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mercoledì 14 novembre 2012

Una vocazione per le vocali

E’ proprio un brutto scherzo del destino quello di dilapidare la passione di una vita al tavolo da gioco dei marchigiani, che rilanciando ti pizzicano in mezzo al guado di un bluff che di fatto ti ha lapidato la credibilità. E la teoria della smobilitazione, improvvisa, fa puff! Sparita insieme a tutti quei Preziosi ragionamenti che ci avevi puntato. E oggi sei come James Bond, nel senso che il valore delle tue teorie è lo stesso dei Bond argentini. Anche se ti resta sempre il derby della Lanterna, dove potrai assistere alla competenza del tuo presidente dei sogni e portare così che ci sei anche due fiori nel nostro cimitero degli elefanti. Sfortuna nera, forse un Gat nero che è passato sotto la Scala del calcio proprio mentre Montolivo saggiava con mano quale progetto tra quello che ha scelto e quello che invece ha snobbato è nella realtà dei fatti il più ambizioso. Allora forse non è proprio tutta sfortuna, ma è più una questione di puntare sulle persone o sui progetti seri, anche se è vero che certe teorie si sarebbero potute rivelare serie se solo si fosse venduta la fuoriserie, bastava immatricolare Jovetic al City e il sito forte della pontellizzazione sarebbe salito acre ad alimentare l’acredine, e ad avvalorare le teorie di sbancamento della proprietà. Un castello di accuse che prevedeva la volontà di perdere denaro per protestare dopo il sequestro dei terreni di Castello. Un castello di sabbia che qualcuno ha costruito senza le dovute accortezze relative alla sicurezza, quelle necessarie per mettere a norma i più elementari principi della logica, che poi sono quelli che ti insegnano anche alle elementari, e una sabbia trascurata prima o poi diventata rabbia fino a cronica scabbia. E oggi l’aver puntato sul cavallo sbagliato si è dimosrato un errore solare, certi tifosi si sono ritrovati sul lastrico, purtroppo non solare, ma senza più un spicciolo di passione e in più con il reflusso gastrico. La Barcellonite come la primavera, ha liberato nell’aria pollini di grande progetto, mettendo allo scoperto il tifoso reietto, costretto al rutto per digerire il grave errore di valutazione, tifoso contro oppure anti, oggi allergico alle gioie Viola, e costretto all’antistaminico. E mentre la palla gira che è un piacere, anche le palle girano, e la quarta vittoria consecutiva procura tanta latitanza, che se non fosse perché in galera potrebbe trovare sollievo nella speranza che ci acquisti Latitanzi, in modo da far fallire anche la Mukki Latte. E’ un brutto scherzo del destino questa Fiorentina, anche se ultimamente si sgretolano un po’ di certezze, visto che anche il Vuturo riconosce di essere stato manipolato, emerge sempre di più una qual certa lucida regia, altro che destino, una strategia finissima quella che ha soffiato sull’insoddisfazione popolare fino a montare teorie destabilizzanti per fare terreno bruciato intorno agli scomodi usurpatori d’interessi cittadini. Noi siamo un blog che ama l’inchiesta, e quando c’è bisogno di tirare fuori le verità nascoste allora scende in campo la Bice, che prima ha individuato e poi intervistato il grande manovratore, il puparo che ha manipolato una parte della piazza. E’ un bambino di sei anni, ed è quello della foto nella quale ci mostra una delle sue più classiche soft-strategy, e nel caso della Fiorentina ha confessato di averla messa in atto per destabilizzare l’ambiente dietro a un lauto compenso versato in unica soluzione da Tutunci dopo una lezione di flauto, per impossessarsi della Fiorentina in cambio di un grossolano Gabbeh, il bambino è riuscito a sostituire nel desiderio di cambiamento di quella parte di tifosi più malleabili, la E di Preziosi, trasformando i seguaci dell’antidellavallismo in tanti Priziosi, soldati al soldo del più ruspante dei nostri eroi, diventato nell’immaginario dei rivoltosi, il mitico Lampredotto cavaliere della tavola calda.