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giovedì 16 dicembre 2021

Kokorinco


Dico beati quelli della pubblicità Bauli, e lo dico per Kokorin, che manco a Natale può fare quel gol che non può fare mai. Al pari di ogni volta che la Viola va in gol ed è gioia allo stato puro, ogni volta che danno “Il tempo delle mele” al Bambi viene in mente il tempo delle pere. Prendo spunto dal periodo natalizio nel quale i genitori erano orgogliosi dei propri figli alle recite, c’è chi ballava come Roberto Bolle, chi recitava meglio di Julia Roberts e chi cantava meglio di Pavarotti, per dire che c'erano anche i genitori di Kokorin che già sapevano cosa avrebbe fatto il figlio a Firenze e quando alla recita doveva cantare gli consigliavano di muovere la bocca senza cantare in modo da evitare figure di merda. Il gol del Benevento? L’immancabile “mi passi il parmigiano?” durante la spaghettata con le vongole. Ma forse la poesia salverà anche l’acquisto di Kokorin. Scrivo poco ma spesso, diciamo che ho la prostata dell’editoriale, ma stamani scrivo poco soprattutto perché ho un volo alle 6:35 per Palermo (vado a Cefalù), ci aggiorniamo dopo qualche cannolo riempito lì per lì. Riempito come la rete del Benevento. Per questo stamani ho fatto il caffè più lungo della gamba. E poi fa più movimenti da punta, Raisi, di Kokorin.

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