.

.

martedì 1 gennaio 2013

Tredici

Il mondo ha fatto tredici anche contro lo scetticismo presente nelle quote dei Maya, con nostra piena soddisfazione che siamo proiettati con il cuore verso il terzo scudetto Viola dopo Cristo. Qualche avanzo ci toccherà per forza, Massimo Mauro, la maglia della Juve, stadi inospitali vuoti e gli ospedali invece purtroppo sempre pieni. Il primo allenamento dell’anno che ci porterà verso una Befana che non potrà essere più brutta di Delio Rossi, con qualche botto conservato per spararlo da questa finestra di mercato, insomma, per fare tredici. Per chiudere il girone d’andata con la febbre a trentotto. Lungi da noi la Tachipirina e poi la tachicardia per il ritorno nell’ Europa che conta, tra musichette dei Queen e vetrine adeguate ad una squadra regina che pratica un gioco riconosciuto persino a Strasburgo. Dal refettorio più povero degli ultimi anni fino al Parlamento europeo passando dal parlatorio di mille pontellizzazioni, dalla grande meteorite di Moena che ha estinto le pernici, fino agli studi copernicani dello staff di Montella che propone la manovra con palla a terra e solo piedi buoni al centro del sistema calcio, e non più lancione e fisicità al centro di un sistema ormai superato. Un duemilatredici che vedrà finalmente sudare anche Della Valle, come un qualsiasi Fantozzi dall’ascella pezzata, agitarsi come un caffé shakerato davanti all’emozione della vittoria, meno compostezza di cachemire e più passione popolare, il ritorno di Diego, come purtroppo direttamente dal museo delle cere anche quello di Berlusconi. Altri grandi giocatori lasceranno il nostro campionato impoverito ormai come l’uranio utilizzato in campo militare, un campionato che sembra diventato lo scarto di lavorazione di certi altri, dove rifulge però come una pietra preziosa proprio la Fiorentina che pur non giocando in Europa ne è già una delle più apprezzate. Dopo i vari tagli del governo, del calcio con l’autofinanziamento, dopo il regalo dell’Imu da una parte, e Borja Valero dall’altro, tutto per compensare proprio quei tagli, adesso c’è rimasto da tagliare il debito pubblico e soprattutto quello sentimentale contratto dalla società Viola nei confronti dei suoi tifosi. Potrebbe essere il tredici l’anno buono per risarcire la nostra passione con il terzo scudetto.

6 commenti:

  1. Buon Anno a tutti figliuoli!  Let's have a good start!  In tutti i sensi ed in particolare che tutto l'anno sia colorato di quel meraviglioso colore viola che tutti noi amiamo.

    RispondiElimina
  2. Lele con Bale, Jordan con Leandro Damiao, un po' tutti con Osvaldo...Vedo che ciascuno ha un sogno, che sotto sotto non smette di coltivare per la Fiorentina, per quanto ci scherzi su e precisi. Auguro a tutti noi che almeno uno di questi grossi sogni si traduca in realtà nel 2013!

    RispondiElimina
  3. Deyna ora se tu mi paragoni Leandro Damiao a Osvaldo, con tutto i'bene che posso volere anche all'Argentina, e siamo su un altro pianeta!

    RispondiElimina
  4. Comunque e venga chi gli pare, basta che ci s'arrivi a qui' coso tricolore!

    RispondiElimina
  5. No, mica li paragonavo, Damiao è più forte, soprattutto realizzativamente, e più potente...Però entrambi sono tra i sogni nel cassetto ricorrenti, vedo. Se ci porta all'Innominabile, a me poi va benissimo anche Larrondo! Ma la vedo dura...

    RispondiElimina
  6. Nella rosa di attaccanti invece Sau lo vedrei benissimo, mi ha molto impressionato fin dai tempi del Foggia di Zeman [che seguivo ogni tanto per il gioco e per vedere Insigne, da tutti descritto come fenomeno, ma fu proprio Sau ad impressionarmi ancora di più] e dello Stabia. Anche in A si sta confermando abbastanza, segno di gran personalità uno dei suoi due gol all'Inter, quando mise a sedere con classe e freddezza tutta la difesa...

    RispondiElimina