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mercoledì 15 maggio 2013

Eccessi

Ma a proposito della nuova maglia del Milan, dei capelli di Balotelli e di quelli di Boateng, tutto così tono su tono, che oggi non c’è nemmeno più bisogno di certe rilevazioni scioccanti,  perché finalmente sappiamo che le ambizioni di Montolivo erano quelle di far parte dei Village People visto che i Centocelle Nightmare non l’hanno voluto neanche a paramtero zero, mentre quelle di Galliani erano di rivalutare i Rockets. Ma come è possibile che nel Milan ci sia un così variegato campionario di cattivo gusto, che del resto è possibile solo grazie alla manica larga di un permissivismo raccapricciante, tanto che non sembra più neanche una squadra di calcio ma un cast del Grande Fratello, si è visto addirittura El Sharawi alla fine di un primo tempo di pioggia ripresentarsi nel secondo con l’acconciatura rifatta. Ma vi sembra possibile che nel momento in cui la squadra si raccoglie per discutere su quello che è successo magari per cercare di apportare modifiche tattiche o contromisure sull’avversario, uno tira fuori il phon e tutti i prodotti più cementificanti per ritirare su l’upupa sulla testa precedentemente abbattuta dal maltempo. Il giocatore pensa solo a ripresentarsi davanti alle telecamere con la giusta erezione sulla testa, pensa insomma all’inquadratura come fosse su un set  e la società glielo permette pure. Per fortuna che a Firenze di tutto questo non c’è traccia, non c’è una virgola fuori posto, non c’è un eccesso, non c’è neanche un Morganella qualsiasi, gli unici eccessi riscontrati quest’anno sono stati quelli degli arbitri, magari nell’ammonire Pizarro, oppure nell’espellere Tomovic, addirittura nella banale interpretazione di considerare il braccio di De Rossi attaccato al corpo come se gli altri le braccia le avessero attaccate a un chiodo prima di smettere definitivamente di commettere falli di mano in area. La Fiorentina come squadra invece degli eccessi li ha mostrati, nel farci divertire prima di tutto, nel numero dei giocatori mandati in gol, nel numero delle vittorie e dei punti fatti, nell’eccesso di velocità di Cuadrado, e alla fine della stagione ha chiuso per eccesso di rialzo delle quotazioni, quando fino a qualche mese prima era solo una società spernacchiata e da rottamare. Comunque noi siamo provincia, siamo dei poveracci, senza oro e stelle sulla maglia, non siamo gli sceriffi del campionato, siamo senza Metro mentre Milano è più aperta, una città che non guarda certo il capello, e così per l’ultima di campionato, per festeggiare la qualificazione Champion anche Montolivo e signora sfoggeranno per l’occasione la loro acconciatura perfettamente a favore di telecamera. Quindi tanto di cappello a lui per il capello e per il suo comportamento, mentre dell’esperienza di lei a Milano come si vede non si butta via niente.