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domenica 13 aprile 2014

Alterati di Fiorentina

Il giorno della partita della Fiorentina è di per se un’alterazione della giornata, sia che giochi sempre l’uno fisso quando è a Firenze, oppure quando usi il suffisso ino perché giochi a Torino. Oggi sarà accrescitivo invece di diminutivo. Oggi sarà Verona. Non a caso c’è un gruppo che si chiama gli “alterati”, gente generosa che quando ti vede ti invita a prendere un caffeino, tutta gente in - ino - etto - uccio, ella, ricordo appunto Gigino, Gigetto, Ferruccio e Montella. C’è tanta alterazione, cè troppo uso del suffisso intorno all’allenatore, e pensiamo solo a Simeone. C’è alterazione intorno a Montella. È come se un santone indiano camminasse sulla brace del vostro barbecue, mentre state festeggiando con gli amici il primo mese da quando avete mollato il cane sulla Salerno-Reggio Calabria. Forse solo sensazioni, come il ketchup schizzato sulle salsicce, i nipotini che guardano estasiati la lucertola che annaspa nella cera della candela da giardino. La voce del silenzio, che ripete l'eco delle cose che hai perduto. Ed ogni lasciata è persa. Penso ad un esonero. La luna gialla dall'itterizia d'essere circondata d'assedio dalle nuvole dell’ultima sigaretta di Zeman. Quante “D” e penso a come sarebbe meglio se si chiamasse MonDello, più vicino a Palermo, più vicino a Zamparini, più vicino all’esonero. La stella che cade dritta nel tuo calzino bucato mentre esprimi ad occhi chiusi il desiderio di rammendarlo. È la fatina dei piatti sporchi che aspetti dopo la festa e che si presenta dopo 48 ore col certificato medico. La lingua che batte dove il dente duole. La siringa che ti succhia il sangue mentre pensi alla lingerie della dottoressa che ti sta facendo il prelievo. È la sabbia sui panini, la scatoletta di tonno chiusa male che scola nella busta dei rullini delle foto da sviluppare, le tende da sole che si fanno compagnia. Stanotte i bambini nasceranno ridendo e mio padre riderà ad una mia battuta senza provocarsi un embolo. Il dottore che ti chiede di tirare fuori la lingua. Cosa cerchera? Forse la tua alterazione linguistica.