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martedì 7 maggio 2013

Falsi magri-tte

Dopo la ritrovata fede nei confronti dei Della Valle, da Fi.it, i novizi, da non confondersi con le patate che invece sono novelle, ci fanno sapere che Andreotti tra tre giorni risorgerà proprio come è risorta la loro ammirazione verso i pontellizzatori. Noi che però siamo più pragmatici e che ai Della Valle abbiamo sempre creduto, ci auguriamo che di Andreotti ritrovino invece la scatola nera. Intanto, dopo aver dato una carezza a Mazzoleni, sempre i novizi hanno comunicato di aver messo a punto un materiale con il quale hanno poi sviluppato un nuovo tipo di preservato ultra-sensibile, come loro appunto nei confronti del povero arbitro, capace cioè, dopo che l’uomo se ne è andato, di restare insieme alla donna ed ascoltare i suoi problemi. Insomma, dal sito dei redenti ci fanno sapere che non è dignitoso lamentarsi degli arbitri che sbagliano, a parte Ovrebo che toccava gli interessi di Prandelli e non della Fiorentina, come del resto non è dignitoso guardare Nicole Minetti posare per Parah, quando è molto più dignitoso leggere di certi paraculi, molto meglio dei culi della Parah, bei paraculi insomma, che ricostruiscono la partita contro il Milan per trasformarla in un alibi rossonero contro la teoria dei favori arbitrali. Correnti di tutti i colori tranne il Viola spazzano Fi.it, gelide folate che strisciano sulla pelle degli ormai solo strisciati rimasti, Ceccarelli è riuscito a trasformare Fi.it in un circolo di robusti falsi magri-tte che si riuniscono praticando il surrealismo nascosto che è in loro, fino a dipingere il capolavoro che raffigura Floro Flores con le gambe di Batistuta. Dicevo della scatola nera di Andreotti perché oltre a 65 anni di segreti della storia della Repubblica italiana, ritrovarla sarebbe importante per conoscere anche quelle famose verità di Montolivo, per sapere se ringraziare davvero la Juve per lo zero cinque ritenuto terapeutico, la Tod’s si dice infatti che da quel giorno abbia raddoppiato il fatturato, e infine per sapere che cazzo di fine hanno fatto le pernici insieme all’antidellavallismo oggi impagliato e in bella vista sopra il caminetto. Un’ultima ricostruzione dei fatti di Moena che emerge dopo il tè delle cinque servito nel circolo dei falsi magri-tte davanti al caminetto, è che quelle persone con i nasi e le parrucche finte, di fatto erano i rapinatori di una tabaccheria, mimetizzati tra i tifosi per far perdere le tracce e usati ad arte dai Della Valle per dare di Mamma Ebe a destra e a manca, a sinistra no perché già avevano capito che non esisteva più, inoltre dal sito pedonale ci ricordano che anche a Balotelli è stata inflitta una squalifica per aver offeso l’arbitro e quindi che cazzo vuole Ljajic, non vorrà mica altre due labbrate terapeutiche anche quelle, assestate dal Guradiola del ponte, anche se Montella ha dichiarato di essere rientrato insieme all’arbitro e di non aver sentito nessuna offesa. Ma si sa che Montella è un falso e per di più non porta giubbottini. Ma è molto più dignitoso dire che invece ha offeso, sveglia, bisogna crescere, più ci creiamo dei pretesti per indignarci e riusciamo a non farlo e più cresciamo, eccitati come siamo da questa pontellizzazione sventata da Conte in combutta con il Vuturo. Secondo me che sono ancora un gran bel provinciale almeno fino a quando non ce le toglieranno queste benedette province, giudicare la Fiorentina inferiore al Milan vuol dire sminuirla, chi cerca attaccanti da 25 milioni li cerca solo per attaccare poi la società perché non c’è più nessuna squadra del nostro campionato che se lo può permettere, pretenderlo significa non aver ancora capito niente, ne del risanamento avvenuto grazie a quello che doveva essere una smobilitazione, vuol dire non aver capito che cos’è oggi il calcio italiano e le regole fiscali che in pochi sono in grado di rispettare. Vuol dire non aver capito neanche in che mondo viviamo. Certo, forse Zamparini è un Presidente più vicino alla squadra, e non solo, oggi molto più vicino anche alla serie B, forse Tutunci ce lo avrebbe portato un bel centravanti da 25 milioni con ingaggio di 5 netti, magari con i colori giallorossi del tappeto turco tipico di Galatasaray, una sfumatura tono su tono di qi quella della maglia di Osvaldo, ce lo avrebbe portato su un tappeto volante, imbarco lato ferrovia, presentarsi due ore prima per il chek in e la Tac.