.

.

sabato 24 novembre 2012

Alter ego o alternativa

Diciamocelo simpaticamente ma diciamocelo, come fossimo con il lampredotto in una mano e il sogno dello scudetto al posto del vino, oppure confusi e felici dai sogni di gloria alimentati proprio dall’abuso del vino bevuto con l’altra mano, ma diciamocelo, che tutto vada bene per tutti a Firenze non è possibile. Domani c’è la Maratona, e Firenze dopo che New York ha annullato la sua sarà presa d’assalto, si parla di diecimila persone venute anche per non “buttare via” quella preparazione, alberghi pieni, ma qualcuno manderà sicuramente affanculo Renzi perché si troverà incastrato da qualche parte mentre vorrà andare a votare Bersani per le primarie. Figuriamoci sulla Fiorentina se possiamo essere tutti d’accordo, c’è chi gode del presente e chi si preoccupa per il futuro, salsa verde o olio piccante, tutti e due oppure la prudenza e non godere, o persino il pepe per godere ancora di più, inzuppare il terzo posto nello scetticismo pensando ai mancati riscatti della prossima campagna acquisti, o nel brodo di cottura. Diladdarno oppure..., no qua siamo tutti d’accordo perché non c’è alternativa, c’è solo Oltrarno, San Frediano regna e quindi niente bianco o nero ma solo Bianchi, e poi la seconda linea della tranvia, la Mercafir ecco perché i Della valle si sono riavvicinati, la pista dell’aereoporto ecco perché i Della Valle si erano allontanati ma non in aereo, Prandelli o il Vasari o chi per il troppo amore per Prandelli ha pisciato fuori dal vasari, Il derby romano l’ha vinto la Lazio o la Roma, e in città si dice addirittura che sia stato giocato a Porta Romana, il merito di questa squadra è di Montolivo che se n’è andato oppure del Vuturo che è rimasto a parlare con Pallavicino, di chi aveva  visto la pontellizzazione nella Palla di vetro o di chi il rilancio sempre più Vicino. Firenze è città che non porta il ciuffo ma la divisa nel mezzo, lo è sempre stata divisa nel mezzo, come dall’Arno, e ognuno si sceglie la sua parte, poi c’è chi non sta più ne qua e ne là e molti stanno Diladdarno, Toni subito dopo Porta San Frediano e Prandelli si affaccia su Piazza del Carmine, come del resto c'è più di qualcuno che da quando la squadra Viola vola si è volatilizzato. Diciamo pure che è nel nostro DNA la possibilità di bere il vino bianco col lampredotto, oppure andare da McDonald’s invece che dai “Fratellini” a mangiarsi un panino con il pecorino e i pomodori secchi, almeno ci si piglia anche un po’ per il culo, ma sulla magnifica Fiorentina che va incontro alla sesta vittoria consecutiva dovremo trovare per la prima volta nella nostra storia una comunione di intenti e sentimenti, senza eccezioni anche dei primi antidellavalliani, mercato o non mercato, simpatie o inchiostro simpatico con il quale era stato firmato l’esilio per i marchigiani, è tempo di gioie condivise, abbracci di massa, di cielo sereno senza nuvole all’orizzonte, cori all’unisono e non all’Unieuro, e così oggi proverò a drenare eventuali atteggiamenti di pessimismo oppure di sospetto, di scaramanzia applicata allo scudetto, cercherò di disinnescare il bastian contrario che è in noi, di eliminare gli episodi d’intolleranza marchigiana, di sedare insomma i tumulti della divisione, semplicemente con la foto di copertina, in modo che se qualcuno avesse ancora voglia di gettare qualche ombra sulla nostra Fiorentina, suggerisco un’alternativa.