Chiedimi se sono felice dopo il sorteggio: “Sei Felice?”. "No sono Gianni". Non tanto perché l’urna ci ha regalato la Roma, sono Gianni perché giocare contro una squadra italiana toglie il fascino della partita di coppa. Roma città Eternit. Non solo cancerogena, caotica, se si pensa che esiste un solo bar dove non hanno idee su come sistemare i problemi del Paese, e siccome si trova in Parlamento, non basta il grande raccordo anulare per consentirne un accesso meno congestionato. Città pigra ma allo stesso tempo palestra di vita, dove in molti praticano il metodo Ponzio Pilates. Ovvero la forma di democrazia più difficile da applicare, quella di un padre romanista che permette ai figli di essere laziali. Il problema che innesca il mio calo del desiderio per questi ottavi di finale si può riassumere con il fatto che lo scontro da dentro o fuori sarà con una squadra con la quale abbiamo già giocato in campionato e in Coppa Italia, e il dentro e fuori è roba seria per giocarselo nella routine di un menage di coppia, e non di coppa, è come fare la fidelity card per andare con la stessa puttana 6 o 7 volte di seguito. Poi nel calcio il dentro o fuori è tema attuale, non a caso si sta pensando all’elettronica, ed è anche la domanda che assilla le donne con cui vado a letto. Le mie insomma sono solo delle leggere puncicate. Confesso che peggio del sorteggio con un’altra italiana avrei potuto considerare forse il Greatest Hits di Gigi D’Alessio, non tanto per la musica che propone, ma in quanto napoletano come Montella. Il danno psicologico è quindi di quelli importanti, è una cottura sbagliata di un prodotto selezionato con cura, diciamo un pollo del Valdarno poco cotto. Anzi, così crudo che si mangia le patate. E’ una delusione troppo grande, come quando mi innamorai di una donna e mi eccitai pensando che mi avesse chiamato con un sensualissimo “Pssssss”, per accorgermi invece che era solo la mia bambola gonfiabile che si era bucata e che si stava sgonfiando. Purtroppo la realtà per noi tifosi Viola è sempre più triste di quanto uno possa mai immaginare, lasciamo stare la vicenda Neto, l’addio di Cuadrado, l’inadeguatezza di Montella, Salah è un resto sbagliato, riflessioni amare del tipo "pensavo che più lento del 23A non ci fosse niente prima che ci comprassero Badelj", lasciamo stare il mercato di gennaio, la preparazione sbagliata, lo Statuto chiuso per i cantieri della tramvia. Il sorteggio è aldilà persino del fatto che a marzo sei ancora in lotta su tre fronti malgrado la società faccia schifo e la squadra non sia allenata da Di Francesco, questo sorteggio è anche più del film che ti sei fatto con la tua nuova ossessione, dove fai la doccia, effusioni e sesso compreso. L’urna mi dice che sono congelato nell’angolo mentre passo shampoo, balsamo e trattamento nutriente alla fidanzata. Comunque esorto tutti ad avere fede, anche in assenza di un sorteggio con le autoreggenti, poi lancio un sondaggio per capire se la Fiorentina secondo voi passerà il turno:
A) Si
B) A
C) B