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venerdì 17 agosto 2018

Chiacchiere da bar



Se non possiamo aspettare i tempi della giustizia perché aspettare quelli della sanità, esami di coscienza subito! “Non possiamo aspettare i tempi della giustizia” è una frase sciagurata, terribile. Un po’ ricorda chi non aspetta quelli del calendario e dà la buona Pasqua quando gli pare. Un Paese del G8 con 60 milioni di abitanti andrebbe gestito con un’emotività inferiore a quella di Dertycia. A me sembrano chiacchiere da bar. Lo dico perché mi ci rivedo, non faccio di meglio con il Bambi quando parliamo di clausole rescissorie. Tra un bombolone e l’altro la sua proposta è quella di applaudire dopo aver attraversato indenni un ponte. Gasperini poi con quelle dichiarazioni ha fatto andare giù del 20% il titolo Atalantia. Comunque se il Governo ha bisogno, io e il Bambi, a differenza della giustizia ordinaria, siamo in grado di emettere sentenze in pochi minuti, qualche ora se sono necessari accertamenti tecnici, e si può ulteriormente accelerare questa tempistica con l’aiuto del vino. Sospettiamo che il contratto di concessione sia stato secretato per nascondere la ricetta del Camogli. Vino buono dunque, e buone frequentazioni, il nostro bar vede immunologi, esperti di politiche migratorie, e ultimamente c’è stata un’impennata di ingegneri strutturali. In realtà gli stralli si potrebbero essere strappati a causa del trattato di Maastricht e della successiva privatizzazione. Prima che il bar chiudesse abbiamo fatto in tempo a concordare che sarebbe stato meglio il rinvio dell’intera giornata di campionato.

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