Capisco bene Gervasoni, tutti possiamo sbagliare, può succedere a chiunque di scrivere un referto distorto, magari per compiacere qualcun’altro, noi che ne sappiamo. Anche i dottori più bravi possono sbagliare referto. Noi viceversa siamo infallibili? Chi è di noi che non ha mai sbagliato una formazione, e il primo che mi viene in mente è Montella. Chi siamo noi per giudicare Calavrese che probabilmente non ha dato il rigore a Cuadrado perché è innamorato di De Laurentis, che ne sappiamo se Damato non da i rigori al Napoli perché è uno di quelli a cui piace essere maltrattato da De Laurentis prima di un rapporto sessuale. Questo solo per dire che ci sono cose che noi non conosciamo, ci sono delle vite dietro a certe decisioni, ci sono accordi, possibili strategie che noi non possiamo valutare. Siamo fondamentelmente solo dei faziosi che hanno un unico angolo di visuale. Ad un certo punto della vita bisognrebbe, invece, non farsi solo l’esame del sangue, ma anche quello di coscienza, che magari non servirà a capire come è messa la prostata, ma che ci permetterà di scendere dal gradino dove di solito saliamo per giudicare l’operato di Gervasoni, costretto a scrivere referti falsi, costretto dico, perché magari adesso è lì che si macera per il rimorso. Personalmente ho deciso di scendere da quel gradino, non solo, voglio confessare quanto anche io abbia scritto referti falsi solo per raggiungere i miei luridi scopi. Invece di giudicare voglio essere giudicato. Una volta ho commesso l'errore di andare con una di Borgognissanti che non mi interessava tanto, solo perché era amica di una di via del Leone che mi interessava tanto. C'era stato in effetti un momento in cui avrei potuto combinare qualcosa. Mi avevano detto che lei adorava le Jacuzzi, quelle vasche con le bollicine, gli idromassaggi ecc. Allora ho sparso la voce che ce l'avevo, ma non era vero. Però con questa scusa sono riuscito ad invitarla a casa mia, e speravo che fosse una scusa anche per lei, invece no. Era venuta con il costume da bagno, voleva proprio la Jacuzzi. Allora ho messo due dozzine di Alka Seltzer nella vasca da bagno. Una figura di merda senza precedenti, perché mentre ci avvinghiavamo, lei nell’ansimare ha bevuto una bella quantità d’acqua e l’Alka Seltzer ha fatto subito effetto. Dopo un rutto tremendo mi ha confessato che aveva finalmente digerito il suo grande disagio di essere nata in Borgognissanti mentre la sua amica aveva avuto la grande fortuna di essere nata Diladdarno. Mi disse anche che dove era nata lei le ragazze sono strane e pericolose, i classici tipini da evitare, quelli che in una notte di temporale te li puoi ritrovare dentro il portone buio con un rasoio. Che si depilano. Così trombammo parlando di Gervasoni e del fascino degli uomini d’Oltrarno. Io non bevvi, ma quando arrivammo ad affrontare il 4 3 3 di Lud, feci un rutto anch’io.