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domenica 12 maggio 2013

Emozioni fresche di giornata

E’ proprio una vera genialata quella di farci giocare l’ultima in casa con i crostini di fegato in mano, diciamo non certo l’ideale per festeggiare adeguatamente la stagione della Fiorentina senza il rischio di sporcarsi il colletto della camicia dopo aver esultato al gol improvviso di Cuadrado verso un quarto all’una, e con chi magari è ancora alle prese con la difficile gestione dell’arroganza del prosecco sempre troppo gassato, una sveltina insomma, tra le transenne del Giro d’Italia e i cocci di vetro di un calcio che taglia ormai qualsiasi logica. Se ci fosse stata la possibilità di sparare la neve con i cannoni dell’Abetone avrebbero scelto anche quella, e così magari si sarebbe potuto festeggiare la festa della mamma con il pallone arancione, che è da sempre quello televisivamente più accattivante. E magari perché no, anche con il concerto di Fred Buongusto al palazzetto, così adiacente e comodo da raggiungere a piedi, per rendere merito al primo che aveva davvero pensato alle rotonde come soluzione ai problemi della viabilità quando ancora la Comunità Europea non incentivava la loro realizzazione con fiumi di denaro. Ma noi sapremo rispondere lo stesso a chi vuole fare le cose così affrettate, e forse per non mangiare l’uovo in culo alla gallina sarebbe il caso di pensare a una coreografia dove l’uovo venga fatto uscire adeguatamente da quel culo e mangiato bello fresco, alla faccia degli eiaculatori precoci della Lega, un tuorlo che possa simulare in qualche modo anche l’arancione del pallone da neve. E così la Bice, sempre così reattiva, fertile e creativa, per quest’ultima giornata ha pensato di lanciare l’idea di uno stadio non affrittellato ai voleri del palazzo, pronto invece a gustarsi comunque le emozioni fresche di penultima giornata. Anche se quelle di Zamparini sono già sode e pronte a un mercato di serie B, noi quest’ultima passerella Viola ce la vogliamo godere comunque, ce la beviamo bella fresca e tutta d’un fiato, ringraziando la squadra e la società per le tante emozioni che ci ha regalato, per l’attaccamento alla maglia, sicuri che la gallina di domani sarà ancora meglio dell’uovo di oggi, e con la fortuna vista la stagione, che chi non lo ama crudo potrà mangiarlo in camicia.