Domani sarà partita vera, un test serio, l’ultimo prima della finale di Coppa Italia. Una sorta di simulatore di volo, basta che non sia come la Beatrice che simulava orgasmi per accelerare quello di chi le stava sopra. Del resto lavorava a cottimo. La Roma vorrà vincere proprio come il Napoli, e noi forse avremo un Cuadrado di troppo. Un paradosso. Perché il tema adesso potrebbe essere, con o senza il colombiano per fare prove di finale? Ma è così facile lasciare fuori un giocatore del genere, in questo stato di grazia? E in più con un quarto posto da difendere da quell’Inter di Icardi, un giocatore dai piedi buoni ma non altrettanto il cervello. Si dice che a Wanda Nara piaccia il suo nuovo bagno penale. E allora lascerei per un momento da parte i nostri interessi di bottega e farei un discorso più ampio. Siamo o non siamo quelli del fair play, del terzo tempo, dell’abbattimento delle barriere? Allora diamo voce a Maxi Lopez e non a Wanda Nara, perché nel 2014 la disparità dei sessi è inaccettabile. Maxi infatti porta avanti la sua battaglia contro Icardi in maniera seria, anche se i suoi capelli sembrerebbero dire il contrario. Oggi voglio dare spazio al suo grido di dolore. Se Icardi twitta di tutto per deriderlo, io lotto al fianco di Maxi contro questa disparità dei sessi che è ormai inaccettabile. Lo slogan per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema vedrà Lopez indossare una T-shirt con scritto “i peni lunghi vanno accorciati, quelli corti allungati. E allora anche Cuadrado dovrà sedersi in panchina.