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giovedì 2 aprile 2020

"E se quest'anno poi passasse in un istante"


Adesso si parlerà giustamente di strategie per ripartire in maniera graduale, ma da nessuna parte si fa accenno ad aria e acque pulite come non si vedeva da decine di anni, e che questa sarebbe una cosa da preservare in qualche modo. Forse non impareremo niente da questa vicenda. No. Al Bambi mancano invece gli inviti a cena da rifiutare con balle incredibili. Ad altri mancano le giocate di Hagi. E stando a casa si evitano anche tutte le inaugurazioni dei nuovi ospedali. Noi siamo preoccupati di prendere il virus, mi chiedo se anche il virus è preoccupato dei nostri anticorpi. Si parla di Renzi, delle sue parole su come ripartire nel breve, delle arie che si da perché equivalgono a 10 respiratori. Mentre chi sostiene che il vino non è un genere di prima necessità è gobbo. Io rido sempre quando sono in casa perché poi quando esco per la spesa devo mettermi la mascherina e non si vede. Se interessa, nell’uovo di Pasqua la Kinder inserisce come sorpresa un tampone. Dopo il prolungamento delle restrizioni fino al 13 aprile, profetiche le parole di Dalla, in attesa di capire se la speranza è una pubblicità ingannevole. Vado controtendenza e dico che ne uscirò peggiore. Un amico acker del Bambi sostiene con forza che quando hanno tentato di bloccare il sito dell’INPS non ce l’hanno fatta perché era già bloccato di suo. Per dormire visti i crescenti problemi di sonno dovuti allo stress della quarantena, sono ormai costretto a contare le persone su cui posso contare.

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