.

.

martedì 27 novembre 2012

La zappa sui piedi

Se Viviano è un problema tecnico per la Fiorentina sarebbe curioso capire allora dove potremmo essere oggi in classifica con un altro portiere visto che siamo già lassù, e ce lo potrebbero dire proprio i rabdomanti del tifo, sensibili da un punto di vista ambientale perché sempre alla ricerca dell’errore, della vena dalla quale far sgorgare responsabilità ad personam per far zampillare così polemiche più pure, mentre si rigettano con forza tecniche di ricerca più scientifiche come per esempio le gran parate o i rallenty degli interventi decisivi. E a proposito di domande mi viene da chiedere che partita avremmo mai raccontato se Viviano non avesse disinnescato il tentativo di raddoppio di Santana, parata difficile in un momento topico della partita, anche se la bacchetta del rabdomante in questo caso non ha avvertito nessuna vena di polemica. A me Viviano non sta ne simpatico e ne antipatico, per me la Fiorentina è una squadra che amo in blocco come un sovrano il suo harem, ma siccome è il suo portiere, la domanda che più mi sta a cuore è qual’è l’interesse di crearsi un problema in casa alimentando polemiche che Viviano sarà in grado certamente di gestire perché è un professionista, ma sicuramente non ne facilitano psicologicamente il compito. Bene che vada criticare il suo operato non comporterà nessun peggioramento del rendimento, ma neanche lo aiuterà, e siccome intendo il tifo come sostegno non capisco a chi può far bene allora questo atteggiamento pur legittimo, ma secondo me anche poco costruttivo soprattutto in questa fase della stagione nella quale anche volendo non è possibile pensare di intervenire, mi sfugge davvero l’utilità o anche quali recondite necessità ci siano di trovare qualcosa che non va in un momento dove è più difficile che trovare un quadrifoglio in un campo di cemento di Flushing Maeadows. La Fiorentina ha una striscia positiva più lunga di quelle che si fa Lapo, è in lotta alla pari almeno con Napoli, Lazio e Inter, ha il miglior gioco e grandi prospettive davanti, con un calendario se non in discesa sicuramente neanche in salita, se si ritiene sia il riscatto di Viviano il possibile problema allora non si ha fiducia in quella società che stiamo apprezzando per tutto quello che è riuscita a creare, che cos’è allora che non si perdona a Viviano, il fatto che sia fiorentino o che cosa? Devo riconoscere che bisogna essere proprio bravi ad alimentare un fuocherello così flebile mentre spira forte il vento in poppa, bisogna proprio essere marinai donne e guai, capaci di cercarseli invece che in ogni porto in ogni porta, e a me non mi riesce perché in San Frediano non c’è nessun porto ma al massimo qualcuno col riporto, sono solo un ingenuone poco navigato che crede alle vittorie e alla classifica, che pensa di lottare per lo scudetto mentre non si accorge quanto sia effimero tutto questo, perché Viviano non è un portiere in grado di custodire i sogni, è un miraggio, un illusorio guardiano, è benessere artificiale che ti promette momenti di felicità tra i pali e invece subito dopo ti fa pagare il conto salato con un piazzamento a cazzo di cane. Viviano è come il peyote, un portiere allucinogeno con il quale nell’ambiente ci cucinano le frittate da consumare in tribuna stampa per masticare ancora giudizi di stima artefatta. E se questo è l’atteggiamento del tifo allora possiamo senz’altro dire che nella benedetta rivoluzione è stata la squadra quella che ci ha guadagnato di più, con il gruppo che si alza compatto dalla panchina per andare ad abbracciare il giocatore che ha fatto gol, e tra questi spicca Cassani che intanto ha perso il posto in squadra e quello in Nazionale ma non lo spirito giusto. Insomma, si dimostra più unita la squadra che si aiuta in tutti i suoi elementi, che fa gruppo mentre noi preferiamo mettere in discussione il giocatore nel ruolo più delicato, forse pensando così di metterlo a proprio agio, tra l’altro uno dei pochi in serie A capaci con i piedi di far ripartire l’azione, perché se non lo si fosse capito è un requisito indispensabile per le squadre che vogliono praticare un certo tipo di calcio. Un atteggiamento perlomeno singolare il nostro con una squadra che intanto incanta, ma se proprio non se ne può fare a meno provo a suggerire come utilizzare Viviano per qualcosa di più costruttivo, Viviano con più serenità questa nostra passione.