E’
molto chiara l’esigenza, la vede bene chi degli occhiali può fare senza
ma anche e soprattutto chi la mattina non accende l’intelligenza con
diavolerie cinesi ad intermittenza. Senza neanche la possibilità di
avanzare eccezioni specifiche tipo l’intelligenza intermittente perché
la squadra gioca con l’albero di Natale o perché uno ha scelto anche
Moranduzzo tra i suoi tanti nick. E alla fine l’essenza è solo una
questione d’intolleranza, non al glutine in questo caso, ma al vivere
tutti insieme nella stessa stanza, questione di convivenza, insomma,
senza che per constatarlo ci voglia per forza un blitz della Guardia di
Finanza. Chi scrive su un blog come questo è perché vuole condividere
una passione scambiando le proprie considerazioni e vuole sentirsi
tutelato dal fenomeno del multinickismo che s’inerpica in qualche caso
fin sulle vette di siti importanti, Dolomiti e dementi fuori pista, di
quei siti per capirsi che fanno del numero dei contatti il core
business. Quello di cui stiamo parlando non è il problema di gestire uno
scambio anche vivace di opinioni diverse, anzi questo è l’unico sale
che non da noia alla pressione, stiamo parlando degli agguati di chi si
sdoppia come la vista di un ubriaco razzista che preferisce stordirsi
col Mojito invece che con dei Negroni. Tutto questo panegirico per dire
cosa, intanto che per l’intolleranza di cui sopra il panegirico è senza
glutine, e poi per rassicurare gli abitanti del blog che non verrà
concessa la residenza a chi usa più identità come fa Diabolik e che
proprio per la confusione mentale che questo comporta a chi è costretto
spesso ad emigrare dalla propria identità verso la svizzera
dell’hamburger, si ritrova poi a trombare Immanuel invece di Eva Kant. E
questo è inaccettabile per il nostro blog che fa della lucidità
sessuale un vanto, identità sessuali tutte ma ben definite, e lo fa
soprattutto a scapito dei contatti, nessuno cioè può toccarci il culo
così come se niente fosse. Sono molti gli strumenti per dissuadere i
malintenzionati, che per spiegare agli spioni confusi non sono i tifosi
personali di Sissoko che è il capitano del Mali,
strumenti dicevamo primo dei quali la volontà di farlo cercando appunto
di tutelare un ambiente sano dal fumo passivo. Ed oltre al più efficace e
tradizionale come il cotto dell’Impruneta, che è quello di fare a fette
l’IP come il Parmacotto, ci sono altri filtri meno definitivi, quelli
cioè che concedono al soggetto dall’identità itinerante almeno un’altra
chance. Diciamo un un filtro educativo alla pari, come una ragazza che
da una mano in casa, mentre il primo è uno strumento con il più alto
tasso d’inflazione perché è purgare un IP per educarne cento. Scrivo
questo messaggio di servizio in attesa delle diciannove quando chiuderà
il mercato, ho dato mandato ad una società che fa appunto ricerche di
mercato e che per combattere il fenomeno ha voluto prima capire le
caratteristiche e quindi quali sono gli imput che muovono oggi un
multinick. Da questo è emerso che il mammifero marino ama molto guardare
dal buco della serratura, diciamo pure che è attratto prima di tutto
dallo spiare, e allora è stato attivato un filtro che tende a
mortificare questo tipo di propensione. La foto di oggi è una demo che
mostra come il software filtri le immagini solo verso chi ha il
palletico del nick e quando identifica un indirizzo IP che sforna
commenti dalle identità ridondanti, abbatte in automatico la qualità
dell’immagine privando il soggetto delle immagini più salienti. E’
garantito al limone che il soggetto frustrato si allontanerà senza
essersi limonato.