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giovedì 6 febbraio 2020

Per vincere non c'è bisogno di andare contro il sistema



E’ tornato Beppe Vessicchio, vedrete che prima o poi ce la farà anche Ribery. A sentire le esternazioni di Rocco anche Cecchi Gori si starà rigirando sul divano. Che poi queste regole sui falli di mano vadano riviste e la gestione del VAR migliorata, lo dimostra il fatto che la Leotta è troppo vestita in confronto ad Achille Lauro con la tutina (che oltretutto assomiglia a Bernardeschi). Chi ritiene che la sudditanza psicologica da parte degli arbitri sia una certezza è già a posto, mentre per quelli che non credono ai complotti ma comunque hanno bisogno di una qualche certezza anche loro, il Bambi ha sempre puntato sulla bombola del gas che finiva di domenica. Siamo capaci di isolare un virus ma non la Juve da un rigore inventato, mentre nel paniere ancora non riescono a inserire il lampredotto. Chissà se anche la giuria demoscopica è presieduta da Nicchi. Poi sarebbe sufficiente che Badelj avesse la metà della grinta di Rita Pavone per conquistare una seconda palla. Da un punto di vista imprenditoriale se qualcuno vuole investire qualche soldo e crede nella mia idea cerco un socio, in questa epoca del politically correct, ho idea di aprire un locale dove la gente possa trovarsi di nascosto a dire le cose proibite. Alla fine mi è venuto in mente che per rivedere un trofeo a Firenze non c’è bisogno di andare contro il sistema, potrebbe essere sufficiente comprarsi una DeLorean. Per tornare a quando ancora c’era la cera lacca. Forse ha ragione il Benedetti che si è tatuato “mai una gioia” sulla spalla dopo aver fatto il cammino di Santiago e alla fine trovato la chiesa chiusa per restauro. Se ci sono biscotti senza uova, senza zucchero, senza lieviti, senza additivi, senza conservanti, senza aromi, senza burro, senza biscotto, ci sarà senz’altro anche una vittoria senza vittoria. E a dire il vero baratterei volentieri una Coppa Italia con una delle ninfee di Monet da tenere in soggiorno al posto del poster di Hagi. Tra un taglio e uno shampoo il barbiere di via Sant’Agostino chiede se giochiamo in casa contro l’Atalanta perché teme nuove precisazioni sul mestiere della mamma di Gasperini, un barbuto dalla voce che non ti aspetteresti da uno con quella barba risponde che per lui casa è solo dove la sua donna cucina in mutande.

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