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sabato 29 febbraio 2020

Il colpo di coda


Adesso chissà cosa avrà in serbo per noi il mese di marzo, magari segna pure Badelj; il giocatore zero. Basta solo sanificare le feste dopo il gol. Non solo stadi vuoti, anche parcheggi vuoti da psicosi, e palloni vuoti sputati dal mare d’inverno. Mentre il Bambi potrà guardare la partita con la tranquillità di chi non ha la necessità di svuotare supermercati perché ha ancora dodici panettoni comprati sottraendo l'intero budget di dodici euro stanziato per la cultura. Così come quando il gol viene assegnato a chi calcia, malgrado la deviazione, il femminicidio di Casalpusterlengo è stato addebitato al Coronavirus perché dopo l’autopsia lei è risultata positiva al Covid-19. A sorpresa poi la telefonata del Bambi che invece di parlarmi della probabile formazione mi ha raccontato che a forza di lavarsi le mani sono riapparsi gli appunti del compito di matematica. Adesso non ci resta che tentare il colpo di coda e vincere l'ultima di febbraio. Mentre prendo atto che per non bere più Nerello Mascalese dovrei rimanere chiuso in ascensore. Il “Marasma” privato a Udine del suo ruolo, per protesta contro la chiusura degli stadi al pubblico espone uno striscione fuori dal Franchi con scritto “Tutti zitti ad aspettare il vaccino”. La partita di oggi a porte chiuse? Un piattume dove ogni tanto si sente una bestemmia, tipo una giornata del Bambi senza droga e alcol. Perdere avendo il vantaggio di giocare in trasferta senza il pubblico di casa sarebbe un dispiacere in tazza grande.

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