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giovedì 23 agosto 2018

Non è cambiato proprio niente



Ieri mi ha chiamato la Beatrice dalle poppe grosse, era un po’ dispiaciuta per come era venuta fuori dal racconto sulla spiaggia di Cecina. Ha voluto che vi facessi sapere che tutte le sue storie sono sempre state forzate, o almeno anticipate nel loro più naturale sviluppo temporale. Non è una donna di facili costumi, insomma, è stata piuttosto ossessionata dagli insegnamenti della madre, primo tra tutti quello di darsi da fare il più possibile prima che gli calassero le poppe. Che poi dopo la prima delusione ha avuto tutte conferme. Non andrà meglio vent’anni dopo a chi non ha avuto una famiglia così vicina, e con il crac Parmalat avrà seguito gli insegnamenti di Callisto Tanzi. Capisco lo sfogo di McGuire50 ma i recenti fatti di cronaca ci hanno obbligati a introdurre nuovi neologismi nelle nostre discussioni tipo “manutenzione di Pirro” e “pilastri di pesto”. Attento però McGuire, anche la Beatrice dalle poppe grosse sarebbe voluta scappare, poi è rimasta per paura che nessuno andasse a cercarla. E poi quando stai per andartene ti passa davanti tutta la vita del blog. In più è tornata a giocare la Fiorentina contro l’Arezzo, e come avevo facilmente previsto era meglio quando non parlavamo di calcio. Perché niente è cambiato, siamo ripartiti da dove ci eravamo lasciati, Pioli ceppicone e Montiel in campo unica ragione. Non è cambiato proprio niente, magari vedi uno in canottiera e gli chiedi pure consigli di muratura.

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