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sabato 4 agosto 2018

La forchetta non è un gap


Quelli degli striscioni pensano solo ai Della Valle, mai un pensiero affettuoso per gli anziani in difficoltà ai quali Studio Aperto consiglia di non uscire nelle ore più calde. Se non fossimo così fissati con la proprietà bisognerebbe evidenziare questa problematica srotolando un bello striscione dal Campanile di Giotto (mi raccomando la scrittura in verticale) dove a caratteri cubitali far presente; “Ma a mezzanotte che cazzo comprano?”. Intanto non so se ci avete mai fatto caso ma a Firenze più sudi e più sai di lampredotto. Per fortuna non tutti sono incattiviti per via del prestito secco di Gerson, ieri dal trippaio di Sant’Ambrogio mi si è avvicinato uno che vedendomi rovistare nel cestino si è offerto di comprarmi un panino, anche se io stavo solo cercando di recuperare le chiavi che mi erano cadute dentro. Il Bambi è dalla parte di quelli degli striscioni perché si riconosce in loro, stessa attitudine ad essere preciso, attento ai particolari. La sua indole lo porta a osservare con spirito critico e a partecipare attivamente alle discussioni apportando il proprio contributo anche attraverso polemiche. Un rompicoglioni insomma. Io invece mi chiedo se per Modric all’Inter lo scoglio è chiaro che non sia il Real, per Pjaca forse non c’è più nessun scoglio. Comunque per Pjaca non dobbiamo avere fretta, non a caso Caterina che qui è nata, ha esportato le mode culinarie tra cui la forchetta. A cosa serviva la forchetta quando le mani sono ideali per strappare la carne dall’osso? Un rallentamento che ci insegna a gestire l’appetito. Adesso però ci servirebbe di più un temporale stanotte che un nuovo striscione domani (anche se di benvenuto a Pjaca).

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