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domenica 12 aprile 2020

Prigionieri dentro un intervallo di tempo


Buona Pasqua, quella in cui ci possiamo vedere un bel film per distrarci dalla pandemia, quella in cui ogni spot pubblicitario serve a ricordarci che siamo messi male, ma che risorgeremo, e che ci dobbiamo comprare il parmigiano. Oggi ci domanderemo soprattutto se Cristo è morto sulla croce o per la croce. E senza bisogno di fare tamponi. Andremo a cercare le librerie fronte mare e daremo la buona Pasqua anche ai silvicoltori e famiglia. Non avevo consumato così poco nell’ultimo mese dai tempi della Vespa 50. Colgo l’occasione della Santa Pasqua per ringraziare scienziati e virologi che con il loro grande impegno ci fanno capire che stando isolati in casa il virus non si diffonde. Sono d’accordo sui controlli per evitare spostamenti verso le seconde case e per disincentivare le passeggiate in spiaggia, ma vedere un elicottero che ne scova uno mi sembra uno spreco di soldi inaccettabile in tempi di pezze al culo. E poi mettere la conchiglia all’orecchio e sentire l’elicottero invece del mare vuol dire forse già essere alla fase due? Ricorderemo questa quarantena per le donne costrette a trascorrerla da sole, costrette ad assumere certe posizioni solo per pulire il piatto doccia. Il MES da qualcuno sarà stato votato anche se adesso se ne dissociano tutti, ricorda un po’ quando fischiavamo Ilicic. Sono il paziente zero del Nerello Mascalese, ma non sparo i bengala perché è presto e non voglio svegliare nessuno, vi chiedo però che giorno è da voi. Di sicuro siamo rimasti incastrati nel frattempo.

PS: non conosco il motivo della sparizione dei post, suppongo che sia un qualche infernale automatismo di Disqus. Suppongo e quindi non so.

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