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domenica 26 maggio 2013

Qui gatta ci Covi

Anche a Londra  va in scena la solita commedia del calcio all’italiana, e visto che c’è di mezzo Dante, possiamo azzardare per certi versi persino divina, almeno per il Bayern, perché Rizzoli non lascia speranza a voi che entrate nel mondo del calcio e della sudditanza di casa nostra. Un inferno. E se il poema è diviso in tre parti, il calcio invece in due tempi, 33 canti per parte contro 45 minuti per tempo, e con l’arbitro italiano che sta sempre dalla parte del più potente, che sia un tempo, due tempi, i tempi supplementari, comunque dalla parte giusta e dalla notte dei tempi. Le terzine incatenate di Dante sono oggi sostituite da più ruvidi, pelosi, muscolosi e zazzeruti Danti, non più terzine ma terzini, bassi o alti non importa mentre noi dovremo pensare solo a incatenarci davanti alla Lega per protestare contro questa commedia messa in scena della classe arbitrale italiana, quest’anno addirittura degenerata in farsa con l’epilogo di Siena. Alla vittoria del Bayern in Champion, caratterizzata dalla mancata espulsione di Dante, è mancato solo il commento a cazzo di cane di Oliviero Behatrice, che come Virgilio, Zazzeroni, Civoli, Liguori, Varriale, ci accompagnano senza vergogna nell’inferno delle nostre domeniche della commedia, nelle quali gli anelli numerati e sempre più stretti dell’Inferno di Dante, non sono altro che le giornate di campionato, che ci raccontano come se avessimo gli anelli al naso, numerati o no, larghi o stretti, comunque Galliani come Lucifero, e davanti alla Stige ci sono loro, gli iracondi della pontellizzazione, della smoblitazione, gli autolesionisti, i pervertiti tutunciani, puniti in acque fangose che oggi equivalgono al navigare nella propria merda. E stasera come se non bastasse c’è la finale di Coppa Italia dove se non c’è stata buona comunicazione tra Nicchi e Braschi c'è da aspettarsi soprattutto un rigore per il Milan, anche se il derby è romano, c'è da aspettarsi la sagra delle puncicate lungotevere, poi la solita porcata arbitrale dentro a una rosetta come se fosse porchetta, direbbe Liguori che parla con la bocca piena e che rutta considerazioni come fosse un fiume in piena, fangoso e pieno di merda come gli iracondi antidellavalliani. Ci aspettiamo che nevichi o almeno grandini visto l'arrivo dell'inverno, come del resto è successo quest’anno su chi a Firenze si aspettava la disfatta marchigiana, tutti quelli che avevano finanziato il container di parrucche e nasi finti comprati in Corea a un prezzaccio per sferrare la contestazione finale, gli amanti di Zamparini e Preziosi hanno dovuto ripiegare, sono rinculati nelle retrovie, sono stati inculati, e solo il fiuto da giornalista d’assalto della Bice poteva scovarli intenti a pianificare nuove peripezie. La nostra inviata è infatti riuscita a fotografare il Vuturo che ha presentato il nuovo volto della contestazione di Moena, quello della nuova stagione, questa volta più raffinato grazie allo sponsor tecnico che sarà il Covi, per spurgare meglio le proprie frustrazioni, e dopo aver constatato che i nasi e le parrucche finte si erano dimostrati inefficaci.