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sabato 29 febbraio 2020

Il colpo di coda


Adesso chissà cosa avrà in serbo per noi il mese di marzo, magari segna pure Badelj; il giocatore zero. Basta solo sanificare le feste dopo il gol. Non solo stadi vuoti, anche parcheggi vuoti da psicosi, e palloni vuoti sputati dal mare d’inverno. Mentre il Bambi potrà guardare la partita con la tranquillità di chi non ha la necessità di svuotare supermercati perché ha ancora dodici panettoni comprati sottraendo l'intero budget di dodici euro stanziato per la cultura. Così come quando il gol viene assegnato a chi calcia, malgrado la deviazione, il femminicidio di Casalpusterlengo è stato addebitato al Coronavirus perché dopo l’autopsia lei è risultata positiva al Covid-19. A sorpresa poi la telefonata del Bambi che invece di parlarmi della probabile formazione mi ha raccontato che a forza di lavarsi le mani sono riapparsi gli appunti del compito di matematica. Adesso non ci resta che tentare il colpo di coda e vincere l'ultima di febbraio. Mentre prendo atto che per non bere più Nerello Mascalese dovrei rimanere chiuso in ascensore. Il “Marasma” privato a Udine del suo ruolo, per protesta contro la chiusura degli stadi al pubblico espone uno striscione fuori dal Franchi con scritto “Tutti zitti ad aspettare il vaccino”. La partita di oggi a porte chiuse? Un piattume dove ogni tanto si sente una bestemmia, tipo una giornata del Bambi senza droga e alcol. Perdere avendo il vantaggio di giocare in trasferta senza il pubblico di casa sarebbe un dispiacere in tazza grande.

venerdì 28 febbraio 2020

Non si muore solo di Coronavirus



Ho raggiunto un accordo con la proprietà e una volta finita l’emergenza Coronavirus metteremo Nerello Mascalese nei dispenser hands free. Che poi su 450 casi di positività l’Istituto Superiore della Sanità ne abbia confermati solo 190 è un particolare irrilevante come il fatto che Goldaniga sia di Codogno. I nostri anticorpi sono comunque attrezzati, ricordiamoci che siamo cresciuti mangiando le cozze quando c’era il colera. Così come per la temperatura, ci sono i contagiati percepiti. Forse Codogno è la nostra New York, e il paziente zero è come Messina Denaro. Di fatto siamo finiti in una palude informativa, con virologi intenti a promuovere libri e il presidente dell’Udinese a fare resistenza alle porte chiuse di fatto ribellandosi a una zona rossa della Lega. In questi tempi di facile contagio per addormentarmi immagino nei dettagli la collisione tra Romagnoli e Cutrone con l’arbitro che fischia rigore senza poi andare al VAR. E quando la vittoria valeva ancora due punti potevamo persino sederci davanti al focolaio. E’ davvero un peccato che tutta questa vicenda abbia tolto visibilità alle giocate di Hagi. Intanto dal satellite ci giungono allo stesso tempo le immagini della morte del primo ghiacciaio islandese asintomatico e del vincitore assoluto che è stato inquadrato mentre cammina con dignità indossando la maschera di Decathlon. Dopo aver scritto l’editoriale sono andato in bagno a lavarmi le mani, distrattamente tocco la maniglia e mi rilavo le mani, esco chiudo la porta, ritocco la maniglia e mi rilavo le mani. Finisce il sapone, cerco la ricarica e alla fine faccio tardi a prendere atto che quando diciamo che tutto il mondo è paese ci riferiamo a Codogno dove sono state inventate le penne lisce.

giovedì 27 febbraio 2020

Così per parlare d'altro


Prima di criticare il Coronavirus diamogli tempo, del resto anche Iachini ha precisato che c’è da troppo poco per essere valutato. Lisce o meno, intanto, sarebbe già importante non lasciarci le penne a Udine. La vecchia raccomandazione “copriti bene sennò ti ammali” non è più attuale, per questo motivo il gioco di Iachini risulta datato, si copre troppo ed evidentemente si lava poco le mani. Il Bambi che matematico non è però è riuscito a farmi pensare circa le percentuali, mentre le squadre che ci affrontano ne hanno una molto alta di possesso palla, il Coronavirus una molto bassa di mortalità, il 100% muore anche senza Coronavirus. Dobbiamo pertanto fare uno sforzo e tornare alla normalità parlando d’altro, normalità che ci porta a dire che con un altro allenatore potevamo lottare per la Champions. Come i 100 anni di Helmut Newton a Torino se non fosse che a Torino ci soni stati casi..., no volevo dire che ora non ho tempo e poi dura fino al 5 maggio e se siamo ancora vivi semmai ci vado proprio l’ultimo giorno. Oggi che non sei più considerato normale neanche se sei asintomatico. Il Bambi che è una nota "merdina", alla compagna che gli chiedeva cosa avesse fatto in caso che fosse morta per il contagio, ha risposto la trippa che a lei non piace. Intanto per non sentirmi troppo isolato sorseggio del Nerello Mascalese insieme al dirimpettaio davanti alla finestra. L’aperiquarantena. E sempre per parlare d’altro, e dopo molto Nerello Mascalese, mi sono chiesto come fanno quelli che si mangiano le unghie una volta che le hanno finite in attesa che ricrescono. Così come qualcuno dica a Mattarella come s’indossa il kippah senza sembrare Capitan Ventosa.

mercoledì 26 febbraio 2020

Non è tanto morire che fa paura a noi Diladdarno


E’ corretto difendere le minoranze, cercare di reinserire gli emarginati, aderire alle campagne di sensibilizzazione, ma a maggior ragione sarebbe giusto anche cucinare un piatto di penne lisce a testa per risollevare un prodotto altrimenti svilito. Intanto vi giro il volantino dell’Esselunga. E svuotare il Sacco non sarà più un atteggiamento volto a confessare, ma più opportunamente a dimettere i contagiati ormai guariti dalla struttura. Il problema semmai potrebbe palesarsi in tutta la sua virulenza se saremo costretti a lanciare i coriandoli in casa. Se solo fossi un regista potrei girare un film nella cui scena iniziale si vede la tramvia vuota arrivare a Careggi, “Last train home” di Pat Metheny sul titolo “Quarantena all’italiana”. In tempi di focolai anche certi amori non finiscono, fatta la quarantena poi ritornano. Per parlare finalmente di calcio, invece, i Sarratore che si trombano Lenù e Lila, loro sì che dovrebbero essere contagiati. E Come diceva sempre la mia povera nonna siamo una nazione controversa, chi c’ha la pandemia non c’ha i denti. Io che per guardare la Fiorentina ormai accendo anche la televisione con il gomito. Risolto il problema degli idraulici che per sturare il lavandino si collegheranno da remoto, ancora irrisolto invece quello di chi lo intasava volontariamente per farsi trombare. Il Nerello Mascalese che non manca mai neanche in tempi di carestia mi ha suggerito che forse il paziente zero si è perso in uno di quei labirinti che erano stati costruiti per il minotauro. Non è tanto morire che fa paura a noi Diladdarno, è morire senza avere ancora capito se Duncan è una buona riserva di una squadra che lotta per l’EL, o un titolare di una squadra che lotta per la retrocessione. Alla fine non ci rimane che rifugiarci in un giorno alla volta. E ieri ci siamo chiesti se con De Paul sarebbe esploso Castrovilli. Mentre sotto la doccia penso ai ragazzi che a scuola studieranno il bombardamento mediatico degli anni 20.

martedì 25 febbraio 2020

Sembrava un paese fantasma e invece era un contagio


Ci sono paesi in Italia con serrande chiuse, piazze vuote, nessuno in giro, sembrano paesi fantasma, ma sono così anche senza il Coronavirus. La gente se n’era andata via pensando di trovare la fortuna altrove, e invece era un contagio. Là dove la popolazione esiste ed è in quarantena emerge un dato significativo che le aziende produttrici dovrebbero finalmente considerare. Nei supermercati dove tutta la merce va a ruba c’è una sola eccezione, le penne lisce non le vuole nessuno. Smettete di produrre le penne lisce perché fanno cacare. Dire che è morta una paziente di 125 anni per Coronavirus, ricoverata in oncologia con 32 tumori, anche se uno alle fine era solo in timore, è come dire che con un altro allenatore la Fiorentina della scorsa stagione avrebbe lottato per la Champions. Per essere positivo anche se non al Covid-19, voglio indicare in 25.000 quelli non ricoverati guariti dal virus in tutto il mondo. L’80% dei malati guarisce in pochi giorni, quanto occorre a Badelj per girarsi su se stesso, e le persone hanno finalmente le mani idratate. Meglio ancora sarebbe stato se la trasmissione avvenisse per via sessuale, allora sì che saremmo in una botte di ferro. Io e il Bambi ci siamo detti che sulla tramvia potremmo anche sentirci autorizzati a toccare il culo a quelle che ci sembrano avere la temperatura più alta. E poi è la volta buona che consumeremo i barattoli di sottòlio che sono lì da anni. Siamo anche un po’ bischeri perché sarebbe bastato pronunciare in maniera volutamente poco chiara "Lodi" per farla sembrare "Rodi" e addebitare il numero di contagi equivalente alla Grecia. E poi c’è chi vuole nascondere un tentativo di suicidio altrimenti non si spiega perché si svuotano i reparti carne della Lidl. Una vecchia ninfomane di piazza Piattellina se n’è fregata della pasta e della carne, ha fatto rifornimento solo di batterie per il vibratore. Il Bambi dopo aver messo in quarantena soprattutto i pensieri ha cominciato a sospettare che il paziente zero potesse essere Burioni. Mentre in tempi di pandemia Napoli-Barcellona mi piace pensarla così. E alla fine di una giornata convulsa, tra Nerello, film della Fenech, e panini col lampredotto portati a casa da volontari della Misericordia, siamo arrivati alla conclusione che in caso di sintomi conclamati non dobbiamo andare al Pronto Soccorso, ma dobbiamo abbracciare tutti i gobbi che conosciamo dicendogli che li stanno discriminando ingiustamente. La compagna del Bambi, nota opportunista, si è messa a chiedere i bollini della Coop a quelli che non volevano perdere tempo con raccolte del cazzo ma solo scappare a casa. E da qui, tra sciacalli e focolai, come pensare a un futuro fatto di scale elicoidali da preservare?

lunedì 24 febbraio 2020

La fine dell'emergenza


Visto che anche il prete di Serumido ha vietato di scambiarsi il segno della pace, i fedeli Diladdarno lo hanno sostituito con quello di toccarsi le palle. Mentre uno sbadiglio del Bambi di fronte all’intervista di Maldini sul rigore concesso a Cutrone è risultato più contagioso del Covid-19. Bambi che si rimette al nome del Ministro della Salute anche per il prossimo campionato. Chiudere gli stadi va bene, ma se chiudono le scuole poi mancano le baby sitter. Intanto già individuati sotto l’Arco di San Pierino i primi bagarini di Amuchina. Sarà stato il Nerello, sarà stata Roma-Lecce rimasta sul piatto della Serie A con il cameriere che la riportava in cucina, al Bambi a un certo punto ho detto che se moriranno tutti io mi farò la spiaggia privata a Capalbio. Non so se ne ho limitato l’efficacia, qualora ne avesse mai avuta, ma per bere il Nerello ho fatto un buco nella mascherina. Il Bambi ha un’altra visione a proposito dell’unica partita rimasta superstite alla prevenzione, per lui è stata una fase di attraversamento prima della morte. E penso a quelle attività con il cartello “Torno subito” che non tornano più. Forse questo potrebbe essere il momento giusto solo per chi vuole smettere di fumare. Ora pensando al ritorno di Ribery sfreghiamoci le mani con il disinfettante. L’ultimo pensiero del Bambi, passi la chiusura delle scuole, delle chiese, l’annullamento del carnevale e delle manifestazioni sportive, passi anche la chiusura di luoghi d’aggregazione, l’importante è che non si contrasti l’attività degli spacciatori. L’epidemia avanza e le partite vengono rinviate, Sky trasmette campionati passati. Un giorno nel 2022 il seguitissimo recupero della Fiorentina contro l’Ascoli del campionato 82 viene interrotto dal presidente Conte che annuncia la fine dell’emergenza. E proprio il paziente più noioso risulterà quello zero a zero.

domenica 23 febbraio 2020

Non possiamo coronare nessun sogno in questo periodo


Quando al gol di Pulgar mi ha dato il cinque ho chiesto al Bambi se si fosse lavato le mani. E questo mi ha fatto capire quanto era meglio avere l’olio di palma come problema più grande. Giocare in casa è indicato per non diffondere il virus, ma mette in luce i difetti di chi si vuole difendere anche da se stesso. Fiorentina molto brutta fino al vantaggio Milan e all'espulsione di Dalbert, poi molto meglio del Milan, e per questo oltre alla reazione dei giocatori c’è da dare il merito a Beppe che ha inoculato coraggio alla squadra con i cambi. Giusta la profilassi. Possiamo dire che questo non è il periodo migliore per coronare il sogno di fare il gol dell’ex da parte di Cutrone. Si accontenti di aver procurato il rigore. Alla fine ci siamo mangiati pure il gol della vittoria. Che Rocco adesso ci ripensi e invece del Centro Sportivo costruisca un lazzaretto, luogo dove avremo tempo di chiederci quale sciagura maggiore tra il virus e il controllo di petto in area di Caceres per Rebic. Dove avremo tempo di capire se era meglio quando ci facevamo una quarantenne o adesso che ci facciamo la quarantena. Fiorentina che prima del pareggio sembrava essere proprio il paziente zero. E mentre il Milan somiglia a un epilogo recidivo, temo che il vero panico si scatenerà quando fermeranno il campionato. Quando sarà finito il Nerello aprirò una Riserva di Amuchina. Positività dai, non al virus, come quando eravamo in svantaggio e in inferiorità numerica, bisogna vedere il bicchiere di disinfettante mezzo pieno. Mentre il rosso della Leotta è più indicato contro l’invidia, non certo contro il virus.

sabato 22 febbraio 2020

Promessa o minaccia?


Sarà stata forse la doppietta di Hagi al Braga il modo più estremo per cercare di placare questa fobia da Coronavirus? Se è così il tempo non si dividerà più solo in prima del lenzuolo con gli angoli elastici e dopo, ma anche in prima della doppietta di Hagi al Braga e dopo. E purtroppo nessuno ci aveva detto che anche Ribery sarebbe dovuto andare in quarantena. Diciamo che questo è un brutto periodo per gli ipocondriaci. Ma quando si parla di depressione non sempre l’accezione è negativa, e mi riferisco a quelle asimmetriche presenti sulla cute, localizzate tra schiena e mele. Depressione contrastata dai rilievi dei muscoli spinodorsali e grandi glutei. Intendo le fossette di Venere. La depressione quell’altra è una brutta bestia, ne parlavo proprio adesso con il soffitto. Il Bambi invece in questo periodo sta combattendo contro la maledizione delle cose tiepide. A volte siamo così intenti a parlare della possibilità di vedere insieme Chiesa, Cutrone e Vlahovic che ci dimentichiamo di fare la lavastoviglie. Adesso spero che chi già sapeva che con un altro allenatore avremmo potuto lottare per la Champions ci spieghi anche come fare a riconoscere uno di Codogno. La cosa che posso promettere se dovessimo morire tutti per il Coronavirus è di rimanere fino all’ultimo a scrivere l’editoriale, come l’orchestra del Titanic.

venerdì 21 febbraio 2020

La giornata che non è la giornata di qualcosa


Il Bambi si è accordato con la compagna, alla prima occasione che non sarà la giornata di qualcosa si riposeranno andando alle terme di Rapolano. Io invece mi sono dedicato al nuovo album di Pat Metheny e comprato una bottiglia di Etna Rosso, 100% Nerello Mascalese (Graci). Tutto questo non pensando mai alla Fiorentina. Mentre per ricordare Eco scrivo "qual è" senza apostrofo. E’ stato il primo giovedì un po’ meno grasso da quando se ne sono andati Veretout ed Eysseric. Considerazione a margine di una giornata che è stata ancora la giornata di qualcosa, credere a una vittoria del Milan a Firenze con un tale ceppicone in panchina equivale a credere che la Bellucci usa la Nivea. Nella giornata che è stata come sempre la giornata di qualcosa ho trovato la foto più appropriata per quando invece sarà la giornata dell'orrore. Sempre per non parlare di Fiorentina dovete pensare che ogni mattina, un uomo adulto, maturo come me si ritrova a fare una scelta di vita; galletta di grano saraceno con marmellata di arance dell’azienda agricola San Benedetto, di susine di Montepulciano, oppure con la crema di mandorle pelate. Tra passato e futuro, per tornare ai tempi del Neolitico e adeguarsi al calcio di Beppe, dovrei cominciare a fare l’editoriale usando le emoticons invece delle parole. Come si faceva nelle caverne con l’arte rupestre.

giovedì 20 febbraio 2020

Ilicic e la psoriasi


Alla fine, come noi stanchi di aspettare la vittoria di un trofeo, da qualche parte del mondo anche il team di esperti si romperà i coglioni di dimostrare sempre qualcosa. Intanto quest’anno grazie al Coronavirus ci sarà il ballo in mascherina. Ieri il Bambi ha unito l’utile al dilettevole e in assenza della compagna, fuori per lavoro, ha tirato su una situazione interessante senza rinunciare alla partita dell’Atalanta, una disponibile a farsi prendere a morsi a letto con la televisione accesa su Sky. La pizza. Da solo ha così riscoperto quel periodo quando ordinava la pizza e si sentiva come un maschio alfa che usciva a cacciare i cervi a mani nude. Noi a differenza dell’Atalanta che di notte cerca e trova gloria, cerchiamo la farmacia di turno. Il Bambi non è che adesso si mangia i gomiti, vedere Ilicic segnare anche in Champions dopo averlo infamato in maglia Viola, gli ci ha fatto venire la psoriasi. Ricordo ancora le parole che gli rivolgeva dagli spalti tutte le volte che toccava la palla, come un mantra; “Josip, le brutte intenzioni, la maleducazione, la tua ingratitudine, la tua arroganza, fai ciò che vuoi mettendo i piedi in testa. Ringrazia il cielo sei su questo campo, rispetta Corvino che ti ci ha portato dentro”. Bambi che faceva lo schizzinoso quando lo sloveno giocava a Firenze, ma allo stesso tempo dava il buongiorno a tutto ciò che respirava. Anche a quelle che mangiavano il cono gelato con il cucchiaino. Lui sostiene che se non avesse perso ai rigori contro i Rangers sarebbe stato più simpatico con tutti. Avrete capito che è uno di quelli che sa cosa dire soprattutto quando non sa. E’ persino arrivato a dire che il Coronavirus è andato in crociera e gli italiani nelle tende. E prima gli era sembrato pure di scorgere la Gioconda.

mercoledì 19 febbraio 2020

I giri di campo di Joe Barone 2.0


Ma che ce frega del regista, non a caso hanno aperto il canale Cine34 proprio per noi tifosi Viola così possiamo guardare vecchie commedie all’italiana fottendocene degli Oscar, dei registi coreani e di Hollywood quando ci sono Alvaro Vitali, Enzo Cannavale, Lino Banfi e la Fenech. Per questo siamo tutti rattristati per la morte di Don Bastiano che nel Marchese del Grillo diceva parole importanti tipo quelle di Pradè alla presentazione di Boateng: “E mo’ posso perdonare pure a voi, figli miei, che non siete padroni di un cazzo”. Mentre nel trend di quelli che si fanno ibernare per cercare l’immortalità rientra anche Badelj che ha iniziato la prima fase e per questo è un po’ irrigidito nel correre, come quelle donne che nella stessa fase iniziale possono sembrare frigide. Di Pulgar che dire, per ora ha fatto il compitino, e chi l’avrebbe mai detto che con tutti quei tatuaggi è uno che fa la piega sul rotolo dello scotch. Devo dire che la prossima evoluzione, quando cioè la Fiorentina lotterà per la Champions con un altro allenatore, Joe Barone farà i giri di campo con il monopattino elettrico. Quando il tifoso Viola dice “mai una gioia” si posiziona al pari di quelle che si offendono quando l’amica gli dice che tutti i depravati capitano a loro, come se invece non ci volesse un vero talento per scovarli. E intanto noi, che sia in metro, in tramvia, in treno, in aereo o in nave, quando vediamo una luce in fondo al tunnel ci facciamo dei gran film. Poi era solo l’autovelox. Commisso dovrà invertire la tendenza degli ultimi anni e riuscire finalmente a far decollare un nuovo progetto, riducendo i tempi per costruire una squadra competitiva, che prenda esempio dai cinesi che dopo aver costruito il nuovo ospedale in 10 giorni hanno dato il via alla sua ristrutturazione ritenendolo già obsoleto.

martedì 18 febbraio 2020

Pioli come Renzi


Per apprezzare un centrocampo con questo Badelj ci vuole una certa predisposizione d’animo, tipo quella per la campagna inglese, ed evidentemente a Irrati è più congeniale Ibiza piuttosto che il Kent. Quando invece leggo la classifica spero sempre che sia senza IVA, mentre il Bambi è convinto che sia in nero. Lo dico perché ho ritrovato una foto delle poppe della Beatrice, e loro erano sicuramente maggiorate. Perché se ci mettiamo un 22% andiamo a finire sopra il Napoli. A proposito del quale un gol ieri, uno oggi, e scopri che pure Mertens ha fatto più gol di Maradona, solo uno meno di Hamsik che è il top goleador del Napoli. Il Bambi che del Napoli frega niente mi fa presente che quando ancora non c’era Duncan il nostro centrocampo era come una A112, senza airbag, chi lo guidava come Catrovilli poteva morire da eroe. Oggi l’airbag è importante, ma anche accorgersi in tempo che è finito il rotolo di carta igienica fa parte della buona programmazione. Intanto Rebic che evidentemente è un angelo, se continua a segnare tutte le domeniche potrebbe regalarci moneta sonante per fare mercato. Ed è per questi giocatori che fanno la fortuna di allenatori invisi che i tifosi di fatto non vogliono il calcio, così come il sesso, ma vogliono soprattutto raccontarlo. Ed è oltremodo preoccupante che sia morto il direttore dell’ospedale di Wuhan, così come non si sappia più niente delle giocate di Hagi. C’è anche chi come il Bambi non toglie il telefono fisso perché sostiene che sia utile per far squillare il cellulare senza cercarlo ovunque. Per lui che Pioli sabato può diventare come Renzi per il Pd, un Matteo che gli rompe i coglioni. Intanto i tifosi che non hanno certezze come quelli che con un altro allenatore si poteva lottare per la Champions, anche in merito a Cutrone sono arrivati fino a questo punto con un grande spiegamento di forse.

lunedì 17 febbraio 2020

100 anni fa


Gol e vittoria sono arrivati, per il gioco bisogna aspettare che gli avversari non si limitino all’autogol ma ci aiutino anche a spingere la macchina che non ne vuole sapere di ripartire. I migliori gli avete elencati, il futuro centrocampo già delineato, non ho letto invece se con un allenatore bravo potremmo lottare per la Champions. Per la fisica l’intervallo più breve di tempo è di 10 elevato alla -43 secondi, ma ce n’è uno ancora più breve; quello che ci mette Badelj a farsi buttare fuori per non godere troppo della superiorità numerica. Giudice Sportivo che per fortuna non permetterà a Beppe di riproporlo anche contro il Milan. Della serie la domenica è stata macchiata da piccoli episodi fastidiosi, non c’è stato solo il gol subito all’ultimo istante, sono dovuto uscire anche a portare la spazzatura, che non è propriamente un’attività adeguata a chi aveva finito da poco la bottiglia del vino preferito da Napoleone. E dopo aver bevuto troppo, una partita così ricca di episodi ti chiede il conto, a un certo punto devi decidere se vale la pena alzarsi dal divano oppure pisciarsi addosso. Per abbozzare una sorta di analisi posso dire che la squadra ha garantito una prova di carattere e ha dimostrato di esserci fisicamente. Esordio positivo di Duncan. Comunque non facciamo tanto gli schizzinosi perché una vittoria è come il maiale, non si butta via niente. E chissà se uno dei miei sette sosia ce l’avrà fatta a vedere il Manchester City fuori dalle coppe. Comunque, per attirarvi in una trappola che denota immaturità e sconcertante stupidità, prima vi ricordo che 100 anni fa nella basilica del Carmine Maggiore si celebrarono i funerali di Totò con centomila persone ad attendere fuori dalla chiesa, poi scrivo scemo chi legge.


domenica 16 febbraio 2020

L'annuncio


Oltre a Niccolò è arrivato anche il Lecce. Oltre è anche dove oggi mira di andare la Samp. Mentre il Coronavirus era già arrivato. Non ho fatto il Classico e quindi non mi spiego la terza vittoria consecutiva del Lecce. Evidentemente la vittoria stanca chi non ce l’ha. Durante questa doverosa premessa il Genoa è già arrivato al casello di Firenze Sud, e usa il Telepass. Forse dovremo pensare solo a noi senza guardare a cosa fanno gli altri, farsi i cazzi propri dice che aiuti, consiglio che la ragazza della foto ha preso alla lettera. Poi se perdiamo possiamo sempre dire che siamo belli dentro, là dove la ragazza della foto si mette i consigli. Visti i risultati di ieri ci servono persone positive per neutralizzarci a vicenda, perché ho il brutto presentimento che dopo aver affrontato la Samp qualcuno di noi vorrà rinascere centrotavola. E invece ci sarebbe da prendere il sopravvento a centrocampo per confondere i mostri della retrocessione. Vado in piscina a fare i miei tremila con l’idea fissa, vasca dopo vasca, che è sempre meglio aprire la seconda bottiglia di vino prima di accendere la televisione. Ci aiuta a credere che siamo ancora in tempo per essere felici. “Lo stadio a Campi solo se campi” è il titolo della canzone che ho scritto con l'aiuto del cloro, e che mi canto vasca dopo vasca. Quando nuoto non capisco niente, ma con un certo stile libero. Non temo il Coronavirus, dopo la partita di oggi temo per il tifoso Viola più una diarrea emotiva. Avete presente il profumo di merda che avete da trent’anni? Il pericolo oggi non è tanto che finalmente cada, si rompa, e così possiate cogliere l’occasione per ricomprarne un altro che non ricordi la muffa, il pericolo è che cada sul bidet e rompa il bidet. Intanto cerco controfigura per guardare la partita al posto mio. No perditempo.

sabato 15 febbraio 2020

Il tè con Pazzini


Il Bambi ieri si è scambiato gli auguri con il reflusso esofageo. Magari con queste temperature primaverili potrebbe anche svegliarsi dal letargo un attaccante dei nostri. Speriamo. Rocco stia tranquillo con lo stadio, per noi dopo aver perso un’altra compagnia e 1500 posti di lavoro l'obiettivo rimane quello di stare a casa a coltivare i propri interessi. A Bristol, un tempo solo cartoncino, per San Valentino è apparsa un’opera di Banksy che rappresenta un bambino armato di fionda che colpisce Cupido. Roba da Daspo. E chissà se alla fine Nedved è andato a prendersi un tè anche con Pazzini. Ma se facessimo giocare Joe a Jenova? Penso purtroppo che la Viola non ci sorprenderà nemmeno domani, sono invece convinto che a sorprenderci sarà la vita. Nel finale. Certo, chi poteva pensare che un giocatore infortunato non ci avrebbe aiutato nell’immediato, e ve lo dice uno che pensava fosse amore e invece era Nerello Mascalese. Il Bambi intanto ha festeggiato San Valentino gestendo il risultato come una squadra che si rispetti, ha dosato la lettura di Anna Karénina per 6 mesi in modo da farla finire sotto un treno proprio ieri. Poi della serie com'è piccolo il mondo è passato davanti al trippaio di piazza dei Nerli e si è ritrovato il panino col lampredotto dentro la sua stessa bocca. Alla fine un forte mal di testa, era il suo “IO” che non sapeva più come dirgli che era lì, e se almeno per San Valentino ce la faceva a sentire l’amore che provava per lui. Ah, Niccolò è partito.


venerdì 14 febbraio 2020

Placebo


Dubbi su formazione, stadio, infortunati, VAR, vi ricordo che la pozione magica di Nerello Mascalese è in grado di trasformare qualsiasi uomo in ubriaco e qualsiasi giocatore della Fiorentina in un fuoriclasse. Per quanto riguarda la difesa, e sempre a proposito di pozioni magiche alcoliche, bisogna riconoscere che dopo il quarto mojito è anche normale che uno si senta difensore dei confini della patria, più ancora di Milenkovic difensore dell’area di rigore senza nemmeno bisogno di bere. Il Bambi finito l’effetto della sua pozione magica, a differenza dei soliti postumi della sbronza, pensando alla situazione Viola trova positivo che non sopravviveremo. Alla fine non si sa più cosa è più anomalo se comprare giocatori infortunati o mangiare tofu. Pensiamo che non s’è incazzato solo Commisso, si sono incazzati anche quelli delle Poste. Per curare la nostra passione c’è solo bisogno di placebo. Se guardo la Coppa Italia sulla Rai ho un riflesso condizionato e mi viene subito voglia di mandare un fax. Si può morire di mancanza di centrocampisti decenti? Per quanto tempo ancora potremo vivere in assenza di centrocampisti decenti nella nostra vita di tifosi? Un giorno o l’altro ci troveranno riversi al suolo e il magistrato dirà: “cazzo, una crisi d’astinenza da centrocampisti decenti di questo livello non l’avevo mai vista”.

giovedì 13 febbraio 2020

Lo chef di Borgo Tegolaio


Ieri pomeriggio ho proposto al Bambi di ripensare alla propria interpretazione di “portale”, non più “tombino” con tutta la merda di una classifica che anche quando vinci una partita si parla comunque di bottino pieno, ma “utero”. Pensandolo come portale di entrata a questo mondo. Oggi Dante scriverebbe “lasciate ogni speranza o voi che uscite”. Ma a lui questi discorsi non interessano, vorrebbe solo passare una giornata nella testa di Nardella per rimanere un po’ da solo perché è morto Lyle Mays, tastierista storico di Pat Metheny. E’ addirittura arrivato a dire che preferirebbe 3 grammi di hashish a 3 punti con la Samp. Se la Fiorentina va in B, visto che Narciso Parigi è morto, per sottolineare il dramma della retrocessione vorrebbe che a cantarlo fosse Morgan. Così per mandare tutto definitivamente a puttane e portare avanti la sua battaglia personale contro l’obsolescenza programmata degli elettrodomestici mostrando il suo walkman del ‘97 ancora funzionante. L’unica cosa positiva che si è sentito di dire è che per San Valentino la Piattaforma Pornhub Premium consentirà l’accesso gratuito ai contenuti esclusivi nell’arco delle 24 ore della festa degli innamorati. Ma è durato poco perché subito dopo ha voluto precisare che anche quando parlo sbaglio la punteggiatura. Ormai non riesce più a lavarsi la coscienza quando parcheggia a cazzo di cane neanche inserendo le quattro frecce. E visto il Napoli vincere a San Siro in Coppa Italia, a nomi, cose, città, aggiungerebbe bestemmie. Unico punto fermo il venerdì, solitamente libero da potenziali sconfitte, e venerdì frittura. Il piatto della controcopertina è di uno chef cresciuto in San Frediano a palpate di culo in cucina, da qui il suo celeberrimo “palpata di polpo su pelle d’oca”.

mercoledì 12 febbraio 2020

Mi sono dimenticato l'editoriale ahahahah


La retrocessione è possibile, non un’eventualità remota, del resto la compagna del Bambi usa la “Z” di Zara per fare lo spelling e non più quella di “Zurigo”. Allo stesso tempo, erano appena le 7:45 e lui al solo pensiero voleva già togliersi la vita, mentre lei metteva le lasagne della Coop nel congelatore. Masticare le bacche di Goji invece dei pistacchi di Bronte era stato un chiaro segnale d’allarme scattato ancora prima di perdere in casa contro il Lecce. La contaminazione tra la disperazione di lui e l’incosciente menefreghismo di lei è la stessa che ha spinto la Perugina a rivedere la chiave romantica nella scrittura delle frasi d’amore dei “Baci” affidandola a Luciana Littizzetto e Stash. Il dolore che lo consuma al solo pensiero non può essere combattuto nemmeno con l’ibuprofene. Oggi che si parla di portali come accesso a Internet, lui non ne vuole sapere, l’unico portale per accedere a un mondo parallelo rimane il tombino, nel quale la merda fino al collo non è solo metaforica. Per distrarlo dalla classifica, ma anche dal solito panino col lampredotto ho provato con la porchetta, e alla fine un par di rutti non indirizzati a Nicchi gli sono pure usciti. Liberatori. Porchetta che deve averlo liberato anche da un altro problema se è vero che ha rimuginato un po’ sulla prima puntata dell’’amica geniale e all’improvviso se n’è uscito con un estemporaneo “Carracci l’è un’omo di merda”. E poi ce l’ha con il su’ cugino che non si sa in quale parte del mondo si trova a non fare una sega con i soldi della zia, perché manda certe foto che sembra che se la stia spassando quando non c’è un cazzo da festeggiare visto che la classifica gliel’ha inviata subito dopo la vittoria di Samp, Genoa e Lecce. Anche fisicamente è un po’ appannato, i pensieri pesano come ordigni inesplosi. Bei tempi quando annusava la Coccoina. Poi non ci si consola nemmeno tra tifosi Viola, anzi, il Benedetti l’ha incrociato in via Maffia e sapendo del suo periodaccio ha tentato un approccio a sdrammatizzare. Vista l’espressione torva si è abbassato simulando di raccogliere una bestemmia con l’atto di porgergliela supponendo che fosse la sua. Ma lui ha prontamente bestemmiato quindi ce l’aveva già, non era sua. Così è finita che è rimasta al Benedetti che non ci pensava proprio a bestemmiare. Malgrado fosse al corrente che Badelj è l’unico regista.

martedì 11 febbraio 2020

Un'ingiustizia


Non bastava aver sostituito Simeone prima con un centravanti incensurato, senza cioè precedenti (di Serie A), e poi con uno che segna ancora meno di lui, adesso scopri pure che non hanno dato neanche un premio a Scarlett Johansson. Ci vuole tanto ma tanto Nerello Mascalese per superare questi lunedì, e Nerello Cappuccio per nascondersi dalla realtà. Che le pendici dell’Etna ci siano lievi. Spero che i nostri attaccanti prendano spunto da Morgan e almeno a Genova facciano un fuori programma con un gol anche se non siamo proprio a Sanremo. Prendiamo atto che le nostre punte risentono degli smottamenti del tempo e poco si adattano alla scomparsa di figure come quelle dell’arrotino. Mangiare da solo è una prima forma di autonomia importante, da apprendere subito. Segue mangiarsi i gol. A proposito di alimentazione a me sembra una cattiveria privare gli arbitri del pranzo domenicale costringendoli a frequentare la sala VAR se poi è solo l’arbitro che decide e non va a guardare il monitor. Lasciamo gli specialisti del VAR in famiglia. Già viviamo nella speranza che ci bastino i soldi fino alla morte, per sperare che Cutrone raggiunga una forma accettabile prima che Duncan rientri, prima che Kouamè possa tornare in gruppo, prima che Ribery possa di nuovo calciare, prima che la Rita al mercato centrale il lampredotto comprò. Non ci resta che godere delle piccole cose, nella foto una tifosa Viola mostra la pacata soddisfazione per il gol di Rodrigo De Paul al 90+2. Il Bambi ha fatto un voto, se domenica la Samp non ci sorpassa, dopo due anni toglierà la pellicola protettiva dallo schermo del PC. Anche in ricordo del padre, di quando tolse le coperture in plastica dai sedili della 128 per la sua Comunione. Ma non tutto il male viene per nuocere se è vero che da quando si parla di Coronavirus anche gli attaccanti sembrano più propensi a lavarsene le mani davanti alla porta. Devo dire che il grande vantaggio del vino è che mentre il nostro possesso palla si stabilizza costantemente sotto il 40% io faccio sempre di sì con la testa ad ogni passaggio degli avversari. Chissà se a Cutrone e Vlahovic manca quella giustificazione “non ha potuto segnare” che esonerava da ogni responsabilità. Niente Oscar 2020 all’autore del film “Con un altro allenatore potevamo lottare per la Champions”. Si dice per uso di doping, avrebbe cioè fatto largo uso di vino a basso prezzo durante le riprese. Intanto Kouamé ieri ha ricominciato a correre, che per noi tifosi è come andare al ristorante e ordinare un piatto di spaghetti il cui grano è stato appena seminato.

lunedì 10 febbraio 2020

Il santo protettore dei tifosi Viola



Al Circolo Vie Nuove a un certo punto si sono alzati tutti anche se non era una standing ovations, molti tifosi se ne sono andati via prima della fine. Ieri mi sono svegliato con la stessa sensazione di quando finisce un grande amore. Sai che proverai a non pensarci, ma dentro di te tra una vasca e l’altra, inizi a pensare a quando eravamo spensierati dall’altra parte della classifica. Il cloro evidentemente ti induce al pessimismo, ti fa credere che fare il tifo contro le squadre in lotta per la salvezza è tipo il rinfresco dopo i funerali americani. Credere che alla fine la Fiorentina di Beppe è una squadra di sinistra, e la classifica non c’entra, di sinistra per via della scissione tra il mercato di gennaio e il bel gioco. E poi si dice che lo sport fa bene. Al Bambi che aveva dimenticato a casa il telefonino, mentre era ai Gigli con la compagna, non hanno detto dei risultati di Lecce e Genoa, come quando ti muore un parente e non vogliono rovinarti la vacanza. Ormai lo sanno anche le persone anziane che Iachini è un allenatore d’impatto e che il suo effetto è già svanito, lo sanno così come sanno bene che il cotto si macchia facile. Sarà anche scontato ma dopo aver visto Fiorentina - Atalanta posso dire che preferisco il libro. Battono cuori, puttane, metronomi, solo noi non riusciamo a battere una squadra più forte giustificandolo proprio col fatto che è più forte. Si raccomanda la pazienza in questi casi ricordando che la più grande dimostrazione d’amore è sapere aspettare, evidentemente il Lecce e il Verona sono impazienti. Viene da pensare che sarebbe preferibile anche la conduzione di Amadeus a quella di Beppe. Calma e sangue freddo, non come il Bambi, che una volta venuto a conoscenza dei risultati, e ancora ferito per l’umiliazione inferta da Gasperini, ha messo in moto la memoria da elefante che si ritrova per rifarsela con quei tifosi Viola che fischiavano Ilicic. Invitandoli a diventare devoti di San Daniele e a togliersi le fette di prosciutto dagli occhi almeno per mettergli le candele prima di bruciarsi. Adesso il rischio per i devoti di San Daniele che avevano penato tanto a cercare una compagna che li potesse capire, dopo averla trovata, è quello di evitare spiegazioni su cosa hanno capito di loro. Sentirsi rispondere che non capiscono niente di calcio è un attimo.

domenica 9 febbraio 2020

Il pigiama degli orrori


La Fiorentina è così brutta e noiosa che delude rispettando persino la fila. Per non parlare male di squadra e allenatore, e vedere la sconfitta da angolazioni diverse bisognerebbe essere strabici. Il bel gioco forse lo potremmo trovare solo rovistando tra le chiappe della Lamborghini. Il vantaggio di giocare partite come questa la sera invece del pomeriggio è che il sonno ti risparmia molti spettacoli penosi. Peggio solo se nel secondo tempo ci avessero incastrato anche 60 secondi di TG1. Dopo così tanta pochezza tecnica ci ritroviamo archeologi tra rovine di cemento armato. Spero quindi che anche voi possiate usare l’Etna Rosso come antidoto al 68% di possesso palla dell’Atalanta. Il Bambi salva il suo sabato grazie all’intestino, unica cosa regolare. Bambi che alla fine del primo tempo leone e alla fine del secondo Morgan. La Samp a 23, e quindi in potenziale prossimo sorpasso, non ha messo in discesa la serata. Ormai l’unica cosa che supera le aspettative è la bellezza di Firenze il sabato mattina presto. Peggio ha fatto solo il Pizzichi che in pigiama scende a buttare la spazzatura, porta fuori il cane, esce a fumare in balcone, e poi con lo stesso pigiama ci va a letto. Un tempo avremmo goduto per la sconfitta della Juve, oggi invece rosichiamo per il Verona che costa la metà ma è capace in una settimana di fermare Milan, Lazio e appunto i gobbi. Siamo nella condizione di affermare che pure Mara Maionchi tromba più di noi. E se non avete vino buono che almeno possiate rifugiarvi nel conforto sicuro di salsicce alla griglia. Altrimenti non vi resta che uscire di casa subito e andare a cercare un maritozzo con la panna. Il Bambi è depresso, non esce, e in casa ha solo un sacchetto di pop-corn. Non gli resta che guardare la classifica di Sanremo.

sabato 8 febbraio 2020

Il giocatore uovo



VAR e arbitri a parte c’è da dire che in questo calcio tutta velocità e tatuaggi si è sviluppata una tipologia di giocatori definita “uovo”. E come è noto soprattutto a chi prepara frittate il giocatore uovo non sa come stare in piedi e cade. Non c’è simulazione è semplicemente un impedimento di fatto. Superare l’avversario senza cadere per il giocatore uovo è difficile come per il giocatore vecchio stampo superare gli stereotipi. Per quanto riguarda la recidiva non può essere applicata al giocatore uovo in quanto tale, mentre vale per me che anche questa settimana ribevo l’Etna Rosso di Benanti giusto perché non mi era piaciuto. E non si può certo imputare al vino se la speranza di battere ancora Gasperini è vero che è l’ultima a morire, ma è già in coma irreversibile. Intanto somatizzo anticipatamente l’eventuale sconfitta perché prevenire è meglio che curare. Un tempo l’impulso psichico lo trasformavo in organico soprattutto somatizzandolo in un’erezione. E nell’epoca di MasterChef il Bambi è riuscito a bruciare i finocchi a vapore. Gasperini ha intanto richiesto una sorta di protezione dagli insulti alle sue spalle, si dice che nel parterre di tribuna verranno sistemati tutti quelli che un tempo applaudivano all’atterraggio dell’aereo. Dichiaro anticipatamente che se perdiamo dirò che è stata una serata adatta per scomode verità di classifica. Rimane ancora il dubbio se negli ultimi due anni della gestione Della Valle certi tifosi fossero molto educati oppure diventati molto indifferenti. Poi al Bambi che chiedeva quando sarebbe finita ‘sta farsa ho risposto pensando a Sanremo, mentre lui si riferiva alla chirurgia arbitrale. Georgina che vedrei bene in fuorigioco passivo mi da il là per un’ultima considerazione, invece di parlare dei figli di Chiesa e di Sottil parliamo della figlia della Bellucci e di Cassel. E che Cassel!!

venerdì 7 febbraio 2020

Quando ancora poteva esagerare



Anche se a Sanremo alla fine c’è più Pelù per tutti, preferisco sempre MasterChef, con il rischio di andare a letto ed essere svegliato dal rumore di quando il Festival infrange il muro del sonno. Dice la zia del Bambi che per colpa di Di Maio sul palco dell’Ariston si sono presentati solo i Ricchi senza più i Poveri. E a 50 anni suonati la Sabrina Salerno-Reggio Calabria, superati i soliti luoghi comuni, ha ancora una buona carreggiata. La foto è stata allegata alla memoria difensiva della Fiorentina in merito alle multe del Giudice Sportivo, a sostegno dell’importanza del non essere allineati al sistema. Mentre il Bambi per difendersi dalle accuse della compagna sostiene che piangere per i torti arbitrali e disperarsi per le prove da fuoriclasse di Hagi al Camp Nou, gli fa venire fame nervosa. Poi preso dai sensi di colpa, per dimostrargli di avere una volontà di ferro ha cominciato a farsi il bidet con l’acqua fredda. Dal Centro Sportivo giunge intanto la conferma che Duncan non è stato acquistato per le caratteristiche tecniche ma in quanto infortunato. Questo girone di andata, queste nuove regole sui falli di mano in area, la polemica di Commisso dopo l’arbitraggio di Pasqua, non hanno certo aiutato il Bambi, per natura così poco disinvolto, adesso ha seri problemi quando va a fare l’aperitivo, in piedi e col bicchiere in mano. Ed è per questa sua mancata disinvoltura che non sa come mettere le braccia, la paura di occupare troppo spazio lo terrorizza. Alla fine si sente come i difensori, costretto a tenere le braccia dietro la schiena, mentre i disinvolti sono sciolti, conoscono perfettamente la postura e così accedono con eleganza al buffet. Quando invece ancora non c’era il VAR e dal vinaino mangiava tutti i crostini che voleva gesticolando in libertà, c’erano giorni in cui decideva addirittura di esagerare e allora andava pure a comprarsi una TDK da 90.

giovedì 6 febbraio 2020

Per vincere non c'è bisogno di andare contro il sistema



E’ tornato Beppe Vessicchio, vedrete che prima o poi ce la farà anche Ribery. A sentire le esternazioni di Rocco anche Cecchi Gori si starà rigirando sul divano. Che poi queste regole sui falli di mano vadano riviste e la gestione del VAR migliorata, lo dimostra il fatto che la Leotta è troppo vestita in confronto ad Achille Lauro con la tutina (che oltretutto assomiglia a Bernardeschi). Chi ritiene che la sudditanza psicologica da parte degli arbitri sia una certezza è già a posto, mentre per quelli che non credono ai complotti ma comunque hanno bisogno di una qualche certezza anche loro, il Bambi ha sempre puntato sulla bombola del gas che finiva di domenica. Siamo capaci di isolare un virus ma non la Juve da un rigore inventato, mentre nel paniere ancora non riescono a inserire il lampredotto. Chissà se anche la giuria demoscopica è presieduta da Nicchi. Poi sarebbe sufficiente che Badelj avesse la metà della grinta di Rita Pavone per conquistare una seconda palla. Da un punto di vista imprenditoriale se qualcuno vuole investire qualche soldo e crede nella mia idea cerco un socio, in questa epoca del politically correct, ho idea di aprire un locale dove la gente possa trovarsi di nascosto a dire le cose proibite. Alla fine mi è venuto in mente che per rivedere un trofeo a Firenze non c’è bisogno di andare contro il sistema, potrebbe essere sufficiente comprarsi una DeLorean. Per tornare a quando ancora c’era la cera lacca. Forse ha ragione il Benedetti che si è tatuato “mai una gioia” sulla spalla dopo aver fatto il cammino di Santiago e alla fine trovato la chiesa chiusa per restauro. Se ci sono biscotti senza uova, senza zucchero, senza lieviti, senza additivi, senza conservanti, senza aromi, senza burro, senza biscotto, ci sarà senz’altro anche una vittoria senza vittoria. E a dire il vero baratterei volentieri una Coppa Italia con una delle ninfee di Monet da tenere in soggiorno al posto del poster di Hagi. Tra un taglio e uno shampoo il barbiere di via Sant’Agostino chiede se giochiamo in casa contro l’Atalanta perché teme nuove precisazioni sul mestiere della mamma di Gasperini, un barbuto dalla voce che non ti aspetteresti da uno con quella barba risponde che per lui casa è solo dove la sua donna cucina in mutande.

mercoledì 5 febbraio 2020

E Nicchi l'è becco come i' Necchi



Diciamo che “se” è l’incipit di ogni rammarico, ed è proprio perché viviamo di tanti “se”, anche quando Pasqua non capitava così media, ma alta, o bassa, che a noi di un indumento scollato attira solo la parte che non c’è. E a proposito dell’isola che non c’è, non c’è solo il Coronavirus a generare comportamenti razzisti, un napoletano di via Maffia che lavora al mercato di Novoli, sempre molto gentile, da quando però ha voluto strafare cominciando a mandare i saluti anche ai parenti delle persone che incrociava per strada (“salutame à soreta”), il popolino d’Oltrarno ha messo in giro la voce che fosse un potenziale assassino, di quelli insomma che “salutava sempre”. E ricordiamoci che tra i poteri forti da un po’ di tempo ci sono da annoverare anche quelli del Mulino Bianco. Non solo la Juve risulta quindi sempre presente, il tempo mostra il conto alle nostre paure, prima era l’arabo con lo zainetto a scatenare il terrore, oggi è il cinese col raffreddore. Lo stesso Bambi non crede che quelli del presidente siano solo fantasmi, argomento che lui conosce bene dal primo giorno di convivenza, quando rientrato di notte dopo calcetto e pizza con gli amici drogati, vide la compagna con i capelli troppo lunghi e la camiciola troppo bianca riflessa nella vetrina del corridoio per non prendersi un accidente. In mancanza di un centravanti che segna arriva in soccorso il T9, che emozione ce lo cambia in rimozione. “I soldi non sono un problema” ha così ispirato anche il Giudice Sportivo. Noi che vediamo le ombre che però poi coincidono con i fatti. E Nicchi l’è becco come i’ Necchi.

PS: ieri nelle oltre 11.000 visualizzazioni esordiscono anche le Seychelles

martedì 4 febbraio 2020

Psicosi all'aperto


La soluzione a tutte le domande sul VAR che conferma il secondo rigore di Pasqua le trovate alla pagina 231 della Settimana Enigmistica. E non c’è da sorprendersi per certe dichiarazioni, ricordiamoci che Nedved si è incazzato pure con uno che stava passeggiando sul marciapiede su cui lui doveva parcheggiare. A Rocco qualcuno avrebbe dovuto raccontare quando Favel durante una “Partita del cuore” colpì un rapper reo di avergli fatto un tunnel. Commisso adesso ha capito che nessuno gli regalerà mai niente in questo mondo accomodato per altri, il Bambi è tanto che lo dice a chi lo metteva in guardia sul fatto che c’è in giro chi mette la droga nei cocktail e nelle caramelle. Non è assolutamente vero, non te la regala nessuno, se la vuoi te la devi comprare. Dopo questa brutta esperienza, dalla prossima partita Rocco ha imposto a tutti i suoi giocatori la mascherina perché non si fida più degli arbitri. Ora che Rocco ha capito come funziona nel calcio italiano gli rimane da capire solo cosa non funziona in Autogrill, il posto dove non va il rubinetto dell’acqua. E se va il rubinetto è finito il sapone nel dispenser, e se non è finito il sapone è guasta la ventola per asciugare le mani. E se non è guasta la ventola allora è il bagno di Rivoire. Del resto Rocco se proprio se la deve prendere con i direttori di gara dovrebbe chiuderli negli spogliatoi. Così alla fine ci ritroviamo nelle piazze per dare da mangiare il lampredotto alle nostre psicosi. L’ultima? Nell’Italia della passera, tra i nostri deliri e allucinazioni, ci sembra di non vedere proprio la passera.

PS: ieri oltre 10.000 visualizzazioni

lunedì 3 febbraio 2020

L'arbitro palindromo


All’arbitro Pasqua mancano i rigori dell’inverno e allora compensa. Come un palombaro. Più baro a dire il vero. Il centrocampo senza fosforo fa il resto. Menomale che inizia Sanremo così potremo parlare di altro. Avevo preventivamente indicato la strada; esprimere il nostro amore per la maglia mangiando e bevendo. Considerate che ho aperto il blog un giorno che avevo finito il vino. E se ci pensate ci sono canzoni che conoscono personalmente la nostra storia. Per Pasqua mi viene in mente “L’inno del corpo sciolto”. Certo non saremo inglesi ma ora Nedved ci ha rovinato anche l’ora del tè. Ieri è stata una giornata palindroma, cosa che mi ha fatto pensare all’arbitro nel senso se anche uno con la faccia come il culo può essere definito palindromo. Commisso non parla bene l’italiano (ok?)così le sue parole sono sembrate eccessive, ma lui voleva solo dire perché non hanno messo quelli dello Spallanzani al VAR. Per cancellare le tracce del lavoro sporco di Pasqua adesso però ci vorrebbe la neve. Diciamo che è stata proprio una gran giornata, non quella di ieri, ma una volta, anni fa, fu proprio una gran giornata. Rocco un po’ mi ha fatto pensare a quelli che fanno la corte a donne geograficamente molto distanti, disposti a fare 7/800 km per una trombata? Non parlo della partita grazie all’Etna Rosso di Benanti che vi consiglio vivamente, non solo per superare episodi come quelli di ieri, ma anche per superare il terrore per le parole palindrome e così evitare di prendere lo Xanax.

domenica 2 febbraio 2020

Il corridoio prima della sauna


Probabilità di rovinarsi il pranzo della domenica, alta. Accorgimenti per trovare sfumature meno nere all’umore, possibili. Per esempio far virare di 13,5 gradi l’umore nero in Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio. E poi ci sono i mandorli già in fiore a regalare profumo di mondo a puttane. Nel pomeriggio ho già messo le cose in chiaro con il Bambi, Pizzichi, Centi, e Benedetti, per evitare conseguenze indesiderate parteciperò solo a discussioni sterili. Intanto per abbassare le percentuali di sconfitta ho detto agli altri di bere molta acqua (io invece continuerò il mio viaggio alle pendici dell’Etna) e di non uscire nelle ore più calde. Purtroppo le problematiche della domenica non si limitano solo alla pericolosità della partita a cavallo del pranzo dopo 120 vasche, al fatto che il Sassuolo ci ha sopravanzato in classifica e il Milan di Pioli guadagnerà a sua volta posizioni ai danni di Cagliari e Parma, perché mentre l’umidità alta costringe la popolazione sanfredianina ad andare ad asciugare i panni nelle lavanderie a gettoni, la compagna del Bambi ha preferito trasformare il suo lungo corridoio di via della Chiesa nei Quartieri Spagnoli a Napoli. E poi il rischio più grosso della partita di oggi non è Ronaldo e nemmeno Dybala, direi piuttosto di ritrovarsi in una sauna di giramento di coglioni nudi e sudati copiosamente senza fare la cosa più bella che uomini e donne farebbero nudi e sudati. Comunque neanche Duncan è disponibile e questo mi rassicura più delle braciole fritte del pranzo. Magari uno di questi è stato preso con l’obbligo di riscatto inteso come se il crociato torna a posto per poter riscattare sulla fascia felice come un tempo. Pure la zia del Bambi insieme alla sua classe d’inglese dell’Università della Terza Età, in via preventiva, è andata in piazza dei Nerli a disegnare cazzi sul furgone dei muratori rumeni prima che cominciasse a piovere. Se oggi perdiamo abbiamo organizzato una manifestazione in via Maggio dove bloccheremo il traffico, lo slogan sarà “siamo contro la felicità”, purtroppo non riusciamo a sfuggire alle nostre idee. E Duncan al Pizzichi ha regalato solo un ulteriore spunto per polemizzare con quei genitori che battezzano i propri figli con nomi tipo Daniel, Rafael, Samuel, Gabriel, e visto che per Rocco i soldi non sono un problema, che gli regali una vocale anche con pagamento dilazionato in tre anni. Il Bambi invece se sconfitta deve essere la decontestualizzerà a botte di cioccolata e rum. E già Firenze ha indossato il vestito grigio.

sabato 1 febbraio 2020

Il fiatone


La salsa verde del lampredotto mi ha riportato alla mente la letteratura europea in un’altra salsa; quella Manga. Così a chi non convince troppo il mercato (il mio voto è otto) segnalo quello di Go Nagai che in un sontuoso volume di 700 pagine immagina la sua versione di un caposaldo della letteratura come quello di Dante. So che questi riferimenti che non c’entrano un cazzo con gli interessi di chi solo in Rocco vede un domani, mi collocano allo stesso livello degli interventi di Alessandro Meluzzi chiamato in ogni trasmissione a non dire una sega. E così meluzzizzato aggiungo che in casa ho un sacchetto di zucchero comprato alla fine degli anni novanta. C’è addirittura chi in San Frediano se ne infischia di Igor perché impegnato a raccontare la sua visione del mondo sostenendo che questa è l’estate più fredda degli ultimi cinquant’anni. La cartolaia mi ha fatto una confidenza, per Carnevale è convinta che la mascherina più venduta sarà quella per non prendere il Coronavirus. Che poi sarà riciclata anche per andare nei centri massaggi cinesi dagli uomini d’Oltrarno. Le donne che sono molto più pratiche hanno invece fatto presente che se la producessero fuori dall’epicentro del focolaio nessuno l’avrebbe scambiato per un eccesso di prudenza. Il Pizzichi che ritiene il mercato di gennaio né carne e né pesce, in occasione della sua chiusura ha comprato una bottiglia di rosè proprio perché non è né bianco e né rosso. Intanto dopo aver perso tracce della terza guerra mondiale non si sa più niente nemmeno della banana di Cattelan. Sono un po’ distante da tutto questo mondo del calciomercato perché è ormai da tanto che non mi affeziono più a un giocatore, penso sia l’età, oggi mi succede solo con il salame. Quello buono. Da quando c’è Iachini si sono allungate le giornate ma non la squadra, rimane solo quel cappellino. Certo, ci vorrebbe la vittoriona di prestigio per non sentirsi sempre come chi prende la rincorsa per fare un salto ma non salta mai e continua a correre. E visto il fiatone mi rimane difficile continuare a scrivere cazzate.