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martedì 28 aprile 2020

La fase 1,5


Per gli amanti del puzzle questa quarantena è stata una manna dal cielo anche se rimane inalterato il problema logistico del loro ingombro durante la realizzazione, una sorta di presidio fisso solitamente in mezzo al soggiorno, orrendi poi quando vengono appesi alle pareti. Della fase due la cosa che infastidisce di più è il fatto che Conte sia contrario al tracannare Nerello Mascalese con i congiunti, anche se l’ha chiamato party. Fase due che ci consente di piangere all’interno della regione. Poi c’è la fortuna di chi ha parenti parrucchieri, mentre a proposito di questo famoso ricongiungimento il Bambi è invidioso di quelli che tromberanno la cugina di primo grado. Funerali si chiese aperte no, il prete di Serumido che ha una vecchia Guzzi V7 Special farà la consegna dell’ostia a domicilio. Mi sfugge un dettaglio, ricongiungersi con i parenti ok, ma per chi vuole congiungersi carnalmente con la propria lei saltuaria cosa dice il dpcm? Mi sa che spunteranno tanti zio Carmelo e zia Concetta. Soprattutto nonne Superman sopravvissute alla virulenza del contagio, sole, e da consolare. Io ho capito che la differenza tra fase uno e due è che posso andare al McDrive. Chissà come si regolano Erika e Pietro Maso, mentre Chef Rubio ha già cominciato a girare la nuova serie “Congiunti e bisunti”. Sospiro di sollievo anche dei maniaci che potranno finalmente ritornare nei parchi. Incredibile che per fare assembramento si debba andare a un funerale, ma la cosa più inquietante nel bel mezzo del cammin di nostra pandemia sono le frasette motivazionali di Conte. La paura di una nuova impennata di contagi dovuta all'abbassamento della percezione del pericolo è forte, giugno sarà il mese più critico, quando l'apertura di bar e ristoranti porterà alla vera e propria impennata, quella dei traumi da impatto con il plexiglass. Per adesso la fase due sono soprattutto io che stappo una bottiglia di Nerello Mascalese e sa di tappo.

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