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sabato 25 dicembre 2021

Digerisco ergo burp


Il nuovo decreto ci costringerà a fare il trenino di Capodanno a una distanza di tre metri, mentre per i bambini quarantenati, Netflix ha pensato ai tamponi animati. A questo punto immagino che anche il Covid passerà le vacanze in famiglia. Visto che è periodo, svolta nel Regno Unito, polpi, aragoste e granchi riconosciuti come esseri senzienti, non potranno più essere bolliti vivi, via libera invece per Kokorin. E dopo Venezia e Empoli anche “buona vigiglia” non me lo meritavo. Del resto la nostra specie, il nostro essere umani è soprattutto questo, più che invenzioni, rivoluzioni o cessioni di giocatori importanti. E’ relazioni, ricordi stratificati, è comunità (il Bambi ne ha frequentate diverse). Le festività natalizie in emergenza sanitaria non potevano che cambiare anche Babbo Natale, stamani era percepibile l’odore del suo dopobarba lasciato nel camino. L’unico che non cambia mai è il Bambi che ieri sera con tutta la famiglia di lei ha cantato le canzoni di Natale ai bambini riempiendole di parolacce. Riconosco di essere un privilegiato, la mia grande fortuna è che questi due anni ci hanno insegnato che in fondo al tunnel c’è un altro tunnel. Anzi, mi dicono adesso che il trenino di Capodanno è stato soppresso. Non ve la prendete se vi hanno regalato una cravatta che avevate regalato 11 anni fa, mettetela insieme al gol di Pinamonti. Visto che siamo agli auguri, che Pioli possa diventare amish, trasferirsi in Ohio, invece di frequentare l’alta classifica e Ibra, troppo civilizzato, vada a mungere la mucca. Quindi buon Natale a voi e ai vostri anticorpi.

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