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venerdì 25 maggio 2018

Un'insalatina leggera


Come sempre vi trovo scettici, rigidi al limite del circospetto; sul mercato, sul futuro, su Pioli, sui vini bianchi. Primo giorno di Governo onesto ma se foste voi al mio posto avreste scritto che ieri a Mules ha piovuto. E’ tanto bello avere fiducia. Così perdete la serenità e anche il gusto dello spiedino di vittorie consecutive. Così non prenderete mai un trenino a mezzanotte, ve ne fregherete di cantare “Brigitte Bardot, Bardot”, dei fiumi di Champagne, perché sarete attenti solo a quello dietro che non ve lo appoggi. E sempre per mancanza di fiducia vi immagino entrare in quei ristorantini con le tovaglie bianche e rosse, il fiasco impagliato del vino sul tavolo, la moglie alla cassa, l’amaro della casa, il marito che dice “Permettete che faccio io?” E voi che rispondete “No”. Poi magari vi fidate di chi vi fa un’ìnsalatina di riso perché bisogna stare leggeri e poi ci mette: wurstel, salamino, olive, giardiniera, tonno, uova sode, cipolla, emmental, pomodori secchi, mais e un tubetto di maionese del Penny Market. Se continuate così alla fine anche i dubbi non sapranno più cosa farsene di tutti quei benefici. Il Bambi non si fida nemmeno di chi ha le scarpe bianche immacolate. Quindi mi sembra di capire che anche il prossimo anno sarete all’opposizione. Sono convinto che se si risolvessero le cose che vi tormentano, via i Della Valle? Via Pioli? Via Corvino? Tutti? Uno dei quattro? Due dei tre? Tutte le combinazioni possibili? Vi svegliereste finalmente senza agitazione e allora vi agitereste perché vi sembrerebbe strano. Quando insomma ci sembra di non credere più a niente, dovrebbe almeno rimanerci la bellezza. Non dico di un quadro perché “quello lo so fare anch’io” e allora naturalmente non può essere bello, non dico di una poesia perché per carità i poeti, non dico di un tramonto sul mare per via dell’Arno, e non posso nemmeno pensare alla nota prolungata di un violino, perché se proprio lo devo tirare in ballo si ritorna da capo e devo dire che come sempre vi trovo tesi come una corda di violino. A me le vostre giornate sul blog sembrano scritte e dirette da Picasso. O forse estremizzo ed è solo il colore che non vi convince?

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