Anche
a Londra va in scena la solita commedia del calcio all’italiana, e
visto che c’è di mezzo Dante, possiamo azzardare per certi versi persino
divina, almeno per il Bayern, perché Rizzoli non lascia speranza a voi
che entrate nel mondo del calcio e della sudditanza di casa nostra. Un
inferno. E se il poema è diviso in tre parti, il calcio invece in due
tempi, 33 canti per parte contro 45 minuti per tempo, e con l’arbitro
italiano che sta sempre dalla parte del più potente, che sia un tempo,
due tempi, i tempi supplementari, comunque dalla parte giusta e dalla
notte dei tempi. Le terzine incatenate di Dante sono oggi sostituite da
più ruvidi, pelosi, muscolosi e zazzeruti Danti, non più terzine ma
terzini, bassi o alti non importa mentre noi dovremo pensare solo a
incatenarci davanti alla Lega per protestare contro questa commedia
messa in scena della classe arbitrale italiana, quest’anno addirittura
degenerata in farsa con l’epilogo di Siena. Alla vittoria del Bayern in
Champion, caratterizzata dalla mancata espulsione di Dante, è mancato
solo il commento a cazzo di cane di Oliviero Behatrice, che come
Virgilio, Zazzeroni, Civoli, Liguori, Varriale, ci accompagnano senza
vergogna nell’inferno delle nostre domeniche della commedia, nelle quali
gli anelli numerati e sempre più stretti dell’Inferno di Dante, non
sono altro che le giornate di campionato, che ci raccontano come se
avessimo gli anelli al naso, numerati o no, larghi o stretti, comunque
Galliani come Lucifero, e davanti alla Stige ci sono loro, gli iracondi
della pontellizzazione, della smoblitazione, gli autolesionisti, i
pervertiti tutunciani, puniti in acque fangose che oggi equivalgono al
navigare nella propria merda. E stasera come se non bastasse c’è la finale di Coppa Italia dove se non c’è stata buona comunicazione tra Nicchi e Braschi c'è da
aspettarsi soprattutto un rigore per il Milan, anche se il derby è romano, c'è da aspettarsi la
sagra delle puncicate lungotevere, poi la solita porcata arbitrale dentro a
una rosetta come se fosse porchetta, direbbe Liguori che parla con la bocca
piena e che rutta considerazioni come fosse un fiume in piena, fangoso
e pieno di merda come gli iracondi antidellavalliani. Ci aspettiamo che
nevichi o almeno grandini visto l'arrivo dell'inverno, come del resto è successo quest’anno su chi a Firenze si aspettava la disfatta marchigiana, tutti quelli che avevano
finanziato il container di parrucche e nasi finti comprati in Corea a un
prezzaccio per sferrare la contestazione finale, gli amanti di
Zamparini e Preziosi hanno dovuto ripiegare, sono rinculati nelle
retrovie, sono stati inculati, e solo il fiuto da giornalista d’assalto
della Bice poteva scovarli intenti a pianificare nuove peripezie. La
nostra inviata è infatti riuscita a fotografare il Vuturo che ha
presentato il nuovo volto della contestazione di Moena, quello della
nuova stagione, questa volta più raffinato grazie allo sponsor tecnico
che sarà il Covi, per spurgare meglio le proprie frustrazioni, e dopo aver constatato che i nasi e le parrucche finte si erano
dimostrati inefficaci.