Ma
a proposito della nuova maglia del Milan, dei capelli di Balotelli e di
quelli di Boateng, tutto così tono su tono, che oggi non c’è nemmeno
più bisogno di certe rilevazioni scioccanti, perché finalmente sappiamo che
le ambizioni di Montolivo erano quelle di far parte dei Village People
visto che i Centocelle Nightmare non l’hanno voluto neanche a paramtero
zero, mentre quelle di Galliani erano di rivalutare i Rockets. Ma come è
possibile che nel Milan ci sia un così variegato campionario di cattivo
gusto, che del resto è possibile solo grazie alla manica larga di un permissivismo
raccapricciante, tanto che non sembra più neanche una squadra di calcio
ma un cast del Grande Fratello, si è visto addirittura El Sharawi alla
fine di un primo tempo di pioggia ripresentarsi nel secondo con
l’acconciatura rifatta. Ma vi sembra possibile che nel momento in cui la
squadra si raccoglie per discutere su quello che è successo magari per cercare di apportare
modifiche tattiche o contromisure sull’avversario, uno tira fuori il
phon e tutti i prodotti più cementificanti per ritirare su l’upupa sulla
testa precedentemente abbattuta dal maltempo. Il giocatore pensa solo a
ripresentarsi davanti alle telecamere con la giusta erezione sulla
testa, pensa insomma all’inquadratura come fosse su un set e la società
glielo permette pure. Per fortuna che a Firenze di tutto questo non c’è
traccia, non c’è una virgola fuori posto, non c’è un eccesso, non c’è
neanche un Morganella qualsiasi, gli unici eccessi riscontrati
quest’anno sono stati quelli degli arbitri, magari nell’ammonire
Pizarro, oppure nell’espellere Tomovic, addirittura nella banale
interpretazione di considerare il braccio di De Rossi
attaccato al corpo
come se gli altri le braccia le avessero attaccate a un chiodo prima di
smettere definitivamente di commettere falli di mano in area. La Fiorentina
come squadra invece degli eccessi li ha mostrati, nel farci divertire
prima di tutto, nel numero dei giocatori mandati in gol, nel numero
delle vittorie e dei punti fatti, nell’eccesso di velocità di Cuadrado, e
alla fine della stagione ha chiuso per eccesso di rialzo delle
quotazioni, quando fino a qualche mese prima era solo una società
spernacchiata e da rottamare. Comunque noi siamo provincia, siamo dei
poveracci, senza oro e stelle sulla maglia, non siamo gli sceriffi del
campionato, siamo senza Metro mentre Milano è più aperta, una città che
non guarda certo il capello, e così per l’ultima di campionato, per
festeggiare la qualificazione Champion anche Montolivo e signora
sfoggeranno per l’occasione la loro acconciatura perfettamente a favore
di telecamera. Quindi tanto di cappello a lui per il capello e per il suo comportamento, mentre
dell’esperienza di lei a Milano come si vede non si butta via niente.
