Ci
sono cose che si somigliano nel calcio, penso a un campo sintetico e ai
capelli di Conte, penso a una ripartenza e a un contropiede, ad un
terzino e ad un esterno basso, un’ala e un esterno alto, a prescindere
dal terzino che in realtà potrebbe essere anche più alto di un’ala, e mi
viene in mente Ribéry, e poi le interviste, quasi sempre uguali a se
stesse, da un anno a un altro. Le maglie a strisce si somigliano, i
favori riservati a quelli che indossano le maglie a strisce sono sempre
molto simili, i colori si somigliano come gli arbitri da sempre cornuti,
oggi più cornuti ancora ma solo perché c’è n’è un pullman a partita. I
dirigenti che si susseguono si somigliano per inadeguatezza, quando non
sono proprio gli stessi, come nella politica che viaggia trasversale tra
la prima, seconda e terza repubblica, meglio riassunta nella repubblica
delle banane. I giocatori si somigliano, tatuaggi, creste, cuffie,
belle auto, simulazioni, si somigliano quelli che hanno i palcoscenici
più grandi, quelli per intendersi con i maxischermi, quelli che guardano
lo schermo per cogliere l’attimo dell’inquadratura. Ci sono cose che si
somigliano nel calcio, da sempre, come la mancanza di riconoscenza,
vedi Montolivo, le belle donne che stanno con i calciatori brutti per
fare la bella vita, vedi la donna di Montolivo, ci sono i
sopravvalutati, vedi sempre Montolivo, i giornalisti si somigliano nel
formulare domande insulse, nel provocare risposte risentite, nel non
saper leggere una partita neanche se già scritta perché finita. Ci sono
le partite aggiustate che si somigliano, gli scandali, l’arroganza,
l’ignoranza, come anche la bellezza del gioco più bello del mondo, della
sua imprevedibilità, si somiglia la passione che da sempre produce
migliaia di discussioni che si somigliano, trasmissioni
televisive,
giornali e blog. Civoli che invecchia dicendo cazzate, Galeazzi che
ingrassa dicendo cazzate, Varriale che dice cazzate, invecchia, ingrassa
e fa incazzare quasi tutti quelli che intervista, Massimo Mauro che
rappresenta invece la testa di cazzo tipica che nel calcio c’è sempre
stata. Gli stadi sempre scoperti, la pioggia che continua a bagnare quei
tifosi che frequentano ancora gli stadi scoperti. Il pallone, che anche
se è vero che ha traiettorie diverse si somiglia comunque perché bene o male è
sempre tondo, faccia attenzione quindi il Mlan domenica a Siena. I gol
fatti e quelli subiti, gli autogol, le cazzate dei portieri, i rigori
sbagliati, alla fine si somigliano tutti. Ci sono cose che si somigliano
nel calcio tranne però la Fiorentina, con la Maratona, il Viola della
sua maglia, e la bellezza del suo gioco.
L'autore della foto in bianco e nero è Stefano Mallus.
http://1x.com/photo/85916/all:user:261311 ".

L'autore della foto in bianco e nero è Stefano Mallus.
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