.

.

venerdì 1 novembre 2013

Novembre

Mi ero dimenticato di dire che l’arbitro oltre ad essere incapace è anche una testa di cazzo, so che è una sfumatura ma è giusto inserire anche cromaticamente il “di” tra le parole “testa” e “cazzo”, e spero che non dia noia più di tanto a chi magari ha smesso di sfumare. Scarso e odioso a qualsiasi angolazione la si voglia guardare, non solo quindi perché è inadeguato, ma anche per via degli atteggiamenti da esaltato senza giusta causa, quando cioè sventola i cartellini con la stessa arroganza delle orecchie a sventola. Giratela come vi pare, se volete concedetegli pure le attenuanti generiche della presunta simulazione di Rossi che non c’è, o quella di Cuadrado che non c’era ma se c’era dormiva visto che si parla di cupola arbitrale. Comunque la vogliate vedere, invertendo i fattori i contadini non cambiano, questo è il concetto. Un concetto terra terra specie quando applicato a chi si pensa buttarsi sempre per terra. Concetto terra terra che un arbitro così navigato tra le onde della simulazione non può che aver imparato da Colombo più che da Braschi. Calvarese è una persona buona ma che odia le simulazioni, ha un rigetto, una sorta d’intolleranza alimentare alla farina del suo sacco, ruba i rigori ai ricchi scemi marchigiani per donarle ai poveri dementi come De Laurentis, il suo è soprattutto un arbitraggio equosolidale, con tutte le problematiche tipiche che riguardano Napoli, perché chi oggi definisce la sua interpretazione del ruolo come arbitraggio-spazzatura non tiene conto delle simulazioni di Cuadrado e Rossi che non sono a sua discolpa ma a sua discarica. Tutti tranne Deyna che beve la Peroni solo per cancellare dalla bottiglia la “I” finale, per togliere identità al prodotto. Quello che mi preme sottolineare prima di andare in bagno visto che mi preme soprattutto sulla vescica, è che lamentarsi per i torti subiti non ci squalifica per niente, anzi, è doveroso per non farsi prendere ulteriormente per il culo, anche se c’è una parte del tifo che mantiene un atteggiamento più duro che segue i dettami di certi maestri del genere come Steven Seagal e Clint Eastwood, il tifoso che non piange mai, che prima di farlo lavora interiormente cercando la depenalizzazione psicologica dei torti subiti, una linea di pensiero che trova consensi e collaborazioni come per esempio con le associazioni di volontariato e altre invece consortili come quelle del Tarzan club dei pentiti che predicano di non attaccarsi agli errori arbitrali come fossero liane, addirittura ribaltando le responsabilità, ovvero sostenendo che è Cuadrado a indurre l’arbitro a commettere l’errore, anche l’associazione degli stupratori stupiti aderisce al pensiero sostenendo come hanno sempre fatto anche davanti al PM che il concetto è lo stesso di chi stupra perché lo fa solo dopo essere stato indottto da una minigonna di troppo, o come chi sostiene di odiare la cucina cinese e poi va da Chen ordina una Pizza Margherita e una birra Moretti, esce e sostiene che non si mangia male al ristorante cinese. Io a differenza di questi filosofi dell’errore arbitrale, soffro come un povero stronzo, e come un tifoso di piccolo cabotaggio del pensiero navigo a vista nella passione, ed essendo così ansioso ho imparato con l’esperienza che in questi casi così eclatanti, non avendo il paracadute della saggezza o il transatlantico per compiere traversate filosofiche del cazzo, per dormire bene la notte del fattaccio vado sempre in hotel, perché il vantaggio è quello di non doversi alzare a controllare se ho chiuso il gas. Ho bisogno di crogiolarmi nel vittimismo più bieco, piango come una donnicciola, mi lamento dei torti subiti, mi sfogo addossando tutte le responsabilità della sconfitta a Calvarese, come un poveraccio, mentre della squadra sono orgoglioso, non sono un nobile del dolore, accuso, somatizzo in quanto somaro il torto come se un’aquila avesse piantato i suoi artigli nei miei reni. L’unica nota sfarzosa che mi concedo è che questo tipo di disturbo viene catalogato come Aquila renale. Adesso per chiudere mi ci vuole però una bella nota positiva, niente a che vedere con un pezzo degli Eritropoietina, diciamo che è venerdì e mi è venuta voglia di andare da Gagarin a Livorno a mangiare il 5 e 5, la nota positiva è che pur esendo festa non troverò traffico. Odio quelle stramaledette code di gente che va al mare. Ogni tanto novembre ci vuole.

140 commenti:

  1. Salotto africano



    LUD questo é salotto di tifosi che sanno di calcio pur mantendendo idee
    indipendenti. E'insita la critica che, come puoi leggere se talvolta lo
    fai, emerge sempre in maniera corretta e molto costruttiva. Tu
    purtroppo, aldilà del saper scrivere in buona sintassi, non lo sai
    fare, inoltre cerchi sempre di provocare. Non fare la vittima,
    se irriti la maggioranza di noi. Sulla campagna acquisti e cessioni, a
    novembre puoi fare un accenno, ma non continuare in eterno, cosi' come
    lo schema 433 che una volta mi stava anche simpatico, ora mi sta sul
    culo grazie a te. La soluzione, per essere ben accetto sarebbe che tu
    cercassi di cambiare atteggiamento, cioé scrivi la tua senza voler per
    forza tentare di aver ragione, non insistere se non siamo d'accordo,
    perché oltre a non produrre il tuo risultato sperato, rompi veramente i
    coglioni. Lo so che vorresti scrivessi genitali, ma coglioni vien
    meglio. Sono molto dubbioso che tu sia capace di cambiare il tuo modo di
    rapportarti, sei troppo fiero, orgoglioso e pieno di te per un'analisi
    introspettiva obiettiva, ma se ci riuscissi, vedrai che nessuno ti
    volterebbe le spalle e ti considererebbe un troll. Vedi questo invito
    come una mano tesa di un amico, anzi di amici perché credo
    immodestamente di rappresentare il pensiero di molti. Se resti a
    scrivere qui credo che tu ci tenga, dunque dovresti tenere di conto
    anche dei suggerimenti di chi frequenta lo stesso club.



    LELE

    RispondiElimina
  2. Una lettura di un giornalista tifoso napoletano che conferma le tesi di alcuni di noi:

    E per il Napoli oggi vale il motto: molti errori a favore, molto onore...

    Il giorno in cui ti accorgerai che gli arbitri ci penseranno molte volte prima di fischiarti un rigore contro al 90’, in quel momento convinciti che sei diventato un club rispettato. Non temuto, che sa troppo di mafioso, ma con uno spessore tale da indurre i fischietti a pensare che sia meglio sbagliare a favore piuttosto che contro. La direzione di gara del promettente (ma ancora acerbo) Calvarese ha avuto il sapore di una conferma: il Napoli club è cresciuto come considerazione, quanto la squadra nella posizione di classifica. Da un anno all’altro, dopo 10 turni, ci sono già 3 punti in più (25 invece di 22) e la graduatoria è migliorata dal terzo al secondo posto. Merito di Benitez? Sì, ma in senso molto lato. Lui è qui perché è radicalmente migliorata la strategia di De Laurentiis, con la crescita del tetto ingaggi favorita da una frequentazione continua in Champions, della disponibilità di un tesoretto da 120 milioni per fare fronte ad un mercato competitivo e della possibilità di corrispondere ingaggi faraonici. Si è passati da 1,5 milioni annui guadagnati da Cavani quando arrivò a Napoli nell’estate 2010 ai quasi 6 (bonus inclusi) di Higuain, oltre alla nuova strategia di non perdere a parametro zero i calciatori più utili. L’esperienza di Campagnaro ha lasciato il segno, favorendo la lievitazione di ingaggi come quelli di Zuniga (da 800mila euro a 3,5 stagionali) Insigne (da 350mila a 1,5 milioni), in attesa che altri big vengano convocati da De Laurentiis per discutere prolungamento e miglioramento. Ora il Napoli “può” ciò che “vuole”. Questione di ricchezza, sì, ma anche e soprattutto di credibilità guadagnata negli anni vincenti ancorchè con i costi contenuti della gestione Mazzarri, ed oggi rafforzata dalla presenza di un tecnico internazionale come Benitez. Se Reina, Albiol e Callejon non hanno battuto ciglio di fronte alla chiamata di don Rafè, se anche Higuain ha deciso di lasciare la comoda poltrona Real per mettersi in gioco a Napoli, gran parte del merito lo si deve alla presenza in panchina del coach madrileno. E lo stesso allenatore, abituato a confrontarsi in realtà quali Liverpool e Chelsea, ha accettato la proposta del presidente, perché consapevole di poter vivere un’esperienza di crescita sportiva che può portare ad ogni traguardo. Sì, il Napoli non può temere più nessuna avversaria, né arrossire se si immagina l’arrivo del terzo scudetto o chissà cos’altro ancora in Champions. La serenità di De Laurentiis è la spinta maggiore a proporsi qualsiasi obiettivo sportivo, in barba alle difficoltà dei suoi colleghi in Lega che pagherebbero fior di quattrini se riuscissero a trovare un manager illuminato e creatore di ricchezze quale si è dimostrato essere De Laurentiis. Tutte le innovazioni nel calcio di oggi portano a lui, dalla panchina lunga alla rivalutazione dei diritti tv per l’estero e tutti ne accettano anche le sfuriate pubbliche, nella consapevolezza che dietro quella passionale esternazione, si cela di certo un interesse per tutto il movimento. E’ questa l’idea che si è sviluppata nella dirigenza che guida il calcio, anche quella arbitrale. E per il Napoli oggi vale il motto: molti errori a favore, molto onore…

    Raffaele Auriemma per il Corriere del Mezzogiorno

    [1 novembre, 2013 In Editoriali, ]

    RispondiElimina
  3. Ho riportato un pezzo di un giornalista napoletano, dov'è finito?

    RispondiElimina
  4. CHIARIFICATORE



    Una lettura di un giornalista tifoso napoletano che conferma le tesi di alcuni di noi:

    E per il Napoli oggi vale il motto: molti errori a favore, molto onore...

    Il
    giorno in cui ti accorgerai che gli arbitri ci penseranno molte volte
    prima di fischiarti un rigore contro al 90’, in quel momento convinciti
    che sei diventato un club rispettato. Non temuto, che sa troppo di
    mafioso, ma con uno spessore tale da indurre i fischietti a pensare che
    sia meglio sbagliare a favore piuttosto che contro. La direzione di gara
    del promettente (ma ancora acerbo) Calvarese ha avuto il sapore di una
    conferma: il Napoli club è cresciuto come considerazione, quanto la
    squadra nella posizione di classifica. Da un anno all’altro, dopo 10
    turni, ci sono già 3 punti in più (25 invece di 22) e la graduatoria è
    migliorata dal terzo al secondo posto. Merito di Benitez? Sì, ma in
    senso molto lato. Lui è qui perché è radicalmente migliorata la
    strategia di De Laurentiis, con la crescita del tetto ingaggi favorita
    da una frequentazione continua in Champions, della disponibilità di un
    tesoretto da 120 milioni per fare fronte ad un mercato competitivo e
    della possibilità di corrispondere ingaggi faraonici. Si è passati da
    1,5 milioni annui guadagnati da Cavani quando arrivò a Napoli
    nell’estate 2010 ai quasi 6 (bonus inclusi) di Higuain, oltre alla nuova
    strategia di non perdere a parametro zero i calciatori più utili.
    L’esperienza di Campagnaro ha lasciato il segno, favorendo la
    lievitazione di ingaggi come quelli di Zuniga (da 800mila euro a 3,5
    stagionali) Insigne (da 350mila a 1,5 milioni), in attesa che altri big
    vengano convocati da De Laurentiis per discutere prolungamento e
    miglioramento. Ora il Napoli “può” ciò che “vuole”. Questione di
    ricchezza, sì, ma anche e soprattutto di credibilità guadagnata negli
    anni vincenti ancorchè con i costi contenuti della gestione Mazzarri, ed
    oggi rafforzata dalla presenza di un tecnico internazionale come
    Benitez. Se Reina, Albiol e Callejon non hanno battuto ciglio di fronte
    alla chiamata di don Rafè, se anche Higuain ha deciso di lasciare la
    comoda poltrona Real per mettersi in gioco a Napoli, gran parte del
    merito lo si deve alla presenza in panchina del coach madrileno. E lo
    stesso allenatore, abituato a confrontarsi in realtà quali Liverpool e
    Chelsea, ha accettato la proposta del presidente, perché consapevole di
    poter vivere un’esperienza di crescita sportiva che può portare ad ogni
    traguardo. Sì, il Napoli non può temere più nessuna avversaria, né
    arrossire se si immagina l’arrivo del terzo scudetto o chissà cos’altro
    ancora in Champions. La serenità di De Laurentiis è la spinta maggiore a
    proporsi qualsiasi obiettivo sportivo, in barba alle difficoltà dei
    suoi colleghi in Lega che pagherebbero fior di quattrini se riuscissero a
    trovare un manager illuminato e creatore di ricchezze quale si è
    dimostrato essere De Laurentiis. Tutte le innovazioni nel calcio di oggi
    portano a lui, dalla panchina lunga alla rivalutazione dei diritti tv
    per l’estero e tutti ne accettano anche le sfuriate pubbliche, nella
    consapevolezza che dietro quella passionale esternazione, si cela di
    certo un interesse per tutto il movimento. E’ questa l’idea che si è
    sviluppata nella dirigenza che guida il calcio, anche quella arbitrale. E
    per il Napoli oggi vale il motto: molti errori a favore, molto onore…

    Raffaele Auriemma per il Corriere del Mezzogiorno

    [1 novembre, 2013 In Editoriali, ]

    RispondiElimina
  5. Anch'io la mano gliela porgo, bella tesa.

    RispondiElimina
  6. http://pangeanews.net/politica/argentina-chiamami-peron-saro-la-tua-birra/

    RispondiElimina
  7. In questo periodo la critica sta prendendo di mira Montella, accusato di poco coraggio e di scelte sbagliate in campo. Io credo che questa critica sia profondamente ingiusta e destabilizzante. E quindi distruttiva. Se altre due partite andassero male questo partito si ingrosserebbe. Altro punto critico l'eccesso di errori difensivi. Quello che in amicizia chiedo è come mai si può criticare così a fondo il tecnico e non altrettanto la campagna acquisti. Le due cose sono legate. State attenti: Montella è criticato perchè si pensa che gli sia stata messa a disposizione una rosa da scudetto. A mio parere non è così: la rosa presenta diversi punti critici e Montella la sfrutta al meglio. Ma più di tanto non gli si può chiedere.

    RispondiElimina
  8. questo è lo script del fotogramma che mostra chiaramente lo sgambetto di Fernandez a Pepito tirato fuori dal filmato di acffiorentina.it. Se a qualcuno riesce di stamparlo (comunque con pazienza si trova anche nel filmato) e mi dice come si fa vi mando anche il primo di Cuadrado.

    RispondiElimina
  9. Montella è stato motivatamente criticato per la sua gestione di primo quarto di campionato, Lud, ma non si vede perché la critica della Società e di alcuni suoi giocatori principe come Gomez sarebbe meno destabilizzante a priori. Montella ha attivamente e confessatamente partecipato alla progettazione del mercato, del resto, tanto più se, come hai scritto più volte, essa è dalla Fiorentina buttata giù con sei mesi d'anticipo. Direi insomma che alla mano tesa di Lele hai risposto con la solita, compulsiva e ripetitiva provocazione cretina, caro Zazà.

    RispondiElimina
  10. Il punto è Ludwig che in tutto il globo terracqueo l'unico che critica, nel modo in cui fa tu, la campagna acquisti della Fiorentina, sei tu. Chiediti come mai. Fattela tu una domanda questa volta, visto che le mie ti infastidiscono, e datti una risposta. Per contrappunto la quasi totalità del globo terracqueo sostiene che la campagna acquisti della Fiorentina è stata fantastica, rinforzante di quanto di forte e bello ci ha fatto vedere l'anno scorso. Che il globo terracqueo sia fatto di stupidi e solo tu abbia ragione?

    RispondiElimina
  11. Quando si perde i partiti della critica si ingrossano sempre. In questo caso sono d'accordo con te, anche perchè la rosa che ha a disposizione è pesantemente depauperata da due assenze decisive, trenta milioni di campagna acquisti. Anch'io penso che sarebbe stato difficile fare di più sinora.

    RispondiElimina
  12. Tanto per chiarire il precedente messaggio son d'accordo nel fatto che era difficile fare di più sinora, quindi nel preservare l'allenatore da critiche. Non son invece d'accordo nelle critiche alla campagna acquisti che ad oggi non può essere giudicata perchè non attuante nella sua parte fondamentale (Gomez-Ilicic).

    RispondiElimina
  13. Non dimentichiamo l'acquisto di Rossi, a sostituzione del sicuro partente Jovetic, fatto nel 2013 e per questo campionato, non certo per quello precedente.

    RispondiElimina
  14. Sulle critiche a Montella condivido il giudizio di Lud, a me pare che mettere insieme 18 punti viste le defezioni non sia da considerarsi certo una nota di demerito; certi limiti sono rimasti dall'anno passato, si critica la difesa adducendo responsabilità al tecnico tacciandolo di scarsa cura la dietro ma non ci sfiora la domanda che se la cura ce la mette ma gli uomini sono quelli i miracoli non può farli. Quando si dice che manca un centrale forte di testa non siamo forse i primi ad ammettere che dietro i fenomeni non l'abbiamo e nessuno è forte in quel fondamentale ?! Da tifosi si è sempre affermato che non l'avremmo mai cambiata con nessuna, uomo per uomo ci paiono tutti eroi, nel complesso un buona difesa si è sempre detto, forse e bene farsi un viaggetto a Damasco e prendere atto che abbiamo una difesa nella media, ben al di sotto di buona. Certo con Pasqual che spinge meno e copre per niente non si eleva il livello qualitativo, con i soliti che a turno vengono colpiti da amnesie o orrori di posizione, che si chiamino Compper, Roncaglia, Savic o Gonzalo cambia poco, ciascuno è debole in una o più caratteristiche, alla fine il meno peggio ci si accorgerà è Tomovic! A centrocampo, vuoi per squalifica, vuoi per condizione, dei tre tenori se n'è avuto 1 e mezzo a partita e per fortuna che Ambrosini ha messo parecchie pezze qua e la finché c'è stato. In avanti si può ringraziare il cielo per un Cuadrado in grande smalto e un Rossi in stato di grazia benché non al top altrimenti con le assenze patite avremmo marcato la metà dei goal. Ne abbiamo fatti parecchi invece, i punti non sono pochi, anzi, considerato che il nostro obbiettivo è una coppa essere ancora li in zona in campionato va benissimo così, per questo la critica alla campagna acquisti non può essere fatta, con molti dei tasselli che sono mancati per mille motivi saremmo ancora più in alto, passeremo pure noi un periodo felice con tutti gli abili e Montella a sfogliare i petali della rosa serenamente, aspetto quel momento. La campagna acquisti rimane da 8 pieno, tutto il resto son discorsi, a Gennaio vedremo cosa e se. Lo spero.

    RispondiElimina
  15. Quella che ho definito allocazione diversa delle risorse altro non è che quello che oggi si chiede da parte di molti: utilizzare i trenta milioni di Jovetic per acquistare tre rinforzi o più al costo medio di 8/10 milioni: un centravanti da dieci milioni, un difensore e un centrocampista, o un portiere, tenendo Ljajic ed evitando Ilicic. Questo per me era l'autentico rafforzamento.

    RispondiElimina
  16. Perché quello realizzato di rafforzamento non sarebbe autentico Lud?

    RispondiElimina
  17. Si è capito ed è inutile che lo riscrivi, hanno fatto di meglio, di peggio ?! Lo vedremo di sicuro chi ha deciso così ci chiappa più di te di me e di tutti quelli che scrivono qui. Hai finito con il riscrivere sempre e solo le stesse cose o non ti bastano più gli aggettivi che ti prendi ?!

    RispondiElimina
  18. Questo s'è capito son quattro mesi che lo dici! Solo che non puoi giudicare quanto è stato fatto perchè i trenta milioni che invochi e che avresti voluto spendere diversamente sono per adesso in infermeria. Quindi sarebbe almeno di buon gusto aspettare di vederli per un certo periodo in campo prima di dire "io avrei fatto...". Come avresti fatto l'hai già detto e ridetto, comunque sia rimarrà un'ipotesi non provata dai fatti, l'unica cosa che non puoi fare è condannare apriori quanto ancora non è stato.

    RispondiElimina
  19. Ed anche questa presunta onda montante contro Montella te la stai sognando Lud.
    Io ad esempio non solo no lo sto mettendo assolutamente in discussione, ne sono del tutto entusiasta.
    Detto ciò Montella non è Dio e neppure un Santo, quindi gli può capitare di sbagliare questa o quella formazione e questa o quella valutazione su di un singolo calciatore, soprattutto in relazione al suo tipo di impiego.
    Io ad esempio penso che abbia sbagliato nel come ha affrontato la Lazio a Roma puntando soprattutto al pareggio e che stia clamorosamente sbagliando nell'utilizzo permanente ed addirittura in qualità di capitano, di Pasqual, temo in ossequio a quelle che Montella stesso ha chiamato "dinamiche di spogliatoio".
    Ma anche tu Lud critichi Montella quando dice che Cuadrado può fare utilmente il terzino, quindi fai parte anche tu della presunta onda montante contro Montella?

    RispondiElimina
  20. La formazione minacciata, in assenza di Cuadrado, è un suicidio programmato, tal quale quella contro il Napoli. Di nuovo Pasqual, Ambrogio senza orologio, Giovacchin sdirenato e solitario a fingere di affiancare una zanzara messa a boa. Dall'altra parte un Milan che sarà (esso sì, mica il Napoli neo-potenza del pianeta solo per i visionari e coccolato dai media jumilanisti solo per gli swedenborghiani) spalleggiato dall'arbitro, con un Kakà ritrovato e con Balo in cerca fremente di rivincite contro di noi. Se andiamo in campo con quello schieramento è sconfitta al 101%, forse anche al 102. Parimenti pessimista sono circa il ricorso su Cuadrado: il giure è contrario, la valutazione dell'arbitro è consegnata a referto, che sia sbagliata non cambia nulla secondo le regole federali, non vi è errore di identità del sanzionato né casistica di violenza attribuita e non commessa. Però lo scandalo è stato grosso e la giustizia sportiva tiene fede al suo titolo per l'aggettivo, non per il sostantivo e quindi possiamo sperare; d'altra parte, il Milan non gradirebbe, e questo osta quanto un macigno; però, ripensandoci, potrebbero accogliere il ricorso per fare i beaux coqs e far finta di lasciar gridare il Milan e poi raddrizzare il presunto torto in corso di partita... Il peggio è l'oliveirizzazione di Cuadrado che potrebbe risultare da questo polverone: il colombiano rischia di dover accettare trattamenti anche più manigoldi di quelli finora subìti dai difensori sotto pena di beccarsi gialli inesistenti, tanto costerebbe quella penosa leggerezza della simulazione cagnottesca, bissata da un'inutile accentuazione della caduta sul fallo invece da rigore. Jordan, il server non risponde a quell'indirizzo. Roncaglia convocato in Nazionale: felicità. Anche contro il Napoli il migliore di una difesa, con uomini che hanno piena fiducia da un anno e mezzo, organizzata alla cazzo di cane nei movimenti da Calvarese. Consiglio per non morire: Neto, Fac, Rodri, Compper, Vecino, Mati, Pek, Borja, Vargas, Matos, Rossi. Se Mati fosse malauguratamente indisponibile, necessaria la riproposizione dell'attualmente inguardabile Aquilani (Bakic è anche peggio di un Aquila stampellato, di un Valero in surménage, di un Pek all'occaso).

    RispondiElimina
  21. E' una campagna acquisti ottima nell'acquisto del centravanti [finalmente!], e di Rossi, se lo consideriamo parte di questo mercato; discreta con Joaquin; dispendiosa nei 10 milioni messi per Ilicic, che non vedo dove possa essere messo come titolare, 10 milioni spesi quindi per un'alternativa, speriamo almeno di lusso; deficitaria nel mancato acquisto di almeno un forte difensore, di un vice-Pek, e nella cessione di Ljajic. Nel complesso, un buon mercato, ma non certo sensazionale, né completo.

    RispondiElimina
  22. Cuadrado ha subìto 23 falli da inizio campionato, uno sciame di aggressioni alle caviglie, martirizzato costantemente in ogni singola partita, di questo la giustizia sportiva non tiene conto ma dovrebbe tenerne quando in campo viene mandato un'incapace a fischiare danni. Non ne faccio una questione di favori a quella strisciata o meno, non entro nel merito dei calcoli e degli interessi di partito, siamo ad inizio campionato, una Lega scema e una federazione arbitri da asilo nido non sanno fare di questi calcoli ma che sia stata commessa una cazzata assurda nel punire una simulazione che non c'è stata dovrebbero tenerne conto, sia Tosel, sia Braschi, sia (a)Ebete ai piani alti.

    RispondiElimina
  23. Fatte salve le estremizzazioni e le parzialità tipiche dell'utente, sono in buona parte d'accordo:



    «01/11/2013 07:51:24 Terim, Turchia Ragazzi, scusate, ma questa mattina ho avuto il coraggio di rivedere le azioni dei gol e mi sono accorto di una cosa incredibile!!!!! Su entrambi i gol del Napoli ci sono due comportamenti di un nostro difensore da vera pippa primordiale e che io, pur tenendo d'occhio da quando è stato acquistato con una valutazione che chiunque altro avrebbe smesso con il calcio, forse obnubilato dall'odio verso Pippal, non mi sono reso conto [sintassi andata a puttane, come vedete, ma tant'è...]!!! Quella sega preistorica di SAVIC (che ci hanno dato insieme a 20 mln per uno che e' il nuovo Maradona!!) sul gol di Callejon rimane a tre metri di distanza da Higuain, invece di mettergli pressione, tanto che quello è indeciso se crossare d'esterno o con una rabona!!! Allucinante, e la colpa sembra di Compper (invero io avevo smoccolato contro Pasqual che s'era fermato a ridosso della tribuna a sbocconcellare un panino col lampredotto offertogli da un tifoso!!). Ma su quello di Mertens quella sega mesozoica di Savic fa una cosa per la quale bisognerebbe chiedere l'interdizione da tutti i campi di calcio!!! infatti, mentre quello parte in percussione lui fa un giro di tango su se stesso incomprensibile girandosi di schiena all'azione che lascia aperta un'autostrada al diavoletto napoletano!!!!!! Roba da pazzi, rivedetele e ditemi che sono un visionario!!!!!!».

    RispondiElimina
  24. Non dico che Cuadrado sia un simulatore, perché non lo è, tranne l'episodio di mercoldì, ma il suo modo di volare per aria dopo un fallo subìto mi è sempre sembrato eccessivo, e credo non piaccia nemmeno agli arbitri. Sarà che pesa 40 kg, ma se si modera un po' male non fa. Meglio ancora farebbero gli arbitri a distribuire cartellini a chi lo martirizza, però...

    RispondiElimina
  25. Per bilanciare e non passare per un tifoso tiepido giro questo articolo di Aldo Grasso su Massimo Mauro. Volevo scrivere contro Mauro. Lo fa Grasso meglio di me e in modo più autorevole:
    http://www.corriere.it/spettacoli/13_novembre_01/arroganza-sportiva-commenti-mauro-bc097d72-42be-11e3-bd09-5fafe7fa6f7b.shtml

    RispondiElimina
  26. Invece l'esclusione di Rodri depone a favore della tesi di un Sabella che «vede» solo i muscolari in difesa, al pari molti ex centrocampisti di fino divenuti allenatori. I Rivera hanno sempre voluto spaccalegna alle loro spalle e a Sabella è rimasta la deformazione mentale.

    RispondiElimina
  27. http://diotifaboca.wordpress.com/2013/10/31/tigri-lacrime-e-cuore-la-tragedia-dello-strongest/



    Storie di indios arboricoli...

    RispondiElimina
  28. Avevo appena letto l'articolo di Grasso poi opportunamente riportato da Lud. Aggiungo, per chi non lo sapesse, che Aldo Grasso è una grande firma del Corriere e forse la più autorevole in Italia in materia di critica televisiva.

    RispondiElimina
  29. Anche posto che il rigore su Mati non ci fosse (ma c'era) non capisco secondo quale logica, che non sia bianconera, Beberri possa sostenere che con la Juve sarebbe altrimenti finita 0-2.

    RispondiElimina
  30. Sono felice per la convocazione di Facundo, si merita questa soddisfazione, può essere un'ottima riserva di Zabaleta al Mondiale. Gonzalo meriterebbe invece una maglia da titolare - Fernandez nell'Albiceleste gioca molto meglio che nel Napoli, ma non è certo un drago, pur avendo qualche buona qualità - ma Sabella credo proprio punti sull'intesa della coppia Garay-Fernandez, su cui ha puntato fin dall'inizio, facendoli crescere insieme. Non del tutto a torto, ché due giocatori che si intendono e conoscono a memoria sono più forti della somma di due singoli valori anche maggiori, ma slegati. Però Rodriguez lo dovrebbe almeno provare, è assurdo che non rientri almeno nella rosa mondiale. Spero anche che Orban si affermi nel Bordeaux e venga convocato, perché anche a sinistra con Rojo abbiamo una falla non da poco.

    RispondiElimina
  31. Più che i limiti della Fiorentina, che a me sembrano gli stessi dell'anno scorso ovvero la poca attenzione alla fase difensiva, questo campionato è segnato dall'anomalia della Roma che preclude quella lotta al terzo posto che era considerato un obiettivo fattibile. Mantenere alta la tensione quando, dopo appena dieci partite, l'obiettivo stagionale è già svanito, non sarà facile.


    Non aver partecipato alla Champions è stato un colpo duro perchè, senza gli introiti della Champions, il nostro fatturato è un terzo delle nostre concorrenti. Lo scippo ha favorito non tanto il Milan, ma le altre a partire dalla Roma che ha chiuso il gap, comunque esiguo, che si era creato l'anno scorso.


    La domanda se si poteva fare di meglio è però legittima: prendiamo troppi gol sulle ripartenze avversarie quando i nostri difensori si trovano spesso uno contro uno o addirittura in inferiorità numerica. Prima o poi l'errore singolo arriva e diventa purtroppo decisivo. Non è un difetto di facile correzione perché, secondo me, si risolve solo con un cambiamento dell'assetto tattico e cambiare in corso d'opera non è facile.


    Il ritorno di Gomez è decisivo tanto che diventa veramente inutile disquisire di calcio con Ludwigzaller che ormai è diventato come quel bambino petulante che ti distrae mentre stai da Starbucks a scrivere un post sulla Fiorentina.

    RispondiElimina
  32. E tu non andare da Starbuck, fa schifo. Se poi sei a Vienna, Stefano. Tanto e tanto a New-York, ma a Vienna! Come ho spiegato non vedo differenza tra certe riserve mie alla campagna acquisti e certi attacchi sempre più frequenti a Montella, se non sbaglio anche tuoi Stefano. Ne deduco che tu sei autorizzato ad essere petulante, io no.

    RispondiElimina
  33. Lud sei per caso tu su quella moto? Eh eh eh.

    http://bestpozitiv.ru/video/talantishhe/

    RispondiElimina
  34. Ma continua pure a dare la colpa all'acquisto di Gomez, giocatore che manca da otto partite, se esiste la parola petulante non è colpa mia. E comunque io non la butto sul personale come fai tu da qualche tempo a questa parte.

    RispondiElimina
  35. Sui caffè di Vienna, ti devo un pò aprire gli occhi. Quelli in cui mi sarebbe piaciuto andare per respirare l'atmosfera di una grande capitale cosmopolita -e vera capitale culturale- sono stati tragicamente chiusi nel giro di pochi giorni nell'infame 1938 insieme a decine di teatri e di sale concerti. Quelli rimasti sono copie sbiadite e troppo ariane per farne un luogo di riflessione piacevole e stimolante. Gli americani, a cui si tende a dare la colpa di tutto, hanno riempito il vuoto che noi europei abbiamo creato e non siamo stati in grado di riempire. Sull'Europa come luogo emblematico di decadenza morale si è detto e scritto troppo poco, ma è la vera causa del declino (meritato) a cui stiamo assistendo. Meglio Starbucks.

    RispondiElimina
  36. perchè è Beberri gli vuoi chiedere qualcosa di logico? Oltre tutto adesso scrive chiaramente per provocare, cosa che è nel suo essere, ma che adesso è l'unico scopo dei suoi interventi.

    RispondiElimina
  37. Il ricorso contro la squalifica di Cuadrado è un obbrobrio giuridico.

    RispondiElimina
  38. Nel primo caso non sono molto d'accordo, se fa il primo passo rischia di essere uccellato e sa di essere solo (Facundo è ancora fuori portata di back-up). E' Higuain che fa una prodezza, quel cross di esterno non è da molti. Nel secondo invece è vero, ha una bella incertezza in partenza e si perde Maertens per aver titubato nell'intervento che invece era obbligatorio ed immediato.

    RispondiElimina
  39. perchè? ci son già tre precedenti che fanno giurisprudenza. Il rigore non ce lo dà nessuno ma se è provato che non ha simulato non vedo perchè debba essere punito. Il fatto è che c'è il Milan, se c'era il Chievo le speranze eran molt di più.

    RispondiElimina
  40. E infatti niet, come avevo predetto. Era insussistente. In compenso ci danno Mazzoleni come arbitro... ahahahahahahahahah!

    RispondiElimina
  41. Domani vedrete cos'è un arbitro corrotto e rimpiangerete Calvarese, solo povero untorello.

    RispondiElimina
  42. E' una designazione provocatoria al massimo grado, la prova di una sfacciataggine, da parte milanista, che fa impallidire il ricordo dei dosaggi e delle false cautele moggiane. E in fondo Moggi puntellava uno squadrone, Galliani è arrivato in Champions, e si arrabatta per farlo anche quest'anno, con una squadra da settimo posto.

    RispondiElimina
  43. Fino al 2000 (poi, col cambio di millennio, si è rifatto il viso, lo ha fatto a culo... ahahahahahahahahah!) presidente del Milan Club di Bergamo. Siccome abbiamo protestato Braschi fa mea culpa e ci manda il raggiustatore... ahahahahahahahahah!

    RispondiElimina
  44. Allora: Montella + Mazzoleni = non giochiamola nemmeno.

    RispondiElimina
  45. Come si fa a non dar ragione a Pizarro? ma se passa questa linea si può chiudere baracca e burattini.

    RispondiElimina
  46. Starbuck è una interessante realtà americana, segna un mutamento del gusto e degli spazi. In Italia o in altri paesi europei penso abbia poco senso, perchè sta all'asilo come una buona pasticceria italiana (mi piace citare Salza a Pisa, i fiorentini mi scuseranno ma è la migliore che conosca) all'Università.

    RispondiElimina
  47. Al Milan per andare in Champions non basta affondare le Fiorentina (e gli è già riuscito una volta) ma deve affondare almeno anche altre due tra Inter, Roma, Juventus e Napoli, il che potrebbe essere una impossible mission anche per Lord Fester in un anno in cui, come valori tecnici, è da centro classifica se gli va bene.

    RispondiElimina
  48. Starbuck è roba da americani con quei cappuccini di plastica che non sanno d'un cazzo. Le classifiche non m'interessano ma io sono per le cose buone, quei locali accoglienti con produzione di pasticceria fatta in casa, ce ne sono millanta, soltanto a Borgo S.Lorenzo te ne potrei dire un paio.

    RispondiElimina
  49. Braschi esempio di come anche il Mugello possa far cagate. Andresti affogato a Bilancino

    RispondiElimina
  50. AntoineRouge mi sappia dire ma mi sembra che i contenuti siano impeccabili:


    «Il Giudice sportivo, premesso che: al 46° del secondo tempo, l’Arbitro sanzionava il calciatore viola Cuadrado Bello Juan Guillermo, dopo un contrasto di giuoco con un calciatore avversario verificatosi all’interno dell’area di rigore partenopea, con un’ammonizione per “simulazione”; il calciatore, già ammonito nel corso della gara, veniva conseguentemente espulso; a mezzo fax ritualmente pervenuto alle ore 11 del giorno 31 ottobre 2013, l’A.D. della soc. Fiorentina richiedeva ex art. 35, n. 1.3 CGS l’esame di immagini televisive, contestualmente trasmesse a mezzo mail, al fine di dimostrare che il calciatore non si era in alcun modo reso responsabile della simulazione erroneamente ravvisata dall’Arbitro e ad escludere pertanto la
    consequenziale sanzione disciplinare;

    osserva

    la vigente normativa (art. 35, n. 1.3 CGS) consente alla società interessata (e/o calciatore) di richiedere al Giudice sportivo, in perfetto parallelismo con analoga facoltà spettante al Procuratore federale, l’esame di immagini televisive (o di filmati) al fine di dimostrare che l’interessato “non ha in alcun modo commesso il fatto di condotta violenta o gravemente antisportiva o concernente l’uso di espressione blasfema, sanzionato dall’Arbitro”, con la precisazione (ibidem, nn. 1 e 2) che non ogni simulazione costituisce una “condotta gravemente antisportiva”, ma soltanto quella da cui scaturisce
    l’assegnazione di un calcio di rigore ovvero che determina l’espulsione
    “diretta” del calciatore avversario. L’evidente tassatività di tale elencazione esclude che il Giudice sportivo possa estendere in via analogica l’utilizzabilità della “prova televisiva” ad una fattispecie, quale quella in esame, carente dei presupposti normativi in quanto concretatasi in una “semplice” ammonizione, da cui è derivato il provvedimento di espulsione non quale conseguenza “diretta”, ma per effetto di una precedente analoga sanzione. In tal senso questo Ufficio ha già deliberato con C.U. n. 60 del 26 settembre 2006 (calciatore Franco Brienza), mentre il provvedimento adottato con C.U. n. 53 del 21 settembre 2006 (calciatori Luca Toni e Massimo Paci), richiamato dalla soc. Fiorentina, deve ritenersi non conferente in quanto aveva per oggetto una segnalata simulazione da cui era conseguita un’espulsione “diretta” per “condotta violenta”. Ma la società richiedente invita “a non fermarsi dinanzi al mero dato letterale della norma” estendendo, in nome di un principio generale di equità, l’ammissibilità della “prova televisiva” all’ipotesi di una simulazione erroneamente ritenuta dall’Arbitro che, al contrario, avrebbe dovuto assegnare un calcio di rigore a favore della squadra del calciatore ammonito e quindi espulso “non” direttamente. Invito che non può essere accolto in quanto, in tal modo, il Giudice non solo si sostituirebbe al Legislatore, ma travalicherebbe anche i limiti della fondamentale insindacabilità dei provvedimenti tecnici adottati dall’Arbitro sul terreno di giuoco, dando per scontata, nell’ipotesi in esame, l’assegnazione di un calcio di rigore, con una valutazione di competenza esclusiva del Direttore di gara.

    P.Q.M

    delibera di dichiarare inammissibile la richiesta formulata dalla soc. Fiorentina ex art. 35, n. 1 punto 3) CGS».

    RispondiElimina
  51. "Mi hanno scelto per questo ruolo e mi paghano perché ho giocato per più di venti anni ad alti livelli e credo di poter capire e raccontare certe questioni di campo. Perché tutte le spinte non sono uguali, tutti le cadute non sono ugali e credo di capire quando un giocatore ci prova e simula o quando un fallo è evidente. Cerchiamo di far capire al pubblico se un allenatore ha sbagliato e sottolineare le mosse che invece ha indovinato. Facciamo il nostro lavoro senza avere bandiere in mano o, peggio ancora, nascoste in un armadio" Massimo Mauro

    RispondiElimina
  52. Eh, Jordan, ma se hai quelle paure non fai il difensore di livello! Higuain fa la prodezza (ne ho parlato a lungo) ma ciò mostra che non guadagni nulla a lasciargliela fare! Savic è atleticamente ammirevole ma non ha mai imparato le distanze coi compagni e con gli avversari a palla in movimento: se Montella lo ritiene (come lo ritiene) inamovibile, non vede gli errori micidiali che accumula partita dopo partita e non lo corregge il problema è però Montella.

    RispondiElimina
  53. «Credo di capire», il problema è lì. Dovrebbe capire e far capire.

    RispondiElimina
  54. Bisogna vedere che alternative ha. Nell'occasione poi, fuori per squalifica Gonzalo, aveva solo Tomovic. Non mi sembra che tra tutti e quattro (a parte Gonzalo) ci siano differenze sostanziali complessive. Savic ha il vantaggio di essere il più giovane e, quindi, teoricamente, il più soggetto a crescere.

    RispondiElimina
  55. Blimp a me la motivazione pare capziosa e assurda. Si riconosce che Cuadrado non ha simulato. Si aggiunge che se fosse stata espulsione diretta si sarebbe accettato il ricorso. E si conclude che trattandosi di semplice ammonizione il ricorso è respinto. Dunque se l'arbitro avesse mostrato il rosso diretto, tutto era a posto. Visto che la sequenza è giallo+giallo si ritiene di non assolvere. Sarà anche formalmente giusto ma si risolve in una ingiustizia e disparità. Io avrei mantenuto la squalifica solo se dovuta non alla simulazione ma alle successive proteste.

    RispondiElimina
  56. Ma non lo fai crescere facendolo giocare sempre anche dopo le più grandi cappelle e non correggendolo mai. Roncaglia sull'uomo e in avanzata mi dà molto più affidamento, Rodri nelle sue specialità è un dio, Compper ha sbagliato ma in proporzione minore ad altri nel secondo gol e nel complesso non mette insieme, anche grazie all'esperienza e alla sobrietà, gli errori del montenegrino. Per me, in difesa a tre, Savic fa panchina, invece lo vedo sempre in campo con qualsiasi modulo e clima e commettere sempre lo stesso tipo di errori. La nostra difesa ha il tallone d'Achille del salto, nella nostra area: lo si può anche considerare organico, ma tutti gli altri problemi sono funzionali e quelli pertengono all'allenatore, per scelte di uomini, per didattica individuale e per lavoro sui movimenti.

    RispondiElimina
  57. Lud, tu in aula di tribunale faresti più guasto che qui. Il richiamo è a una giurisprudenza invocata dal ricorrente, se tale giurisprudenza è avversa la colpa non è del giudice, il quale può poi riconoscere quel che vuole (e lo fa, non gli costa nulla) ma non può minare il principio cardine dell'insindacabilità di giudizio arbitrale, visto che oltre tutto il ricorrente invitava il tribunale a pronunciarsi anche su questo merito evadendo dalla lettera della normativa, il che fa sorridere e mette dubbio che sia un uomo di legge ad aver stilato quel ricorso quindi insussistente, come aveva detto anche un grande avvocato come AntoineRouge, e che ha ricevuto la sentenza che si poteva attendere.

    RispondiElimina
  58. http://www.fiorentina.it/notizia.asp?IDNotizia=141580



    Questo penso sia un puro gesto di protesta e contestazione a una norma ingiusta, non credo proprio ci sia la minima speranza che il ricorso bis possa essere accolto.

    RispondiElimina
  59. Il giudice applica la legge, questa è la prima garanzia del cittadino in ogni stato di diritto. Tale garanzia, è ovvio, può tuttavia essere sovvertita a monte dall'irrazionalità della legge medesima che, in genere, quando è tale lo è perché prodotto di un mancato aggiornamento di essa ai mutamenti del costume, delle sensibilità, dei rapporti sociali oppure, nel peggiore dei casi, perché prodotto della volontà di un potere politico sovversivo esso stesso delle libertà e dei rapporti e dei diritti civili che derivano da un ordinato vivere associato quale riflette i bisogni e le attese, rispettosi dell'altro, dei cittadini.

    RispondiElimina
  60. Dico solo questo: viene punito non per proteste o aggressione all'arbitro ma proprio perché si è comportato simulando in modo antisportivo. Ma lo stesso giudice lascia intendere che il fatto per cui viene squalificato non sussiste. Possiamo parlare di giustizia. A mio parere no. Si punisce un innocente. E questa non è mai giustizia.

    RispondiElimina
  61. Le convocazioni di Sabella, Colonnello:

    Portieri: Romero (Monaco), Andujar (Catania);
    Difensori: Zabaleta (Manchester City), Roncaglia (Fiorentina), Campagnaro (Inter), Fernandez (Napoli), Otamendi (Porto), Garay (Benfica), Basanta (Monterrey), Rojo (Sporting Lisbona), Orban (Bordeaux);
    Centrocampisti: Mascherano (Barcellona), Banega (Valencia), Biglia (Lazio), Di Maria (Real Madrid), Alvarez (Inter), Lamela (Tottenham);
    Attaccanti: Messi (Barcellona), Aguero (Manchester City), Higuain (Napoli), Lavezzi (Paris Saint-Germain), Palacio (Inter).



    Oltre a Roncaglia, finalmente dentro Orban, che auspico titolare ai Mondiali, anche se il meglio lo darebbe come terzo di sinistra in una difesa a tre, per me [quindi da noi]. Buono anche il rientro di Otamendi, all'occorrenza marcatore feroce da inserire. Ancora fuori Tevez, purtroppo, ma se continua a giocare così lasciarlo fuori dalla rosa mondiale sarebbe delittuoso. Gonzalo meriterebbe una chance.

    RispondiElimina
  62. Questa mattina ho rimembrato le origini di un popolo glorioso come quello romano, laborioso come quello italiano, di talento come un Da Vinci moderno. Tutta la mattinata a sistemare la voliera enorme, una specie di stia gigantesca dove un mio conoscente tiene i volatili più inutili del mondo, i piccioni (cfr. l'aquila vola in alto, ha scelto così; il topo sta sotto terra, vive così. Il piccione no, lui ne vola alto ne va sottoterra- e neanche molto gironzola a terra. Il piccione vive a metà, come uno stronzo qualsiasi che nella vita non si schiera). Bene, io ho offerto le mie mansioni per fare tutto il basamento dove loro defecheranno. Ho offerto 18 poster di Massimo Mauro da mettere a terra. (Massimo Mauro, uno che tradisce il significato del suo nome).

    RispondiElimina
  63. Bella questione da chiedere in primo luogo ad Antoine, un giudice deve limitarsi ad applicare una norma o cercare di fare giustizia?

    RispondiElimina
  64. Se fare giustizia vuol dire avvantaggiare la Fiorentina e svantaggiare il Milan hai già la risposta. Se fosse il contrario magari ci si potrebbe sforzare un po' e poi dire che si è attualizzato la norma per il supremo interesse della giustizia. Insomma la giustizia è come la pelle del cinci, la si tira dove si vuole.

    RispondiElimina
  65. Scusate, mozione d'ordine (ah ... bei tempi!). Pregherei colei, colui o coloro che cliccano su 'mi piace'/'non mi piace' di evitare di farlo in futuro perché facendolo dissestano il logico posizionamento dei post e la loro più facile lettura. Grazie.

    RispondiElimina
  66. Ora, prevedere l'uso della prova televisiva solo in caso di espulsione diretta mi sembra roba da rincoglioniti. Chi viene espulso per doppia ammonizione, siccome avrebbe compiuto infrazione più leggera anche se ripetuta, non ha diritto a vedersi riconosciuti i suoi diritti di innocente, quando la pena è la stessa. Siamo all'assurdo più totale che si applica solo perchè ci siamo noi nel mezzo.

    RispondiElimina
  67. Aggiungo una proposta di arbìtrio da parte di Pollock. Se fosse possibile, potresti cancellare le preferenze, che tra l'altro risultano anonime quindi inutili? Grazie.

    RispondiElimina
  68. È stato impostato sull'assunto che Cuadrado non appartiene alla categoria dei simulatori, vivendo il calcio con allegria. Di diritto non c'è nulla di nulla, solo suggestioni. Un ricorso demenziale.

    RispondiElimina
  69. È inoppugnabile Colonnello.

    RispondiElimina
  70. Se l'ha predisposto un legale è roba da revocatoria scolastica.

    RispondiElimina
  71. Zalayeta? Sbaglio o fu graziato?

    RispondiElimina
  72. Non capisco nulla nell'ambito, ma mi sembra che la Fiorentina negli ultimi 20 anni non abbia mai brillato - diciamo così - nelle scelte dei suoi legali, che ne pensi?

    RispondiElimina
  73. In uno stato di diritto il giudice dovrebbe applicare la norma alla fattispecie sottoposta al suo esame. Nient'altro gli sarebbe consentito.

    RispondiElimina
  74. La Fiorentina può aver impostato male il ricorso. Esiste però persino una ammissione di errore dell'arbitro. Quindi che Cuadrado non abbia simulato è pacifico. Pacifico anche che non abbia ecceduto nelle proteste. Allora mi chiedo perché non possa giocare. Summum ius summa iniuria mi insegnarono nell'anno in cui studiai giurisprudenza.

    RispondiElimina
  75. Il giudice può interpretare la norma, non può inventarla.

    RispondiElimina
  76. Mi accodo alla richiesta, scorrere in basso per vedere gli ultimi commenti non è proprio il massimo.

    RispondiElimina
  77. Si sta preparando una firma contro il gobbo mascalzone che, da calciatore, mi piaceva pure. Sfrontate le sue ultime dichiarazioni. Credo che sia malato: uno normale è più prudente, la fa più pulita, anche se odia e se slingua.

    RispondiElimina
  78. Una «petizione di firme» e non «una firma», qua sotto.

    RispondiElimina
  79. La famosa 'Legge del Menga' e infatti l'Italia è tutto fuorché uno Stato di Diritto. Chiedetelo ai lavoratori Fiat 'reintegrati' dalla Giustizia e non da Marchionne, tanto per portare un esempio.

    RispondiElimina
  80. Rouge concederà che se la giustizia sportiva è un contenitore di norme spesso carenti e contraddittorie. Proviamo a trasferire questa sentenza in ambito penale o anche civile e subito apparirebbe incostituzionale perché viola il principio di uguaglianza di fronte alla legge e limita in modo molto discutibile l'utilizzazione di una prova a discarico.

    RispondiElimina
  81. Questo non lo so, Deyna. Non so neppure chi siano stati.

    RispondiElimina
  82. Io ho già firmato ieri on line indicando anche il Comune di residenza, come richiesto, in qualità di abbonato sky.

    RispondiElimina
  83. In tal caso non potrebbe nondimeno disattenderla, salvo sollevare la questione di legittimità costituzionale.

    RispondiElimina
  84. Il parere del grande AntoineRouge mi conforta, ma ci voleva poco anche per un profano che va a braccio come me. Allora la domanda di Deyna prende tanto più senso: ma da Cessy Gaury a oggi, chi li sceglie i legali della Viola? Dove vanno a pescarli? Lud, non è in questione l'apparato di norme: esso è obsoleto e organico a un sistema verminoso di potere, è l'espressione di un establishment che designa per domani l'ex presidente di un MIlan club che l'anno scorso ci ha segato via dalla lotta per il terzo posto. Ma chi vuole cambiare la legge si batte per questo, va nelle sedi, non fa il buonista finché non gliela fanno troppo grossa, non chiede un cazzo di scuse a Galliani per la sceneggiata dell'anno scorso. Ora vedo finalmente che ADV sta ispessendo il membro: è quello che ci attendevamo, continui così e cadranno forse le norme che il giudice non può a meno di applicare.

    RispondiElimina
  85. Questa è l' e-mail da usare per togliersi Mauro dai coglioni, indicando nome cognome e Comune di residenza:

    info@accvc.it

    RispondiElimina
  86. Esistono invero giudici che interpretano le norme fino a stravolgerle. Sono però pessimi giudici. La Fiotentina forse l'avrebbe voluto così, oppure, com'è più probabile, chi ha redatto il ricorso era un burlone.

    RispondiElimina
  87. Questo lo sapevo Antoine, che l'applicazione della norma è un must per chi fa il giudice, ma, al giudice non si deve chiedere SOLO una funzione meramente "tecnica" ma ANCHE di padroneggiare le norme per fare il più possibile giustizia, tenendo conto che non sempre vale l'equazione singola norma=giustizia?

    RispondiElimina
  88. A più tardi, vado a farmi una camminata nel parco Tevere Farfa.

    RispondiElimina
  89. Sarà anche inoppugnabile ma praticamente se uno mi tira una revolverata e mi ammazza può provare che non è stato lui, se non muoio non può e va in galera anche da innocente. La simulazione è grave gesto antisportivo se l'arbitro ti dà il rigore (ma allora non ti ammonisce, che cazzo di prove dovrei portare?) ma se non te lo dà e ti butta fuori perchè prima avevi preso un'altro giallo, te lo devi pigliar nel culo a far silenzio anche se ti hanno potato in area come han fatto con Cuadrado! Ma chi le ha scritte queste regole? Moggi con la consulenza di Galliani?

    RispondiElimina
  90. Chiari, cerchiamo di non fare come a «Forum» dove si argomenta col «Per me sarebbe giusto che...». Il giudice ha di fronte a sé un compito, quello di applicare la norma, i suoi margini di iniziativa sono recintati dalla norma medesima che rappresenta la pietra di paragone di giustizia cui tutti i sottoposti alla legge fanno riferimento. Che la norma non renda sempre conto di giustizia è un fatto, ma l'alternativa all'applicazione della norma è, per il giudice, l'arbitrio e la lesione del diritto di terzi. Il giudice non può dare a Cuadrado e alla Fiorentina quel che Calvarese ha loro tolto, non è di sua spettanza. Se però oggi pomeriggio la Corte Federale non fa il suo dovere, come fa notare AntoineRouge, io sono il più felice degli uomini, perché senza Cuadrado e con le probabili scazzate di Montella e le canate di Mazzoleni possiamo anche evitare di giocarla, domani.

    RispondiElimina
  91. Montella in conferenza stampa: Mati indisponibile, Ambrosini quasi. L'impiego di Vecino mi pare inaggirabile (per fortuna).

    RispondiElimina
  92. Perchè? Mati col Napoli non c'era, Ambrosini nemmeno eppure Vecino ha giocato dieci minuti alla fine. Ora Vecino è diventato Pelè? Io spero che ci sia Ambrosini o che possa giocare Aquilani, anche se, senza Cuadrado, sarà comunque dura.

    RispondiElimina
  93. Esiste un ottimo modulo che la Fiorentina può utilizzare proficuamente: il 442 a rombo con quattro centrocampisti e quattro difensori. Unico punto critico: diventa difficile utilizzarlo se c'è Cuadrado, a meno di non schierarlo terzino. Domani però potrebbe essere utilizzato, vista l'assenza di Cuadrado. Sarebbe necessario affiancare a Rossi, in questo modulo, una punta di peso. Ma anche Matos potrebbe servire, visto che non c'è di meglio. Va da se' che Ambrosini se sta bene gioca contro la vecchia squadra nel suo stadio.

    RispondiElimina
  94. Appunto, Jordan, a dieci minuti dalla fine (beh, sempre più dei sei di Rivera, dirai...) a risultato compromesso non ha potuto far nulla ma se Cuadrado aveva il rigore, con la tua logica, Vecino avrebbe comunque provato la sua decisività... Che Vecino sia Pelè (ah sì, ma guarda...) è arnese dialettico che mi permetterò di definire del cazzo né vorrò replicare che tutto eccetto che Pelè mi sembra quel cessone di Ambrogio e Aquilani attualmente serve a perdere. Comunque, se giocano Pasqual e Giovacchin spompato a fingere da solo di supportare una zanzara in figura di boa, con Mazzoleni e senza Cuadrado, potrebbe esserci tra noi anche il Pelè del '58, la perdiamo.

    RispondiElimina
  95. Africa ad Ognissanti



    Criticare é approfondire un'analisi, spiegare perché la si critica e indicare le
    proprie soluzioni. Quando queste sono spiegate, si passa ad altro, LUD,
    senno' dal mio post o non hai capito nulla o neppure lo hai letto. I
    miei dubbi erano motivati, tempo fà ti definii un CAT e non sei
    cambiato.

    O forse un CAT é un po' troppo, diciamo un Fiat Allis.

    I calunniatori e provocatori scambiano la critica a Monty per gettare
    fango o benzina o cacca che dir si voglia, con frasette idiote come: vi
    meritate Sinisa... frasette di bimbetti, anzi no, bamboretti che escono
    dall'asilo. La critica principale mossa da me ed alcuni qui é quello
    che al tennis si chiama braccino ma un po' crudamente si puo' definire
    mancanza di attributi, quelli che aveva in abbondanza Terim, ad esempio.
    Ecco state tranquilli che con lui si giocava davvero per vincere. Il Monty
    dello scorso anno sembrava indrizzato ad una carriera spavalda,
    quest'anno sembra il santino, il gran bel mezzo allenatore. Tenere
    Pasqual titolare mi ricorda il feeling tra Ranieri e Luppi, cioé due
    esemplari di bravi ragazzi che il pallone lo matrattano e tatticamente
    sono una disgrazia. Lasciar fuori Matos e Vargas al top, vuol
    dire farsi del male, quindi fino che va in questa direzione, giusto
    criticarlo. Il gioco invece no, quello che é mancato in molte occasioni,
    ora nell'ultima lo abbiamo ritrovato, sperando che non sia stato un
    lampo.

    Domani anche i bamboretti sanno che il milan deve vincere per forza, che
    lascierà spazi e noi dovremo attaccare per sfondare quella miserevole
    difesa. Serve la stessa attitudine che abbiamo mostrato col Napoli (
    non ho dubbi che i ragazzi non deluderanno in questo) purtroppo la
    scelta degli uomini sembra la stessa...



    LELE

    P.S. Piuttosto ho sempre pensato che aver giocato a calcio serva molto
    per capire il gesto tecnico e atletico, ma pure per valutare
    la simulazione o meno di un fallo. La maggioranza degli arbitri han
    tirato un calcio ad un pallone forse sulla battigia, quindi molto meglio
    attingere al bacino di ex calciatori che non hanno occupazione, non
    necessariamente ex di prima grandezza, ma sempre che non siano come
    Mauro...

    RispondiElimina
  96. Se avessimo tempo, palle, autorevolezza potremmo violare (noi inteso come Fiorentina) la clausola compromissoria.....ANTOINEROUGE, sarebbe grave? Gravissimo?

    RispondiElimina
  97. Chiari, io ho il terrore dei giudici che "padroneggiano" (id est "manipolano") le norme a loro piacimento giustificando tale abuso con un preteso fine equitativo. Si limitino alle loro competenze e non si sostituiscano al Legislatore.

    RispondiElimina
  98. Ha da poco defecato lo Schreber, la puzza arriva fin qua. Estraggo una cazzata fra le tante: «un portiere dal beau geste», detto di Neto. Ora, si può dire molto dei difetti di scuola e di personalità di Neto, ma accusarlo di ostentazioni alla Frey è veramente prova di non aver mai guardato o capito una sola partita di calcio, dico una soltanto.

    RispondiElimina
  99. Diversamente da te, Colonnello, io credo che vinceremo a Milano, anche con i soli Joaquin e Rossi in avanti. Al Milan non basterà l'arbitro a favore perché è terribilmente scarso, soprattutto in difesa.

    RispondiElimina
  100. Per il problema evidenziato dal Gonfia, sempre se ho capito bene, c'è una tendina a sinistra (migliori, più recenti, più vecchi) basta selezionare "più recenti.

    RispondiElimina
  101. Sulla scarsità del milan concordo, che sia condizione sufficiente ed indispensabile perché si possa portare a casa 3 punti un po' meno. A prescindere dal risultato il milan di quest'anno è squadra che definire ridicola è fargli un complimento, arriveranno per i fochi, forse prima di noi ma al massimo in EL.

    RispondiElimina
  102. Leo sei tu a scrivere: Il Monty
    dello scorso anno sembrava indrizzato ad una carriera spavalda,
    quest'anno sembra il santino, il gran bel mezzo allenatore. Io noto a mia volta una qualche involuzione ma la attribuisco a una causa diversa. A Montella mancano gli uomini per fare il gioco che lo ha fatto amare. Vero, manca Gomez, ma lo scorso anno la rosa consentiva molte soluzioni tattiche diverse. Quella attuale è pensata solo per il tedesco. Se manca lui sono guai. Non capisco perchè se parlo di mezza campagna acquisti, e non sono il solo, sia provocazione, mentre se tu parli di mezzo allenatore sei o ti ritieni nel giusto. Ormai si rischia di dover scegliere: o la colpa è di Montella o è della rosa. Io credo sia della rosa e trovo paradossale che dopo aver messo in mano all'allenatore una rosa così lo si accusi di gestirla male. Finirà magari che lo esonerano e sarebbe ironia.

    RispondiElimina
  103. Se anche fosse pensata solo per il tedesco non si spiegherebbero i 18 punti, quello che non vuoi capire è che non ci è mancato solo il tedesco, considerando questo viene giù tutto il tuo castello di considerazioni inappropriate. In ogni caso l'ha scritto Lele e per molti versi lo condivido.

    RispondiElimina
  104. Quell'id est non mi convince, Antoine, ho detto appositamente padroneggiano e non manipolano, proprio perché secondo me un buon giudice DEVE padroneggiare le norme e NON DEVE manipolarle. So bene che è difficile , ma la funzione del giudice in definitiva, per me, dovrebbe essere proprio quella.

    RispondiElimina
  105. Quel tuo "id est" non mi convince, Antoine, ho detto appositamente padroneggiano e non manipolano, proprio perché secondo me un buon giudice DEVE padroneggiare le norme e NON DEVE manipolarle. So bene che è difficile , ma la funzione del giudice in definitiva, per me, dovrebbe essere proprio quella.

    RispondiElimina
  106. Le norme sono molte, la giurisprudenza per ogni caso è ricchissima, un giudice se si vuole avvicinare il più possibile alla giustizia deve sapere padroneggiare le norme e la giurisprudenza,senza manipolarle. Troppo semplicistica, scarna e tecnicistica la tua visione della funzione del giudice, Colonnello.

    RispondiElimina
  107. Colonnello, le norme sono molte, la giurisprudenza per ogni caso è ricchissima, un giudice se si vuole avvicinare il più possibile alla giustizia deve sapere padroneggiare le norme e la giurisprudenza,senza manipolarle. Troppo semplicistica, scarna e tecnicistica la tua visione della funzione del giudice.

    RispondiElimina
  108. Come prevedevo ieri Braschi ha lodato pubblicamente la "personalità" di Calvarese, sminuendo l'errore ( gli errori). E non soddisfatto ci ha regalato un Mazzoleni, quello del mani di De Rossi che ci ha precluso la Champions. Arroganza incredibilmente superiore all'inadeguatezza.
    Parlando solo di calcio giocato, io credo che abbiamo molte possibilità di vittoria. La partita col Napoli, risultato ed errori a parte, ha detto che non siamo inferiori a nessuno e sotto il piano del gioco superiori ai più. I rossoneri dietro e a centrocampo sono in emergenza piena, la coppia Zapata-Zaccardo va attaccata palla a terra, puntata in dribbling in ogni occasione. De Jong e Montolivo sono meno dinamici di Berhami ed Inler, quindi possono soffrire il nostro fraseggio molto di più dei napoletani. L'assenza di Cuadrado ci toglie molto, ma per assurdo potrebbe anche far giocare meglio l'attacco. Mi spiego: nella sua puro ottima partita di mercoledì, il colombiano ha scelto spesso l'azione personale partendo dalla trequarti esclusivamente per andare al tiro e tagliando fuori attaccanti e centrocampisti in area o a ridosso di essa. Nell'occasione del palo, in particolare, c'era Rossi solo in area a sinistra da servire con un passaggio facile, invece a scelto il tiro da fuori. Azione buona per il risultato finale, ma sbagliata per concetto. Questo è il grande limite di Cuadrado, fantastico per tecnica e capacità fisiche, ma poco intelligente in certe scelte. Il giorno che avrà acquisito un pizzico di razionalità sarà più forte di Bale. Mancando lui, si cercherà ancora di più il fraseggio, il baricentro di squadra si alzerà e gli attaccanti, chiunque siano, saranno meno esclusi dalla manovra. Intendiamoci, con Cuadrado in campo avremmo più possibilità, mica sono scemo, ma senza di lui credo vedremo più Rossi, più Joaquin ecc.

    RispondiElimina
  109. Antoine, in Italia esistono le sentenze che fanno giurisprudenza come mi pare ( correggimi se sbaglio) esistano negli USA?

    RispondiElimina
  110. "Invece HA scelto il tiro da fuori"
    Scusate, mi sono svegliato da poco...

    RispondiElimina
  111. Le sentenze, Chiari, "fanno" sempre giurisprudenza, ma non sono vincolanti per il giudice italiano, che può far quel cazzo che gli pare (spesso senza motivare), aderendo all'indirizzo giurisprudenziale maggioritario, a quello minoritario, a quello inesistente.

    RispondiElimina
  112. Allora è un grande giudice quello che sa padroneggiare, e non manipolare, tutta questa giurisprudenza cercando di fare giustizia.

    RispondiElimina
  113. Spesso senza motivare, oltretutto, i giudici, perché sovente neppure conoscono l'indirizzo giurisprudenziale che sia in termini con il caso di volta in volta esaminato, neppure se si tratta di una recente statuizione della Cassazione a Sezioni Unite (che oltretutto dovrebbe avere anche svolgere una funzione nomofilattica).

    RispondiElimina
  114. In questo il problema è quello della (carente)professionalità del giudice. O sbaglio?

    RispondiElimina
  115. No, Chiari, è semplicemente un giudice. E lo è se, padroneggiando le leggi e gli indirizzi giurisprudenziali, non stravolge o disattende le disposizioni normative in vigore.

    RispondiElimina
  116. Non sbagli, Chari.

    RispondiElimina
  117. D'accordo Antoine, ed hai ragione, il mio "grande" è di troppo.

    RispondiElimina
  118. Dopo "questo", qui sopra, manca "caso".

    RispondiElimina
  119. PV: gnocchi al pomodoro, farinata di ceci e porri.

    RispondiElimina
  120. Grazie Pollock, è come dici tu.

    RispondiElimina
  121. Per questo un giudice senz'altro è, come dici, quello che ha bocciato in prima e poi in seconda istanza il ricorso dilettantesco della Viola.

    RispondiElimina
  122. In questo caso, Gonfia, potrebbe essere proprio in conseguenza del carattere dilettantesco del ricorso. Perché la realtà evidenzia che è stata applicata una norma ma non che ha vinto la giustizia.

    RispondiElimina
  123. Era il Colonnello, Chiari. Che onore essere scambiato per lui, grazie Disqus.

    RispondiElimina
  124. Foco onestamente non ti pare che il superlavoro di Cuadrado fosse dovuto anche al fatto che dal lato opposto eravamo poco pericolosi? Questo il giudizio di Benitez che ha parlato di un attacco viola ottimo dal lato di Cuadrado e per linee centrali evitando di menzionare Joaquin?

    RispondiElimina
  125. Se Cuadrado aveva il rigore non mi risulta che Vecino ci avesse messo piede, quindi la mia logica non avrebbe portato a nessuna variazione di giudizio. Presenza, necessariamente, ininfluente. Piccandomi di essere loico (almeno il tentativo c'è sempre) mi disturbano le esagerazioni. Vecino è un giovane che sarà anche bravo ma che deve dimostrare tutto e se non lo dimostra a chi lo deve mettere in campo, in campo non ci va. Non credo che se gioca lui al posto di Aquilani si abbia di sicuro un impatto positivo, anche perchè Aquilani, pur lontano dal suo rendimento top, non gioca affatto male come dite. Insomma io a Milano, se stanno in piedi, partirei con i soliti tre e non son certo del partito che getta la croce addosso a Montella se lo fa. L'unico che lascerei in panca è Pasqual, ma, anche lì, non è che le alternative siano sicure o entusiasmanti. Lo sarebbe Vargas sulla cui autonomia però non giuro di certo.

    RispondiElimina
  126. Te l'ho già detto, caro Gonfia, ti sottovaluti.

    RispondiElimina
  127. Colonnello quindi.

    RispondiElimina
  128. Quella che Pasqual è tecnicamente più forte di Gonzalo è da mettere in cornice.

    RispondiElimina
  129. ora c'è anche Gonzalo con l'influenza! ma icche s'è fatto di male 'n paradiso?

    RispondiElimina
  130. Io penso che quando hai un uomo in grande stato di forma e che si dimostra efficace, lo vedi come prima scelta di passaggio, a volte sbagliando perché bisogna rendere partecipi tutti per essere meno prevedibili e, dunque ,più efficaci.

    RispondiElimina
  131. Troppe assenze pesanti, è un'annata nata sotto una cattiva stella. Peccato perchè la sfortuna odierna segue all'ingiustizia dell'anno scorso. Insomma una volta ci fermano con la forza, un'altra volta la sfiga... Tifare viola è dura.

    RispondiElimina
  132. Secondo me è una campagna acquisti sbagliata, risorse male allocate e alla fine tutti i nodi vengono al pettine, se ci aggiungiamo l'abbandono di un modulo innovativo e vincente la frittata è fatta. E mancano pure le uova.

    RispondiElimina
  133. Fuori anche Bakic per distorsione alla caviglia. Rimaniamo con Aquilani, Borja, Vecino, Oliveira e forse Ambro per tre posti. L'impressione è che si va verso una difesa a quattro con un centrocampo foltissimo con ai lati Joaquin e Vargas, con Rossi a cercare d'infilarsi in mezzo ai centrali raccapezzati del Milan. Un 4-5-1 che potrebbe essere un minimo offensivo solo con il baricentro del centrocampo spostato molto avanti. Io vorrei vedere finalmente Rebic in campo, visto che è abile e arruolato. Serve impatto fisico davanti e la progressione del croato potrebbe in parte sopperire la mancanza di Cuadrado nelle ripartenze. Tra le merde temo più di tutti Robinho, anche più di Balotelli e Kakà. Lo temo nell'uno conto uno a destra contro Pasqual.

    RispondiElimina
  134. Vinciamo questa partita, se non altro per provare a dare una spinta decisiva alle coronarie di Suma.

    RispondiElimina