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venerdì 8 giugno 2018

Probabilmente ancora divisi



Senza più Gaspar evito di esortarvi a non perdere la speranza perché non penso che ne abbiate mai avuta. Ieri sera mi sono visto “Pino è”, il tributo a Pino Daniele dal San Paolo, se prima parlavo da solo, dopo ho cominciato a parlare da solo in napoletano. A pranzo ero a Genova a mangiare acciughe fritte e a bere Pigato, eppure non parlavo da solo come il gabibbo. Forse vi interessa di più sapere cosa non poteva dire Conte. Che Pioli è un ceppicone! E poi James Senese mi ha ricordato il gol sbagliato da Pazzini. E mi dispiace per Salvini ma a un certo punto mi sono ritrovato a cantare “viva viva o Senegàl” e ancora i Mondiali non sono cominciati. Se vi aiuta a provare più rancore verso i Della Valle potete sempre credere che parole come “Pecchè senz’e te, to giuro, io nun crer cchiù a nisciun…”  le avesse scritte quando non arrivò Mammana. Mentre se vogliamo tradurre Pino come abbiamo fatto con certe vittorie, senza questa volta però scomodare gli angeli, al posto di “schizzechea” ci ritroveremo ancora una volta divisi tra chi dice “sprizzola” e chi “spruzzola”.

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