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giovedì 23 dicembre 2021

Two pari is megl che one


Ho visto solo il primo tempo poi una cena con un fornitore mi ha salvato da una partita che a meno a me ha ricordato molto da vicino quella col Venezia. Non ho letto commenti e sono tornato a casa tardi. Eccomi qui a scrivere a metà, ma prima di parlare di quel primo tempo Viola, mi preme sottolineare come in molti anche tra i tifosi di Biraghi siano andati in ferie anticipate per evitare la ressa prenatalizia sui mezzi pubblici. Neanche il futuro distopico de “Il racconto dell’ancella” era arrivato a tanto, e “Le ferie della paura” potrebbe essere proprio una nuova serie tv. Per tornare invece al match la variante Omicron non fa perdere solo l’olfatto e il gusto, fa perdere il primo tempo. E il dramma per assurdo è proprio essere riusciti a non perdere alla fine, lo stesso di Draghi che non può parlare senza ricevere applausi dai giornalisti. Prossimamente, penso ormai nel girone di ritorno, faremo due dosi al giorno dopo i pasti. E della serie il primo bilancio stagionale, intanto ho ritrovato in tasca la matita dell’Ikea che avevo preso per contare i gol di Kokorin. Mi rimangono negli occhi due cose, il gol di Lasagna con Terracciano non ho capito bene a coprire cosa, e un albero di Natale fatto coi pomodorini del piennolo. Quest’ultimo primo tempo forse giocato con Excel. Sarebbe stato un reato perdere proprio l’ultima, se proprio dobbiamo commetterne uno meglio allora quello di omicidio di stella di Natale. E siccome ieri Angela ha compiuto 93 anni malgrado la partitaccia Viola (o almeno il primo tempo) bisogna vedere sempre il bicchiere mezzo Piero.



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