C’è
già un certo checchisterismo radente a giro, vola basso come l’uccello
padulo ed è arrivato prima della bella stagione ridente, e quel po’ di
ottimismo raggranellato a fatica è esondato come il Po, sono bastati
gli ultimi cinque minuti di campionato e le dichiarazioni del
procuratore di Pizarro per scatenare l’inferno. Tutti in piedi sul
divano, non per Rossi o Lorenzo (De Silvestri) però, ma per non
macchiarlo, perché un flusso mestruale di preoccupazione potrebbe
macchiare il rivestimento che contiene invece una stagione fantastica. E il flusso si sa che incide anche sull’umore e non solo sul fesso, allora anche il Moment Rosa sembra diventare impotente di fronte al dolore per la
paura dello smantellamento, per le difficoltà dei rinnovi, insufficiente a spegnere
il bruciore generato dal timore che avvenga la fuga di massa da
Alcatraz, e diventa impotente anche l’Alkatraz Seltzer, come il pompelmo rosa di
fronte al depauperamento della rosa, come inopportuna e sproporzionata ci sembra la chiusura di Villa la Massa
solo perché è scappato un cliente senza pagare il conto, anche se si chiama Clint Eastwood, impotente anche di fronte
alla realtà di un monte ingaggi più basso del Monte Rosa. Sembra che ci
abbiano tagliato le ali un istante prima di spiccare il volo, no, non è
così, è solo un flusso quello mestruale, abbondante, che non può essere
arginato nei primi giorni di mercato semplicemente con il Lines seta
ali. Le mestruazioni copiose vanno gestite anche psicologicamente, del
resto la Fiorentina sta molto meglio di Inter, Roma, Lazio, il Milan che
ha dimostrato di non meritare il terzo posto non è certo superiore a
chi invece quel posto se lo meritava, il fair play finanziario ci vede in
vantaggio, ci vede coperti e allineati, il Napoli è alla fine di un ciclo
e un’altro dovrà riaprirsi con tutte le incognite che si porta dietro
un cambiamento di questo tipo, la Juve è quella più avanti di tutte ma
molto meno di quello che ha raccontato la classifica. Godiamoci la
determinazione e la volontà della Società di alzare l’asticella, idee
chiare, ambizioni e competenza, entusiasmo, notevole vantaggio su molte
delle squadre con le quali dovremo misurarci. La Fiorentina ha già
pianificato tutto, in largo anticipo, e alla fine sarà una squadra
ancora più divertente perché sarà migliorata e perché è già un anno che
si conosce. Capisco la delusione per un terzo posto che sfuma con la
stessa volatilità del cognac quando si sfuma la penna con gli scampi, peraltro
senza lasciare nemmeno quel gradevole aroma nell’aria, capisco la
preoccupazione per le parole inattese del procuratore di Pizarro,
inattese come sul piatto le penne passate di cottura, ma noi siamo la squadra più
bella e divertente del calcio italiano, e una delle più belle del
panorama europeo. Questo è il punto di partenza che ci deve lasciare
sereni, insieme alla consapevolezza di avere una proprietà che ha già
rilanciato, il resto sono solo mestuazioni di dimensioni importanti, un
disagio passeggero al quale voglio dedicare le parole disincantate ma concrete di
Leonardo Pieraccioni che a proposito di flusso molto abbondante ha
scritto un pensiero che può aiutare chi mensilmente o sporadicamente
viene colto da tale copioso disagio. “Il
ciclone, quando arriva, 'un t'avverte. Passa, piglia e porta via. E a
te 'un ti resta che rimanere lì, bono bono a guardare e a capire che se
'un fosse passato, sarebbe stato parecchio, ma parecchio peggio”.