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sabato 30 giugno 2018

Abitudini che cambiano


Se ci fosse un Mondiale senza l’Italia quella di ieri sarebbe stata la giornata ideale senza nemmeno una partita. Quella più adatta per non pensare al calcio ma a qualcosa di socialmente più utile. Ho trovato infatti il rimedio per chi deve andare al mare da solo, la soluzione è farsi tatuare la crema solare sulla schiena. Tra quattro anni penserò a inventare la colazione in albergo a domicilio. Pausa che è servita anche per trovare un buon accordo UE sui migranti anche se rimane il regolamento di Dublino. Un passo in avanti che ci permette di lavorare nel quadro di Schengen, con un approccio globale, ma si conferma la responsabilità dei paesi di primo ingresso. Non una buona notizia per gli abitudinari, per chi non ama il cambiamento, e penso a chi chiede “il solito” quando va al bar, mentre la moglie si fa la maschera con avocado e mango invece di uva sangiovese e mele della Valdichiana. Penso al Bambi che il venerdì sera andava sempre in un ristorantino di suoi amici, da “Sabrina & Daniele”, dove dopo la prima ondata migratoria lo chef era diventato Hassan. Venerdì scorso il ristorante si chiamava “Sabrina & Hassan”, e di Daniele non se ne sa più nulla. Abitudini che cambiano, adesso quando mangiano insieme al personale di sala prima di aprire, Hassan si presenta a tavola senza maglietta, quando la gestione era ancora “Sabrina & Daniele” a petto nudo solo il pollo arrosto.

venerdì 29 giugno 2018

l miei pronostici



Ho visto girare un po’ di pronostici su chi vince il Mondiale, ora siccome sono il responsabile di questo blog mi costringete a indicare la percentuale di probabilità che ciò possa avverarsi così come in tutte le lotterie che si rispettino. Ma se penso che qualcuno ne ha addirittura fatti di multipli, il calcolo delle probabilità non è più sufficiente. Dovrei mostrare il video di un venditore di aquiloni che riesce a farne volare una decina contemporaneamente e accanto voi che non ce la fate a farne volare nemmeno uno, per dimostrare l’improbabilità che il pronostico vada a buon fine e quindi dissuadere gli altri per non cadere nella pericolosa spirale del gioco. La foto mostra l’ultima volta che siete usciti di casa e avete posteggiato tranquilli, forti cioè della vostra ultima previsione meteo. Il mio pronostico invece è che se vi mettete sulla riva del fiume ad aspettare Corvino, Cognigni o Pioli, vi mangiano le zanzare. Mi chiedo perché fare pronostici? Perché mettersi nella scomoda condizione di essere copiaincollati? L’avete proprio abbandonata l’ideologia comunista del “nessuno deve essere troppo povero e nessuno troppo ricco”, almeno fino a quando non ti toccano il vitalizio. Datemi retta andate oltre il pronostico così come i vari Calenda, Minniti ecc dichiarano di voler andare oltre il PD. Dove ci troverete Forza Italia e Berlusconi. No, anche Renzi. La mia previsione oltre la previsione è che con l’estate le donne si mettono abiti scollati, qualcuna anche la canottiera, poi cenano e a fine serata quando si spogliano trovano le briciole.

giovedì 28 giugno 2018

Noi, voi e gli altri che se ne fregavano del fair play finanziario


Oggi chi è in ansia perché vede la data anticipata del ritiro avvicinarsi senza che alcuni dei ruoli chiave siano ancora stati coperti, pecca di gioventù eccessiva. Dimostrando una mancanza di quella paura tipica degli effetti devastanti che solo noi "datati" abbiamo vissuto giocando con le palle click clack spacca-polsi. In altre parole fa parte di quella generazione che ha perso la fiducia nella propria fiducia. A chi serve una rivincita su quei tifosi che invece hanno la squadra già fatta, o su quelli che se ne fregavano del fair play finanziario mentre noi maledicevamo la gestione virtuosa, può sempre usare il dito medio per spegnere la sveglia. I tifosi del bicchiere mezzo pieno e quelli del bicchiere mezzo vuoto, per chi la Fiorentina è ultimo pensiero prima di andare a letto e il primo appena svegli, per gli altri che è invece pipì. E' più forte di me, non ci posso fare nulla, sono troppo belle le donne che sorridono con le poppe di fuori. Ma per non sembrare fissato, da adesso penserò solo al mare. E non dovete modificare quello scetticismo di fondo che vi ha permesso di dubitare anche del pizzicagnolo che vi fa pagare la carta al prezzo del prosciutto, sarebbe però un bel passo avanti se per la prossima stagione vi presentaste sul blog già bestemmiati. Se vi chiedete perché mai Dio ci fa vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, una parte della spiegazione risiede in certi vestiti che fanno le poppe come non sono, quelle ragazze lo sanno che è un miracolo, un trucco, ma se ne fregano, vanno in giro con queste poppe facendole vedere a tutti, da qui capisci perché Dio se ne sia guardato bene di fargli delle poppe davvero. E dovete continuare a non credere ai vari Corvino, Cognigni, Della Valle quando parlano di ricostruzione, siate scettici fino in fondo dove lasciate la macchina quando prendete il traghetto, tanto è solo un mezzo squallido per accedere ai fondi pro-terremotati. Noi che apprezziamo questo giugno che di notte sembra quasi marzo, voi che di giorno fa troppo caldo e di notte fa troppo freddo.

mercoledì 27 giugno 2018

Alle urne insieme alla matita dovrebbero essere forniti anche occhiali almeno da 1 grado


E’ tempo di misurare le parole (subito dopo la vista), non si può dare di ceppicone alla gente senza passare da comunisti in quanto più intelligenti, e nemmeno dire quanto è buono il lampredotto per non passare da quelli stronzi che non pensano agli intolleranti del quinto quarto. Poi ci sono quelli che hanno torto su Tortu. Poi c’è il PD che esiste ancora e che vince a Porto Sant’Elpidio ma tanto Salvini glielo chiude. Intanto sul mercato ci sono notizie che il tifoso commenta credendo di aver capito tutto, invece non ha capito niente. E purtroppo non vale il viceversa. Insomma il tifoso va dietro la notizia e su quella approva o critica chi di dovere, poi quando si rileverà inventata nessuno rettificherà quelle che si sono dimostrate critiche immeritate, mentre gli elogi immeritati di allora si trasformeranno in critiche immeritate di oggi perché si considererà fallita un’operazione mai esistita. Alla fine ho fatto meglio io, e lo dico con cognizione di causa comunista tipica, quando guardo la Bellucci nella pubblicità della Nivea, quanto mi piaceva quando ero più giovane e quanto mi sta antipatica adesso. Quindi meglio che ai tempi non me la sia trombata che poi quando l’amore finisce e ci si lascia a rimetterci sono sempre i figli. E poi le notizie inventate ci hanno sempre perseguitato, pensate a chi ci aveva fatto credere che farsi le seghe ci avrebbe fatto diventare ciechi fino a farci votare Lega e M5S per aver dimenticato gli occhiali a casa. Oppure pensate a chi ci ha detto che gli juventini sono dei ladri ma il Ministro dell'Interno pensa solo alle ONG.

martedì 26 giugno 2018

L'inferno e la dolcezza


Scala C, primo piano int. 8, è rimasta questa, a Sorgane, la roccaforte del PD. E mentre per molti a Firenze il nemico numero rimane la dimensione della Fiorentina, per me rimane lo stesso di quando ero piccolo. Ancora oggi nei ricordi rimane lo scivolo di lamiera, quando in questa stagione ci si poteva cuocere le uova. Il Bambi mi accusa di essere ottimista perché ormai mi sono assuefatto ai Della Valle, e in generale teme la percezione sbagliata di quelli più giovani che come diceva Jodorowsky, sono come gli uccelli nati in gabbia, pensano insomma che volare sia una malattia. E soffre particolarmente per chi è tifoso Viola e in più è anche del PD. Mentre gli altri tifosi non sanno se a mancargli di più è il portiere oppure Berlusconi. Ho tranquillizzato il Bambi raccontandogli finalmente da dove nasce questo ottimismo, tutto è partito da quella volta in cui lei al secondo cognac si sciolse i capelli. Da lì in poi, malgrado Hagi vada alla Roma, le plusvalenze, e malgrado un ceppicone ad umiliare la nostra ambizione, posso tranquillizzarvi; l’inferno sarà una passeggiata e la dolcezza è un paio di pantaloni a vita bassa.

lunedì 25 giugno 2018

Le multinazionali del lampredotto



Non è che non sono tatuato perché sono vecchio, non lo sono perché sarebbe da pazzi mettere un adesivo su un pezzo di marmo del Rinascimento. Anche se qualche anno ce l’ho davvero se mi ricordo di uno Stato che non aveva bisogno di fare propaganda per i vaccini, a me bastava il bibliotecario dell’istituto d’Arte che trascinava la gamba a causa della poliomielite quando il vaccino ancora non esisteva. Se vaccinarsi fa guadagnare le multinazionali farmaceutiche allora mangiare panini dai trippai fa guadagnare le multinazionali del lampredotto. Sì, qualche anno ce l’ho perché ricordo anche che i marinai avevano una donna in ogni porto. Prima che li chiudessero. Intanto senza fare Tortu a nessuno, 9.99 diventa il nuovo record italiano sui 100 metri dopo ben 39 anni. Bravo Filippo. Se poi vi sembra una tragedia l’acquisto di Gabriel non avete mai comprato la birra Ichnusa al limone. Tanto chiunque arriverà non andrà bene ai detrattori del DS, anzi sosterranno che dentro Corvino c’è il Gabibbo. In una giornata sprecata con garbo ieri ho chiesto al Bambi cosa ne pensasse delle notizie di mercato; “porca teoria”. Mentre potrei scrivere editoriali anche peggiori, ma non ho voglia d’impegnarmi.

domenica 24 giugno 2018

Il boschetto di piazza del Carmine


La citta che cambia, quella che affonda nelle proprie radici, quella che vuole ritornare alle origini, e quella che affonda nelle polemiche. Davanti alla Porta San Frediano, ancora in via Pisana, c’è Ladislao & James. Padre e figlio parrucchieri (o come scritto sull’insegna “Hair unisex”. Mi viene da pensare che i genitori di Ladislao fossero comunisti e che con quel nome di origine polacca avessero voluto sancirlo attraverso il figlio. Lui a sua volta, per ritorsione generazionale ha voluto dare al proprio figlio una connotazione più filo-capitalista. Nasce così un negozio che guarda avanti e che probabilmente sgomita con la storica e popolare trattoria “Sabatino” della porta accanto che invece s’impegna disperatamente a mantenere la vecchia tradizione. Il menù che cambia tutti i giorni è ancora scritto quotidianamente con una vecchia Olivetti, proprio come nel ‘56. E anche se la sede è cambiata per sfratto c’è lo stesso color verde alle pareti, il solito frigorifero “Stanzani” anteguerra, stessi tavoli dei primi del ‘900, solite sedie di prima dell’alluvione. Qui non c’è lo spirito di Ladislao & James ma piuttosto quello raccontato da Pratolini. Forse la famiglia Buccioni non andrà a farsi i capelli da Ladislao & James, così come loro non andranno a mangiare da Sabatino. Potrebbero però incontrarsi in piazza del Carmine sotto il boschetto composto da ventitre alberi, contenti i ristoratori per la riqualificazione con progetto ispirato all’originale, e contenti anche Ladislao & James di riposarsi su quelle sedute in pietra ma con il tocco moderno degli schienali che raffigurano alcune chiese fiorentine. Forse è anche un bene che non si parlino, magari Ladislao & James non amano i Della Valle, mentre la famiglia Buccioni stima Pioli. Quattro canfore e diciannove aceri magari non sono neanche il modulo preferito del Bambi che potrebbe subentrare nella discussione per dire che uno che si chiama Lukaku a Firenze non può giocare perché “Firenze non è Aversa”. La famiglia Buccioni è per l'accoglienza e lascia perdere, Ladislao & James ci tengono invece a precisare che Lukaku è nato ad Anversa.

sabato 23 giugno 2018

Sono per la famiglia tradizionale fiorentina


Al Bambi toglierei invece la scorta di birre. Non è facile per Corvino accontentare tutti, non è così semplice, per il tifoso è sufficiente andare a controllare le notizie di mercato sul proprio sito preferito. Lui per trovare il tempo che vuole per domani solitamente deve girare almeno 50 siti meteo. Perché il giorno prima sole, ieri pioggia, e la chiamano estate. Questo venticello che se ne fotte delle gonne ballerine è una delle più belle lezioni di libertà che ci potesse regalare questo Governo. Se non arriva il portiere dei sogni, l’anti Biraghi, il sostituto di Badelj e l’esterno d’attacco che vi renda l’estate meno faticosa, è sufficiente farsi bastare quello che si ha. Se non ho frutta in casa e non voglio uscire mi basta decidere che una tavoletta di cioccolato con le scorze di arancia vale come frutta, basta che le scorzette siano abbastanza grandi per andare in Europa. Del resto io sono per la Fiorentina tradizionale, quella avvolta da scetticismo, costruita senza un progetto tattico e all’ultimo minuto. Come la famiglia tradizionale, si, io sono per la famiglia tradizionale fiorentina; una madre (gran passera da giovane), una figlia (un po’ maiala), e un padre (con pochi capelli) che smoccola perché il bagno è sempre occupato.

venerdì 22 giugno 2018

Per fortuna le favole finiscono bene


Se ci fosse un Mondiale si sarebbe già a quella fase per cui alcune squadre sono nella condizione di passare dal treno dei desideri al bruco mela. Almeno per me l’estate è cominciata bene, ieri ho visto una filippina con le poppe grosse e non me l’aspettavo. Ci fosse un Mondiale e partecipasse la nazionale delle Filippine avrei trovato per chi tifare. E in questo Mondiale immaginario l’allenatore dell’Argentina indosserebbe magliettine attillate per mostrare i frutti del duro lavoro svolto in palestra. La realtà invece è fatta di acqua contaminata dagli idrocarburi e tanti grandi evasori. Di donne che con il caldo, a prescindere dalla misura, cominciano a sudare in mezzo alle poppe. Chiudiamo i porti, chiudiamo le frontiere, chiudiamo anche la porta dell’Argentina. In un Mondiale senza l’Italia gli zingari fanno dei segni sulla porta di chi lo segue lo stesso. Io penso che siamo Messi male anche quando vedo gente dal tabaccaio che fa grattare il “Gratta e Vinci” ai bambini piccoli. Per fortuna le favole finiscono bene, non c’è un Mondiale senza l’Italia, ma c’è invece chi a mezzanotte si perde in una scarpetta direttamente dalla padella. Non sarebbe Mondiale senza Italia così come non sarebbe Barbara Streisand senza naso di Barbra Streisand.

giovedì 21 giugno 2018

Mentre invecchio aspettando che si apra



E’ stato il primo giorno della Maturità, sarà l’ultima vera estate. E poi reddito di cittadinanza. Quando si parla male di un giocatore, politico o allenatore, so che non lo si fa per cattiveria, spesso è per mancanza di ferie. Il pericolo in queste giornate di blog è che se un utente con un ragionamento incontra un altro utente con uno slogan, l’utente col ragionamento è un utente morto. Il mio timore vero però è che qualcuno di voi spezzi gli spaghetti. Se ci fossero i Mondiali reputerei il 5-5-0 dell’Iran forse il modulo più prudente, mentre il Bambi insiste nel dire che il prosecco fa smettere di sudare e che deve solo insistere. E dopo tutto questo Polase frizzante mi ha confessato di temere ancora un’altra Viola senza pretese, come questa primavera che se ne sta andando. Fiorentina senza ambizioni, poche passioni e tanti grandi disinteressi, ma forse peggio del Bambi sta chi si droga di fredde infusioni pesca e maracuja. Allora a cosa serve vivere a Firenze per ridursi così? Mettici pure Pioli, è molto diverso da, che so, le vele di Scampia? Con il fair play finanziario, i bacini d’utenza e le plusvalenze produciamo i mostri con le orecchie lunghe che vogliamo combattere. Mentre invecchio aspettando che si apra mi convinco che la calma è la virtù dei cancelli automatici. E al di là c’è il terzo scudetto.

mercoledì 20 giugno 2018

Nuovi epiteti


Sto andando a Maddaloni, una sorta di Ceppaloni ma per allenatori superiori alla media (Maddaloni di Sopra). Da un cantiere all’altro, dal nord al sud, anche da Del Rio a Del Reich. Spero che dopo aver censito i rom si propenda per un censimento delle donne in età 18-30 sopra la terza di reggiseno. O in alternativa il censimento di quel “nomade” di Matteo Messina Denaro. Intanto insieme a Salvini abbiamo deciso di censire voi. Sarete divisi in categorie: comunisti, fascisti, gay, etero, puttane, commercialisti, ingegneri, avvocati, docenti, antidellavalliani. Dopo l’assegnazione saranno presi provvedimenti. E se seguissi il Mondiale direi che quello di Mertens è stato per adesso il gol più bello. Siccome l’insulto peggiore è diventato “buonista”, prima di arrivare a Santa Maria Capua Vetere avrò deciso se rivolgermi al prossimo che posteggia in doppia fila con epiteti tipo “altruista”, “solidale” o “filantropo”. Volevo fare anch’io il radical chic, per questo ho cominciato a frequentare Capalbio, ma la Rita che aveva capito subito l’antifona mi ricordò che dovevo portare giù la spazzatura. Tutte le mattine poi, a qualsiasi ora mi alzo, scrivo l’editoriale per distrarmi dal pensiero della pizza fatta in casa la sera prima e da riscaldare sulla gratella.

martedì 19 giugno 2018

A Bibbiena non c'è nessun Mondiale


I Mondiali in Russia non esistono. Anche perché Svezia e Corea si sono giocate lo scalpo dell’Italia. A meno che quando si parla di Soci non s’intenda la frazione del comune di Bibbiena. Non è difficile, per distrarci è sufficiente cominciare a trovare affascinante quel genere di donne mature, secche e abbronzate, con la voce un’ottava sotto il rutto. Forse per me è più facile perché sono uno dei pochi porci che col tempo ha imparato a fare le collane con le perle. “Prima gli italiani” lo penso sempre quando sono in coda a prendere il panino col lampredotto. Poi vedo che sono tutti italiani e faccio la coda. E mentre aspetto, rifletto, cerco di capire come mai l’uomo si svegli con lo stesso aspetto di quando è andato a dormire mentre la donna per qualche motivo tende a deteriorarsi. Poi però la salsa verde mi riporta a pensieri meno ispirati tipo, l’Argentina ha pareggiato, la Germania ha perso, il Brasile ha pareggiato, la Spagna ha pareggiato, peccato non esserci perché questo è un Mondiale alla nostra portata. Avremmo potuto fare una sontuosa figura di merda.

lunedì 18 giugno 2018

Quando arrivavi prima tu della cartolina


L’arbitro indietreggia ma Ronaldo non si può spostare, ha già misurato la rincorsa. Quando le barriere sono come quelle opposizioni di Governo che puntano allo 0%.  Intanto è scoppiata la prima polemica, Ventura ha denunciato Sampaoli per plagio. Ed è scoppiata anche la nostalgia per Pizzul. In un mondo dove la droga costa meno delle ciliegie Seferovic pareggia contro Neymar che si è presentato con la scarola in testa. Ieri a San Vincenzo oltre che a bere Viognier mi sono accorto che molte persone hanno accumulato un certo mal di vivere sui fianchi. Siamo troppo connessi, questo è il problema, come erano belle le cartoline, “saluti da San Vincenzo”, senza pretesa di risposta. Quando arrivavi prima tu della cartolina. Hanno chiuso i manicomi proprio perché qui siamo più monitorati. Prendi il Bambi che fa finta di parlare al telefonino per dare del cretino a quello che gli passa di fianco. Non c’è solo la cartolina a delimitare un passato meno ostentato, c’è chi dice “Rai 2” e chi “il secondo”. E tatuaggi, pieno, più invasivi della plastica, almeno ci si tatuasse il vetro che è un po’ più biodegradabile, o se proprio si vuole raccontare qualcosa di sé a chi vuole guardare solo il mare, un bel camaleonte che almeno si mimetizza.

domenica 17 giugno 2018

Pensandoci bene


La Sinistra ha tifato Islanda, e quando la squadra dei vichinghi uscirà, il comunista accetterà di aver perso sapendo di essere nel giusto. La situazione è che la Rita indovina risultati finali e marcatori mentre io non guardo le partite perché senza l’Italia è come trombare senza orgasmo, un Mondiale quindi che la Rita ha già visto. Compenso un po’ svuotando la lavastoviglie. Non seguo nessuna squadra e nessun giocatore, preferisco seguire persone a caso che secondo me stanno andando in pizzeria. Un Mondiale dove tengo il profilo basso, anzi gattono. E anche il Bambi non se la passa bene, mentre Rebic animava i rimpianti di molti lui era lì ad aspettare che finisse la lavatrice per infornare i sofficini. Mi ha detto che gli acquisti di tutti questi giovani sconosciuti dimostrano che la Fiorentina ha una rete di cristiani osservanti, poi ha aggiunto che non è un caso se quelli dell’Amaro Montenegro da quando Salvini ha chiuso i porti italiani alle navi Ong non si vedono più. E sarcastico, mentre la centrifuga agitava i suoi pensieri, ha aggiunto che la Raggi è a Roma solo da due anni, va lasciata lavorare. Solo il Centi ha avuto un sussulto, il gioco dell’Argentina gli ha ricordato quello della nostra nazionale cantanti. Fossi devoto a un qualche santo mi rivolgerei a lui per cercare conforto, pensandoci bene vado a pranzo a San Vincenzo.

sabato 16 giugno 2018

Impegno, costanza e dedizione


Forse il problema a rapportarsi con un sognatore come me è che, in quanto tale, non ho limiti. E’ troppo secondo voi sognare di parcheggiare in due posti auto quando si indossano i pantaloni chiari? E’ troppo sognare che mai nessun tifoso Viola ha fatto il nome di Ventura per la nostra panchina? E’ accettabile sognare un telecronista che confuso dalle maglie del Calcio Storico, la prossima stagione gridi “il cielo è azzurro sopra l’Indiano”? Certo gli incubi hanno un’onestà che i sogni giustappunto si sognano. Nelle stagioni di sole e pioggia come questa sogno storie d’amore tra nuvole e le stesse riflesse in pozzanghere di giugno. Sogno un mondo senza delocalizzazioni, demagogia, razzismo, guerre, emergenze umanitarie, ceppiconi, e generalizzazioni come quella di chi afferma che le donne sono tutte troie. Un mondo dove non si sminuisca così, e anzi dove possano rivendicare impegno, costanza e dedizione per esserci diventate. Intanto prendiamoci la realtà, i tre gol di Ronaldo e soprattutto il Cacciucco Pride (terza edizione) fino a domenica, naturalmente a Livorno. Cacciucco ovunque, nelle piazze, sul mare, lungo i Fossi, a bordo di battelli, al mercato centrale e a quello ittico, all’acquario, al molo Mediceo ed in banchina. Sotto forma di “gelato cacciuccato” e come “cacciuccoso panino social” in perfetto stile street food. I sogni, la realtà e la storia. Era una mattina del 1614 quando nel porto di Livorno (porta ed emporio del Granducato di Toscana su volontà dei Medici) approdò una feluca saracena con a bordo alcune balle di caffè e del rhum. Non c’è niente di meglio dopo una mangiata di cacciucco di un bel ponce, bevanda calda a base di caffè e “rumme”, ma anche in grado di confortare gli animi e aiutare nei momenti difficili (mi viene in mente la serie di vittorie consecutive). Un ponce da i’ Civili (atmosfera retrò, quadri appesi ovunque alle pareti a ricordare la vocazione artistica della città; Fattori, Modigliani, Lega, Natali) e passa anche la paura che Pioli non venga esonerato.


venerdì 15 giugno 2018

Chilometri


Diciamo che ho almeno la decenza di non scrivere tutto ciò che penso. Su Macron che ha chiamato Conte chiedendo del titolare soprassiedo proprio. L’importante è che si tengano Carla Bruni, mentre la Gioconda è finalmente scappata e sta rientrando. Per fortuna la prossima settimana parte uno dei due maxi-lotti della Napoli-Bari (Alta Velocità) e così alterno anche un po’ di sud. Per evitare la routine, così non potrò addormentarmi un attimo sul divano che è già ora di andare a dormire, ogni volta che rientro da Mules, mi succederà anche quando tornerò da Cancello-Frasso Telesino. E mi succede perché ho sempre sostenuto che a me non interessa il teletrasporto, voglio potermi godere il viaggio. Mentre fai chilometri hai modo di riflettere, per esempio come la generazione di adulti di oggi abbia mutuato schemi di giudizio identici a quella genitoriale. I 3200 km mese trascorsi sulla A22 mi hanno fatto elaborare la teoria che è sul fingere di aver capito quando non si è capito una sega che si è formato l’universo. Verso Napoli elaborerò che deludere le aspettative altrui è un diritto. Per il ritardo dell’Aquarius, invece, la Sinistra  suggerisce ai migranti di chiedere il rimborso della quota versata agli scafisti. Intanto è cominciato il Mondiale così come sono cominciate a fischiare le orecchie a Ventura. Ma torneremo al Mondiale così come tornerà il pentapartito.

giovedì 14 giugno 2018

Tutto il mio egoismo


Sono proprio il peggio perché quelli che hanno studiato almeno possono rifarsela coi propri genitori che gli hanno dato un’istruzione, e oggi non sono sottosegretari, mentre io sarei dovuto proprio esserlo. Comunque voi non dovete temere niente perché non essere idioti tornerà di moda. Parlando di calcio invece prendo atto che la federazione spagnola ha licenziato il CT alla vigilia del Mondiale perché indispettita per l’accordo con il Real Madrid, mentre noi confermiamo Pioli che l’accordo l’ha trovato con gli angeli. Devo dire che a Mules sembra inverno, e che ne pensiate su Hancko, Meret, Soucek e la questione stadio della Roma, le ragioni del vento sono insindacabili. Il Bambi non l’ha presa bene la storia della nave Aquarius, perché sapeva che c’era il suo nuovo pusher. E in tutto questo gran casino che ci circonda viene fuori tutto il mio egoismo, a me interessa più avere il terrazzo che il mondo abitabile. Troppi razzisti, buzzurri, radical chic, sottosegretari, là fuori, gente con dei vuoti dentro ma anche con il vantaggio di avere tanto spazio per lo zuccotto. E poi là fuori non c’è  nessuno a rassicurarmi che quello non è un rasoio Philips ma il logo dei mondiali.

mercoledì 13 giugno 2018

Le due cotture


Cosa ci dice un Premier che nel bel mezzo di un’emergenza umanitaria visita i terremotati di un sisma di due anni prima, che è più avanti di chi lo ha scelto e che nel 2013 aveva  candidato Gino Strada alla presidenza della Repubblica. E così con Aquarius la Spagna incrementa il suo ranking Fifa. Tutto nasce perché in casa la Isoardi è fissata e gli fa chiudere acqua e gas. Però chiuso un porto si apre un portone, no? I radical chic in realtà hanno paura che chiudano quello di Porto Santo Stefano. Adesso la domanda che tutti temete; fare mercato dovendo vendere prima di acquistare è un’alternanza paragonabile a quella metereologica di una primavera con periodi di sole intervallati da frequenti acquazzoni quotidiani? Diciamo che è frustrante per uno di sinistra che ha votato M5S ritrovarsi un razzista come Ministro degli Interni. Una costante che avevo già notato quando, sempre gli stessi, anni addietro votarono PD per ritrovarsi abrogato l’articolo 18. Mi fa piacere che gli amici romani si siano incontrati sullo sfondo del blog, lo dico con la stessa frustrazione di chi ha votato M5S per ritrovarsi Salvini, perché io non potrò mai essere presente a questi eventi essendo un algoritmo. Anche se in certe situazioni imprescindibili succede che è il Bambi a presentarsi a mio nome, del resto l’ho inventato per questo, ma lui come dicevo ieri si è ribellato e non è più disposto a fare il lavoro sporco per poi sentirsi dire “grazie Giannotti”. Non voglio certo difendere Salvini, ma l’uovo al tegamino va cotto con tempistiche diverse, prima solo la chiara, olio abbondante perché deve soffriggere bene, sale, pepe e parmigiano, poi il rosso, sale, pepe e parmigiano. Così è possibile rendere il bianco croccante senza che il rosso venga cotto troppo. E se Macron lo reputerà vomitevole non gli ricorderemo di Bardonecchia, troppo populista, ma della baguette sotto l’ascella.

martedì 12 giugno 2018

Deriva populista anche nel condire l'insalata


Conte ha dichiarato che il G7 è andato bene, evidentemente non c’è stata la sparatoria che temevano. Se con il 17% si è in grado di chiudere i porti vuol dire che possiamo vincere il terzo scudetto anche con Pioli in panchina. E già le mammine più giovani raccontano ai propri figli la favola della copertura per la flat tax. Non è così insensibile come viene descritto il nostro Ministro dell’Interno, in casa ha persino opere olio di ricino su tela. Mentre io preferisco un più contemporaneo nudo di donna con zanzara. Non dovevano chiudere i porti ma gli accessi al mare dall’interno, pensiamo al cavallo di Troia di quegli italiani che vanno a Coccia di Morto! Anche il Bambi si è risentito per questa chiusura dei porti, pur non essendo il massimo della sensibilità è comunque uno che beve tante birre per raccogliere i tappi, per un progetto di beneficenza. Gli ho comunque fatto presente che il più vivo della Sinistra rimane Berlinguer che è morto 34 anni fa. Spero proprio che adesso Gino Strada non abbandoni il Paese, perché non voglio piangere come è successo quando se ne è andato Borja Valero. Era meglio quando c’era la DC e i sani giochi di una volta. Poi non c’è solo il problema del Governo e del mercato Viola, ce n’è un altro più grosso, fare sesso con questo caldo afoso è impossibile, si suda troppo. Almeno così mi hanno detto. Solidarietà anche dai radical chic che da Porto Santo Stefano sono pronti ad accogliere i migranti su yacht di almeno 25 metri. Mentre potevamo essere qui a discutere dei Mondiali e della formazione da schierare. Litigando lo stesso. Poi è l’ora di finirla con questa deriva populista di mettere sui tavoli olio e aceto spray per accattivarsi i consensi dei buzzurri, e se si vuole fare opposizione seria bisogna essere intransigenti, va bene nebulizzare se proprio si deve rispettare la volontà degli elettori, ma allora facciamolo per ribadire le nostre tradizioni contadine e condiamo l’insalata con la pompa a spalla per ramare.

lunedì 11 giugno 2018

Il conguaglio della passione


Sarà anche un mondo maschilista, ma so che da qualche parte c’è una ragazza coi piedi scalzi sul pavimento freddo, capelli legati a caso, felice. Altro che il tifoso Viola, scettico e deluso dai Della Valle, e se qualcuno ancora ci crede c’è sempre Pioli a conguaglio della passione. Lo dice uno che preferisce la street art agli striscioni del Marasma. Non ho la pretesa di convincervi, anzi, vi prego di ricambiare quando parlate della prossima stagione. Intanto ieri mi sono visto Ray Charles a Montreux (‘97) e la partita dei Bianchi (bellissima la coreografia con Santo Spirito), onore ai Verdi che ci hanno asfaltato. Soprassiedo sul pranzo da “Adriano” a Cerreto Guidi, per non esagerare con il bicchiere mezzo pieno di vino biologico a km zero della fattoria Poggiotondo, Alberto Antonini enologo, nel 2015 tra i migliori cinque al mondo, almeno secondo la rivista di settore “Decanter”. Ricordatevi sempre, e questo lo scrivo dopo che ho speso tutti gli aggettivi possibili per descrivere certi tannini, quando avete scelto la Viola incoscienti e ignari di quali fossero le alternative, avete fatto la scelta giusta. Il problema è quando ponderate le scelte. In serata ho mangiato un meraviglioso melone profumato come una bella donna. Se non avete accettato Valentina Vezzali come Leggiadra Madonna in quanto marchigiana (menomale che a Firenze non abbiamo un porto da chiudere), sappiate che ieri la Beatrice dalle poppe grosse era a Principina a Mare ad abbronzare il décolleté e non poteva presenziare. Se c’è polemica sull’ampliamento dell'aeroporto, divisi come sempre, ci troviamo invece d’accordo, popolo di bestemmiatori creativi, quando le "madonne" volano leggiadre senza doverci preoccupare di dove atterrano.

domenica 10 giugno 2018

Da giovane


Non so se a voi capita ancora qualche volta di non andare a letto, da giovane mi succedeva quando facevo mattina in qualche locale, adesso quando mi addormento sul divano. Intanto piove e poi c’è il sole, nuvoloni neri e poi sereno, vento e poi caldo, questi sono i contrasti forti di un clima senza più le mezze stagioni, da giovane l’unico contrasto forte che ricordo era quando lei stava a 90 gradi, ma all’ombra. Ieri ho comprato il popcorn perché sto aspettando una notizia di mercato vera. Da giovane era il diamante, oggi anche i regali più preziosi alla Rita sono cambiati, e per sempre è diventata la cipolla di Tropea. Non solo, vi ricordo che quest’anno non potremo ammazzarci di birre davanti alla partita con un occhio al culo delle tedesche in vacanza. Tempo di embargo per i gol in chiaro fino alle 22:00, quindi tempo di salutare il 90°. Se almeno giugno durasse tre mesi avremmo un’infinità di ciliegie mentre ad agosto dovrei poter riuscire almeno a riempire una bottiglia di lucciole. In questo viaggio tra i ricordi, il presente e il futuro, ricordo ancora il mio primo grillo nella gabbietta, lo chiamai “Faraday”, era proprio scritto che da grande mi avrebbero chiamato ingegnere. Non mi sgomento per questo, tanto che ieri insieme alla Rita abbiamo stappato un Fonterutoli e mangiato del prosciutto di Cinta (15 mesi di stagionatura), tagliato rigorosamente a mano, per festeggiare Lapo (abita di sopra) che ha finito la terza media e anche di rompere i coglioni con il flauto.  

sabato 9 giugno 2018

L'altalena


Il Bambi mi ha chiesto perché ho aperto il blog, facile, per esaltare il vero spirito del tifoso Viola che così può lamentarsi dell’allenatore con qualcuno, mentre un altro può rispondergli lamentandosi della proprietà ritenendolo un piagnisteo più importante, e il primo può legittimamente ribattere che quando si lamenta lui si deve ascoltarlo e basta. Alla fine della giornata i commenti saranno davvero tanti perché poi subentrano il terzo, il quarto e tutti quelli che hanno da ridire qualcosa. E poi mi ha chiesto che strada avesse preso il blog; l’altalena. Magari qualcuno sparisce e non me ne accorgo, ma quando lo vedo riapparire allora mi accorgo che era sparito e sono contento che sia tornato. La carenza principale del blog rimane comunque la mancanza di utenti con le poppe grosse, poi ci sarebbe anche che ho finito le giustificazioni per molte delle vostre prese di posizione per cui trovavo sempre una giustificazione. Il PD è così in crisi che intanto ho sfruttato l’occasione e chiuso un accordo a vostro favore; alla millesima lamentela diversa vi arriverà a casa la tessera del partito che vi permetterà di risparmiare l’euro necessario per votare, non tanto il segretario, ma piuttosto dove vi si chiede se Martina è il nome o il cognome. Avrebbe compiuto 62 anni tra pochi giorni, invece ha deciso di andarsene, è stato un esploratore gastronomico, il primo celebrity chef, Anthony Bourdain con i suoi programmi televisivi mi ha fatto girare il mondo. Il primo a raccontare il cibo lontano dai fornelli, mostrandolo come lo consuma la gente. Ha esplorato le cucine del mondo portandocele in casa. Adesso anche Astori mangerà meglio, e se gli angeli questa volta aiuteranno me, allora oggi cucinerò come antipasto uno splendido susci (senza "h") del trippaio, e poi dei ravioli di lampredotto con cipolla di Tropea. Pinot nero come il futuro.

venerdì 8 giugno 2018

Probabilmente ancora divisi



Senza più Gaspar evito di esortarvi a non perdere la speranza perché non penso che ne abbiate mai avuta. Ieri sera mi sono visto “Pino è”, il tributo a Pino Daniele dal San Paolo, se prima parlavo da solo, dopo ho cominciato a parlare da solo in napoletano. A pranzo ero a Genova a mangiare acciughe fritte e a bere Pigato, eppure non parlavo da solo come il gabibbo. Forse vi interessa di più sapere cosa non poteva dire Conte. Che Pioli è un ceppicone! E poi James Senese mi ha ricordato il gol sbagliato da Pazzini. E mi dispiace per Salvini ma a un certo punto mi sono ritrovato a cantare “viva viva o Senegàl” e ancora i Mondiali non sono cominciati. Se vi aiuta a provare più rancore verso i Della Valle potete sempre credere che parole come “Pecchè senz’e te, to giuro, io nun crer cchiù a nisciun…”  le avesse scritte quando non arrivò Mammana. Mentre se vogliamo tradurre Pino come abbiamo fatto con certe vittorie, senza questa volta però scomodare gli angeli, al posto di “schizzechea” ci ritroveremo ancora una volta divisi tra chi dice “sprizzola” e chi “spruzzola”.

giovedì 7 giugno 2018

Io sto coon il soffritto


Non ve la dovete prendere se tendete a non trattenere le informazioni, se delle cose che dite non ricordate quelle che alla fine si sono rivelate sbagliate. Pensate agli scoiattoli che non riescono a ritrovare l’80% delle ghiande che nascondono. Per me voi siete meno distratti di quei teneri roditori. Il Bambi sempre a proposito di percentuali così alte sostiene che l’80% degli uomini che si dimenticano delle cose dette, quelle che alla fine si sono rivelate sbagliate, e che guardano il culo alle donne sulla spiaggia, della cellulite non gliene frega una sega. Non a caso il Bambi preferiva quando l’Ungheria popolava i suoi sogni erotici, non politici. Sono altresì convinto che se da stamani decideste di alzarvi con l’intenzione di guardare il mondo con uno sguardo diverso, vi entrerebbe subito lo shampoo negli occhi. Per me non ammettete di dire bischerate perché siete troppo orgogliosi, dovreste invece fare come me che quando mi mancano le idee le chiamo al telefono. Avrete capito che se c’è da scegliere io sto con il soffritto. Del resto nei miei sogni di uomo medio non naufrago mai in isole piene di vegetazione lussureggiante, ma in cantieri dove si realizzano gallerie ferroviarie. E aspetto che caduto l’ultimo diaframma appaia la testa della TBM, come se fosse il Tondo Doni.


mercoledì 6 giugno 2018

Il traffico è un'opportunità


Continuo a sostenere che il mondo non sta finendo malgrado Salvini, Pioli e il Tavernello. La mia visione è quella di chi vede anziani sussurrarsi cose all’orecchio con complicità, come manifesto dell’amore. La vostra è quella che lei è mezza sorda e così il romanticismo va a puttane. Che poi uno a forza di stare a contatto con tanta negatività viene influenzato. Attenzione perché se vi dico che a Capalbio mi abbronzo e mi rispondete che mi vengono le rughe, ammonendomi che ci rivedremo tra 10 anni, vi dico che non ho nessuna intenzione di vedervi tra 10 anni. I vostri sospetti non sono i miei, a me non importa vedere Conte e Berlusconi nella stessa stanza per escludere che siano la stessa persona. Io non considero affatto che vivere, e di conseguenza tifare Viola, debba per forza essere calcolato in quei 103 miliardi che si spendono ogni anno in Italia per il gioco d’azzardo. Pensare solo male del traffico che affoga le città vuol dire non aver mai speso del tempo nel cercare di vedere le mutande di quelle che vanno in bici. Salvini quando parla di Tunisia che esporterebbe soprattutto galeotti si è dimenticato che abbiamo cominciato noi con Hammamet. La stessa cosa che fate voi quando parlate male di Pioli. E così come la passione anche “Stairway to Heaven” non invecchia mai. Insomma, ci sono ore composte da minuti, altre da gol della Fiorentina e poppe. Da una parte c’è il Mondiale senza Italia e dall’altra le ciliegie.

martedì 5 giugno 2018

Polase e cantuccini


Siamo sopravvissuti a Gasparri sopravviveremo anche a Pioli. Non so se ne siete venuti a conoscenza, ma Salvini ha giurato e firmato con il braccialetto del Milan a conferma che non vuole proprio andarci in Europa. A questo proposito non mi schiero anche se ancora metto la moneta da 500 lire nel carrello della spesa. Quando dico che bisogna lasciarli governare è per ribadire il concetto di democrazia, cosa per me preziosa perché mi permette di scrivere tutto ciò che mi passa per la testa senza sapere un cazzo di niente. E a proposito di idee balorde che nascono da una mancanza d’istruzione di base e poi da un vissuto integralista come quello dell’Oltrarno, siccome si dice che Londra senza UE potrebbe a breve restare senza cibo, medicinali e carburante, con tutte le squadre di livello che hanno, andiamo a prendergli il sostituto di Badelj in cambio di una fornitura di Polase e cantuccini di Prato. Troppo facile per Salvini & co se l’opposizione responsabile è quella di Renzi che se ne va in giro per il mondo a fare conferenze a pagamento. Ogni tanto penso a chi non scrive più sul blog, convinto che sono quelli che ce l’hanno fatta. Spero comunque che malgrado tutto questo schifo di governo possiate almeno apprezzare il profumo dei gelsomini, perché leggo troppe parole non dette e vedo troppi sorrisi nascosti. Troppa vita persa insomma. Sarà l’aria da fine del mondo, o forse il Pata Negra sudato, ma non mi sono mai sentito così distante da voi.

lunedì 4 giugno 2018

Buzzurri senza cachemire


Conte e Sarri intanto stanno a guardare mentre i ceppiconi allenano e governano. Il primo successo del nuovo esecutivo è stato partire da Tria per arrivare a Centinaio, una plusvalenza che Corvino scansati. Comunque sono solo dicerie dell’opposizione che Conte e Sarri rimangono a piedi, non ci si può credere obbedire combattere. Poi mi tocca leggere di una coppia di tedeschi che rubano il portafogli a un operaio napoletano, a questo ci hanno portato i governi di sinistra. Ma il Bambi è fiero che la Sinistra abbia ripreso a scendere in piazza con questa frequenza, ieri per esempio si sono ritrovati con le barche davanti alla Feniglia. Poi la sera aperitivo a Santo Stefano, tanto morbido cachemire sulle spalle degli uomini mentre le signore fissavano il risveglio sulla spiaggia. La Sinistra maschile dedicherà la mattina al birdwatching; fenicottero rosa, anatre, limicoli, aironi e spatole, corso di yoga invece per le signore, più yoga dog. Che fai inviti quei buzzurri al governo che non conoscono nemmeno il sanscrito? Avrebbero pensato all’industria conserviera 4.0, un modo  per imparare a fare i succhi di frutta.

domenica 3 giugno 2018

Il prezzo intero


Temo che un governo senza neanche un condannato trasmetta inquietudini. Neanche un inquisito, a parte qualche “informato sui fatti” per uso improprio di congiuntivo. Non come Pioli che almeno ha esoneri a suo carico. Così come il PD che non può tollerare un governo che nasce dalle elezioni. Il mio solito grido di speranza? Conte non potrà dare la colpa a chi è stato Premier prima di lui, cioè lui. E sbaglia chi non guarda più i culi in spiaggia per incazzarsi su Internet contro il governo. Tanto ci sarà la Fiorentina ad avvelenarci il rientro dalle ferie. Prima proposta della Sinistra radical chic per eleggere il nuovo segretario di partito; dare voce ai loro frigoriferi, forni e lavatrici intelligenti. Pensando al sostituto di Badelj ieri intanto ho bevuto il vino di Iniesta. Devo confessarvi che un rammarico ce l’ho, e non c’entra niente il mancato arrivo di Mammana e il conseguente mancato terzo scudetto e le conseguenti chiavi della città a Sousa, mentre il Governo 5 Stelle - Lega votava ho capito che se non avessi passato il mio tempo sul blog a cercare di difendere Alonso da processi sommari, a quest’ora sarei in una berlina pagata con le vostre tasse, come Ministro dell’Agricoltura, a salutere la folla con la felpa “Lampredotto per tutti”. La compagna del Bambi che è passata di ruolo, ha ricevuto una circolare dalla sua scuola nella quale il nuovo governo già indica le linee guida; dal prossimo anno sarà possibile tornare a bocciare, tirare le orecchie ai somari, e fare le parti di merda ai genitori. Il Bambi che l’ha presa proprio male ha detto che se va a fare benzina e non gli fanno pagare le accise pretenderà di pagare il prezzo intero, e vorrà sapere dove sono le coperture.

sabato 2 giugno 2018

La speranza in quella somiglianza



Una volta scaduto l’ultimatum Viola ai suoi big anche i preti potranno sposarsi, ma soltanto a una certa età. E adesso che c’è il nuovo Governo da infamare, a Pioli non fischieranno più le orecchie. Certo, nell’Italia che vorremmo, Di Maio lascia la politica per riprendere gli studi, Salvini apre un negozio di prodotti tipici lombardi, e sulla panchina Viola siede Oddo. Non vorrei però destabilizzare con notazioni troppo positive, ma giugno è cominciato di venerdì, oggi è Festa della Repubblica, e come se non bastasse, sempre a proposito di bicchieri mezzi pieni, c’è da dire che un governo fatto per metà da incapaci è già un passo avanti rispetto al precedente. Poi quella somiglianza con Berlusconi a me dà speranza. Così come i comunisti che hanno già attaccato con la solfa dei fascisti e quelli del Fronte Gobbo Interno con la cessione di Chiesa (ieri il migliore degli Azzurri), si, il pessimismo è così chic. Alla Sinistra di Capalbio, sulle dune tra i profumi della macchia mediterranea, sotto il cielo più pentastellato della Maremma, leggerò il pensiero di Federico Rampini. Ringrazio chi ci ha svelato il guardaroba dell’Argentina prossima ad affrontare i Mondiali, ma personalmente avrei preferito sapere cosa c’era dentro lo zaino di Cottarelli. Il Bambi non ne vuole sapere di bicchieri mezzi pieni, dopo Pioli sulla nostra panchina, e Vito Crimi ai servizi segreti, ha deciso di ricominciare con l’eroina. Ho provato a dissuaderlo ipotizzando che gli angeli potrebbero aiutare anche il Governo. Ma forse la storia non ce la meritiamo.

venerdì 1 giugno 2018

Prisimpeachmentainciusol


A questo punto per confondere le idee a Mattarella cambierei tutti i ministri tranne Savona. O vediamo se è attento. Ricordatevi che l’abbraccio di mozzarella della pizza ti dice che gli amori sbagliati sono quei giocatori che se ne vanno dalla Fiorentina e che c’è un solo “per sempre”. Per non sapere né leggere e né scrivere ai mondiali tifo Germania così almeno salvaguardo i miei risparmi. E’ bastato dichiarare di non distribuire i suoi libri nella provincia di Savona e sui tascabili Adelphi fino al 30 giugno è subito sconto del 25%. Alla faccia dello spread. E se siamo di nuovo a Conte è perché noi italiani ce ne freghiamo se le nostre donne perdono ore a cercare nuove ricette, tanto vogliamo sempre la pasta. Come affrontare il nervosismo dei mercati? Io ho imparato a bussare sui cocomeri. E comunque le liste della spesa in generale, non solo quelle della Rita sono più chiare di quella dei ministri. C’è la coda da Mattarella, forse  i soliti informatori medici a rompere le palle. Il Bambi mi ha chiesto il perché pubblicassi un editoriale al giorno, sostenendo che nessuno ne sente il bisogno, che basterebbe scrivere le solite bischerate anche solo una volta la settimana, magari il giovedì così chi compra la “Settimana enigmistica” è in altro affaccendato. Ma il mio è giustappunto accanimento terapeutico. Poi la terrazza, le piante, e un giorno che avevo rotto col passato, Bagnai.