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mercoledì 29 dicembre 2021

Kit di emergenza (sottotitolo ti amo per sentito dire)


Quando si interrompe il campionato si dovrebbe in automatico sversare lo Xanax nell’acquedotto. Il Centi per dirne uno a caso è andato a tanto così, ma davvero tanto così, dall’andare al Commissariato di Piazza del Tiratoio per sporgere denuncia contro la Lego, poi ha trovato il pezzo che mancava e niente. Mentre lunga vita va augurata a chi a tavola ti versa il vino quando il bicchiere è vuoto, lunga vita agli attenti, ai generosi, a chi condivide il proprio tartufo bianco di Alba. Se lo trovo, il vino sarà Ograde di Skerk, il vino che più di tutti mi ha colpito quest’anno. Sempre dopo Pinamonti che lo ha fatto ancora più duramente. Come emozione rimane pure la zia ninfomane musa di Sorrentino, così nessuno potrà più dire di non guardare film italiani. Ho letto di Edmundo e posso dire che personalmente  lo definii quasi subito affidabile come i “5 minuti e sono pronta” della Rita. E dopo questa pandemia le ragazze non sogneranno più di sposare un calciatore (a Insigne in Canada hanno offerto 50 milioni) o un cantante, adesso sognano di sposarsi con un farmacista. Tra un po’ racconteremo di un passato distopico, dove tra una dose e l’altra avremo vissuto una quarantena. E di questo passo per colpa dei giovani che non fanno i figli andremo incontro a un futuro in cui non ci saranno più giovani da incolpare. Ci ritroveremo nel 2022 ad essere recensioni che camminano. Voltandomi un attimo indietro, per l’ultima volta, rimane il grande rammarico di aver dovuto fare i conti con la realtà di Palermo dove il mercato della Vucciria non esiste più, e questo mi ha turbato a tal punto che ho pensato a un kit di emergenza, un odore di Vucciria in 8 minuti.


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