.

.

domenica 4 novembre 2012

A tutta birra

A tutta birra. Vincere! Per incoronare una settimana di quelle extra, con tre vittorie dai contorni al neon. Vediamo se la squadra non avrà perso lo smalto e con un salto possa superare di slancio anche l’ostacolo Cagliari, magari con l’aiuto del malto di Mati, vediamo se avrà recuperato dallo sforzo di Genova, lasciando agli ospiti quel tipico amaro in bocca di un risultato dal sapore dell’orzo. E tanto possesso palla, a fiumi, e come all’Oktoberfest giropalla a boccali, senza cali, di quello che sposta il gioco e l’avversario e che gli spilla la frustrazione insieme ad una bella e pastosa schiuma di rabbia. Per una salto doppio che scavalchi anche l’asticella di Montolivo, un salto di mentalità e di ambizioni dal sapore rotondo del doppio malto. Di un risultato rotondo. E così più reali ci appariranno poi gli obiettivi, come cereali, per produrre una stagione dal gusto Ale alla quale sarà sufficiente aggiungere un accento sulla E per farla diventare una stagione ad alta fermentazione di sogni. E mentre la Juve butta via l’imbattibilità del suo stadio, la Fiorentina non butta via mai un pallone, gioca con il cuore, con una tecnica mas fina, ma anche con il cervello, e cerveza, ci vorrà tanta cerveza nelle gambe oggi per far fuori un Cagliari in buona salute, che non a caso ha messo dentro al sacco quattro vittorie saccarometriche di fila. Siamo in fermento come una birra di frumento, e ci aspettiamo una squadra che brilli ancora con manovre luccicanti come lo strass, dove lo scorrere geometrico del gioco sia insomma bello limpido e non torbido come una weisse, chissà se ci sarà turn over massiccio oppure qualche faccia nuova tipo quell’analcolico di El Ham che sarebbe ottimo per guidare senza rischi verso una nuova vittoria a prova di palloni in rete e palloncini. E che sia un Nastro Azzurro allora, per condividere con i tifosi la gioia per la nascita di uno squadrone, in modo da stappare una Guinness per brindare a un campionato da Guinness dei primati. Il rischio è solo quello di un calo di tensione di fronte ad un avversario che se affrontato senza le giuste motivazioni può diventare pericoloso, anche se non penso proprio che i ragazzi abbiano staccato la spina, anzi, penso che per il Cagliari siano Agazzi amari, e magari ce li beviamo alla spina, potremmo addirittura approfittare di un paio di squalifiche e anche del fatto che non hanno più neanche uno straccio di Biondini, proprio per farci una bella bionda.