Inizialmente la seconda guerra mondiale è nata solo perché gli dissi che sbagliava la formazione della Fiorentina, e pensare che giocavamo a “chi buca entra” alle Scuderie, aveva reazioni eccessive, no, non era nemmeno di Borgognissanti, glielo chiesi perché a casa mi avevano messo in guardia dicendomi che di solito quelli di Borgognissanti sono molto strani, e la prima volta che si accorse che mi dimenticai un'acca davanti al verbo avere, inventò un ordigno che per l’occasione chiamò appunto bomba H. Poi siamo cresciuti, e passando al calcio a 5, perché nel frattempo gli spazi ampi ci erano stati preclusi, lui ha reagito male cominciando a farsi le canne ricavando la marijuana dall’erba sintetica. Tutt’oggi quando va in bagno non legge Topolino come me, lui progetta mobili per il prossimo catalogo dell’Ikea. Il suo è un mondo molto spigoloso, anche i nomi che da ai mobili non sono svedesi come sembrano, sono duri perché sono frutto del suo carattere. Ma in fondo è un buono, molte delle sue famose reazioni sono infatti dovute a malintesi, ricordo per esempio come trovasse fastidiosa la polvere sulle cose che non si usano da tempo, spesso però la confondeva con la mia forfora. E s’incazzava accusandomi di generarne eccessivamente. Mi regalava prodotti detergenti molto aggressivi facendomeli seccare, fino a quando non mi sono caduti tutti e sono diventato pelato. Oggi è costretto a inveire contro di me solo perché genero la polvere. Ricordo che una volta si incazzò solo perché gli dissi che l’ozio era il padre dei miei cugini, e da quel giorno gli ho sempre fatto schifo. Ho comunque mantenuto buoni rapporti con lui perché in fondo ai suoi occhi ci ho sempre letto un velo di bontà che almeno a me non riusciva proprio a nascondere. L’unica cosa che è sempre riuscito a nascondermi bene è invece il basilico per fare il pesto di Prà, una volta, alle Spiaggie Bianche, aveva tutti i piedi verdi perché in quel periodo lo nascondeva nei calzini. L’importante è che non leggessi mai le formazioni in fondo ai suoi occhi, perché spesso sbagliate, si, anche se vuole apparire per quello che non è, un intenditore di calcio cattivo, è un brav’uomo. Ne ho avuto conferma l’altro giorno quando mi ha raccontato di essere andato a trovare la vecchia maestra, ne aveva una struggente nostalgia, un sentimento che tradiva quella sua dolcezza sempre più a stento nascosta dietro a una violenza verbale approssimativa. Parlando con lei, le ha ricordato tante cose di quei giorni. Certo, erano altri tempi e i metodi educativi erano molto diversi da oggi. In altre parole, quando lui faceva le elementari, la maestra accompagnava i suoi insegnamenti con tanti scapaccioni. Mi sembra che solo per imparare l’alfabeto gliene avesse somministrati almeno una ventina, per non parlare delle tirate d’orecchie e di capelli. Eppure, lui ricorda ugualmente con tanta dolcezza quegli anni. Uscendo dalla casa della sua vecchia maestra, ha abbracciato forte quella candida vecchietta e poi, inavvertitamente, l’ha buttata giù per le scale. E pensare che non è nemmeno di Borgognissanti.