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lunedì 13 maggio 2013

Ferrari Rocher

La coreografia che non ti aspetti arriva a sacchettate, dall’alto, e trasforma il Franchi in un parco giochi acquatico dove si diverte solo la Fiorentina, mentre Civoli sconvolto dalla matematica che non promuove in Champion la squadra del suo padrone, getta ombre sui Viola sostenendo che Cuadrado va a velocità doppia perché usa le pinne. Piove anche dove non piove, dentro a certe teste, goccioloni, grandine, pozze, umidità che esce fuori increspando di rabbia le domande di mercato che risentono del disagio tipico di chi si ritrova in mezzo all’acquazzone provocato dalla Fiorentina in un campionato scialbo, arido di bel gioco, e nei pensieri di chi vede i Viola come un alluvione su interessi già spartiti. Piove a dirotto soprattutto sul Palermo che va giù, su Zamparini che va in cortocircuito, un uomo che ai tempi di un vuturismo neanche troppo lontano era stato scelto alle primarie della pontellizzazione del tifo come il salvatore, mentre da queste parti di Salvatore c’è solo Ferragamo. Piove su Fi.it, troppe vittorie fanno male, alla fine allontanano anche il Giannelli, mentre Marco Siena in settimana non ce l’ha fatta e ha mollato, piove anche sul posticipo e sul povero Zazzeroni che vista la maglia del Milan si sente Ambrogio, lo chaffeur della Ferrari Rocher che gira per lo studio della DS coi trampoli per l’acqua alta e le protesi al seno per galleggiare in caso d’inondazioni della Fiorentina in Champion. E piove anche sui festeggiamenti di Andrea Della Valle e Montella, ma è un’acqua che fa crescere le ambizioni, che annaffia le speranze, che irriga i sogni, e la Fiorentina in tutto questo nubifragio non perde una goccia, vince ancora per gli Ultrà, mentre unica nota stonata il ritorno dell’Alcool Campi salutato con tutta quest’acqua, che non è sembrata proprio una bella cosa. Adesso caccia ai 70 punti e poi sarà mercato, si, e quest’anno ci divertiremo anche lì, perché Andrea è scatenato e il duo dimercato sarà sguinzagliato proprio per riportare a casa della selvaggina pregiata. La congiuntura astrale è favorevole e non risente affatto dell’umidità che invece da noia alle congiunture di società costrette a tirare i remi in barca, per di più la finale di Europa League sarà a Torino e sembrerebbe davvero una mancanza di sensibilità non andare a festeggiare una competizione europea nello stadio della Juve. Piove sul calcio italiano ma non sulla Fiorentina, una delle poche squadre al riparo dal temporale che sembra aver scatenato gli elementi anche su chi portava a casa il triplete, tempi d’oro che sembrano così lontani, visibili a Mlano oggi solo grazie al Milan e all’incarto della sua nuova maglia, che è l’unica cosa che brilla in città. E adesso via, dopo Pescara andiamo a fare la spesa, andiamo a riempire il carrello di sogni, un campionato il prossimo che sembra già  volerci accogliere a braccia aperte, e forse non solo con quelle aperte.