overdose da frustrazione, nuovo simbolo degli avviliti da tastiera. Il mio è un grazie lo stesso, e se lo meritano tutti mentre salgono le azioni di Lopez nei nostri cuori di puttana. Annata tremenda non solo per la scomparsa di Astori, ma anche perché a ogni sconfitta si ripiomba al medioevo del tifo, si riempiono le bottiglie alla fontana, si lavano i panni in Arno, le donne fanno centrini su sedie di paglia e davanti all’uscio di casa urlano, “il demonio” non appena inquadrano Pioli. In un percorso di crescita questo tipo d’incidente è naturale, basta farne tesoro da una parte, mentre dall’altra bisognerà alzare l’asticella se davvero si vuole essere più competitivi. Adesso parola ai Della Valle. Purtroppo non c’è solo l’amarezza della sconfitta sul più bello, in serata perde anche la Samp che in caso di vittoria sarebbe stata per gli immaturi da tastiera la più gustosa delle scarpette. Non siamo tutti uguali, non viviamo la passione allo stesso modo, così come si reagisce in maniera diversa a certi comportamenti che non ci piacciono, io ancora riesco a non sporcare i muri di San Frediano per rispondere a quelli del Fronte Gobbo Interno, preferisco non partecipare più a certe discussioni. Quante cazzate s’inventa la testa pur di aver ragione, se spengo lo smartphone quindi non prendetevela come una cosa personale. Il calcio spesso tira fuori il peggio di noi, ma non voglio sapere se è l’unica cosa di noi. Tipo Giampaolo che alla fine applaude i tifosi della Samp dopo i cori razzisti contro i napoletani.

domenica 13 maggio 2018

Il fornaio di via Pisana



Magari vinciamo e invece di cercare nuove scuse qualcuno potrà valutare l’idea di un curatore fallimentare. Però tranquilli, se hanno riabilitato Berlusconi potrebbe tornare anche Prandelli. Io non andrò tanto per il sottile e guarderò solo al risultato, troppo importante vincere, farò come quando malgrado certe foto abbiano sfondi mozzafiato e nature selvagge guardo solo le poppe. E se vinciamo al Fronte Gobbo Interno non resterà che lamentarsi del prezzo al chilo delle ciliege. Già m’immagino lo sforzo per giustificare la possibilità di un accesso in EL, come bambini che cercano di risalire lo scivolo al contrario. Se tutto questo impegno per dimostrare che gli angeli contano più dei direttori sportivi fosse stato profuso a incalzare Macron, magari ci avrebbero ridato la Gioconda. E forse oggi si guarderà la partita mangiando pop-corn. Così come per alcuni la vittoria Viola è diventata un appuntamento mistico piuttosto che tecnico, io che non credo agli angeli temo la prova costume, perché penso a chi vuole dimagrire mentre ha certe poppe da mantenere. Il calcio è bello proprio perché tutti possono essere allenatori, o comunque contestare situazioni, poi una volta che i fatti avranno dimostrato che non c’era motivo valido si passa oltre criticando nuove situazioni. Mi viene in mente quando due anni fa per Paulo Sousa Lisandro Lopez era la formidabile soluzione per correggere il destino di un campionato in assenza di angeli, e il suo mancato arrivo scatenò una mezza rivoluzione civile. Oggi Lisandro è riserva delle riserve dell’Inter se è vero che se si fa male un titolare gioca Ranocchia. Ma se ognuno può dire la sua senza mai dover riconoscere di aver detto una bischerata, allora io dico che se vinciamo per un gol in rovesciata di Eysseric il merito sarà del fornaio di via Pisana che mette il pane nel sacchetto, poi lo prende agli estremi dell’apertura e lo chiude facendolo girare velocemente 2-3 volte. Cercherò almeno di differenziare i meriti, poi se proprio dovrò ringraziarlo spero almeno che l’angelo sia biondo e che non abbia paura della prova costume.

sabato 12 maggio 2018

Il nome nuovo


Ho finalmente avuto l’illuminazione per farvi uscire da questo stallo imbarazzante, per quanto avete scritto su Pioli o per certe accuse alla proprietà colpevole di aver boicottato la squadra in lotta per lo scudetto ai tempi di Sousa, potete sempre dare la colpa al T9. Il Bambi che amava quel portoghese che poi si è saputo aver abbandonato il gruppo fidandosi solo dei suoi pretoriani (Marco Conterio), in difficoltà di giudizio positivo anche con l’ultimo Montella, oggi si rammarica dicendo che si stava meglio quando c’era l’olio di palma così evita tutti i riferimenti ai predecessori di Pioli. E comunque consolatevi perché non siete i soli a trovarvi in difficoltà, a me succede quando i bambini mi fanno domande di cultura generale di fronte a tutti. Per intendersi, la foto esprime molto meglio delle parole la situazione di chi si arrabatta per cercare d’incastrare logica e angeli. Io ci tengo a voi e non vorrei che vi rendeste conto del valore di certe persone troppo tardi, tipo quando ti accorgi di quanto è ganzo avere 20 anni solo quando ne hai già 40. Dopo l’illuminazione che dovrebbe sbloccarvi, qualcosa anche di più strettamente legato al futuro della Fiorentina, qualcosa di calcio che possa rassicurare chi si preoccupa per me e pensa che mi sono fissato su Pioli. Abbinando il giallo e il verde del Governo esce fuori il nome nuovo per il mercato della Fiorentina; Marrone.

venerdì 11 maggio 2018

Fate come quelli in scooter



Il premier di compromesso farà bene solo il primo anno, poi nel secondo cadrà il Governo a meno che non muoia Di Battista e ci pensino gli angeli a trascinare i gialloverdi fino alla fine della legislatura. Il reddito di cittadinanza per permettere a ogni tifoso di cambiare opinione quando questa si dimostra logora e sbagliata. L’opposizione del PD sarà durissima, i radical chic andranno a Moena invece che a Capalbio, altro che i 20 minuti di sciopero della Fiesole. Facciamo tornare i Savoia, ma sulla panchina Viola. Queste sere di primavera, aria frizzante, andrebbero sempre spese con un bicchiere di vino bianco fresco, in piacevole compagnia con cui ridere di certe vittorie consecutive, fra i ricordi del passato e speranze nel futuro. Se non ci fossero certi curriculum a dirci che l’anno prossimo sarà un disastro. Oppure conta davvero solo chi alla fine ha deciso di restare perché gli hanno rinnovato il contratto malgrado lo scetticismo nei suoi confronti. Pensate per un attimo di amarlo, fate come quelle coppie navigate dove lei gli prepara la colazione tutte le mattine, lui le sorride con amore, e poi si mandano a fanculo per tutto il resto della giornata. Insomma, smettete di essere troppo gentili con un tesserato della vostra squadra del cuore, altrimenti la gente s’illude. Non fate come me che sono troppo sentimentale, per non parlare della Nicoletta che si è affezionata a quegli oggetti allungati di gomma. Se poi vi può aiutare, quando dovete frenare il vostro entusiasmo dopo una vittoria perché alla guida del Governo c’è un premier di compromesso, fate come quelli in scooter che quando frenano tirano fuori la gamba.

giovedì 10 maggio 2018

Pioli come Donnarumma?


Dopo quello che gli è stato detto ingiustamente spero proprio che Pioli sia almeno un po’ come Donnarumma e che si lasci scivolare le cose. Cosa brucerà di più ai rossoneri, la sconfitta pesante oppure la macchina del portiere? E già mi immagino cosa direte quando arriverà la lista dei ministri. Personalmente dopo le disamine su squadra e tecnico che ho letto a inizio stagione mi abbonerò a “Cavallo Magazine”  per diventare l’esperto di riferimento. Non tutti del resto possono intendersi di calcio, non è questo il punto, penso piuttosto che sia maleducazione parlare con la bocca piena di inesattezze. E poi penso che anche chi è stato capace di dare del ceppicone a un altro malgrado non lo sia, sia comunque abbastanza sensibile da detestare quando esce dalla stanza incazzato perché la Fiorentina ne ha vinta un’altra, e la manica della giacca gli si aggrappa alla maniglia.

mercoledì 9 maggio 2018

Studi di prospettiva


Io ve lo "darebbe" un Governo neutrale, perché qui qualcuno fa come il PD che si atteggia a padre nobile delle Istituzioni ma che poi questa legge elettorale l’ha fatta insieme a Berlusconi. Scusate la volgarità ma io sono per Pioli e per un Governo di scopo. Non ditemi che avete sbagliato giudizio ditemi piuttosto che siete d’accordo con chi sostiene che dobbiamo andare a votare a luglio con la stessa legge elettorale, e vi troverò coerenti. E visto che lo avete ritirato fuori, ma perché allora le consultazioni non le facciamo fare a Prandelli? A parte Hagi che pretendeva il posto sicuro oggi forse solo gli scrutatori ce l’hanno. Voglio sperare che come si dice, dietro a una cazzata ci sia veramente sempre un’idea potenzialmente geniale. Così come Riccardo del Turco ci aveva visto lungo. Nei vostri prossimi studi di prospettiva adesso vedo una scala a pioli. Non avendo quasi più parole e seguendo quel pessimismo cosmico che ci ha inzuppato l'anima dopo le sei vittorie consecutive, quasi ammuffita poi dopo le ultime due con Napoli e Genoa, posso solo dirvi; “Oddo augelli far festa”.


martedì 8 maggio 2018

Abbiamo sviluppato una nuova abilità


L’ennesimo mancato riconoscimento dei valori di squadra e tecnico da parte dei Bruttimabuonarroti del Giudizio universale mi porta a suggerire alle donne di non sforzarsi troppo a capire noi uomini tifosi. Perché mentre si stanno facendo film e paranoie su cosa stiamo pensando, noi al massimo ci stiamo chiedendo se Veretout supererà mai la prova costume. Le vittorie che non ti spieghi sono come quelle donne che ti dicono “Mi piaci ma solo come amico”. O forse c’è un motivo se ancora una volta niente è cambiato da quando avevamo cominciato a riperdere, ad ora che abbiamo battuto Napoli e Genoa, ovvero, queste due ultime vittorie purtroppo qualcuno non ha potuto seguirle perché il ponte è durato dal 18 aprile, e quindi invece di chiedergli della Fiorentina di Pioli, chiederemo di fare un tema; “Scrivi un racconto sulle tue vacanze e disegna un paesaggio diverso da quello lunare dove vivi”. Insomma, ieri che è stata “La Giornata Mondiale della Lentezza” mi sarei aspettato che qualcuno si fosse ricordato di cambiare opinione. Aspetteremo  “la Giornata Mondiale del Negazionismo”. Nella mia città ideale la gente che comincia a credere agli angeli dopo una serie di vittorie consecutive viene multata. Comunque possiamo dire con orgoglio che a Firenze l’esperienza della divisione interna ci ha fatto sviluppare una nuova abilità, quella di condividere le vittorie isolandoci.

lunedì 7 maggio 2018

Lontano dai riflettori dell'ego



La vittoria di ieri dopo il tre a zero al Napoli testimonia che gli angeli hanno smesso di mangiare i fagioli e sono tornati. A scoreggiare passione rimangono gli sciarpati dal giudizio inossidabile. Vincere a ripetizione per chi affila giudizi come katana non è sufficiente a raccontare di che pasta è fatta la squadra e il tecnico, così come quelli che portano due orologi e non capiscono mai quando è l’ora di levarsi dai coglioni. Buonarrotini del Giudizio universale. Primo tempo impeccabile, secondo con black out e tante emozioni, con la prima volta di Eysseric e Dabo. Secondo tempo che ci ha visti capaci di andare sotto e ancora di ribaltare anche grazie alla superiorità numerica. Questa vittoria così goduriosa mi ha ricordato la Nigella in una versione nostrana, tonda, tutte poppe e culone, che mangia con gioia e gusto. Qualcuno avrà pensato invece al grasso Veretout, e di contro troverà troppo muscoloso Dabo per giocare a calcio. In una vittoria al Roquefort e Sauternes stona l’assist proletario di Falcinelli e martelli. Rido di questa vittoria come rido di me stesso sia chiaro. Il Bambi ha parlato naturalmente di fortuna in riferimento all’espulsione di Pandev, e come gli angeli hanno smesso di mangiare i fagioli si è subito ripresentata la sindrome del sofismo compulsivo. Tra i tanti equilibrismi di pensiero mi piacerebbe sapere come mai se andiamo a mangiare in un ristorante italiano all’estero veniamo considerati coglioni mentre se andiamo in uno dei tanti ristoranti etnici aperti qui da noi invece no. Ho idea insomma che coloro che quest’anno hanno passato più tempo a giustificare le vittorie piuttosto che a godersele probabilmente hanno comprato la macchina per farci 20.000 km l’anno di cui 17.000 per cercare il parcheggio. E se non fosse che a un certo punto ieri a Genova si è messo a diluviare si sarebbe potuto parlare benissimo di partita balneare. Voglio sperare però che questo tifo al contrario sia solo apparente, esercitato per non voler riconoscere di aver detto un sacco di cavolate, ma che lontano dai riflettori dell’ego ci sia la felicità grezza del tifoso nudo davanti alla vittoria. Ditemi che è solo un depistaggio per non riconoscere l’errore, e che state facendo mentalmente come quando travestite tre etti di carbonara in insalata mista. Mi auguro che sia davvero così, sennò faccio fatica dopo tante vittorie (8 su 11 partite) a trovare parole nuove per descrivere tale atteggiamento. Forse mi rimane solo Xanax.

domenica 6 maggio 2018

La nonna del Bambi non amava le verdure



A me quelli che dicono una cosa poi rivelatasi inesatta, che sia essa un giudizio o un pronostico, non ricredendosi mai, ma anzi ricorrendo a sofismi/equilibrismi del ragionamento, mi sembrano come quelli che bestemmiano cambiando una lettera alla bestemmia per andare in Paradiso. E se Boldi e De Sica tornano insieme magari anche Badelj rinnova, mi scoccerebbe di più tornare al voto per via dei cantieri della tramvia. Intanto se vinciamo a Genova per qualcuno sarà un altro incubo realizzato. Oggi posso resistere a uno spezzone di partita con Gil Dias ma non alla nuova canzone di Fedez e J-Ax. E’ di ieri la notizia che se finalmente riusciremo ad avere un governo, grazie ai buoni rapporti con la Fiesole, il M5S presenterà un disegno di legge per far rientrare il tifoso Viola del Fronte Gobbo Interno tra i lavori usuranti. Chiudo con un ricordo della nonna del Bambi di quando ancora eravamo ragazzi, che mi è riaffiorato ieri vedendolo lavare la rucola, perché le scuse che s’inventava lui mi hanno ricordato quelle di chi bestemmia cambiando una lettera della bestemmia, che a sua volta mi ricorda quelli dal sofismo compulsivo. La prima volta che la nonna vide la sua nuova T-shirt con la foglia di marijuana le inventò che sosteneva il movimento dei vegetariani e lei s’incazzò peggio che se le avesse detto che si drogava. Oggi quelli del Fronte Gobbo Interno potrebbero sostenere di essere addirittura vegani.

sabato 5 maggio 2018

Ottimizzazione della passione



Ho anche capito che chi non vuole più bene all’allenatore Viola è solo perché sta cercando di ridurre gli sprechi. Ottimizzazione della passione. E se  poi uno si ritrova in difficoltà per aver già fatto il cambio dell’armadio è più giusto addossare le colpe a Dio piuttosto che al Mister. Personalmente di Pioli ne apprezzo la sostanza, mi son sempre piaciute di più le ragazze con le sopracciglia fatte di sopracciglia. E poi non è solo che i Della Valle non sono più quelli di una volta, o il calcio non è più quello di una volta, è riduttivo, è non voler vedere che anche una volta non è più quella di una volta. O forse per alcuni sarebbe sufficiente mettere Razzi nel CDA Viola per risolvere. Io quest’anno la vedo diversa da voi, per me pane e olio è un mangiare sano, per voi invece è solo arrivato il momento di andare a fare la spesa. E ogni volta che ribadite la necessità di cambiare allenatore, Direttore Sportivo e proprietà mi ricordate Di Maio e il suo Governo del cambiamento. Forse è perché  mi sembra di essere normale, ma poi mi passa. O sono più tranquillo di chi non è mai preparato al sacchetto di patatine che finisce perché non ne compro. Piuttosto provo già da adesso un misto di compassione e biasimo per quelli che zuccherano il caffè se proprio devo fare polemica in caso di vittoria a Genova. Vincere a Marassi non sarà mai un dopocena sopravvalutato. Vincere più in generale non sarà mai un colpo di frusta. A prescindere.

venerdì 4 maggio 2018

Un mondo senza più chitarre


Forse sono un po’ rintronato perché torno sempre lì, mi dovete scusare, del resto sono un uomo di mezza età indeciso tra l’essere una figura stimata nel suo ruolo professionale o un finto giovane attempato moderno con zaino Piquadro al posto della ventiquattrore. Ma voglio ribadire che bisogna fare attenzione, bisogna essere cauti nei giudizi. Naturalmente mi riferisco a Pioli. Anche a Biraghi come esponente di quella categoria di giocatori considerati scarsi perché pagati poco. A volte ci possono volere degli anni prima di capire che una persona è ceppicona o scarsa tecnicamente esattamente come si pensava all’inizio. Attempato o finto giovane? Sicuramente un cuore Viola, poi se devo pensare alla musica che ci colora la vita, ai Deep Purple o a Emma Marrone forse mi devo rassegnare malgrado metta il PC e l’iPad dentro a uno zaino. Certo non sono nemmeno come quei giovani del Fronte Gobbo Interno che amano circondarsi dei libri della Biblioteca Adelphi tipo quelli di E.M. Cioran “L’inconveniente di essere nati” Adelphi 243, e “Al culmine della disperazione” Adelphi 364. Diciamo che la vita non mi sta stretta perché ho un alimentazione equilibrata e mi mantengo in forma. E poi da quanto leggo non si è mai troppo vecchi per farsi deludere da un altro tifoso molto più giovane e che fa il tifo per la stessa squadra. E che sono attempato lo dimostra il fatto che ho assistito al fallimento della Fiorentina di Cecchi Gori fino ad arrivare alla bancarotta della mitica Gibson senza vincere niente. Per esempio, mentre voi dubitate di Pioli e Biraghi sono più scettico su Morgan Freeman e mi chiedo se è mai stato giovane. Essere attempato ti permette poi di affrontare meglio un mondiale senza la Nazionale e un Paese senza Governo. Di capire che quando un uomo e una donna s’incontrano lei guarda se porti la fede e tu se porta le poppe. E se la mia maturità può servire a compensare quel senso di frustrazione dovuto alla mancanza di vittoria di un trofeo da troppo tempo, vi suggerisco di godervi fino in fondo quell’immenso potere che si ha quando, in auto, facciamo passare un pedone fermo allo stop da più tempo dell’ultimo trofeo vinto, quando insomma gli fai quel cenno con la mano che sottintende appunto quel tuo immenso potere.

giovedì 3 maggio 2018

L'erba verde di maggio



Ieri da Firenze a Bressanone ha piovuto sempre e il fatto che non ci sia un governo è davvero una bella disdetta visto che a parte Pioli non sai nemmeno più chi insultare. Poi ho finalmente capito da cosa è scaturita quella serie di sei vittorie consecutive che ha fatto tanto scalpore, altro che angeli. E devo ammettere che avevate ragione voi su di lui perché proprio guardando a quella serie se c’è una cosa che ha imparato dagli errori che gli avete sempre imputato è che andavano assolutamente rifatti. Tipico atteggiamento del ceppicone. Parlando invece delle cose degli altri e facendo un rapido calcolo, alla Roma per passare il turno sarebbero serviti 15 gol, non cantare più l’inno di Venditti, rinnegare Sordi e Verdone, imporre l’obbligo della guida a sinistra sul Raccordo Anulare. Mentre forse per eliminare un po’ di quelle divisioni che ci contraddistinguono, quei campanilismi dell’ego, quell’essere contro la società invece che contro l’allenatore, amare la finocchiona piuttosto del lampredotto, essere dei Bianchi invece che degli Azzurri, bisognerebbe togliersi gli occhiali sperando di averli, perché questo ci permetterebbe di fare un passo verso l’altro. Magari dirgli che senza occhiali sta meglio in modo che possa risponderci che anche noi siamo più accettabili quando non li indossa. Poi scegliamo la nostra colonna sonora, quel modo intimista di suonare la tromba di Chet Baker, quel suo stile lirico così adatto proprio quando per motivi di divisioni interne c’è da festeggiare anche una sconfitta. Voglio chiudere ricordandovi che malgrado Pioli, Corvino, Della Valle, quello scarso di Biraghi, il bilancio, il comparto sportivo, i giocatori grassi, quelli che vogliono andare via e quelli che non vogliono venire, i cori razzisti di molti più di qualche imbecille, l’erba verde di maggio che fa gli occhi belli, la nostra dote più grande rimane la possibilità.

mercoledì 2 maggio 2018

Nati con l'aglio in camicia


Un po’ li capisco quelli che fanno fatica a cambiare giudizio perché io per primo ho difficoltà a farlo, e infatti continuo imperterrito a chiedere il conto al cameriere mimando la penna quando lo so benissimo che nessuno fa più il conto con la penna. Sono stressato, guardo gli uomini maturi in giro allenarsi con la camminata veloce e penso che stiano tutti andando al centro sportivo per contestare Pioli. E quindi anche gli altri dovranno capirmi se non cambio giudizio su quelli che usano il tosaerba elaborato e con la marmitta a espansione. Nel frattempo sogno un mondo nel quale WhatsApp ci chieda se vogliamo entrare in un nuovo gruppo. Un mondo bellissimo in cui a chi segue la propria squadra del cuore venga negata la possibilità di farsi girare i coglioni quando vince. Ho conosciuto un altro che come Pioli avrebbe tratto vantaggio da una brutta storia, nel suo caso grazie al fatto che bruciava sempre l’aglio si è inventato di usarlo in camicia. E se le due Coree si parlano anche noi potremo fare pace con le nostre convinzioni sbagliate. C’è un utente che ci legge sempre anche se non partecipa, mi scrive in privato di essere in lotta col peso e che per questo non è d’accordo con me quando difendo Pioli a oltranza, preferisce chi parla male delle persone a chi parla male dei carboidrati. Un altro che mi scrive dal Veneto mi dice di avere in macchina l’Arbre Magique al prosecco e che gli piace leggerci perché in molti commenti ritrova quell’effervescenza tipica che lo fa sentire Veneto. E se è vero che gli angeli ci stanno aiutando, io sostengo che i tanti quadri sottratti ai grandi musei, finiti in case private con tutte le cure necessarie, sono più felici così.

martedì 1 maggio 2018

Misteri della logica



Questo campionato nato dopo una rivoluzione e proseguito dopo una tragedia ci dice che Pioli ha fatto tanto per far crescere la squadra, si è impegnato e ha costruito. E poi vedi gente che è più contenta con una bottiglia di vino da tre euro. Forse è per questo che la vittoria contro una squadra che avrebbe dovuto asfaltarci per qualità e motivazioni non è stata gradita del tutto, come quando è meglio dormire di merda per essere felici di svegliarsi. Per alcuni tifosi la colpa di Pioli è quella di aver trasformato una vittoria Viola nel sogno erotico di chi guarda la foto di Ursula Andress oggi. Si è partiti criticando il mercato e raccontando di una squadra modesta, costruita male, di un allenatore mediocre fino a quando per non rivalutarne il lavoro si è rivalutato la squadra, ma senza rendere i meriti a Corvino naturalmente, che nel frattempo aveva ridotto il monte ingaggi e racimolato decinaia e decinaia di milioni di plusvalenze per il comparto sportivo. Si è detto che da Firenze tutti se ne vogliono andare (vedi il pianto di Borja) e dove nessuno vuole più venire (vedi le dichiarazioni d’amore di Dabo), misteri della logica. Un po’ come il M5S con il PD. Oppure come se dicessi a Tommaso studia o un giorno ti ritroverai tutto tatuato e palestrato a bere champagne su uno yacht pieno di fica. Tutto nella norma comunque, stiamo dando il peggio di noi tifosi, forse perché il meglio l’abbiamo perso con l’addio di Vecino, Borja Valero, Gonzalo Rodriguez, Ilicic Bernardeschi e Sousa. E questa vittoria ci lascia un cazzo di decadenza addosso. Io mi immagino Pioli che esce dal ristorante e i tifosi che gli lanciano le monete come 25 anni fa a Craxi. Perché tutto nasce dalle difficoltà del girone di andata, la gente è abituata a Dio che ha creato il mondo in 7 giorni e adesso che la squadra gira ma si è arrivati alla fine del campionato si è pure scocciata perché intanto c’è da pensare a prenotare le ferie. Caro Sigmund, va bene tutto ma credimi, un bel bicchiere di Riesling Renano con tutta quella mineralità, te ne avrebbe risolte molte di più. Adesso andate e lasciatevi in pace.