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giovedì 31 gennaio 2013

Messaggio di servizio (come ti sevizio l'IP)

E’ molto chiara l’esigenza, la vede bene chi degli occhiali può fare senza ma anche e soprattutto chi la mattina non accende l’intelligenza con diavolerie cinesi ad intermittenza. Senza neanche la possibilità di avanzare eccezioni specifiche tipo l’intelligenza intermittente perché la squadra gioca con l’albero di Natale o perché uno ha scelto anche Moranduzzo tra i suoi tanti nick. E alla fine l’essenza è solo una questione d’intolleranza, non al glutine in questo caso, ma al vivere tutti insieme nella stessa stanza, questione di convivenza, insomma, senza che per constatarlo ci voglia per forza un blitz della Guardia di Finanza. Chi scrive su un blog come questo  è perché vuole condividere una passione scambiando le proprie considerazioni e vuole sentirsi tutelato dal fenomeno del multinickismo che s’inerpica in qualche caso fin sulle vette di siti importanti, Dolomiti e dementi fuori pista, di quei siti per capirsi che fanno del numero dei contatti il core business. Quello di cui stiamo parlando non è il problema di gestire uno scambio anche vivace di opinioni diverse, anzi questo è l’unico sale che non da noia alla pressione, stiamo parlando degli agguati di chi si sdoppia come la vista di un ubriaco razzista che preferisce stordirsi col Mojito invece che con dei Negroni. Tutto questo panegirico per dire cosa, intanto che per l’intolleranza di cui sopra il panegirico è senza glutine, e poi per rassicurare gli abitanti del blog che non verrà concessa la residenza a chi usa più identità come fa Diabolik e che proprio per la confusione mentale che questo comporta a chi è costretto spesso ad emigrare dalla propria identità verso la svizzera dell’hamburger, si ritrova poi a trombare Immanuel invece di Eva Kant. E questo è inaccettabile per il nostro blog che fa della lucidità sessuale un vanto, identità sessuali tutte ma ben definite, e lo fa soprattutto a scapito dei contatti, nessuno cioè può toccarci il culo così come se niente fosse. Sono molti gli strumenti per dissuadere i malintenzionati, che per spiegare agli spioni confusi non sono i tifosi personali di Sissoko che è il capitano del Mali, strumenti dicevamo primo dei quali la volontà di farlo cercando appunto di tutelare un ambiente sano dal fumo passivo. Ed oltre al più efficace e tradizionale come il cotto dell’Impruneta, che è quello di fare a fette l’IP come il Parmacotto, ci sono altri filtri meno definitivi, quelli cioè che concedono al soggetto dall’identità itinerante almeno un’altra chance. Diciamo un un filtro educativo alla pari, come una ragazza che da una mano in casa, mentre il primo è uno strumento con il più alto tasso d’inflazione perché è purgare un IP per educarne cento. Scrivo questo messaggio di servizio in attesa delle diciannove quando chiuderà il mercato, ho dato mandato ad una società che fa appunto ricerche di mercato e che per combattere il fenomeno ha voluto prima capire le caratteristiche e quindi quali sono gli imput che muovono oggi un multinick. Da questo è emerso che il mammifero marino ama molto guardare dal buco della serratura, diciamo pure che è attratto prima di tutto dallo spiare, e allora è stato attivato un filtro che tende a mortificare questo tipo di propensione. La foto di oggi è una demo che mostra come il software filtri le immagini solo verso chi ha il palletico del nick e quando identifica un indirizzo IP che sforna commenti dalle identità ridondanti, abbatte in automatico la qualità dell’immagine privando il soggetto delle immagini più salienti. E’ garantito al limone che il soggetto frustrato si allontanerà senza essersi limonato.