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domenica 17 novembre 2013

Le mestruazioni

I miei capelli sono caduti suicidi quando hanno capito cosa pensava il mio cervello, idee bislacche come il fatto di ritenere più grandi di quanto realmente fossero certe cose, solo per il fatto di possederle, e se è un pensiero corretto riferito alla fede per la Fiorentina non lo è affatto riguardo all’organo sessuale. Me lo disse la Martina dopo essersi levata i peli dalla lingua, lei che non amava usare lo stecchino da denti e nemmeno la caccia al tesoro. Non la vidi più. Ho smesso di usare prodotti contro la caduta dopo che ho sviluppato la convinzione che lo slalom gigante lo ha inventato Mosè scendendo dal Sinai con le tavole ai piedi, e permetterete che dopo aver preso atto che Dio mi ha fatto pelato e mortale sia almeno un po’ seccato. Poi la sosta per la nazionale ha fatto il resto, forse oggi andrò a fare una bella girata a Monteriggioni così almeno mi fermo alla “Tana dell’Orso” a mangiare qualche buon affettato. Alla fine decisi di tenerli rasati guardando un cane, era un bracco, niente a che vedere con Montolivo che pur essendo un cane era però un brocco, guardando il bracco, invece, pensai che strana bestia potesse essere quella che ha il sudore sulla lingua e il sorriso sulla coda. Pensieri e capelli nel lavandino, e se Pitagora fosse morto di calcoli? Se la sfera non si può sviluppare su un piano, si può sviluppare su una chitarra? E se la torre di Pisa avesse ragione lei? Errare hamanum ovest, come chi mi chiede insistentemente di usare il corpo femminile come traino dell’economia del blog. Ricordo che la donna una volta al mese ha le mestruazioni e non è bello mostrarla. Ma se proprio non potete aspettare che finisca il ciclo posso documentarvi l’arrivo degli “anta”, una nuova rivoluzione. La menopausa si avvicina e il sistema ormonale abbatte le repressioni. Torna troia. Lascia il marito al quale ciuccia casa alimenti, automobile e vita.  Va a caccia di toy boy. Vuole carne giovane e seguendo l’esempio della Clerici passa luglio ed agosto a Capo Verde. Oppure preferite che vi mostri la caduta, 50/60 anni quando i toy boy non riescono più a copulare con la vecchia e la nostra donna ormai cinquantenne si ritrova sola soletta. Le opzioni sono due, o ritorna dal marito in ginocchio che però la manderà a fare in culo, o si cerca un povero vedovo disposto a dividere il cesso con lei. Non c’è la Fiorentina e sono disperato, non esagerate quindi con richieste ossessive sennò vi mostro la donna dopo i 60 quando giunge la fine della sua vita sentimentale. Dai sessant’anni in poi, dopo una media di 76 uomini diversi, 114 fellatio e 20000 lavori di mano, non farà altro che ripetere alla nipotina che alla sua età non sapeva nemmeno che cos’erano quelle cose, che il mondo è sporco, che le donne di oggi sono tutte delle vacche. Tra le mani l’inseparabile rosario. Cioè, non mi fate incazzare, e a questo proposito vi faccio vedere com’è l’Italia dall’alto della mia incazzatura.