Scoperto
finalmente perché Andrea Della Valle ha abbandonato repentinamente la
pontellizzazione oltre al cane sull’autostrada, allo stesso tempo è
emerso che Montolivo ha Alzheimer l’asticella delle ambizioni
dimenticandosi subito dopo di rilasciare la famosa intervista con la
quale avrebbe dovuto raccontare verità scomode, un quaquaraquà insomma,
che a proposito di sindrome ha sporcato la sacra sindone del Santo
dichiarando che proprio Cesare ha sempre garantito a Qui, Quo, Qua un
posto nel suo staff mostrando di soffrire di nepotismo. I figli della
sorella nati ad ovest di Paperino sono un’ ombra sul lavoro del grande
Cesare sempre impegnato a curare la sua immagine e meno certi sintomi di
malessere morale tipicamente italiano. Malessere che per fortuna è però
alla base deI grande rilancio Viola, che si avvale quindi del
disorientamento del suo Presidente che si dimentica la parola data a
Tutunci, e che probabilmente costruirà un nuovo stadio alla Mercafir
pensando al nuovo Colosseo dove farci uccidere la passione da morbi
feroci come gladiatori. Intanto il campionato prepara un delizioso
pranzo della domenica, l’aggancio al Napoli con relativa erosione di
punti alla Juve, una spallata per allontanare ancora di più la lazio e
con l’ulteriore chiusura delle ambizioni di Montolivo giù nella stiva
della sua scelta più sbagliata. E chi non è orbo oggi deve dire grazie
solo a un morbo più che a una famiglia d’imprenditori marchigiani,
mentre in molti fanno le corse per chiedere scusa alla famiglia di
Casette d’Ete, noi vogliamo dire le cose come stanno, altro che
riconoscenza, vogliamo fare un quadro onesto di questo grande rilancio
Viola, e allora non possiamo che fare un cenno soprattutto al quadro
clinico di Andrea. Chissà se oggi gli sarà dedicato un coro, oppure
inviato un SMS per aiutare la ricerca sulla sua malattia, e quindi per
aumentarne l’efficacia delle terapie disponibili, perché se è stato il morbo
che ha colpito Andrea a fargli dimenticare di portare a termine la
pontellizzazione, allora il nostro benessere è legato a un malessere, e
battendo l’Atalanta anche a un salutare aggancio al terzo posto, ma a fine
stagione quello stesso morbo potrebbe presentarci un conto salatissimo, quando cioè
occorreranno venti milioni per riscattare i prestiti, allora si che
vedremo davvero quale tipo di demenza avrà colpito il nostro amato mondo
Viola, se quella senile di Andrea, o quella più classica ad aver
attaccato il pensiero astratto, la capacità critica, il linguaggio, l’orientamento spazio temporale di una parte del nostro tifo, degenerato poi nella fobia della pontellizzazione.