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giovedì 30 dicembre 2021

Uccelli di marmo


Rimane comunque inconcepibile, come del resto sminuire un capolavoro della pasticceria come il Paris-Brest, chi oggi non vuole fare la fila per i tamponi dopo aver fatto quella per entrare alla Leopolda. Ho un po’ di timore a dirlo ma l’orchestra del Titanic fa il tutto esaurito, mentre in molti  si sono fatti un tampone per andare a fare il tampone per andare a fare il vaccino. A questo punto e contro certe convinzioni, non ci resta che circondarci di persone negative, poi decidere solo se vedere il Capodanno o l’ospedale mezzo pieno. Guardare meglio le movenze di Kokorin mi ha permesso di individuare traiettorie, tagli, contro movimenti, dribbling, di riconoscerne tratti molto simili alla calligrafia di un medico piuttosto che alla più classica delle serpentine. Non solo lui, così come con Biraghi, se proprio abbiamo bisogno di un nemico da combattere, allora scegliamo l’asintomatico che vuole farsi il tampone. E’ vero che c’è qualche problema nel reperirli sti benedetti tamponi, ma in compenso c’è il bonus terme. Il mio menù di Capodanno intanto sembra l’account di un ristorante sul mare. Poi ho sognato che Firenze diventava la città del Rinascimento del sesso, uccelli di marmo piuttosto che facciate delle chiese, mentre la fila che girava l’angolo della farmacia non era più per i tamponi ma per i preservativi. E a chi interessa, il CTS ha deciso che a Capodanno le suocere devono stare in isolamento. Sembra incredibile ma ancora resiste quel delicato equilibrio tra epidemia colposa e tramezzino. A Napoli non c’è solo un genio in panchina, oggi se hai bisogno puoi farti anche un tampone sospeso.

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