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martedì 27 novembre 2012

La zappa sui piedi

Se Viviano è un problema tecnico per la Fiorentina sarebbe curioso capire allora dove potremmo essere oggi in classifica con un altro portiere visto che siamo già lassù, e ce lo potrebbero dire proprio i rabdomanti del tifo, sensibili da un punto di vista ambientale perché sempre alla ricerca dell’errore, della vena dalla quale far sgorgare responsabilità ad personam per far zampillare così polemiche più pure, mentre si rigettano con forza tecniche di ricerca più scientifiche come per esempio le gran parate o i rallenty degli interventi decisivi. E a proposito di domande mi viene da chiedere che partita avremmo mai raccontato se Viviano non avesse disinnescato il tentativo di raddoppio di Santana, parata difficile in un momento topico della partita, anche se la bacchetta del rabdomante in questo caso non ha avvertito nessuna vena di polemica. A me Viviano non sta ne simpatico e ne antipatico, per me la Fiorentina è una squadra che amo in blocco come un sovrano il suo harem, ma siccome è il suo portiere, la domanda che più mi sta a cuore è qual’è l’interesse di crearsi un problema in casa alimentando polemiche che Viviano sarà in grado certamente di gestire perché è un professionista, ma sicuramente non ne facilitano psicologicamente il compito. Bene che vada criticare il suo operato non comporterà nessun peggioramento del rendimento, ma neanche lo aiuterà, e siccome intendo il tifo come sostegno non capisco a chi può far bene allora questo atteggiamento pur legittimo, ma secondo me anche poco costruttivo soprattutto in questa fase della stagione nella quale anche volendo non è possibile pensare di intervenire, mi sfugge davvero l’utilità o anche quali recondite necessità ci siano di trovare qualcosa che non va in un momento dove è più difficile che trovare un quadrifoglio in un campo di cemento di Flushing Maeadows. La Fiorentina ha una striscia positiva più lunga di quelle che si fa Lapo, è in lotta alla pari almeno con Napoli, Lazio e Inter, ha il miglior gioco e grandi prospettive davanti, con un calendario se non in discesa sicuramente neanche in salita, se si ritiene sia il riscatto di Viviano il possibile problema allora non si ha fiducia in quella società che stiamo apprezzando per tutto quello che è riuscita a creare, che cos’è allora che non si perdona a Viviano, il fatto che sia fiorentino o che cosa? Devo riconoscere che bisogna essere proprio bravi ad alimentare un fuocherello così flebile mentre spira forte il vento in poppa, bisogna proprio essere marinai donne e guai, capaci di cercarseli invece che in ogni porto in ogni porta, e a me non mi riesce perché in San Frediano non c’è nessun porto ma al massimo qualcuno col riporto, sono solo un ingenuone poco navigato che crede alle vittorie e alla classifica, che pensa di lottare per lo scudetto mentre non si accorge quanto sia effimero tutto questo, perché Viviano non è un portiere in grado di custodire i sogni, è un miraggio, un illusorio guardiano, è benessere artificiale che ti promette momenti di felicità tra i pali e invece subito dopo ti fa pagare il conto salato con un piazzamento a cazzo di cane. Viviano è come il peyote, un portiere allucinogeno con il quale nell’ambiente ci cucinano le frittate da consumare in tribuna stampa per masticare ancora giudizi di stima artefatta. E se questo è l’atteggiamento del tifo allora possiamo senz’altro dire che nella benedetta rivoluzione è stata la squadra quella che ci ha guadagnato di più, con il gruppo che si alza compatto dalla panchina per andare ad abbracciare il giocatore che ha fatto gol, e tra questi spicca Cassani che intanto ha perso il posto in squadra e quello in Nazionale ma non lo spirito giusto. Insomma, si dimostra più unita la squadra che si aiuta in tutti i suoi elementi, che fa gruppo mentre noi preferiamo mettere in discussione il giocatore nel ruolo più delicato, forse pensando così di metterlo a proprio agio, tra l’altro uno dei pochi in serie A capaci con i piedi di far ripartire l’azione, perché se non lo si fosse capito è un requisito indispensabile per le squadre che vogliono praticare un certo tipo di calcio. Un atteggiamento perlomeno singolare il nostro con una squadra che intanto incanta, ma se proprio non se ne può fare a meno provo a suggerire come utilizzare Viviano per qualcosa di più costruttivo, Viviano con più serenità questa nostra passione.

42 commenti:

  1. Caro Pollock, condivido tutto fin nelle minuzie, eccetto una: il sultano amerà anche il suo harem in blocco, come dici, ma ne tromba una alla volta e quella che non va la lascia al vizir, carica per la quale mi dichiaro disponibile (segue curriculum del genere di quello che McGuire scovò su linkedin e che Yo el supremo compilò combinando tragicamente il peyote, di cui tu parli, insieme a Nero d'Avola e a Lexotan).

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  2. Io sull'identità di Ittenico non mi pronuncio, perchè da quando, anni fa, appena messi i piedi nel sitone, scrissi che per me Tritaion ( mi pare fosse quello all'epoca il nick di chi sappiamo noi, eh eh eh ) e Gat erano la stessa persona, ho perso ogni titolo per farlo. Ahahahahahahahahahahahahah!!!!!

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  3. Amen,su Viviano.Bellissima la foto di Centofanti(ex dell'Inter)in bagno,una foto straordinaria se osserviamo nella cornice oblunga un'altra immagine del freakkettone Frank che si ri-rappresenta in una sua foto,il che da a tutta l'immagine un taglio alla Velazquez come in "Las meninas",e questo a ricordare,da vero artista-il GUBERNATOR-l'impianto spagnolo del nostro team.A proposito di alcuni riporti in San Frediano:se Mati non da una regolata alla sua riga tricologia,tra alcuni anni avrà il taglio anni '60 coma Javier Zanetti.Discorso sull'harem:per me non le tromba tutte,ha una scala di valori/bellezza da contemplare il sultano e c'è sempre quella che rimane più a lungo senza panacea o magari si consola con le abilità linguistiche dell'eunuco o spadone di turno(cfr.eunuchi reperibili sul sitone,dovrebbe essere pieno).

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  4. Un dirigente sportivo fiorentino, che si occupa di tennis tavolo, partecipa a forum e blog con il nick di Ittenico. Ritengo probabile che si tratti della stessa persona che interviene su Fiorentina.it con argomentazioni di solito brillanti. Mi fermo qui per non violare la sua privacy. 

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  5. Rimpianti africaniVita,hai comprato allo scoperto,oppure un call?In tutti i casi,vendi guadagna e pentiti,non e' lui.
    Considerazioni
    dei due match di ieri.Napoli meno brillante dell'era Lavezzi ma molto
    piu'concreto come dimostrano i tanti punti in piu'rispetto all'anno
    scorso con un Hamsik salito a livello di grande.Peccato che non abbiano
    steccato senza Cavani,ma non e'una novita,senza lui hanno fatto quasi
    sempre benissimo,strano ma vero.Nel Cagliari conferma delle qualita'di
    Nagoillan,e di Agazzi.Inter di Strama,mi riporta ad una mia analisi
    recente(felice per fortuna)e niente da aggiungere se non che il Parma di
    Donadoni,questo si'che gioca un bel calcio propositivo,che rende la
    nostra quasi vittoria,un gran rimpianto ma anche un bel risultato.
    Lele
     
     

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  6. Complimenti Pollock,questo editoriale lo lascerei una settimana,hai visto mai...
    p.s. non è naturalmente da questo blog che nascono i problemi,ma quando gente vicina a me a Torino,giù in basso dove non si vedeva una mazza,riusciva a vedere solo le colpe di
    Viviano,posso tranquillamente affermare che non si tratta di critica legittima ma di pregiudizio e questo non va bene,date retta a un bischero...

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  7. Bel messaggio Pollock, della serie "se criticate ora, invece delle fihe vi metto Frank Zappa ignudo!"
    Ammetto di non esser bravo nè a smascherare i multinick. nè a riconoscere vecchi utenti in nuovi nick, ma mi conforta sapere che uno del calibro del calibro del Chiari è ancora più scarso di me eheheh, perhè confondere il vate col water 'un c'è verso, e poi il nostro nelle sue evoluzioni si è sempre mantenuto volutamente riconoscbile.
    Sono riuscito solo a scoprire chi è "Gatte", ma solo perchè una volta, al posto della località, invece di "lambrusco a go go" gli rimase scritto "nè Salvio nè Munoz" eheheh 
     
     
     
     

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  8. Inoltre insisto, secondo me, oltre alle valutazioni legate all'opportunità,  per quello che rappresenta non solo e non tanto per molti tifosi, ma per la squadra e nel gioco viola, alla luce delle prestazioni di Viviano ad oggi, neppure esistono le ragioni tecniche di, metterlo in discussione,  e se lo facessimo in Italia ci prenderebbero per matti anche dal punto di vista tecnico. Altra cosa è discutere, con la serenità e la tranquillità dei forti, come si fa sempre per ogni calciatore, delle sue prestazioni,delle sue parate belle e meno belle dei gol presi  più o meno imparabili. Così come altra cosa sarà valutare, a fine campionato,la sua situazione ed il rapporto costi/benefici di un suo riscatto, visto che non è nostro.

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  9. Lud, quello che non è corretto, da parte di quella persona che hai individuato, è cercare di farsi credere Jordan (che ha i problemi che Attila ci ha accennato, oltre tutto) con espressioni caratteristiche (e uniche, nel panorama blogghistico) come «a pipa di cocco». Scriva quel che gli pare ma lasci in pace Jordan.

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  10. Il fenomeno del multinickismo mi interessa poco o punto, ma devo dire che leggendo questo Ittennico, anche a me era venuto alla mente Jordan, e non solo per la caratteristica espressione "a pipa di cocco". Ad esempio questo post odierno me lo ha ricordato molto: "27/11/2012 09:07:33 

    Ittennico, firenze
    Polemiche assurde ma create dall'assurdità delle insistenze per portarlo in viola, dalla campagna mediatica scatenata allora. Quando si eccede da una parte c'è poi l'onda di ritorno dall'altra e a Firenze per dividersi anche sul colore del buio siamo nati apposta. Ora c'è solo da incitare anche perchè alternative non ce ne sono. Neto è stato distrutto da un approccio ultra sbagliato della società, da un incomprensibile ostracismo dei media, (forse perchè lanciati nella campagna ViviUnodinoi), e da un conseguente atteggiamento negativo anche dei tifosi, tutto veleno per un giovane potenzialmente molto buono ma in crescita, Lupatelli non ne parliamo, per favore, sarà uomo di spogliatoio ma in campo c'entri meno possibile. Quindi forza Viviano, con i tuoi pregi e le tue prodezze ed i tuoi errori. Nel complesso per me, che non ero certo un suo "fan", sta andando invece benino".
    Ma, ripeto, non mi appassiona la cosa, l'importante è che Jordan veda risolversi i problemi familiari e torni tra noi a commentare...Poi per me si può firmare anche Cristina De Pin, eheh

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  11. Devo dire che quel "a pipa di cocco" l'avevo letto qualche mese fa scritto da altro utente - la mia memoria ovviamente non arriva a ricordarsi chi fosse - tanto che pensai: "Toh, allora è un'espressione fiorentina, Jordan non ne ha l'esclusiva!"

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  12. Per capire la forza di un portiere bisognerebbe sapere quanti goal subisce in rapporto alle parate compiute nel corso di una partita. Viviano ha subito pochi goal, ma credo che la percentuale dei goal subiti in rapporto alle parate sia piuttosto alta. Non so se questo tipo di statistica è disponibile on-line.

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  13. Ve lo riscrivo qui, non sta scrivendo. Punto. 

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  14. Non concordo Ludwig, Frey per esempio si trovava a dover respingere palle ravvicinate per non essere uscito sul cross. Oltretutto, per un portiere, talvolta farsi trovare concentrato su un unico tiro subìto in tutta la partita credo sia più più difficile che mettersi in mostra quando vieni bombardato.
    Il tipo di statistica che chiedi probabilmente è reperibile (vengono calcolate cose anche più impensabili di quella), però penso che come criterio di valutazione sia fallace, in quanto mero numero che non tiene conto della difficoltà dei singoli interventi. Per me il primo criterio di valutazione della forza di un portiere è la fiducia riposta in lui dai compagni, al pari di tanti altri aspetti da passare al vaglio dell'occhio UMANO (di chi ne capisce) e non dalle calcolatrici.

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  15. Deyna, non è lui, è uno che ruzza e uno stronzo pure, vista la situazione di Jordan. Jordan non direbbe che Viviano sta andando benino. Stilisticamente, l'ho già detto e l'ha ribadito Lud, non è sovrapponibile, se non per locuzioni, come quella citata, che mirano evidentemente alla confusione degli spiriti. Jordan non inizia con periodo nominale, «ultra sbagliato» non è suo né «tutto veleno», tanto meno l'abrupto passaggio allocutivo in absentia alla seconda persona («i tuoi pregi... le tue prodezze... i tuoi errori»).

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  16. Il criterio che ho indicato: rapporto goal/parate non è sicuramente affidabile al cento per cento. Ma forse consente di andare oltre i giudizi soggettivi, come i voti dei giornali o la fiducia dei compagni. Nel caso di Viviano a me pare che rispetto al numero di volte in cui è impegnato incassi parecchi goal. Se si guarda solo ai goal incassati, invece, la sua media è ottima come quella di tutta la squadra. Se si considerano le votazioni dei giornali, il miglior portiere sarebbe quello del Pescara, molto buone anche le votazioni di Handanovic e Marchetti, rispettivamente goalkeeper di Inter e Lazio. Viviano con una media del 6,28 è nelle posizioni medio-alte del gruppo. Frey (6,33) lo sopravanza ma di poco.

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  17. No, non dico sia lui a scrivere - non me n'ero nemmeno mai interessato finora, sebbene ne parliate da giorni - dico solo che se qualcuno di voi l'ha pensato non è peccato grave, visto che qualche frase che poteva darlo a pensare questo autore - più o meno in malafede, questo io non lo so - l'aveva scritta. Ma lascerei perdere l'argomento, anche per rispetto di Jordan, che al momento ha altro di cui preoccuparsi.

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  18. Jordan tornerà a rompere, come dice lui, quando anche le ultime nuvole si saranno dissolte.  Non ho nessuna nuova notizia perché preferisco non pressarlo più del necessario.  Comunque è bello vedere che è in cima ai pensieri di molti.

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  19. Lasciamo in pace Viviano, è lui il portiere titolare della Fiorentina.  Deve essere incoraggiato dalla sua gente.  So che anche voi la pensate come me quindi il mio appello è rivolto a quelli che, sicuramente, passano di qui a leggerci. Siamo comunque la  terza miglior difesa del campionato e lui ne fa parte.  E' un ottimo portiere ed è destinato a migliorare ulteriormente sul piano atletico dopo un lunghissimo infortunio.  Questo la sa Montella, lo sa Prandelli, e dovrebbe capirlo anche la tifoseria. Non facciamoci del male da soli.

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  20. Ludwig, mi dispiace veramente tornare, con te che ti qualifichi storico, su questo argomento, dovendoti spiegare qualcosa sull'essere storco, che secondo me ti sfugge completamente e clamorosamente: NON ESISTE LO STORICO OGGETTIVO. Ogni storico non è uno storico solo, e nemmeno soprattutto,  perchè conosce tanti fatti storici, conoscere i fatti storici è una condizione necessaria ma assolutamente insufficiente ( ed in certi casi persino distorcente, se ogni fatto non lo si sa pesare a valutare correttamente e nella sua effettiva rilevanza) per qualificare uno storico.Lo storico è più qualificato più sa leggere, capire, pesare, interpretare, contestualizzare,  correttamente, sia dal punto di vista metodologico che intellettuale, i fatti, ed ancor più è qualificato quando dopo aver fatto correttamente quanto sopra è consapevole di aver semplicemente dato un contributo, il più qualificato possibile, ma sempre soggettivo, alla ricerca ed alla ricostruzione storicamente corretta degli eventi. Uno storico che vuol far derivare la sua autorevolezza prevalentemente dalla massa di documenti ed informazioni che raccoglie non ha la minima idea di cosa significhi  essere storico, diciamo che nel migliore dei casi è una persona informata di tanti fatti.Punto e basta.

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  21. Qui sotto c'è qualche refuso ma si capisce che lo è. All'inizio dell'ottava riga al verbo  contestualizzare va aggiunto il verbo correlare.

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  22. Urge terapeuta di valore per il Dubitante: sono due giorni che scrive ininterrottamente su un solo soggetto, la presuntissima responsabilità di Roncaglia sul primo gol a Torino. In diversi gli hanno provato la perfetta insussistenza della fantastica tesi ma il pazzo persevera con l'idea fissa. E' capace d'inchiostrare per settimane su una prestazione di Montolivo comunemente giudicata insufficiente e che lui, ungulateggiando l'interlocutore ma senza spiegare minimamente perché, decide essere (per la precisione) da 7,79783756218, è capace d'invocare per mesi pestilenza da Apollo su coloro che stimino nel complesso non riuscito un cross di Pasqual finito in braccio al giostraio del parco di Campo di Marte, è capace di scagionare Landru dai numerosi uxoricidi e di dirottare su Olivera i sospetti minacciando i timidamente scettici di gogna mediatica. Dice che sono prevenuti, siete prevenuti, siamo prevenuti. Sarebbe male minore, rispetto a quello di essere, come lui, matti come cavalli.

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  23. La fiducia dei compagni è soggettiva fino a un certo punto, perchè si basa su esperienze vissute. E'una cosa che deve trasmettere il portiere, non una cosa che parte dai compagni. Al portiere insegnano che lui in squadra è quello con la visuale più ampia sul reparto, perciò deve comandare la difesa, e che se lui esce gridando "lasciaaa" la deve prendere senza se e senza ma, senza attenuanti, senza ammettere eventuali deviazioni di avversari, e se non la prende è colpa sua. Al difensore insegnano che se il portiere chiama la palla gliela deve lasciare, e se il portiere non la prende, la colpa è del portiere che l'ha chiamata a bischero. Un'uscita a vuoto può capitare, ma quando nel giro di breve tempo iniziano ad essere due o tre, anche qualora fortunamente non ne siano scaturiti dei gol, il difensore comincia ad esser tentato di respingerla lui (o perlomeno, è ciò che tendevo a fare io, d'istinto) anzichè lasciarla, e, se accade, l'allenatore tende a non redarguire più il difensore per l'infrazione alla prassi.

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  24. Chiari non ho mai parlato di oggettività storica, ma di tentativo di superare, se possibile, l'aspetto soggettivo che nel giudizio calcistico è molto forte. Viviano para bene o male. Forse sapere quanti goal incassa in rapporto alle parate cui è chiamato può aiutare.

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  25. L'aspetto soggettivo nel calcio deve esser forte, proprio perchè di calcio ne parlano 56 milioni di italiani, e se si dà retta a tutti quelli che pensano di capirne solo perchè lo seguono da sempre, o solo perchè ne parlano scrivendo in un italiano impeccabile, si sta freschi.
    L'importante è che la soggettività di chi sceglie i giocatori sia la soggettività di qualcuno che ci capisca, e che la pagina delle medie-voto della Gazzetta le usi per incartare il pesce, dopo breve lettura giusto a titolo di curiosità.
     

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  26. C'è soggettività e soggettività: con quella di Massimo Mauro mi ci pulisco il culo.

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  27. Per me ad oggi la stagione di Viviano non è negativa. In 14 partite gli attribuisco solo una papera (sul secondo gol di Torino) e un paio di errori veniali (il primo gol di Napoli, e quello di Pazzini dopo la respinta del palo), gli ultimi due dovuti a una reattività non proprio ottimale (che a sua volta può esser dovuta alla sua stazza e alla ricerca di condizione post-infortunio), la prima dovuta a un mix tra la poca reattività e una valutazione errata delle misure. Per il resto l'ho trovato sempre abbastanza sicuro nell'amministrazione della difesa, con qualche buon intervento decisivo: nel complesso direi sufficiente, e gli auguro che possa migliorare e acquisire ulteriore sicurezza.

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  28. Infatti, Vita,  secondo me gli allenatori, del parere dei giornalisti sportivi, fossero anche dei Premi Nobel per la Letteratura, nel loro lavoro,  se ne fregano nella maniera più assoluta. Quanto agli osservatori esperti commentatori, ex calciatori o allenatori ( vedi appunto Massimo Mauro) in Italia abbiamo l'handicap del loro squallido asservimento, per ragioni di audience,  agli interessi del più forte, che poi magari è anche quello che  garantisce loro  il nuovo lavoro o la carriera in esso. In Inghilterra, al contrario, sportivamente sono protetti i "deboli", anche dai media,che hanno in quel paese il culto  della loro indipendenza e della loro autonomia di giudizio.

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  29. Intanto, e su questo metterei non la mano destra ma l'uccello e le palle sul fuoco, è tornato Yo el supremo con nuovo nick: si firma adesso «A modo mio». Per leggere le sue nuove stronzate (anche se in versione soft, pure stilisticamente) collegarsi con le pagelle della cloaca. Ah, dimenticavo: ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah!

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  30. A modo mio avrei bisogno di carezze anch'iooooooooooooooo... ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah!

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  31. Vero Colonnello, e Terim lo ha beccato in tempo reale. Se poi si vuole una certificazione ufficiale  basta chiedergli un parere su Corvino, ah ah ah.

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  32. Chissà  che fatica avrà fatto per non scrivere una sola parola sul  Raven, ah ah ah.

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  33. Rivendico primato nella sgamatura! Terim è venuto dopo un quarto d'ora circa!

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  34. Riapparso il Gat sotto mentite spoglie?Immaginate,già non me ne frega nulla......Supergiovani Sitollockiani ricordiamoci che questo blog è il top di gamma,ed in questo range vanno collocati tutti gli utenti.Purtroppo la rana schreberiana pur gonfiandosi non ha prodotto girini e così è terminata in maniera ingloriosa(per lui) questa specie di batracomiomachia,dove sullo scenario,ora,circolano degli avannotti senza passato e senza futuro.

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  35. ahahahah e meno male che fino alla settimana scorsa chiamava "mulitinick" chi ha cambiato il nick invece di coloro che ne usano tanti tutti insieme ahahahah... comunque vabbè, io ho letto il blog prima del sifone, però penso che sarebbe stato semplicissimo riconoscerlo, forse ci riusciva anche il neonato usato da Terim per fare Gonzalo nella simulazione del secondo gol del Toro.
    Bel casino ci ha provocato il suo ritorno, sono venuto via poco dopo le 17 da un appuntamento a Porta al Prato e sono arrivato a Sesto alle 19!

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  36. Viviano stasera: "non mi sono piaciuto sul gol di Pazzini a Milano" [cfr. mio post di oggi pomeriggio], mica leggerà il blogghe??!!

    Live dal sifone: pare che A Modo suo senta bisogno di sfogare l'astinenza da post di una settimana! E adesso, in anteprima, la sua opinione su Vargas e Pasqual!

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  37. Caro Vita, soprattutto negli ultimi due post, però, sono lodevoli gli sforzi di venire a patti con la follia, di cinturarsi... Purtroppo strippa in più luoghi, caratteristici dello yosupremismo: la mania delle rivelazioni fasulle («ho rivelato, e me ne pento ecc. ecc.»), il gusto dell'insulto gratuito e impotente all'interlocutore (gratuito perché impotente: «lei per caso ha fatto ecc. ecc.»), la mossa di rifiuto del dialogo con chi non la pensi come lui (= tutti, prima o poi: «non rispondo ecc. ecc.»), i deliri svalutativi («Olivera non meriterebbe ecc. ecc.»), la fissa contro Vargas e per Cigarini. Uno Schreber decaffeinato, ergo inutile, il fantasma di se stesso una volta imbottito di benzodiazepine.

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  38. Deyna, complimenti! Da Pupil che eri sei diventato «questo signore»... ahahahahahahahahahahahahahahahahahah!

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  39. Colonnello, secondo me è deluso per la fine ignobile del MinCulMont (altrimenti detto M'inculMont) di cui era rimasto l'ultimo baluardo minacciante sconvolgenti dichiarazioni, tra la Mamma Ebe che si è rassegnata davanti all'evidenza della mancata pontellizzazione, Vuturo che ha voltato le spalle a Pallavicino caduto da cavallo@, a sua volta probabilmente querelato dal suo ex amico radiocronista (almeno così annunciò giorni fa, dopo gli insulti ricevuti via twitter&facebook per aver definito sporco il gioco dell'entourge del passatina), le magdelieclaudie sparite da qualsiasi blog, e le difese della parmigiana che hanno perso l'antico vigore... per me al suo neurone con funzione di sveglia (quello che ogni venerdì gli ricorda di rifarsi cahare roba gialla ni'capo) non basta più neanche la noradrenalina, alla prossima ricrescita lo vedremo brizzolato!

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  40. Adesso basta! Io ho una sensibilità che non mi permette di sopportare questo accanimento. Il bolognese è a terra ferito. Prenderlo a calci non è cosa bella!

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  41. Non ha resistito. Lo sapevo.
    E' un mito, un idolo ASSOLUTO, e' tornato con quasi tutto il meglio del suo repertorio, da Maresca a Montolivo, da Cigarini a Ilicic, da Vargas a Olivera, passando per una stilettata a Gonzalo.
    Peccato che non abbia parlato di Corvino: insomma, e' come andare a uno spettacolo di Crozza e quello non fa l'imitazione di Briatore, anche se ti sei divertito ci rimani male.

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  42. Ahahahahahahahahahah... Anto e Vitalogy! AntoineRouge, sei ben meno tenero verso gli incornati di Pamplona! E ti ricordo che è lo Schreber che ha voluto, a suo rischio, il Gran Ritorno, come Calvero alla fine di «Limelight».

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