.

.

lunedì 27 luglio 2015

Diverso dal Viola posso accettare solo certi impermeabili rossi

Sembra che il caso Milinkovic abbia inasprito un po’ troppo gli animi, e non mi sembra il caso. Accompagnatemi quindi in questo editoriale leggero e senza doppi cognomi, sensi e whisky, al limite un doppio passo, ma non di quelli fini a se stessi. Magari per smarcarvi in verticale verso una giornata di grandi sorrisi. E per parlare di Fiorentina andiamo a piedi tanto è vicino, poi magari ci ritroviamo a Santiago di Compostela. Tranquilli che alla fine compreremo comunque qualcuno che ci farà sognare, la vita ha sempre qualcosa di bello per noi in serbo. Il problema semmai è riconoscerlo, perché pochissimi conoscono il serbo. Sono delle bellissime serate d’estate quelle a parlar di Fiorentina, di quelle in cui lasciare accesa la speranza. Alla bolletta ci penseremo poi. Anche fosse solo per non risultare più tirchi di Cognigni. Del resto persino una donna può migliorare il suo look malgrado indossi scarpe con il tacco di quattro centimetri, basta togliergliele. Basta continuare a credere che prenderemo di tacco anche il prossimo campionato. Quali problemi potremo mai avere a formare una squadra che ci faccia emozionare ancora, non possiamo solo pensare al peggio. Sarebbe come apparecchiare la nostra passione per mangiare del riso in bianco. Meglio il vino bianco, e se proprio vogliamo far qualcosa per la Fiorentina e c’è qualcuno che ci sta sul culo, pensiamo in maniera più propositiva, a chi non ci piace diamogli pure un calcio nel culo, ma per fargli fare un passo avanti verso una nostra possibile rivalutazione. Nel mio piccolo da quest’anno uso la crema protezione 80 proprio contro le persone solari come Salah. Forse sarò un tifoso illuso, di quelli che abbassa la radio quando non sa che strada sta prendendo il mercato. Convinto che basti a darmi l’orientamento. Il Bambi invidia proprio questo mio modo leggero di prendere la mancanza dei doppi cognomi, un aspetto che non essendo nobili dobbiamo saper affrontare. Lui al contrario ha la sindrome dello sfigato, sostiene che col culo che si  ritrova, il giorno in cui avrà bisogno di un amico che gli dia una pacca sulla spalla ce l'avrà ustionata. Io lo so  e quel giorno mi spalmerò la mano di crema idratante. Lui sostiene che l’unico vantaggio che gli regala questa sua sindrome dello sfigato è che quando parte per le trasferte della Fiorentina, capisce subito dove imbarca la Ryanair perché basta seguire la massa di gente povera come lui. Non fatemi parlare con la vostra disillusione, non voglio scambiare pareri con chi non ama il ciauscolo. Non voglio parlare con chi legge solo scie chimiche nel cielo, preferisco sapervi impegnati a leggere le frasi sul Cucciolone. Non vorrei parlare con chi ha aggiunto il pessimismo tra i suoi tic nervosi. Per favore non rovinatemi l’estate, rovinereste anche certi ricordi tenerissimi di quando ero ancora un bambino tifoso Viola che non pagava le tasse. Insomma, stamani costume e cuore Viola, perché chi ama il mare del mattino presto e chi arriva in spiaggia a mezzogiorno non hanno nulla da dirsi.



Nessun commento:

Posta un commento